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giovedì 20 giugno 2019

Il padre del deputato tedesco Gregor Gysi, che finanzia la ONG “Sea Watch” fu agente Stasi, ministro della cultura ed ambasciatore in Italia della DDR durante il rapimento Moro.

(di Mitt Dolcino)
La polizia segreta tedesca dell’est, la temutissima e violentissima Stasi, fu l’erede della Gestapo nazista,  ebbe l’ardire di metastatizzare le istituzioni straniere di mezzo mondo. Anche Angela Merkel lavorava nella sezione agitazione e propaganda (Aghiprop) di fatto parte dello stesso ministero da cui dipendeva la polizia segreta. La Stasi si macchiò di delitti efferati e fece del ricatto la sua prima arma.




Oggi vediamo la ONG Sea Watch supportata da membri dell’establishment tedesco, portare ripetutamente i migranti in Italia dalla Libya sfidando le istituzioni italiane. Si sappia che quello dei migranti è un grand-piano, che può essere riassunto come di seguito schematizzato.
Infatti, come tutti i servizi segreti, la Stasi nel caso difendeva/difende un progetto, che è il progetto tedesco del III millennio ossia del paese dove sono concentrate le elites più ricche del mondo, assieme alla Svezia; guarda caso i due paesi più profondamente nazisti, nelle generazioni passate ovvero dove il seme nazista si è mantenuto integro (e naturalmente anche nelle generazioni attuali, in gran parte). Dunque oggi il piano è favorire l’immigrazione nei paesi “obiettivo”, ossia nei paesi da conquistare, paesi ricchi, e/o alleati del loro nemico da 100 anni, gli USA. In breve il trucco è semplice:
oggi chi ha accumulato enormi ricchezze e/o come Stato vive di asimmetrie di ricchezza (ad es. la Germania vs. Italia e Grecia) non vuole pagare il conto, sebbene l’accumulo sia avvenuto sulle spalle della classe media/dei paesi più deboli, soprattutto negli ultimi 15 anni
dunque per destabilizzare si fanno arrivare migranti, a cui dare il voto (i servizi segreti tedeschi favoriscono tale progetti di afflusso, ad es. come Gysi ex Stasi) poi i migranti votano quelli che li hanno fatti arrivare, ossia i Dem, che sono associati come progetto all’EU, ovvero alla Germania perseguendo gli stessi obiettivi i migranti sono politicamente NON consci dei loro diritti sociali e civili dunque si fa carne di porco del paese dove i migranti arrivano a frotte, destabilizzandolo, visto che così facendo il voto di protesta viene diluito e dunque il cambiamento annegato grazie al voto dei migranti, impedendo ancora per 20 anni che i locali chiedano conto agli “accumulatori di ricchezza”.
Non a caso oggi l’accumulo di ricchezza in mano di pochi nell’occidente è a livello – se non peggio – della Bella Epoque, soprattutto in EU.

In tutto questo oggi scopriamo che un deputato della Linke, Gregor Gysi, ex politico della DDR, figlio del ministro della cultura della DDR (Klaus Gisy) e vicinissimo ad Honecker, ossia di un membro dichiarato della temutissima Stasi, finanzia – secondo Il Giornale – la ONG tedesca Sea Watch con il compito di portare migranti in Italia sfidando le istituzioni italiane! Nella Sea Watch scopriamo oggi lavorare persone italiane, che bisognerebbe capire di che estrazione sono (…).


il padre di Gregor Gysi, Klaus Gysi,successivamente responsabile nella DDR del comitato per la sicurezza Europea lato DDR (Generalsekretär des offiziösen DDR-Komitees für Europäische Sicherheit und Zusammenarbeit, ossia un pezzo grossissimo della Stasi) fu agente della Stasi di alto livello, con il nome di “Kurt”. Ed fu anche ambasciatore in Italia, Malta e Vaticano addirittura a cavallo del sequestro Moro.
Insomma  il figlio di un soggetto apicale della Stasi come Klaus Gysi, che sembra sappia molto sul delitto Moro e forse su molto altro che riguarda l’Italia (fu ambasciatore ed agente in Italia durante il periodo delle Brigate Rosse), una spia della Stasi a tutto tondo, è oggi attivo in Italia per destabilizzare il governo gialloverde coi migranti con l’evidente supporto di soggetti italiani,che di fatto aiutano tale deriva destabilizzante per l’Italia. La domanda viene spontanea: non è che la Stasi fosse molto attiva in Italia?
Molti ex dipendenti sono in Italia….
E che forse soggetti che oggi aiutano la Sea Watch sono in qualche modo legati a tali servizi di spionaggio stranieri oggi confluiti nel BND, l’attuale servizio segreto tedesco? Ossia che oggi lavorano a favore della Germania, ossia a favore dell’EU per destabilizzare l’Italia? Con magari dei basisti italiani, magari oggi vicini all Sea Watch?
Domandatelo a chi di dovere
Mitt Dolcino
(Aggiungo:

