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sabato 18 febbraio 2017

CONSIP, IL PADRE DI RENZI INDAGATO PER TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE


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Inchiesta Consip: come anticipato, anche il padre di Renzi è coinvolto e ora è indagato per traffico di influenze illecite.
Leggiamo sul Corriere della Sera:

“Tiziano Renzi è indagato dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Consip. Il padre dell’ex presidente del Consiglio è stato iscritto per il reato di traffico di influenze per i rapporti con l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo per una serie di commesse pubbliche e in particolare il cosiddetto Fm4, la gara di Facility management del valore di 2,7 miliardi di euro bandita nel 2014 e suddivisa in diversi lotti. Si tratta di un mega appalto che vale oltre l’11 per cento della spesa pubblica nel settore. Nel decreto di perquisizione per Romeo eseguito la scorsa settimana si parla di «colloqui intercettati tra Romeo e il suo collaboratore Italo Bocchino (l’ex parlamentare di Anm ndr) durante i quali hanno passato in rassegna e descritto con dovizia di particolari facendo i nomi dei soggetti con i quali hanno intrattenuto rapporti».

Padre di Renzi indagato, secondo La Verità avrebbe saputo di un’indagine di Napoli, da novembre almeno

Il Fatto Quotidiano il 10 febbraio scorso riportava quanto segue:

“L’amico della famiglia Renzi, l’imprenditore di Scandicci Carlo Russo, andava a parlare di operazioni che mescolano politica e affari privati con Alfredo Romeo mentre era intercettato dai carabinieri del Noe su delega della Procura di Napoli. Il 33enne molto legato a Tiziano Renzi, che è stato il padrino di battesimo del suo secondo figlio, ha proposto all’imprenditore Alfredo Romeo di salvare l’Unità. Non solo. In conversazioni su altre questioni, Russo e Romeo avrebbero discusso di pagamenti all’estero di consulenze che nascondevano, per gli investigatori, vere “tangenti”. Accuse da provare e probabilmente penalmente irrilevanti perché Russo e Romeo avrebbe solo prospettato questo disegno nelle conversazioni. Il disegno però non si è mai realizzato. E probabilmente non ha aiutato a passare dalle parole ai fatti la colossale fuga di notizie sull’indagine che ha tagliato le gambe ai pm e ha avvertito in tempo quasi reale gli intercettati.
Il comandante generale Tullio Del Sette, il comandante della Toscana, Emanuele Saltalamacchia e il ministro Luca Lotti sono indagati perché sarebbero andati a rivelare l’esistenza delle indagini sugli appalti Consip ai vertici della società pubblica che fa le gare per tutte le pubbliche amministrazioni, con il risultato che l’amministratore di Consip ha trovato e rimosso le cimici piazzate nei suoi uffici. Anche Tiziano Renzi, secondo La Verità avrebbe saputo di un’indagine di Napoli, da novembre almeno“.”

fonte http://www.silenziefalsita.it/2017/02/16/consip-padre-di-renzi-indagato/

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