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mercoledì 20 agosto 2014

UN BRITANNICO IL BOIA DI FOLEY? L’ACCENTO FA TEMERE SI POSSA TRATTARE DI UNO DEI TANTI SUDDITI DI SUA MAESTÀ AGGREGATISI AGLI JIHADISTI IN SIRIA E IRAQ

1. UN BRITANNICO IL BOIA DI FOLEY? L’ACCENTO FA TEMERE SI POSSA TRATTARE DI UNO DEI TANTI SUDDITI DI SUA MAESTÀ AGGREGATISI AGLI JIHADISTI IN SIRIA E IRAQ TANTO CHE CAMERON HA INTERROTTO ALL’IMPROVVISO LE VACANZE IN PORTOGALLO PER TORNARE A LONDRA - 2. IL MINISTRO DEGLI ESTERI BRITANNICO HAMMOND: ‘’DA TEMPO UN NUMERO SIGNIFICATIVO DI CITTADINI BRITANNICI IN SIRIA E IN IRAQ OPERANO CON ORGANIZZAZIONI ESTREMISTE” - 3. HAMMOND PRECISA: “TUTTI I SEGNI INDICANO CHE IL VIDEO E’ ORIGINALE” (VIDEO) - 4. OBAMA E' STATO INFORMATO MENTRE ERA SULL'AIR FORCE ONE, DI RITORNO DALLE VACANZE A MARTHA'S VINEYARD, DOPO ESSERE RIENTRATO A WASHINGTON PER DUE GIORNI



James Wright FoleyJAMES WRIGHT FOLEY
Nel video «Messaggio all’America» diffuso dagli jihadisti sunniti dello Stato Islamico in cui viene decapitato il reporter americano James Foley il boia, totalmente vestito di nero, con il volto coperto, parla con uno spiccato accento britannico. Elemento questo che fa temere si possa trattare di uno dei tanti sudditi di Sua Maestà aggregatisi agli jihadisti in Siria e Iraq tanto che il primo ministro britannico David Cameron ha interrotto all’improvviso le vacanze in Portogallo per tornare a Londra
cameron vacanzaCAMERON VACANZA

 «Se vero, è un omicidio sconvolgente e turpe», ha commentato l’ufficio del primo ministro. Nonostante si debba ancora confermare definitivamente l’autenticità del video, il capo della diplomazia britannica ha precisato che «tutti i segni indicano che sia originale».

James Wright FoleyJAMES WRIGHT FOLEY
È necessario, ha poi sottolineato il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, che gli esperti verifichino se l’uomo - che nel video è vestito di nero, con il volto coperto e parla con un accento britannico - che ha ucciso Foley sia effettivamente del Regno Unito. «Da tempo che c’è un numero significativo di cittadini britannici in Siria e in Iraq che operano con organizzazioni estremiste»

LE IMMAGINI E LE PAROLE
Nelle immagini si vede Foley nel deserto in una località imprecisata. È in ginocchio, coi i capelli rasati e indossa una tuta arancione simile a quelle che fino a qualche tempo fa indossavano tutti i prigionieri del carcere cubano di Guantanamo (ora sarebbero bianche).

PHILIP HAMMONDPHILIP HAMMOND
Accanto a lui c’è un terrorista vestito di nero che appunto ha un forte accento inglese e dice: «Questo è James Foley, un cittadino americano... i vostri attacchi hanno causato perdite e morte tra i musulmani... non combattete più contro una rivolta, noi siamo uno stato, che è stato accettato da un gran numero di musulmani in tutto il mondo. Quindi, ogni aggressione contro di noi è un’aggressione contro i musulmani e ogni tentativo da parte tua, Obama, di attaccarci, provocherà un bagno di sangue tra la tua gente».

James Wright FoleyJAMES WRIGHT FOLEY
Poi Foley parla della guerra in Iraq, le sue parole sono chiaramente dettate dai terroristi, legge un testo probabilmente scritto dal suo stesso esecutore: «Mi rivolgo ai miei amici, alla mia famiglia, ai miei cari affinché si ribellino contro il mio vero uccisore, il governo americano, perché quello che mi succederà è solo il risultato della sua noncuranza e dei suoi crimini».

IRAQ - JIHADISTI DELL' ISISIRAQ - JIHADISTI DELL' ISIS
In un secondo momento il reporter si rivolge al fratello John, membro dell’esercito americano: «Quel giorno in cui i tuoi colleghi hanno lanciato quella bomba su queste persone, hanno firmato la mia condanna a morte. Vorrei aver avuto più tempo, vorrei aver potuto avuto la possibilità di vedere la mia famiglia un’altra volta, ma è troppo tardi. Soprattutto, vorrei non essere stato Americano».

Poi riprende la parola il boia identificandosi come membro dell’Iss: «Oggi il vostro esercito ci ha attaccato. Qualsiasi vostro tentativo di negare il diritto a vivere in piena serenità ai musulmani nel Califfato islamico sarà pagato col sangue della vostra gente». Infine il boia taglia la gola a James Foley e poi viene abbandonato il corpo decapitato.

L’ALTRO GIORNALISTA
James Wright FoleyJAMES WRIGHT FOLEY
Prima di andarsene però il jihadaista mostra l’immagine di un altro giornalista americano, Steven Sotloff, anche lui in mano ai jihadisti. Nessuna menzione viene però fatta di Tice, 33 anni, scomparso il 14 agosto 2012 a nord di Damasco e a ridosso del confine con il Libano, in una regione che all’epoca era contesa tra forze del regime di Bashar al Assad e ribelli locali.

2.  FOLEY STORY
isisISIS

Obama e' stato informato mentre era sull'Air Force One, di ritorno a Martha's Vineyard, dopo essere rientrato a Washington per due giorni. Il presidente, riferisce la Casa Bianca, continuera' ad essere aggiornato.

IRAQ - JIHADISTI DELL' ISISIRAQ - JIHADISTI DELL' ISIS
Foley e' stato rapito il 22 novembre 2012. Fino al giorno prima aveva inviato reportage e video dal nordovest della Siria, teatro di violenti scontri tra ribelli e regime di Damasco. Secondo le ricostruzioni, sarebbe stato prelevato nelle vicinanze di Taftanaz, insieme al suo autista e al suo traduttore, che sono poi stati rilasciati.

Reporter di guerra esperto, Foley aveva gia' coperto i conflitti in Afghanistan e Libia. Nell'aprile 2011 era gia' stato vittima di un rapimento nell'est della Libia, ad opera di un gruppo di sostenitori del regime di Gheddafi. Con lui erano stati prelevati altri due giornalisti, l'americana Clare Gillis e lo spagnolo Manu Brabo, mentre un quarto, il sudafricano Anton Hammerl, era stato ucciso.

ISIS ABU BAKRISIS ABU BAKR
I tre avevano passato 44 giorni in prigionia prima di essere liberati. Dopo il suo rapimento, la famiglia Foley ha creato un sito web (www.freejamesfoley.com) per chiedere il suo rilascio e sensibilizzare l'opinione pubblica. Oggi, quel sito, in cui sono pubblicate molte notizie del giornalista, è stato rapidamente inondato di messaggi di cordoglio, diffusi via Twitter da tutto il mondo.
ISIS ABU BAKRISIS ABU BAKR


http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/britannico-boia-foley-accento-fa-temere-si-possa-trattare-83111.htm

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