Migranti: Pia Klemp, ex capitano delle navi Iuventa e Sea Watch, rischia 20 anni di carcere

…L’inchiesta che ha portato all’attuale processo deve quindi determinare se il capitano Pia Klemp abbia “collaborato” con i contrabbandieri libici per salvare i migranti presi in mare con la sua nave: questa “complicità”, se fosse dimostrata dalla giustizia italiana, trasformerebbe lo status dell’ex capitano della Sea Watch da “soccorritore umanitario di migliaia di persone in mare” a “complice dell’immigrazione clandestina”.
….Dopo il sequestro, è risultato che lo stesso equipaggio era monitorato da mesi dalle forze dell’ordine italiane. Il ponte radio è stato intercettato, come anche i telefoni satellitari.
Fino ad allora, tuttavia, non era noto che le indagini fossero indirizzate nei confronti dei singoli membri dell’equipaggio. Pertanto, poco tempo dopo, nel settembre 2017, la Klemp aveva assunto il comando della “Sea-Watch 3”. Circa nove mesi dopo, è venuta a conoscenza delle indagini ed è rientrata in Germania dietro consiglio del suo avvocato.


Ha molti amici in Italia
La kapitana ha molti amici in Italia:

#LiberiamoPia. Anche Moni Ovadia e De Falco firmano l’appello per l’ex capitano della Iuventa

La petizione lanciata da Sauro Pari su Change.org ha raccolto oltre 250mila firme: “Immunità per chi salva vite umane nel Mediterraneo”

#LiberiamoPia. Più di 250.000 persone hanno firmato la petizione lanciata su Change.org da Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea, per chiedere l’impunità a favore di Pia Klemp e dei 9 membri dell’equipaggio della nave Iuventa. La storia di Pia l’avevamo già raccontata qui: 35 anni, tedesca, ex capitano delle navi Iuventa e Sea Watch-3, Pia è indagata in Italia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il processo dovrebbe iniziare a breve e la condanna rischia di essere pesante: fino a 20 anni di carcere. Dopo il successo della petizione #FreePia, la mobilitazione è arrivata anche in Italia: alla petizione lanciata da Sauro Pari hanno aderito 30mila persone in 48 ore, facendo notizia nel mondo.
….Moni Ovadia, il vicepresidente della Commissione Istruzione e Cultura al Senato Francesco Verducci (Pd) e il senatore ex M5S Gregorio De Falco, noto per le sue battaglie a favore dei diritti dei migranti. E ancora: il giornalista Sandro Ruotolo, il senatore dem Roberto Rampi e il giornalista e scrittore Paolo Borrometi….
Anche lei è di Die Linke, dove sono rifugiati molti degli ex STASI
https://www.maurizioblondet.it/il-padre-del-deputato-tedesco-gregor-gysi-che-finanzia-la-ong-sea-watch-fu-agente-stasi-ministro-della-cultura-ed-anche-ambasciatore-in-italia-della-ddr-durante-il-rapimento-moro-non-e-che-dietro-l/

Testimonianza: “I Caschi Bianchi sono più pericolosi dei terroristi



 Voci di cittadini siriani che non sono mai ascoltate in Occidente. I nostri media di regime le mettono deliberatamente a tacere. Qui l’importante testimonianza di Ali Habib, un insegnante in pensione che vive a Misyaf, cittadina del nord della Siria recentemente attaccata da Israele e dai terroristi sostenuti da Israele.

