Si comincia con Jean Milan,ovvero 6ha di proprietà nel territorio Grand Cru di Oger,nella Cote des Blancs. Produzione diversificata con diverse punte qualitative. Una di queste è senz’altro la “GRANDE RESERVE 1864” ,100% chardonnay,vinificata in legno. “Grande Reserve 1864” è un blend delle annate 2003 e 2004. All’estrema eleganza coniuga corpo e complessità. Mostruosamente buono. Ma la “star” della serata è un’altra, uno champagne che promette di essere monumentale. Siamo a Cauroy les Hermonville,nella Montagne de Reims. Nel 2010 la maison Raymond Boulard si è divisa ed uno dei suoi rami è quello sviluppato dal figlio di Raymond,Francis,e da sua figlia Delphine. La biodinamica in vigna fa dei prodotti di Boulard fra i più espressivi della Champagne con punte di assoluta eccellenza nel “Rachais” e nella “Cuvèe Petraea”. Ma c’è di più. Il padre di Francis, Raymond, riteneva che il passaggio nei cieli di una cometa influenzasse positivamente lo sviluppo dell’uva e dei vini che ne sarebbero scaturiti. Pertanto, quando passò la cometa di Halley, nel 1986, decise di realizzare una bottiglia speciale, un millesimato unico. Soleva dire: “Anno della Cometa, Anno di buon vino”. Francis Boulard, in occasione del passaggio della cometa “Hyakutake “ nel 1996 e della cometa “Hale Bopp” nel 1997, ha pensato di ripeterne l’esperienza. Stasera, con l’amico e “Bevitore d’Alta quota” Antonio Lioce, stiamo “degustando l’esperienza” del “Vintage cometa Hyakutake” , dopo aver bevuto qualche tempo fa lo splendido “Vintage cometa Hale Bopp”. Lo champagne “Vintage Extra Brut 1996” (Vintage cometa Hyakutake), è un blend di Chardonnay per il 60%, Pinot Nero per il 20% e Pinot Meunier per la restante parte. Numeri da brivido se si pensa solo a due particolari : 13 anni sui lieviti e solo 500 bottiglie!! Per il resto, è stato sboccato nell’Aprile del 2011. Vinificazione? Fermentazione spontanea da lieviti indigeni. Vino sui lieviti in piccole botti di rovere invecchiato. Fermentazione malolattica svolta. Nel bicchiere? Giallo oro di alto lignaggio; naso potente,ampio e complesso, ricordi di frutta candita e nocciola, spezie, effluvi materici (quando senti indistintamente il corpo) ed eterei (quando s’invola e diventa sfuggente) con strali di ossidazione. Caramellato, a tratti sembra un Cognac. In bocca è rotondo, copioso, quasi sontuoso, con note sapide e minerali ad incentivare la beva. La caratteristica acidità di questa annata è un valore aggiunto. Questo vino- champagne è eccellente,veramente delizioso, con una persistenza lunghissima. Francis Boulard, stereotipo perfetto del vigneron champenoise “ récoltant manipulant” ,duro e puro, con le mani rugose e grosse del contadino, ci ha ancora una volta strabiliati!! Dai sensi, anche i più sottili e remoti, tracimano emozioni.
P.S. Come si
fa, dopo simile ascesa organolettica, a non abbandonare le elisie sfere del
gusto appena arpionate? Facile, basta ricorrere ai fantastici vini dolci
tedeschi!! Nella fattispecie, dal comune cilindro enoico, abbiamo estratto un
campione che al solo nominarlo, al solo declamarne lentamente il nome, mette
sull’attenti le più esigenti papille gustative: BRAUNEBERGER JUFFER
SONNENUHR RIESLING AUSLESE GOLDKAPSEL
2012 di FRITZ HAAG. Decifrarne la complessa nomenclatura è di fatto
descriverlo. Dalla vocatissima cittadina di Brauneberg, una Auslese ( da
raccolta di grappoli selezionati fatta a mano, spesso colpiti da botrite, che
conferiscono un grado Oechsle fra i 90 e i 110)ritenuta eccellente (goldkapsel=
capsula dorata) e ricavata dai migliori vigneti( Juffer Sonnenuhr), del
millesimo 2012 e del celebratissimo produttore Fritz Haag. Un’autentica
delizia. Dolcezza e soavità in un
equilibrio supremo. AP number: 2 577 050 09 13
(2 - stazione di assaggio di Bernkastel 577 - cittadina di Brauneberg 050 -
produttore Fritz Haag 09 - lotto di imbottigliamento 13 –
annata di immissione sul mercato)
Rosario Tiso
Nessun commento:
Posta un commento