Vediamoci
domani per un caffè:questo l’arrivederci
intercorso fra il gruppo di “Les Caves de Pyrene” e Nicola Russo,chef e
titolare del ristorante “Al Primo Piano” in quel di Foggia. Si era stabilita
l’ora mediana per incontrarsi,propizia per un aperitivo. Invece l’estro di
Nicola Russo covava già altri scenari organolettici :perché mai,per un semplice
saluto,telefonare di notte ad un produttore di mozzarelle e prenotare per
l’indomani una “bufala” da tre Kg.? Senza neppure rendersene conto ci siamo
ritrovati attorno allo stesso desco in sette,travolti da un insolito destino
eno-gastronomico: Ezio Cerruti, Nicoletta Bocca, Christian Bucci, Fabrizio
Iuli, Paolo Veglio, lo chef e il sottoscritto. Da lì è partita una delle
esperienze gustative più appaganti degli ultimi tempi. Nicola ha esordito con
trancetti di pizza al pomodoro e alla cipolla prodotti in uno degli ultimi
forni a paglia della provincia di Foggia,una vera delizia. Poi l’irruzione al
centro del tavolo di un “ treccione” di “bufala” della Masseria “Li Gatti” di
Torremaggiore, quella della telefonata notturna. A sostenerne la succosa
opulenza un Franciacorta Satèn 2008 di Arcari e Danesi. Quindi si è passati a
un duplice “primo”,l’uno espressione del territorio ,l’altro un inno alla
mediterraneità:”Troccoletti con verdure selvatiche campestri e granelli di
nocciole d’Alba” ,nel contempo foggianità ed omaggio alla terra originaria
degli ospiti,seguiti da “Paccheri ai pomodorini
gialli di Orsara, olive taggiasche,capperi di Salina e pecorino
pugliese” scenograficamente collocati su di un ceppo ligneo di faggio della
Foresta Umbra. Al “Dodo” 2011,sangiovese in purezza prodotto da Arnaldo Rossi
della “Taverna pane e vino” di Cortona, il compito di innaffiare le sublimi
libagioni. Il “secondo” ha visto la condivisione quasi unanime(Ezio ha
degustato un formaggio erborinato di pecora abruzzese delizioso…) di una
bistecca oversize di vacca podolica con 30 gg. di frollatura cotta a
“tagliata”. Le strisce di carne erano accolte
da una base preventivamente disposta nei piatti:pennellate di aceto
balsamico con olio extravergine di oliva,sale nero piramidale di Cipro e,quasi
in un angolo,cucchiaiata di piccoli frutti rossi ove intingere la carne a
tratti per un apporto di acidità. La beva è proseguita con un Gattinara 2004 di
Nervi. Per il gran finale Nicola si è
affidato alla ricotta di pecora( prodotta per uso quasi domestico da un cliente
del locale e all’uopo approntata) ridotta ad una crema e sormontata da un
profluvio di fiori eduli:calendula,begonia,nasturzio,ginestra e violetta
cornuta. A seguire piccole ciangolerìe
di Domori. Su di loro si è deciso di far splendere il “Sol” 2008. Stupenda performance
dunque per lo chef Nicola Russo,in
grande spolvero per gli amici di “Les Caves” e
sempre più abile e geniale ai fornelli. Spesso lo chef dice della sua
arte:non preparo cibi,regalo emozioni. Stavolta possiamo ben dire ,scrutando i
visi radiosi degli astanti,che alle parole son seguiti i fatti . L’emozione era
palpabile. Grazie Nicola per lo splendido regalo …di un caffè!! L’umanità
carezzevole e premurosa profusa nell’accoglierci ti qualifica umanamente e professionalmente e come opportunamente ha puntualizzato Christian
Bucci,è bello pensare che i vini di “Les Caves de Pyrene” siano ospitati in una
simile alcova gastronomica. Decisamente un
momento da serbare gelosamente nel
tesoro dei ricordi più belli.
Rosario Tiso
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