      Trascrizione completa:
“In primo luogo, mi chiamo Ali Habib. Vengo da un villaggio vicino a Mesyaf, ma trascorro la maggior parte del mio tempo a Mesyaf. Ho assistito a numerose aggressioni terroristiche su Mesyaf, durante una di queste ero a soli 50 metri di distanza quando hanno preso di mira l’ospedale pochi giorni fa.
Quindi, questo ospedale che sta curando i residenti di questa regione, nonostante tutta la pressione e l’embargo imposti alla Siria, e che sta trattando pazienti e feriti, è stato colpito da tre missili. L’ho visto con i miei occhi. Qual è lo scopo di bombardare un posto del genere? Qual è lo scopo del bombardamento di un ospedale? Perché quella gente (l’Occidente) non scrive dei terroristi che prendono di mira l’ospedale?
Perché non scrivono sull’assedio economico che ha colpito tutti noi psicologicamente, socialmente e moralmente? Il nostro stato psicologico non è più normale, il nostro stato psicologico non è più normale!Perché tutto il mondo parla di Caschi Bianchi e armi chimiche e “useranno il CW …” e “il governo siriano ha usato il CW …”… Di quali armi chimiche stanno parlando?
Ci prendono di mira quotidianamente usando veleni psicologici, sociali ed economici. Ci hanno appesantito in tutti i sensi e sono loro che lo hanno causato e ora sostengono che ora vogliono proteggerci e proteggere il popolo siriano. No, non è giusto. Vogliono distruggere il popolo siriano, non vogliono distruggere il Governo siriano, vogliono distruggere il Paese, distruggere la Siria come Paese.Ieri, hanno bombardato (lì) e ho visto le persone ferite con i miei occhi, cosa hanno fatto di sbagliato questi civili innocenti?
Perché al-Jazeera e al-Arabia e France 24 e i media americani non riferiscono di questi civili che sono stati uccisi? Perché non riferiscono sull’ospedale che è stato bombardato? Hanno preso di mira l’ospedale per circa sei mesi, ma non erano riusciti a colpirlo direttamente. Certo, i proiettili erano atterrati lì intorno, ma alla fine hanno colpito l’ospedale e alla fine hanno ferito persone e medici che stanno salvando la gente. Ma tutto ciò, sfortunatamente, gli occidentali non lo vedono …Siamo abituati…
Io sono uno di quelli che erano soliti credere che i Francesi, gli Inglesi e i Tedeschi avessero un po’ di moralità. Sappiamo già che gli Americani non hanno morale, ma vedere che i Francesi, i Tedeschi e gli Europei in generale sono subordinati all’immoralità americana – questa è una novità per noi e per noi è frustrante. Onestamente, si sta diffondendo un antagonismo interno (siriano) nei loro confronti e noi non eravamo così. Li amavamo.
Quando vedevo uno straniero come te qui, sarei corso da te per vedere di cosa potresti aver avuto bisogno. Parlo bene il francese, userei la mia conoscenza del francese per aiutarti. È così che eravamo soliti mostrare il nostro amore agli stranieri quando venivano nel nostro Paese. Ora non vogliamo vedere nessuno di loro perché tutti loro sono bugiardi e tutti loro sono ingannatori, tutti ci stanno assediando e tutti stanno stringendo il cappio su di noi e tutti ci stanno strangolando a morte, i cittadini, noi – i civili… o io come civile, sono un civile, sono un insegnante in pensione.
Che crimine ho commesso per essere colpito da un missile? O perchè la mia macchina deve essere distrutta da un ordigno o essere rubata dai miliziani? Gli Europei non vedono questo, gli Europei hanno in mente solo che vogliono rovesciare il regime di Bashar al-Assad. Noi, il popolo, siamo soddisfatti di Bashar al-Assad. Cosa c’entra questo con voi? cos’è per voi? Siamo soddisfatti di lui. Presto Bashar al-Assad farà nuove elezioni e noi forse lo eleggeremo o no. Decidiamo noi, non voi.Io capisco così questa questione, della manipolazione delle persone e dei pensieri delle persone, che indebolisce le persone in questo modo. È assolutamente anormale! È inaccettabile! Spero che la nostra voce raggiungerà gli Europei. Li amavamo molto. Eravamo abituati a trattare con loro. Sono stato in Europa spesso.
Sono stato in Europa 11 volte. Ho visitato tutti i paesi europei e sono stato contento di loro, ma ora, sinceramente, non provo buoni sentimenti nei loro confronti a causa delle loro posizioni sbagliate nei nostri confronti. Quindi spero che la nostra voce raggiungerà alla fine gli Europei e che sappiano la verità su ciò che sta accadendo in Siria.Le persone sono come le vedi … il livello di sicurezza in Siria era migliore di qualsiasi altro posto al mondo. Sono stati spesi miliardi per creare questo e sfortunatamente, gli Europei e gli Americani hanno partecipato alla distruzione di questo paese.
Perché? Quali reati abbiamo commesso? Quali crimini hanno commesso queste persone, che vivevano in completa sicurezza? Avrei potuto dormire in strada e nessuno si sarebbe avvicinato a me. Ho dormito per le strade di Parigi e nessuno mi ha rapinato, si poteva dormire nelle strade qui e nessuno lo avrebbe derubato. Eravamo così al sicuro qui, ma voi, Europei, siete venuti da noi e avete fatto quel che ci avete fatto! Spero che la nostra voce vi raggiunga. Spero che la nostra voce raggiunga la gente…
Credo che il popolo europeo sia diverso dai suoi governanti, ma per loro essere subalterni agli Americani in questo modo, è scioccante. È increscioso. Una disgrazia. Gli Europei sono noti per la loro moralità mentre gli Americani sono noti per essere dei gangster. Sì, sto parlando di un’esperienza culturale personale. Quindi, è così che amavamo gli Europei, ma purtroppo, ora non li amiamo affatto.
Un deposito dei White Helmets a Yarmuk, un sobborgo di Damasco, nella zona allora controllata dall’ISIS. Con un uomo davanti che sventola la bandiera ISIS. E il segno dell’indice alzato.
I Caschi Bianchi poi sono molto più pericolosi dei militanti che massacrano la gente. Quello che è successo riguardo ai militanti, non te l’ho detto, esiste la pratica della decapitazione nel nome dell’Islam, in nome della religione, mentre la religione non ha nulla a che fare con tutto ciò ma i Caschi Bianchi sono più pericolosi. I militanti hanno usato coltelli e pistole esplicitamente, mentre i White Helmets stanno lavorando politicamente. Voglio dire che stanno montando messinscene per far venire più missili a bersagliarci. Siamo stufi dei razzi e siamo stanchi di uccisioni.
I Caschi Bianchi sono più pericolosi di quelli che hanno massacrato la gente, questo è un fatto innegabile. Loro (gli Elmetti Bianchi) stanno spingendo gli Americani e gli Europei a bombardarci con il falso pretesto che stiamo usando armi chimiche contro la nostra stessa gente. Noi, il popolo…
Quindi, i Caschi Bianchi sono molto più pericolosi di quelli (i terroristi) che macellano la gente nelle strade. I White Helmets sono un’organizzazione terroristica, più terrorista e più sanguinaria di quelli che massacrano le persone nelle strade – e questa è probabilmente l’opinione pubblica qui. Sappiamo chi sono i Caschi Bianchi. I Caschi Bianchi sono più pericolosi di qualsiasi terrorista.Tu sei benvenuto..”
Fine della trascrizione.
https://www.vietatoparlare.it/testimonianza-i-caschi-bianchi-sono-piu-pericolosi-dei-terroristi/

