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lunedì 3 aprile 2017

PEDOFILIA RITUALE SATANICA: MAFIA, SETTE E SERVIZI SEGRETI



Ogni anno molti bambini scompaiono, molte di queste scomparse sono dovute a reti pedofili che esistono a livello internazionale. Sul sito http://www.gennariodestfano.it/art347.asp si denuncia l’esistenza di un’organizzazione europea che si occupa di trovare bambini per le voglie di maniaci. Michel Nihoul uno degli imputati con Marc Dutroux, nel processo per i terribili fatti di Marcinelle, aveva il compito di trovare le vittime minorenni, le quali erano poi utilizzate per le riprese più abiette,in seguito distribuiva le videocassette, arricchendosi. Quest’essere schifoso veniva spesso in Italia, in particolare in Toscana, dove incontrava i “clienti”, (ma sarebbe meglio dire i maiali).
Questa denuncia fu fatta nel 1996 durante le manifestazioni organizzate a Parigi in occasione della prostituzione minorile e a comunicare l’incredibile notizia questa notizia è stata la signora Sophie Wirtz, che era a capo della sezione belga Movimento del nido. La signora Wirtz disse: “Non si è ancora toccato il fondo dell’orrore in questa tragedia da due anni continuiamo a dire che le cassette video che fanno vedere la morte in diretta di bambini circolano in Belgio e temo che nell’affare Dutroux ci si orienti proprio verso questo genere di nefandezze”.
Michel Nihoul
La Wirtz affermò che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le videocassette di pornografia minorile sarebbero state 600. La presidente del Movimento del nido, spiega che la pedofilia: “non è un rapporto affettivo anzi è l’espressione del dominio sul bambino e lo stadio estremo di questo dominio è proprio la morte”.
Nell’affare Dutroux c’è di tutto: pedofilia, necrofilia, snuff-film e personaggi dell’alta società belga, del mondo dell’alta finanza, della politica ecc. Questa è l’opinione di molti cittadini belgi. Il dato di fatto, è che tuttora l’inchiesta non ha portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri. Dutroux aveva già ricevuto nel 1989 una condanna di 13 anni di carcere per aver sequestrato e violentato, a più riprese, due minorenni nel 1985 e la sua compagna Michèle Martin è stata condannata a sei anni di carcere per analoghe imputazioni. Ma i due non hanno scontato totalmente la pena, avendo ottenuto la grazia del re. Si mormora anche che le piccole vittime sono molto di più di quanto si è detto. Così, mentre in Belgio oltre 350.000 persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato in Sri Lanka, con l’accusa di aver violentato 1.500 bambini.
foto che mostra dove venivano tenute prigioniere le bambine rapit

Marc Dutroux
La zia di una delle due ragazzine assassinate da Dutroux, ha fatto gravissime dichiarazioni: “Il mercato del video che coinvolgono ha tentacoli in tutta Europa, in Olanda e in Svizzera”.
Tutta quest’efferatezza non è estranea ai revival dei culti satanici, che sono tornati in auge. Dal quotidiano fiammingo Der Standard, si è appreso con stupore, che almeno quattro poliziotti farebbero parte della setta satanica Abrasax, sospettata di aver comprato bambine, dal killer-pedofilo Dutroux per i loro riti.
Si è arrivati a questa sconcertante scoperta grazie a una lettera trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie e Melissa, nella casa di Bernard Weinstein di “non dimenticare di ricordargli che la grande festa si avvicina e noi attendiamo il regalo per la grande sacerdotessa”. Evidentemente Weinstein doveva ricordare la promessa a Dutroux.
In più è stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, si faceva presente la necessità di trovare il prima possibile “otto vittime da uno a 33 anni”. Anubis è al secolo Francis Desmedt che è anche Gran Maestro della cosiddetta Vieille Religion, una specie di associazione internazionale di streghe.
Dominique Nephtys, Gran sacerdotessa e un pezzo di novanta della Chiesa belga di Satana. Una domanda legittima da porsi è ma chi sono gli altri membri di questa setta rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare? Le indagini si presentano subito difficili e lascia “stupiti” (per gli ingenui ovviamente) che viene cacciato il giudice antipedofilo Connerotte. Il magistrato non indagherà più su Dutroux. La Corte di Cassazione ha, infatti, deciso di togliere l’inchiesta al giudice istruttore Jean Marc Connerotte. Alla notizia seguono manifestazioni e scioperi. Una donna, disse: “Oggi i bambini sono stati uccisi per la seconda volta”.
Ma c’è di peggio il settimanale Diario (anno V numero 15, da mercoledì 12 aprile a martedì 18 aprile 2000) pubblica un servizio davvero pauroso: “Dopo la denuncia dell’eurodeputato Olivier Dupuis al congresso radicale, Diario è andato a vedere che c’è di vero riguardo ai minori inseguiti e uccisi a fucilate per divertimento” firmata dal giornalista Gianluca Paolucci. In un brano dell’inchiesta si scrive: “Place Fontenas, pieno centro di Bruxelles, a due passi della Grand’ Place e dei caffè alla moda… Il percorso che ha portato Place Fontenas è partito da Roma, dove, durante il congresso del Partito Radicale, l’europarlamentare belga Olivier Dupuis ha lanciato una serie di affermazioni che hanno letteralmente gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c’è stato un periodo nel quale alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove alcuni di questi bambini venivano perfino uccisi, come conigli, durante delle partite di caccia alle quali partecipavano nobili, finanzieri, notabili e funzionari dello Stato”

