Roundup Monsanto: Sistema di sterminio di massa
Il Roundup della Monsanto è sotto accusa in Danimarca da parte degli scienziati a causa dell suo effetto sulle attività degli enzimi e la salute gastrointestinale nei mammiferi. Gli Scienziati danesi stanno premendo per ulteriori indagini sul diserbante e su altri pesticidi contenenti glifosato. Citando il potenziale cancerogeno del glifosato e il suo abuso per la salute del bestiame, gli scienziati riferiscono che la sostanza chimica è più pericolosa durante le fasi della vita delicata di un mammifero. Allo stesso modo, il diserbante ha dimostrato di inibire specifiche vie enzimatiche nelle interiora dei mammiferi – enzimi che svolgono un ruolo importante nel permettere al corpo di disintossicarsi naturalmente. Gli Scienziati danesi riconoscono che il glifosato colpisce il bestiame in fasi delicate della vita. Accertamenti sanitari attuali sul bestiame in Danimarca dimostrano che i mangimi di soia geneticamente modificata, irrorati con glifosato, hanno effetti negativi sulla salute dei mammiferi…
Gli scienziati della Aarhus University in Danimarca hanno studiato varie aziende agricole, su richiesta del ministero dell’agricoltura danese. Uno degli scienziati, Martin Tang Sorensen, ha studiato in particolare le caratteristiche del funzionamento al suolo del pesticida, identificando i rischi che il glifosato comporta per la salute del bestiame. La prova ha evidenziato come l’impatto del glifosato sul bestiame si accentui durante le fasi delicate della vita dell’animale. Due ipotesi sono state studiate e sono state di grande preoccupazione per i ricercatori. Il primo ha indagato l’effetto dannoso del glifosato sui microrganismi nel sistema gastrointestinale di un animale. Il secondo ha studiato lo stato minerale di un animale come effetto secondario alla esposizione del glifosato. Il glifosato distrugge i batteri buoni nel tratto gastrointestinale, lasciando il bestiame più incline alle infezioni. Per i bovini e il pollame, il glifosato sconvolge l’equilibrio naturale dei batteri “buoni” nell’intestino. Ciò è dimostrato da recenti focolai di infezioni di Clostridium botulinum nei bovini. Negli ultimi dieci anni in Germania, le infezioni botulismo sono aumentate drammaticamente, mostrando come il tratto gastrointestinale debilitato favorisca la crescita di malattie infettive. Ad esempio, salmonella e il Clostridium sono risultati altamente resistente alla glifosato. Allo stesso tempo, i batteri benefici come Enterococcus, Bacillus e Lactobacillus sono risultati più sensibili, e vengono distrutti in presenza di glifosato. Senza abbastanza buoni batteri, l’intestino del bestiame diventa un incubatore per replicare malattie.
Il glifosato limita le capacita’ di disintossicazione del corpo. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che il glifosato inibisce gli enzimi del citocromo P450 nell’uomo. Questi enzimi sono utilizzati per aiutare a disintossicare dalle sostanze chimiche insalubri il corpo. Bloccando l’azione di questi enzimi, il glifosato si addiziona alle altre tossine ambientali presenti nell’organismo. Il glifosato agisce sostanzialmente come catalizzatore di tossicità cellulare, permettendo alle sostanze chimiche tossiche di origine alimentare di rimanere imprigionate stabilmente nell’organismo. Le sostanze tossiche entrano in competizione con i minerali nel corpo, impoverendo il sistema immunitario dei suoi poteri preventivi. Eppure, il glifosato è pubblicizzato come sicuro per il consumo umano e mammifero, poiché interrompe il percorso shikimate delle piante, non mammiferi. Questa premessa non riesce a ricordare che il percorso shikimate è presente anche nei microbi dell’intestino umano, che sono trascurati nella fisiologia umana. Con il ruolo di aiutare la digestione, la sintesi delle vitamine e disintossicare dalle sostanze chimiche nocive,e aumentare il sistema immunitario. Se questi percorsi batterici sono interrotti, il tratto gastrointestinale può essere più facilmente permeato da sostanze nocive e il sistema immunitario ne può soffrire. Il glifosato aumenta i livelli di ammoniaca. Ulteriori indagini hanno dimostrato che le piante trattate con glifosato, inoltre, producono ammoniaca in eccesso a causa di una maggiore attività della fenilalanina ammoniaca liasi (PAL). Questo enzima, che si trova nelle piante,negli animali e nei microbi, catalizza la reazione che libera ammoniaca. L’ammoniaca in eccesso crea un’interruzione della crescita delle piante. Attraverso l’induzione dell’enzima PAL, il glifosato consente ai composti fenolici tossici di essere rilasciati insieme ad eccessive concentrazioni di di ammoniaca.
IL GLIFOSATO E’ “DAPPERTUTTO”, E’ NELL’ACQUA, NELL’ARIA E TUTTI LO STIAMO RESPIRANDO!!!
La situazione è davvero molto grave, per non dire catastrofica, e noi italiani non ne siamo certo al riparo dal momento in cui il glifosato é l’erbicida più usato in Italia, indipendentemente dagli OGM e viene usato qui, in Italia, da più di 30 anni, da quando sono nati gli erbicidi al “glifosato”, Roundup compreso.
Molti forse non sanno che questo micidiale diserbante viene anche abbondantemente irrorato anche nei parchi e sui giardinetti dove portano a giocare i loro figli. Così come viene ampiamente utilizzato per “pulire” i margini di strade e marciapiedi dalle “erbacce”. Chi crede di esserne esente da contaminazione si sbaglia di grosso!
Per tutti questi motivi, ora più che mai, prima che sia troppo tardi, è necessario agire in difesa della nostra salute, di quella dei nostri figli, e dell’intero ecosistema!
Fonte articolo: http://www.sapereeundovere.it/rondoup-monsanto-sistema-di-sterminio-di-massa/
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