28/02/17
Hitler era ad un passo dall’ottenere la più bramata tra le sue fantascientifiche ‘Wunderwaffen’: una bomba nucleare con la quale avrebbe ribilanciato le sorti del secondo conflitto mondiale. Secondo il rapporto APO 696, siglato da numerosi agenti dei servizi segreti americani (OSS) e britannici (MI6), e accompagnato dalla testimonianza diretta di quattro esperti tedeschi - due fisici, un chimico e un esperto di missili - gli scienziati nazisti che formalmente non portarono mai a termine il ‘programma nucleare’ da impiegare contro il nemico, avrebbero comunque dimostrato al Führer che un arma nucleare era conseguibile. La dimostrazione avvenne nell’ottobre del 1944 attraverso il test di una ‘testata rudimentale’.
Secondo la dichiarazione del pilota tedesco Hans Zinsser, che era in volo il giorno del test, ‘un fungo atomico’ si levò nel cielo nei pressi di Ludwigslust. Sul suo registro di volo, consegnato ed esaminato dagli investigatori alleati al termine della guerra, si legge distintamente: "I primi di ottobre del 1944 ero in volo a 12-15 km dalla stazione per i test nucleare nei pressi Ludwigslust, sud di Lubecca. Una nube a forma di fungo con sezione fluttuanti accompagnata da turbolenze si leva dal suolo fino ad un altezza di circa 7000 metri senza collegamenti apparenti oltre il punto in cui ha avuto luogo l’esplosione. Forti disturbi all’apparato elettronico rendono impossibile ogni comunicazione radio e impediscono la corretta consultazione della strumentazione di bordo". Questo report è stato recentemente declassificato da ‘top secret’ e proviene dagli archivi nazionali di Washington.
Secondo le stime effettuate la nube, che si sarebbe estesa per oltre 10 km (6,5 miglia), è stata descritta come di 'strane e inconsuete colorazioni’. La manifestazione della singolare nube a fungo fu seguita da un’onda d'urto percepita distintamente sulla barra di pilotaggio del He-111 sul quale Zinseer si trovava. Secondo un altro registro di volo consultato dagli investigatori alleati, un secondo pilota alzatosi in volo un’ora più tardi e decollato anch’esso nell’area nei pressi di Ludwigslust osservò lo stesso fenomeno.
L’archivio custodiva anche la testimonianza del corrispondente italiano Luigi Romersa, inviato da Mussolini per assistere e riferire riguardo la ‘nuova arma dei tedeschi’. Roversa osservò l’esplosione da terra. È ben noto come Hitler perseguisse con tutte le sue risorse l’obiettivo di padroneggiare la tecnologia nucleare per poterla impiegare in maniera offensiva o come deterrenza attraverso i suoi missili balistici: i razzi Vergeltungswaffe V2. Se il Terzo Reich fosse stato capace di lanciare dalla base di Peenemünde anche un solo missile dotato di potenza atomica avrebbe senza dubbio costretto alla resa il Regno Unito sconvolgendo in tal modo le sorti del conflitto.
fonte http://www.difesaonline.it/mondo-militare/progetto-nucleare-del-terzo-reich-documenti-desecretati-raccontano-di-un-fungo
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