Le indiscrezioni trapelate tre settimane fa dall’interno dell’establishment di intelligence americano, probabilmente da fonti vicine ad Edward Snowden, rivelano che il controspionaggio tedesco BND ha intercettato, per conto dell’americana NSA, le comunicazioni di imprese industriali in Germania e Francia, quali EADS, Eurocopter, e via dicendo. Oltre ai numerosi dispacci da Parigi a Berlino per esigere una spiegazione, il nuovo scandalo ha creato un forte dissenso all’interno della coalizione di governo guidata dalla Cancelliera Angela Merkel, il cui atteggiamento da “non ne so niente” ha indotto Sigmar Gabriel, vicecancelliere (SPD) e ministro dell’Economia, ad esigere pubblicamente che si decida a dire quello che sa e quello che non sa.
La posizione della Cancelliera è stata indebolita dalle rivelazioni che il sottosegretario alla Cancelleria era già stato informato nel 2008 delle intercettazioni telefoniche della NSA nei confronti di imprese tedesche, il che significa che tutte le smentite ufficiali erano di copertura. Nel frattempo la Commissione di Vigilanza sull’Intelligence al Bundestag, insieme ad una sottocommissione speciale sulle attività della NSA in Germania, ha annunciato una serie di audizioni.
La dichiarazione di Gabriel contro la Merkel è stata vista come una grave minaccia alla coesione della coalizione CDU-SPD. Volker Bouffier, vicepresidente della CDU, ha ammonito che la coalizione forse non riuscirà a sopravvivere per gli altri due anni e mezzo che la separano dalle elezioni politiche del settembre 2017. I rapporti tra i due partner della coalizione sono in bilico anche sulla politica est-ovest, che comprende temi come l’Ucraina, il riarmo e l’espansione della NATO ad est e le sanzioni contro la Russia. L’SPD chiede di riprendere il dialogo ad alto livello con la Russia e uno scadenzario per eliminare le sanzioni, ma la CDU e la Merkel fanno muro e perseguono un’agenda diversa. Il nuovo scandalo sulle intercettazioni telefoniche potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso, facendo cadere il governo.
Sullo scandalo BND-NSA la Merkel affronta anche crescenti proteste da parte della popolazione in generale, quasi due terzi della quale ritiene che la sua reputazione abbia subito un duro colpo dalle recenti rivelazioni. Citazioni in giudizio da parte dell’industria, le istanze presentate da membri del Bundestag alla Corte Costituzionale per costringere il governo ed il BND a presentare in commissione la documentazione richiesta, così come possibili querele da parte di società e istituzioni francesi sono solo alcuni dei tanti mal di testa che la Merkel si trova ad affrontare. Che le fughe di notizie iniziali dagli Stati Uniti fossero vere è stato confermato da Edward Snowden in persona, in un’intervista esclusiva al sito di Der Spiegel pubblicata l’8 maggio.
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