NOTIZIE INQUIETANTI DALL’ITALIA
Tra l’Umbria e la Toscana potrebbe esserci la chiave della rete dei pedofili, in questa zona c’è una discussa congrega, l’Ordine della Rosa e della Croce d’Oro, una setta magica esoterica. Su questa setta sono state eseguite delle indagini da parte di Michele Giuttari l’investigatore che indaga sui delitti del “mostro di Firenze”.
In questa vicenda del “mostro di Firenze” entrano i servizi segreti. Il SISDE, già dal delitto aveva preparato un dossier che ipotizzava che non ci fosse un solo serial killer, ma i membri di una setta satanica che agivano in gruppo. Ma questo dossier – che porta la data del 1980 – non fu mai consegnato agli inquirenti di Firenze.
Il dossier era firmato da Francesco Bruno, noto criminologo (e star televisivo), all’epoca consulente del SISDE. Tre degli studi commissionati dal SISDE si “persero misteriosamente” per strada e non arrivarono mai sulle scrivanie dei magistrati fiorentini. Guarda caso i dossier “scomparsi” erano quelli che ricostruivano la pista dei mandanti plurimi. Qualche anno dopo Francesco Bruno, intervistato, sosterrà che a suo parere che il serial killer è un mostro isolato.
E poi ci sono i morti sospetti delle persone coinvolte in questa storia. Da quella del medico perugino Narducci, a quella di Pacciani, mentre Milva Malatesta (una donna implicata nelle indagini sul “mostro”) e suo figlio furono trovati carbonizzati in auto una fine simile a quella che volevano fare al perito dell’inchiesta Moby Price. In molte di queste morti collegate alla faccenda del “mostro”, è stata usata quella dei “suicidi” in ginocchio. Una tecnica simile a quella di Ustica e nelle altre stragi che hanno insanguinato l’Italia. Quest’utilizzo delle stesse tecniche, fa ipotizzare una firma unica: quella dei servizi segreti.
È comprensibile essere scettici quando si avanzato dubbi su alcune morti, soprattutto quando il referto autoptico confermava, magari, l’infarto, il cancro o appunto suicidio.
Ebbene vediamo come, secondo l’Enciclopedia dello spionaggio (ed. Attualità del Parlamento, Roma), scritta da Giuseppe Muratori, Presidente dell’Istituto Ricerche Comunicazioni Sociali (IRCS) nel 1993, si può uccidere una persona facendo credere che sia deceduta per cause naturali.
E’ appena il caso di sottolineare come i metodi qui elencati siano stati resi pubblici nel 1993 e quindi, con buona probabilità, già all’epoca superati da tecniche molto più sofisticate ed ancora sconosciute (altrimenti non li avrebbero pubblicati).
Ecco alcuni metodi:
ACIDO CIANIDRICO, comunemente detto acido prussico. Sostanza letale ad effetto rapido e sicuro usato da agenti dei servizi segreti militari per assassinare i nemici. Nell’industria è usato come disinfettante gassoso.
ACIDO OSSALICO, usato nell’analisi chimica, come sbiancante nell’industria della stampa e nella produzione di tinture, detersivi, carta, gomma, ecc.. Anche questo usato come sostanza letale da agenti di certi servizi segreti militari per assassinare i nemici.
CELLULE CANCEROGENE VIVE, utilizzate con iniezioni da agenti di certi servizi segreti militari per assassinare avversari e agenti nemici. Il reperimento delle cellule cancerogene vive avviene, clandestinamente, nelle facoltà universitarie di medicina e in certi laboratori che le tengono di scorta per gli scienziati impegnati nella ricerca sulla cura del cancro (se una persona muore di cancro come sospettare che sia stata uccisa?).
CIANURO, è un’arma di alluminio con silenziatore azionata da una pila da 1,5 volt. Spara proiettili formati da piccole fiale contenenti un veleno a base di cianuro che, dopo 5 minuti, non lascia alcuna traccia nell’organismo umano. E’ formata da tre cilindri, l’uno dentro l’altro. Il primo cilindro contiene una molla ed un pistone. La molla mossa da una leva spinge il pistone nel secondo cilindro. A quel momento la fialetta contenente il liquido si spezza ed il veleno è spruzzato verso il volto del nemico. La morte sopravviene in pochi istanti. Quando il medico effettua l’autopsia constata l’arresto cardiaco e diagnostica una crisi cardiaca .
