Quanto nel titolo non è farina del mio sacco ma quanto contenuto in due interessantissimi e splendidi articoli pubblicati da german-foreign-policy.com, emanazione più o meno ufficiale della politica estera di Berlino, scuola di Kiel. Consiglio di leggerli con estrema attenzione, articoli che vi propongo con i link sulle immagini degli stessi.
La domanda è: ma la Germania ha chiesto agli altri paesi europei se sono disposti a combattere i liberatori dal giogo nazifascista (ossia, gli USA) per permettere a Berlino di comandare in EU, ossia per dare lo scettro del comando allo stesso soggetto che troppo spesso ha affamato per propri interessi i suoi stessi partner EU anche negli ultimi 8 anni (Grecia etc.)?
Eh si cari miei, la realtà dei fatti è che dalla moneta unica ci ha guadagnato solo la Germania e questo è ammesso candidamente dagli stessi politici tedeschi. Il problema è che ad un aumento di benessere germanico è corrisposta la miseria nei paesi periferici, anche e soprattutto in quelli troppo contigui ai poteri USA [il vero obiettivo]. Tutto torna direi.
Poi, il Brexit ha vaticinato il fatto che sia in formazione un nuovo centro di potere europeo alternativo a Berlino ossia la Germania dal giugno scorso non è più sola al comando dell’EU, c’è anche Londra. Ed oggi non a caso Londra è con Washington. E quindi usciranno altri paesi dall’EU nonostante gli enormi sforzi tedeschi per impedirlo. Appunto, ci saranno sforzi per impedire che questa deriva pro-anglosassone vada in porto, questo è certo (domanda: Bollorè fa parte degli sforzi? Idem Generali acquisita da Allianz e/o Axa?). Sforzi che, va detto, non sono nè saranno mirati a dare il contentino ai periferici oggi in mezzo al guado ma – come al solito, tragicamente per gli interessi tedeschi – a minacciare sonore bastonate se non si allineano.
Ad esempio l’Italia: nonostante le catastrofi che ha dovuto affrontare nel 2016/17 – naturali ossia terremoti, e organizzate da Bruxelles ossia i migranti fatti arrivare e poi non smistati negli altri paesi EU contravvenendo ad accordi precedenti – l’EU francotedesca ci chiede di rientrare a tutti i costi dal deficit (con sponda francese). In realtà solo per costringerci a privatizzare ed a far arrivare la Troika a Palazzo Chigi, leggasi per metterci sotto tutela ossia per neutralizzarci. Tutto torna (encore)
Riconosco ai teutonici la caparbietà e la direzione: oggi arrivano a pubblicare chiaramente il loro indirizzo strategico, sostituirsi agli USA in Europa, per comandarla. Alla fine – pensateci bene – se non si fosse voluto raggiungere tale fine che senso avrebbe avuto imporre cotanta austerità ai paesi partner soprattutto sud europei? Austerità nefasta, e loro lo sapevano bene. O meglio, questo è quanto emerge dai due splendidi articoli che vi propongo.
C’è da pensare. (Mi vien da dire, forse non è come i media vogliono farci credere che esiste una sfida europea contro Trump ma piuttosto che il problema sta in chi vuole sfidare il dominus USA [per prendere il suo posto] ed utilizza Trump come scusa… [infatti la Russia e Londra se ne guardano bene dal farsi tirare nella mischia, ndr])
Oggi Berlino vuole comandare l’EU e ormai non teme più Washington. Avrà ragione? E’ un azzardo? Consapevolezza nei propri mezzi? Difficile a dirlo per ora (come ben sapete una idea ce l’ho e sono già schierato da tempo, con l’Italia).
Mi limito a fare una considerazione suggeritami da un amico d’oltreoceano: ma se Trump davvero vuole la pace con Putin, ora che i militari USA sono di fatto al potere alla Casa Bianca perchè continuano a trasferire centinaia se non migliaia di carri armati USA/NATO ai confini con la Russia?
Io questa domanda l’ho fatta, esplicitamente.
Non avevo capito nulla, guardavo forse la realtà dalla parte del deretano ossia da quella sbagliata. In fondo, quello che davvero conta è che i carri armati USA siano già in Germania… (questa è stata la risposta che ho ottenuto, più o meno).
L’Italia deve tenere la barra a dritta e NON cedere ai ricatti eurotedeschi – come di fatto sta facendo – mirati ad annientarla come paese benestante e soprattutto come miglior alleato USA non anglosassone.
Chi è di mazzo?
Mitt Dolcino
http://scenarieconomici.it/berlinvsusa/
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