L’ITALIA FINISCE ECCO QUEL CHE RESTA


di Marcello Veneziani
L’Italia finisce ecco quel che resta, era un’opera famosa di Giuseppe Prezzolini uscita in America giusto ottant’anni fa col titolo The Legacy of Italy. Tornò in libreria in Italia nel 1958 con quel titolo verace e sconfortante.
Sono passati tanti anni ma la percezione di un’Italia che finisce si è fatta più acuta e intimamente contraddittoria. Ma quando finisce di finire questa benedetta Italia, se da secoli si annuncia il suo declino, e se da sessanta e più si annuncia il suo tramonto? Eppure quando Prezzolini pubblicava quel libro, l’Italia era in pieno boom economico e demografico, era in crescita, stava velocemente passando da paese agricolo e premoderno a paese industriale, impiegatizio, con un indice di benessere mai visto, l’istruzione obbligatoria e l’alfabetizzazione cresciuta grazie soprattutto alla tv. Sarebbero stati non solo gli autori antimoderni ma anche poeti come Pasolini o registi come Antonioni in Deserto rosso a raccontare il lato b del benessere e del consumo, il degrado nel cuore della crescita, la regressione dietro il trionfale progressismo. Però gli indicatori biologici ed economici allora erano in crescita: i figli stavano meglio dei padri, da genitori analfabeti venivano fuori figli laureati, era un boom di insediamenti industriali, di edilizia, di scuole e negozi, l’emigrazione si era fermata, e gli italiani, i meridionali sopra tutti, erano in forte espansione demografica. Il paese poteva essere spiritualmente declinante, ma era biologicamente rampante.
E oggi? Oggi il Declino di cui diffusamente si parla – e che dà il titolo a un testo recente di un economista, Andrea Capussela – non è più una percezione opinabile. La fine dell’Italia poggia su dati numerici, è quantitativa oltre che qualitativa, è materiale oltre che spirituale, è biologica oltre che culturale. Il prefatore del libro, Gianfranco Pasquino se la prende col governo in carica, ma i dati più preoccupanti non sono economici e politici ma anagrafici e demografici. In Italia i morti superano i nati, i vecchi superano i giovani, per ogni laureato che se ne va dall’Italia sono arrivati tre migranti senz’arte né parte. Ecco il dramma italiano in tre atti. Non è solo l’arrivo dei migranti, come a volte si semplifica, perché le emergenze demografiche del nostro Paese in realtà sono ben tre, e intrecciate.
Femministe antifasciste
La prima è quella ormai proverbiale, vistosa, che ci pone in testa alla tetra classifica: il record euro-occidentale di denatalità a cui si accompagna quel dato anagrafico così lugubre dei morti che superano i nati, come non accadeva nemmeno ai tempi delle guerre e delle carestie. È un dato tremendo perché congiurano vari fattori: non si fanno figli perché siamo egoisti e non sopportiamo più i bambini, non vogliamo proiettare la nostra vita nel futuro, non ci sono i mezzi, le case, le strutture, gli asili, per figliare. Uno sfascio culturale e psicologico, sociale ed economico, senza precedenti. Anche se per decenni ci avevano imbottito la testa dicendo che le società più moderne, più civili fanno meno figli; sono le popolazioni arretrate, succubi della religione, a procreare. Ora, invece, l’“arretrato” sud scavalca perfino il nord nella denatalità.
La seconda emergenza che viene presentata come una conquista è la fuga dei ragazzi all’estero.Una fuga non paragonabile ai flussi emigratori di altre epoche perché a partire stavolta non sono i poveri e i meno istruiti, ma di solito, chi ha titoli di studio superiori, lauree e master in economia e ingegneria, ricercatori, pionieri. Ora, ammesso che la fuga all’estero dei ragazzi sia dal punto di vista soggettivo un vantaggio per loro e un segno della loro mentalità globale, da cittadini del mondo, generazione Erasmus-Ryanair, di certo la loro partenza impoverisce l’Italia, a cominciare dal sud, spezza le famiglie, svuota le nostre città, ridotte a ricovero d’anziani e di migranti.
E qui veniamo alla terza emergenza, quella dei migranti. I flussi sono stati contenuti dalla politica di Salvini, s’è trattato di risposte efficaci ma simboliche; non di una radicale, ampia strategia di risposta. Dalla parte dei flussi migratori non c’è solo la Chiesa di Bergoglio e Mattarella, c’è una macchina da guerra che potremmo riassumere nella sigla MMS: Magistratura, Media, Sinistra.
Anzi se dovessimo fare una graduatoria, dovremmo dire che il pericolo principale dei flussi migratori non proviene dagli stessi migranti, e nemmeno dagli impresari dei loro sbarchi, dagli scafisti alle Ong, ma sono i magistrati, sono le corti, sono le loro sentenze. Che criminalizzano chi vuol far rispettare la legge e le frontiere, come è previsto anche dalla Costituzione, e aprono ogni giorno a colpi di sentenze, varchi per il loro ingresso, ora perché omosessuali ora perché sfuggiti a qualunque disagio, non solo guerra e carestia, ora perché l’onere della prova di essere fuggiti per la situazione di pericolo non spetta più a chi chiede asilo ma a chi deve valutarlo. Altrimenti vale la loro autoattestazione. Non sono i clandestini, gli irregolari, a doversi giustificare ma i magistrati, i sindaci, i prefetti in caso decidano di rispedirli. Una situazione assurda, da incubo e da farsa, in cui il Delitto è a norma di legge e la norma diventa Delitto, insieme con la sovranità e la tutela dei confini e di chi vi abita dentro.
Il problema, dunque, non è solo quello dei migranti che ora potrebbero riprendere gli sbarchi col favore dell’estate, della crisi libica, delle espulsioni tedesche e dei giudici, ma è triplice: se non nascono più figli e se quelli che nascono se ne vanno dall’Italia, i flussi migratori sono la mazzata finale, la sostituzione di popolo una volta evacuati gli italiani, l’estrema unzione alla nostra civiltà. Lì finisce l’Italia, ma sul serio. E rispetto al titolo già pessimistico del libro di Prezzolini diventa sempre più difficile indicare “quel che resta”. L’Italia finisce punto e basta.
Fonte: Marcello Veneziani

