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martedì 6 gennaio 2015

La birra artigianale a Foggia



Udite,udite! A Foggia è nata una “stella”!! E’ il micro-birrificio  “EBERS” di Michele Solimando( e la sua dolce metà Alberta Bentivogli). Scopriamo la “location”. Via Ciampitti è una di quelle strade cittadine che definirei un microcosmo,piena di attività e gente affaccendata. Al civico 81 c’è una porta a vetri bianca con delle eleganti  “veneziane”  tirate giù a celarne l’interno e di lato una piccola targhetta che ne tradisce  il contenuto: è la sede del birrificio. Basta oltrepassare l’ingresso e si è proiettati in un’altra dimensione. Tutto è lindo,soffuso,silente. Sembra di aver violato una sorta di “sancta-sanctorum”. Ed in effetti lo è. Lì la Natura sta operando,discretamente,misteriosamente. Michele Solimando ha il merito di aver creduto  alle congiunture astrali( ai tempi della “Profezia di Celestino” si parlava di illuminazioni!) e di aver ceduto alle energie dell’Universo. Ha sempre covato la passione di realizzare una birra artigianale. Ma forse la scintilla vera,quella che ti rende operativo,coraggioso,spregiudicato, è scoccata anni orsono in quel di Piozzo. Sì,al cospetto di uno dei protagonisti del Rinascimento birrario italiano,Teo Musso,avvenne qualcosa di magico. Stavamo visitando il suo birrificio (c’ero anch’io,di  buona sorte baciato…) e avvinti  dall’eloquio strepitoso di Teo vagheggiavamo di creazioni e di Natura. Poi Teo ci raccontò che aveva trovato a Melfi i malti di cui disponeva. In pratica presi da casa nostra. Nella mente aperta e già operante di Michele è sorta la domanda,quella decisiva,fatidica:perché non fare una birra tutta mia? Da lì un crescendo di intenti e di impegno lo ha portato nel giro di due anni o poco più a vivere nel suo sogno. E veniamo concretamente alla Birra finalmente realizzata,partendo dal suo nome. Perché Ebers(sembrerebbe l'anagramma della parola "beers")? Michele ci racconta una storia affascinante. EBERS è il nome di un papiro antichissimo,misterico,prezioso. Fu rinvenuto in Egitto,a Tebe, e risale al regno del faraone Amenhotep I. Dopo alterne vicende finì nelle mani  di un collezionista ,Georg EBERS, ed il manoscritto da allora porta il nome del suo proprietario. Attualmente è conservato presso la biblioteca dell’Università di Lipsia,in Germania. Cosa contiene il manoscritto? Una lunga serie di prescrizioni mediche in bilico fra la scienza e la magìa. Fra queste alcune riguardano la birra,come quella che prescrive “Mezza cipolla e la schiuma della birra” che erano considerati "un delizioso rimedio contro la morte",una sorta di panacea di tutti i mali. Perciò Michele ha chiamato EBERS la sua birra :dalla sapienza antica,un elisir di lunga vita! Tre sono le specialità prodotte : “Blanche”,”Blonde”,”American Pale Ale”. La “Blanche” (5.3%) deriva il suo nome non tanto dal colore,spesso di un biondo opaco,quanto dalla schiuma che si genera durante la fermentazione. E’ una tipica birra di frumento ma quel che la rende speciale è l’apporto di ingredienti quali il coriandolo e le scorze d’arancia( quelle tipiche di Vico del Gargano!!). Se poi si considera che il frumento è della razza conosciuta come la “Senatore Cappelli” ,una cultivar di grano duro pregiatissima,e che lo si  produrrà  fra breve in proprio, siamo sulla strada dell’Alta Qualità. Il sapore poi avvince. Discrete le “nuances” apportate dalle aromatizzazioni,con acidità ed amaritudine in perfetto bilanciamento. Si discute sull’entità e la calibrazione del”corpo”. Vedremo,ma è già eccellente. Il tipo  “Blonde” (5.7%) è la birra che ognuno vorrebbe trovare e bere. Senza pensieri, suadente e carezzevole, consente l’abbandono al piacere con i sensi totalmente abbassati,aperti e rilassati. Non c’è nulla nel suo profilo organolettico che disturbi! Grande birra di tradizione,gode dell’apporto di ottimi malti . Con la sua schiuma cremosa e abbondante e la beva golosa,non potrà che conquistare tutti. Infine la”American Pale Ale”(6.7%). Particolarissima. Alla prima olfazione strabilia. Il colore è d’oro intenso con riflessi ramati. La particolarità è data dal lascito aromatico del luppolo,più intenso,ed una certa velata amaritudine. Anche quest’ultima,se ti piace il genere,conquista assolutamente. C’è da giurare che ne farà di strada il nostro amico Michele. Perché è intelligente e geniale. Perchè ha un pensiero incline alla progettualità ed  è autenticamente vivo!
Rosario Tiso


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