La novità
più grossa di questa corrente primavera è stata la riscoperta di un produttore di Motta Montecorvino, Giuseppe
Di Iorio, titolare della “Locanda Bosco San Cristoforo”. Conosciuta in passato
con il nome di “Greentime”,la Locanda esiste da decenni ma solo da due anni è gestita dal Di
Iorio. Giuseppe ha idee molto chiare sulla conduzione della proprietà. Nella
Locanda si utilizzano prodotti solo da agricoltura biologica e da allevamenti
“bradi”. Lui stesso assicura olio e vino e sul vino mi soffermerei. L’Agricola
Biologica Belvedere, il marchio enologico della Locanda, ne produce diversi tipi: un rosso “Malvone” da uve montepulciano
e aglianico,un rosato “Fraccato” da uve aglianico, uno spumante metodo
champenoise da uve Falanghina e Greco, , il “Brecciolosa”, il blend “Tre Canali” con le uve
Montepulciano- Nero di Troia – Agianico, la riserva “A” ( Amici) da uve
Aglianico e una sorta di ratafià, L’Elisir della Locanda, da rosso Malvone
sposato a succose visciole e alcol .
Nella vigna,meno di due ettari dove si pratica il sovescio e si sparge
poltiglia bordolese,convivono i diversi vitigni come era in uso una
volta,quando i “blend” si facevano prima
di tutto in vigna. Il “Malvone” è prodotto senza diraspare e la pratica
conferisce al vino un portato tannico sopra le righe . Ma col tempo si è fatto sempre più morbido ed equilibrato, senza
tradire la sua anima rustica e possente. Perfetto con un brasato. Il “Fraccato”
è prodotto con l’arcaica pigiatura con i piedi e sgrondando prontamente il
pigiato di sole uve aglianico. Ne esce un vino color cipolla di Tropea . La
tessitura è diversa rispetto al “Malvone”. Levità e bevibilità sono le sue
qualità migliori. La vera sorpresa è lo
spumante. Prodotto alla maniera “ancestrale”, è capace di non sfigurare di fronte a campioni più blasonati. Ma va sboccato prima dell’uso. Per effettuare
l’operazione “alla buona” si può usare un contenitore ricavato dal fondo preventivamente
tagliato di una bottiglia di plastica e
sale grosso. Nel contenitore improvvisato vanno
messi ghiaccio e un po’ di sale e
infilato il collo della bottiglia di spumante capovolta. Dopo mezz’ora di freezer si stappa e la pressione
interna al vetro fa partire il
cilindretto di ghiaccio che si è formato in punta e lo spumante è bello, limpido
e brillante, pronto alla beva. Intrigante e meno massivo del “Malvone” il “Tre
canali”. Da esplorare le vicende evolutive della riserva “A” , praticamente
all’esordio, mentre L’Elisir della Locanda è
perfetto vino da meditazione.
Rosario Tiso
Nessun commento:
Posta un commento