lunedì 17 giugno 2019

UN NUOVO BURATTINO-ROTHSCHILD PER LA GRECIA



In Grecia nelle recenti elezioni Tsipras e' stato superato dal partito Nuova Democrazia
di Kyriakos Mitsotakis. (1)

Mitsotakis si e' formato ed ha lavorato in strutture controllate e/o collegate con i Rothschild come
l'Universita' di Harvard e la McKinsey & Company (2) ed e' stato premiato nel 2003 dal World Economic Forum dei Rothschild (3)

Nel 2017 si e' recato presso la London School di Evelyn  Rothschild (4)

Ha partecipato agli incontri del Bilderberg (Rothschild) almento 2 volte (2016 e 2018) (5) (6)

E' pro-Israele (Rothschild) (7)

Ha partecipato, nel 2018, ad un meeting del Center For Strategic & International Studies (8) dei Rockefeller (9)


Fonti :

(1) https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-05-27/elezioni-europee-2019-grecia-tsipras-sconfitto-nea-dimokratia-chiede-elezioni-anticipate-arretra-alba-dorata-084852.shtml?uuid=ACblyBJ

(2) https://gr.linkedin.com/in/kyriakosmitsotakis


(3) https://gr.linkedin.com/in/kyriakosmitsotakis

(4) https://www.youtube.com/watch?v=eOXU3imyIjE

(5)https://w

ww.youtube.com/watch?v=Nu4EbcwD3ns

(6) http://www.affaritaliani.it/cronache/gruppo-bilderberg-incontro-a-torino-128-invitati-ci-sono-8-italiani-nomi-544237.html

(7) https://twitter.com/ajcglobal/status/1006243065319903234

(8)https://www.youtube.com/watch?v=nA77DCVVTMM

fonte http://nomassoneriamacerata.blogspot.com/

(9) https://www.rockefellerfoundation.org/our-work/grants/center-for-strategic-and-international-studies/

