INTERVISTA AL COORDINATORE LEGA DELLA TERRA VENETO ARCH. MARCO GRANDESSO
Che cos’è la Lega della Terra?
La Lega della Terra è un’associazione apartitica no profit che si adopera, grazie all’attività dei suoi tesserati, per il rilancio del settore primario nazionale
Che cos’è la Lega della Terra?
La Lega della Terra è un’associazione apartitica no profit che si adopera, grazie all’attività dei suoi tesserati, per il rilancio del settore primario nazionale
In concreto? E cosa rappresenta per lei questa associazione?
La Lega della Terra propone progetti concreti e realistici per il comparto agroalimentare italiano, ma non solo di quello: siamo molto attivi anche nell’artigianato e nella difesa del territorio. L'associazione rappresenta un'opportunità per mettersi in gioco e proporre idee utili al rilancio di un settore che da solo rappresenta il vero Made in Italy e che evidentemente non è replicabile a differenza di quello manifatturiero; un settore produttivo, quello agroalimentare nazionale, dimenticato dalle istituzioni, perennemente sotto attacco da tentativi di imitazione e non tutelato dagli attuali organismi politici europei
Quali sono questi progetti?
I progetti sono molteplici, ne cito solo alcuni: il Piano Agricolo Nazionale, sono almeno novant’anni che manca all’appello; un Sindacato che finalmente vada incontro ai veri bisogni degli agricoltori; il Progetto Italia, piattaforma che permette alle piccole e medie aziende di confrontarsi al meglio con il mercato internazionale e con i canoni di certificazione richiesti da questo. Non ultimo il De.C.O, la Denominazione Comunale di Origine, regolamento a costo zero per le amministrazioni locali, che si propone di tutelare le produzioni locali e a sostenere il principio della localizzazione
E in Veneto? Cosa fate per tutelare l'esport di questa Regione?
In Veneto abbiamo una squadra affiatata e competente che mi onoro di coordinare e che sta mettendo in campo alcune importanti iniziative: pranzi comunitari a Km 0, il prossimo sarà a Padova il 5 Ottobre; mercati a km 0, il principio è quello della filiera corta; presentazione e discussione del progetto De.C.O presso le amministrazioni locali; difesa del territorio e delle economie tradizionali; ad esempio siamo in prima linea per preservare le peculiarità ambientali del delta del Po, contro l’attacco portato dalla pesca indiscriminata e senza regole dell’etnia lipovena proveniente dalla Romania. Per tutelare l'export agroalimentare veneto ci stiamo spendendo anche presso il governo Russo, per il ritiro delle sanzioni ai piccoli e medi produttori; invito quindi le aziende agricole a sottoscrivere l'appello della Lega della Terra alla Federazione Russa
Ha citato il pranzo comunitario di Padova. Sulla locandina dell’evento è rappresentata una tavola medioevale, ha un significato?
Ha un significato più che altro evocativo, pensiamo all’iconografia tardomedioevale. Comunque, tradizionalmente la comunità si incontra per condividere i prodotti della terra e del proprio lavoro, oggi più che mai anche per discutere idee e progetti.
Ufficio Comunicazione
Dr. Nicola Gozzoli
La Lega della Terra propone progetti concreti e realistici per il comparto agroalimentare italiano, ma non solo di quello: siamo molto attivi anche nell’artigianato e nella difesa del territorio. L'associazione rappresenta un'opportunità per mettersi in gioco e proporre idee utili al rilancio di un settore che da solo rappresenta il vero Made in Italy e che evidentemente non è replicabile a differenza di quello manifatturiero; un settore produttivo, quello agroalimentare nazionale, dimenticato dalle istituzioni, perennemente sotto attacco da tentativi di imitazione e non tutelato dagli attuali organismi politici europei
Quali sono questi progetti?
I progetti sono molteplici, ne cito solo alcuni: il Piano Agricolo Nazionale, sono almeno novant’anni che manca all’appello; un Sindacato che finalmente vada incontro ai veri bisogni degli agricoltori; il Progetto Italia, piattaforma che permette alle piccole e medie aziende di confrontarsi al meglio con il mercato internazionale e con i canoni di certificazione richiesti da questo. Non ultimo il De.C.O, la Denominazione Comunale di Origine, regolamento a costo zero per le amministrazioni locali, che si propone di tutelare le produzioni locali e a sostenere il principio della localizzazione
E in Veneto? Cosa fate per tutelare l'esport di questa Regione?
In Veneto abbiamo una squadra affiatata e competente che mi onoro di coordinare e che sta mettendo in campo alcune importanti iniziative: pranzi comunitari a Km 0, il prossimo sarà a Padova il 5 Ottobre; mercati a km 0, il principio è quello della filiera corta; presentazione e discussione del progetto De.C.O presso le amministrazioni locali; difesa del territorio e delle economie tradizionali; ad esempio siamo in prima linea per preservare le peculiarità ambientali del delta del Po, contro l’attacco portato dalla pesca indiscriminata e senza regole dell’etnia lipovena proveniente dalla Romania. Per tutelare l'export agroalimentare veneto ci stiamo spendendo anche presso il governo Russo, per il ritiro delle sanzioni ai piccoli e medi produttori; invito quindi le aziende agricole a sottoscrivere l'appello della Lega della Terra alla Federazione Russa
Ha citato il pranzo comunitario di Padova. Sulla locandina dell’evento è rappresentata una tavola medioevale, ha un significato?
Ha un significato più che altro evocativo, pensiamo all’iconografia tardomedioevale. Comunque, tradizionalmente la comunità si incontra per condividere i prodotti della terra e del proprio lavoro, oggi più che mai anche per discutere idee e progetti.
Ufficio Comunicazione
Dr. Nicola Gozzoli
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