ISIL, tutti i conti tornano. Non avevamo certo bisogno dell’ennesima conferma ufficiale. Le cose ci erano ormai chiare da tempo. Intano l’ennesima conferma arriva dal Whashington Times: tra Iraq e Siria ci sono numerosi agenti della CIA e circa cittadini statunitensi al loro servizio che combattono nell’ISIL. Don DeBar, attivista e conduttore radiofonico di New York, ha commentato il rapporto che parla di 300 cittadini statunitensi combattenti dell’ISIL in un colloquio telefonico con PRESS TV.
DeBar ha aggiunto che il gruppo ISIL “è un costrutto dell’intelligence militare degli Stati Uniti. Si tratta di una cellula terroristica che è stata organizzato dagli Stati Uniti per destabilizzare la Siria e forse altri Paesi”.
DeBar ha dichiarato che ci sono circa 300 americani che lottano con l’ISIL “e poi centinaia di altri americani abituali, con la CIA o qualsiasi altra formazione militare, sotto la direzione dell’intelligence degli Stati Uniti. Non importa che essi siano cittadini americani naturalmente, solo che il loro stipendio è firmato a Washington e Langley. ” [...] “Se si guardano i risultati di ogni azione che questo gruppo ha preso, notiamo che in realtà facilitano le azioni degli Stati Uniti“.
Adesso bisogna capire quanto c’è di vero nel fatto che gli USA vogliano bombardare l’ISIL. E’ più probabile, dal nostro punto di vista, che sfrutti questa scusa per effettuare voli di ricognizione in territorio siriano per meglio individuare le postazioni dell’Esercito Arabo Siriano per un’eventuale successivo attacco aereo ed invasione terrestre.
http://www.osservatorioglobale.it/washington-times-agenti-cia-aiutano-lisil-in-iraq-siria/
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