Identikit del PD, un partito costruito per le élites

L'immagine può contenere: una o più persone


La vera identità del PD, Partito Democratico, è un qualcosa su cui molti osservatori si stanno interrogando. A quale ideologia politica sia afferente, a quale visione del mondo si richiami, e quali programmi abbia per l’Italia sono alcune delle questioni irrisolte che gravitano intorno ad un partito diventato enigmatico.
“È inutile che voti PD pensando che da giovane era il Partito Comunista italiano. È come trombarsi una vecchia pensando che da giovane era una gran figa”.
Con questo colorito proverbio un anonimo cittadino italiano è riuscito in poche parole a riassumere in maniera efficace le principali caratteristiche del Partito di via Sant’Andrea delle Fratte. E in effetti vien da riflettere se si pensa che l’attuale Partito Democratico, che nel nome ricopia senza aggiunte l’omonimo partito americano, possa essere considerato l’erede del vecchio Pci. Anche nel mondo umano però ci sono discendenze di sangue che trovano pochi riscontri nei tratti somatici e nelle caratteristiche psicologiche. Figli che dei genitori hanno solo il cognome. E questa potrebbe essere la storia e la spiegazione di questa strana discendenza ideologica, a meno che non si supponga l’intervento esterno del “giardiniere” o “idraulico” di turno.

Cronologia di un Partito morente

Il Partito Democratico nasce il 14 ottobre 2007 dall’idea di Michele Salvati, ex deputato dei Democratici di Sinistra, che voleva, in sostanza, riproporre l’esperimento dell’Ulivo sotto altre spoglie.
“Riformista, europeista, socialista, democratico e progressista”,
con queste etichette nasceva così il Partito Democratico che, durante il secondo Governo Prodi, assunse immediatamente il ruolo di partito di maggioranza. Da lì in avanti il neonato PD avrebbe governato ancora per un anno, fino alla sconfitta elettorale del 2008, per poi ritornare a comporre l’esecutivo dopo le elezioni del 2013. Il PD non avrebbe poi lasciato Palazzo Chigi fino alle ultime elezioni del 2018, mettendo tre uomini alla Presidenza del Consiglio: Enrico LettaMatteo Renzi e Giovanni Gentiloni (anche se nessuno dei tre è passato attraverso una consultazione elettorale). Tracciata la storia, cerchiamo ora di capire come questo Partito, che insieme all’ala berlusconiana ha segnato la storia della II Repubblica, sia precipitato ad un misero 16% nei recenti sondaggi, con prospettive ancora più al ribasso.

Il Pd è un partito di sinistra?

La risposta non può che essere negativa se si prende per buona la definizione di “sinistra” che ha permeato la cultura politica italiana del ‘900. Antonio GramsciPalmiro TogliattiPietro Nenni e Filippo Turati sono i padri politici dell’area presa in considerazione ed è a loro e al loro pensiero che bisogna guardare per verificare la compatibilità con l’attuale Partito Democratico.
“L’utero in affitto è una pratica abominevole in quanto apice del classismo”,
diceva Gramsci.
Il Partito Democratico ha recentemente nominato l’attivista pro utero in affitto, Sergio Lo Giudice, come responsabile del Dipartimento tematico dei diritti civili del Pd.
Sergio Lo Giudice in piazza insieme al marito

Palmiro Togliatti e con lui tutto il Pci votarono contro la ratifica dei trattati che istituirono la Comunità Economica Europea, CEE, nel 1957. Oggi il Partito Democratico sostiene in maniera insistente la cessione di ulteriori porzioni di sovranità all’Unione europea.
In cima all’agenda degli impegni politici di Pietro Nenni e Filippo Turati vi era la creazione di uno Stato sociale in grado di garantire servizi accessibili alle fasce più vulnerabili della popolazione. Gli attuali membri del Partito Democratico sono gli stessi che, negli anni ‘90, hanno deciso di dare in concessione a soggetti privati la gestione di servizi pubblici strategici. Le cause del crollo del Ponte Morandi sono quelle che non avrebbero fatto dormire la notte a Nenni e Turati. Dai diritti civili alla politica estera, passando per i diritti sociali, il Partito Democratico non ha dunque più nessun elemento afferente all’area “sinistra”.

