premio

In classifica

martedì 28 febbraio 2017

Dentro il sistema, non c’è Speranza..

dp

Tra quanti, nel ’90, si opposero allo scioglimento del PCI era prevalente un elemento di rabbia e di paura. Rabbia per il bambino che i gorbacioviani di casa nostra stavano buttando insieme all’acqua sporca, paura di affrontare il futuro senza una bussola ideologica.
Occhetto e chi venne dopo di lui pensarono di riempire, con l’aiuto dei media ‘amici’, il vuoto elettorale e di potere che avrebbero lasciato i ‘morituri’ DC e PSI. L’ostacolo a tale progetto era diventato il partito di Berlusconi e tutte le energie politico-mediatico-giudiziarie vennero spese per rimuoverlo.
La nuova bussola per la nomenclatura post PCI erano diventati i voti per avere posti di potere; questo ne ha fatto una barca alla deriva priva di vigilanza e di filtri politico-ideologici, verso pirati e avventurieri di ogni sorta, malavita compresa.
Il nido ideale per i cuculi ex Dc, espertissimi nella costruzione delle clientele e ben introdotti nei gangli dello Stato e negli ambienti curiali e framassonici.
Renzi si sente un condottiero come Alessandro il Grande, credendo che per invadere il PD siano stati strategici il suo ‘occhiolino’ a Berlusconi e la sua alleanza con i media delle banche e delle multinazionali, che convinsero Bersani & soci a svolgere ‘primarie aperte ai non iscritti’ in cui furono portati a votare anche gli elettori del PDL e gli ospiti dei centri per l’immigrazione.
Ma la mutazione era già in atto da tempo, tant’è che dopo la segreteria Veltroni, durata poco più di un anno ed usata fondamentalmente per spostare il PD al centro dello schieramento politico, imbarcando il Partito della Margherita, fu l’ex DC Franceschini ad essere eletto segretario del PD (secondo con 92 voti, un altro ex DC, Arturo Parisi).
Dov’erano gli attuali scissionisti o sedicenti tali ?
Già da tempo, per lenta emorragia, era scomparsa ogni capacità di analisi, passando al copia-incolla delle tesi Aspen e delle fondazioni di Soros.

Renziani e scissionisti non hanno nessuna diversità d’idee su :
– globalizzazione e taglio welfare, diritti e salari;
– moneta creata dalle banche della grande finanza;
– Europa delle banche, che toglie sovranità nazionale;
– guerre, golpe, terrorismo per il nuovo colonialismo globalizzatore;
– non applicazione dei principi costituzionali;
– incremento corruzione;
– immigrazione fuori controllo…


La sintesi più fulminante della parabola dal PCI al Pidirenzi è di Cacciari : “ Il PD è nato morto”.
Per questo nessun può capire in cosa siano diversi i renziani dagli scissionisti che usciranno o da quelli che resteranno nel Pidirenzi … a spartirsi le cariche residue, spettanti alle minoranze.

fonte https://nandorossi.wordpress.com/2017/02/27/dentro-il-sistema-non-ce-speranza/

Nessun commento:

Posta un commento