La sinistra dopo il 1989

Se il Partito Democratico non è più di sinistra, ma da quest’area trae genealogicamente la sua identità, occorre identificare il momento della metamorfosi. Molti osservatori sono ormai concordi nell’identificare il 1989 come anno di svolta della sinistra italiana, ma più in generale della sinistra europea. Scomparso l’ombrello sovietico sotto cui i partiti di quest’area traevano la propria forza economica soprattutto, ma anche ideologica, ecco che gli esponenti si sono ritrovati improvvisamente spaesati, come un bambino che appena uscito di scuola non vede i genitori fuori dal cortile.
Il direttivo dell’Ulivo, in foto, ha segnato la metamorfosi della sinistra

In questo decisivo momento di transizione storica la sinistra italiana si è trovata di fronte ad un bivio: cercare una via italiana e nazionale alla sinistra nel solco ideologico tralasciato dai suoi padri fondatori oppure, molto più semplicemente, accodarsi ad un nuovo padrone. Inutile aggiungere che la scelta si sia orientata verso la seconda opzione e che da allora la capitale di riferimento della sinistra si sia trasferita da Mosca a Maastricht prima e a Bruxelles poi. Dagli animati dibattiti in seno alle Internazionali comuniste si è passati alle più sobrie e incravattate riunioni a margine della Commissione europea. Dall’Unione Sovietica all’Unione europea, la sinistra ha cambiato padrone e principio politico. Non più “comunista” o “socialista”, ma “europeista” e “riformista”.

La generazione fallita del ’68

Questa scelta, spontanea, di asservimento ha però delle radici nelle storie personali degli esponenti politici che troviamo oggi nel Pd. C’è tutta una schiera di personaggi, da Gentiloni a Fassino, passando per Napolitano e D’Alema, che può vantare un buon curriculum di agitatore di piazza sessantottino. E il fatto che questi stessi incendiari anticapitalisti, difensori strenui del proletariato, siano diventati oggi accaniti sostenitori del rigore dei conti pubblici, della libera circolazione di merci e capitale e delle privatizzazioni dimostra il loro storico fallimento personale.
In foto, in mezzo ai due, un giovane Gentiloni durante una manifestazione di piazza
I Gentiloni, i Napolitano, i Fassino e i D’Alema sono il simbolo di una generazione che è scesa in piazza con i lavoratori, ha stretto amicizia con gli operai ne ha conosciuto le tragedia personali per poi voltargli le spalle e accettare la poltrona assegnatagli dallo zio, dal cugino o dall’amico. Lo zoccolo duro dei dirigenti del Pd e di parte dei suoi attuali elettori è lo specchio di una classe agiata, alto borghese, che vive nei centri città e nelle zone residenziali, che si è sistemata e realizzata proprio a cavallo tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, al termine di quella grande presa in giro chiamata ‘68.

Chi sono gli elettori del PD?

Quella che compone il Pd è un’anima improduttiva del Paese, quella delle fondazioni, degli istituti e dei think tank. Si limitano a produrre al massimo alcuni servizi, destinati a pochi con il contributo di molti, quando occupano i piani alti di banche e grandi assicurazioni. Difficile trovare elettori e membri del Pd tra la Piccola e media imprenditoria italiana, il vero tessuto produttivo del Paese.
Ecco perché, nonostante la batosta elettorale, il Pd si ostina a non cambiare programma e battaglie. Europa e riforme restano al centro, come principali baluardi per difendere i propri interessi di categoria. Più Europa significa maggiore potere alle banche private rispetto a quelle centrali che, con l’Europa, non esistono più. Più riforme, che nel gergo significano più privatizzazioni, vuol dire maggiori vantaggi per i grandi aggregati economici appaltatori dei servizi pubblici. In soldoni più potere allo zoccolo duro che compone il Pd. Ecco perché il Partito Democratico è un movimento costruito per le elites.

La Merkel ci manda i migranti: "Storditi e sedati sull'aereo"



La Germania si prepara ad aumentare i flussi dei trasferimenti dei "dublinanti". Il trattamento choc per non farli ribellare

Berlino nel silenzio generale dell'Europa ci rimanda indietro i migranti "dublinanti".
Una vera e propria sfida al governo italiano che va avanti da qualche mese e che adesso potrebbe prendere una piega piuttosto allarmante per l'esecutivo gialloverde. Come riporta Repubblica, secondo i dati più aggiornati del ministero dell'omologo tedesco di Salvini, Horst Seehofer, le richieste di rimandare indietro profughi in Italia sono in crescita. Nel primo trimestre del 2019 sono state ben 4.602, il 33% del totale delle domande fate arrivare a tutti i partner Ue. Soprattutto, un boom del 50% rispetto al trimestre precedente.
E a quanto pare i metodi usati dal governo tedesco non sono certo leggeri. Alcuni migranti hanno raccontato che i poliziotti tedeschi li hanno prima buttati per terra per ammanettarli e poi dopo averli sedati li hanno messi sun un volo per Roma. "Ho visto qualcuno scalmanato, che cercava di ribellarsi al trasferimento. Dopo un po’, però, i rivoltosi erano diventati improvvisamente tranquilli, se ne stavano quasi addormentati nei loro sedili, buoni buoni", ha spiegato uno dei migranti tornati in Italia. E di fatto su questo fronte arriva la testimonianza di Raphael Reichel, responsabile di una associazione che difende i migranti in Germania: "Sì, ci sono probabili sedazioni per impedire che fuggano o che si ribellino ai trasferimenti. E non solo in Germania: due mesi fa so che un profugo afgano proveniente da Lione è arrivato stordito a Monaco". Insomma Berlino ci rimanda indietro i profughi senza troppi complimenti e usando le maniere forti. Il pugno di ferro della Germania però stride con le lezioni di buonismo impartite in Europa. Insomma il fronte dell'immigrazione resta caldo e di fatto l'Italia oltre agli ingressi da Sud deve guardarsi le spalle. I tedeschi con i loro voli sono pronti ad aumentare i flussi dei trasferimenti da Berlino a Roma.

Dio non è un individuo, ma un campo di energia.
















Dio non è un individuo, ma un campo di energia. Questo campo psichico assoluto, in eterna espansione, istantaneo, che puoi chiamare Dio se preferisci, è così sicuro della Sua esistenza che può continuamente distruggersi e ricostruirsi.

La Sua energia è così incredibile che in realtà Egli forma tutti gli universi. E poiché la Sua energia è dentro e dietro tutti gli universi, i sistemi e i campi, è anche cosciente di ogni foglia che si muove, perché Egli è ogni foglia che si muove.

Tutto ciò che è [Dio] conserva il ricordo del Suo stato e funge da costante impulso per una rinnovata creatività. Ogni sé, come parte di Tutto ciò che è, conserverà anch’esso perciò il ricordo di quello stato. E’ per questa ragione che ogni più minuta coscienza è dotata dell’impulso alla sopravvivenza e alla creatività.

Tutto ciò che è esisteva in uno stato di essere, ma senza i mezzi per esprimerlo. All’inizio tutte le realtà probabili esistevano come sogni nebulosi all’interno della coscienza di Tutto ciò che è. In seguito li fornì di sempre maggiori dettagli, desiderò questa diversità e arrivò ad amare ciò che non era ancora separato da Lui.

Dette coscienza e immaginazione a personalità che non erano altro che nei Suoi sogni. 
Anch’esse bramarono allora di diventare reali...







Si rese conto del massiccio potenziale che esisteva all’interno di ogni coscienza. Ebbe i mezzi e dovette emettere le creature e le probabilità dai Suoi sogni. Per farlo dovette dar loro realtà, ma questo significò anche “perdere” una porzione della Sua coscienza. Con amore e desiderio lasciò andare quella porzione di Sé stesso ed essi furono liberi. L’energia psichica esplose in un lampo di creazione.

Tutto ciò che è perciò “perse” una porzione di Sé in quella ricerca creativa. Tutto ciò che è ama tutto ciò che ha creato, perché comprende la tenerezza e l’unicità di una coscienza strappata da quello stato a un tal prezzo. Trionfa e gioisce ad ogni progresso raggiunto da ogni coscienza … e festeggia e gioisce del più piccolo atto creativo di ciascuno dei Suoi derivati. Eppure tutti gli individui ricordano la loro origine e sognano di Tutto ciò che è, così come Tutto ciò che è una volta sognava di loro. Ed essi aspirano a quella immensa fonte… .

Sono stato mandato per aiutarvi ed altri sono stati inviati attraverso i secoli del vostro tempo, perché quanto più vi evolvete, tanto più formate nuove dimensioni, e voi aiuterete gli altri.

I rapporti tra voi e Tutto ciò che è non possono mai essere interrotti. La Sua coscienza è così delicata e concentrata che la Sua attenzione è in effetti diretta, con l’amore di un creatore primordiale, a ciascuna coscienza… Ogni coscienza è perciò curata e protetta individualmente. Questa porzione della coscienza totale è individualizzata in ciascuno di voi.

Ciò che preferite pensare come Dio è, ripeto, un campo di energia o una coscienza piramidale. E’ cosciente di essere per esempio te Joseph, è cosciente di essere il più piccolo seme… . Questa porzione di Tutto ciò che è, che è cosciente di essere te e che è focalizzata nella tua esistenza, quando è necessario può essere chiamata in aiuto.



Questa porzione è anche consapevole di essere qualcosa più di te. Ripeto: questo campo guarda fuori alla ricerca del tuo interesse e può essere chiamato individualmente. La preghiera contiene la sua risposta, e se non c’è nessun Dio dalla barba bianca in ascolto, c’è invece l’originaria energia in eterna espansione che forma ogni cosa esistente e di cui ciascun essere umano è parte.

Tratto da “Dialoghi con Seth”, Jane Roberts, Ed. Mediterranee – Titolo originale “The Seth material” 1970


https://www.macrolibrarsi.it/libri/__dialoghi_con_seth.php?pn=2812

Tratto da: https://www.macrolibrarsi.it/libri/__dialoghi_con_seth.php

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