Se queste tecniche sono state rese note nel 1993 e, come abbiamo detto probabilmente venivano utilizzate nei decenni precedenti, un’altra tecnica, ancora più incredibile, la ricaviamo dagli atti della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, presieduta da G. Pellegrino (rintracciabile in internet all’indirizzohttp://testo.camera.it/_dati/leg13/lavori/bollet/200010/1018/pdf/26.pdf .
E’ il 18 ottobre del 2000, quando, nel corso della 74° seduta, Arrigo Molinari, ex questore che morirà nella notte del 27 settembre 2005 con 10 coltellate infertegli nella sua casa di Audora in una c.d. “rapina finita male”, dichiara:
MOLINARI: “Prima del 1978 a San Martino, o nei pressi di San Martino, venne istituito un centro diagnostico (che adesso è presente in tutte le città d’Italia, in tutti gli ospedali), il cosiddetto TAC. Il primo di questi impianti ad essere installato in Italia. Ad installare questo impianto fu fittiziamente Rosati, che aveva la gestione di questa TAC. Ma in realtà la TAC era una struttura della P2 che doveva servire…
PRESIDENTE: Mi scusi avvocato Molinari, per comprendere meglio, lei sta parlando della tomografia assiale computerizzata, cioè un modo di indagine radiografica. La P2 quindi importava per prima questo tipo di macchinario.
MOLINARI: Come la P2 frequentava la pellicceria di Pavia “Annabella”, gestiva anche questa struttura, perché doveva utilizzarla, non come ha ritenuto la magistratura per compiere truffe alla regione, ma per avere uno strumento, e avere in mano tutti i medici di San Martino e d’Italia che dovevano servirsi di esso quando avevano dei malati da curare. Dico di più. Quando capitava qualche politico o qualcuno che volevano disturbare o molestare, o che sapevano che stava poco bene, effettuavano anche una diagnosi falsa, dicendo che aveva un tumore. I malati poi, magari, si recavano in Inghilterra e scoprivano che il tumore non esisteva. Per cui questa TAC era una struttura della P2, non di Rosati, lo si sapeva, lo sapevano praticamente tutti. La P2 doveva impadronirsi della presidenza della facoltà di medicina; al riguardo c’è una mia relazione, non so se è stata acquisita”.
Secondo la dichiarazione di Molinari, la P2, nel 1978, grazie alla complicità di medici “fratelli”, usava le strumentazioni ospedaliere per diagnosticare falsi tumori a persone “scomode”. Dopo eliminarli doveva essere facile, avvelenandoli con iniezioni che erano fatte passare per cura. Geniale.
Ma la cosa che dovrebbe risultare strana è stata la reazione della Commissione ad una dichiarazione così atroce: NESSUNA!
Certo questa tecnica richiede tempo e, se il personaggio scomodo deve essere eliminato velocemente, si può sempre ricorrere ai metodi sopracitati.
E la mente non può che tornare al Generale dei Carabiniere Manes, morto pochi minuti prima di deporre davanti alla Commissione parlamentare d’Inchiesta sullo scandalo del Sifar – Piano Solo per arresto cardiaco.
O ancora al colonnello Bonaventura, direttore dell’Ufficio analisi controspionaggio, terrorismo internazionale e criminalità organizzata transnazionale del SISMI, un personaggio-chiave nel caso del dossier Mitrokhin (era che per primo aveva materialmente ricevuto il dossier Mitrokhin, quindi colui che più di altri poteva attestarne l’autenticità), morto per infarto pochi giorni prima della sua audizione davanti alla Commissione Parlamentare chiamata ad indagare sul dossier.

Ed ancora al Colonnello Stefano Giovannone, iscritto ai Cavalieri di Malta, aveva ricoperto l’incarico di capocentro del SISMI a Beirut dal 1972 al 1981 che, arrestato nel corso dell’indagine per il traffico di armi tra OLP e BR, muore agli arresti domiciliari per “morte naturale”.
E perché no, in ultimo al capo del Corpo dei Vigili, l’ingegner Giorgio Mazzini che muore nel palazzo di giustizia di Torino dove si era recato per incontrare i magistrati che si occupano del rogo alla ThyssenKrupp. Aveva 67 anni e sarebbe andato in pensione due mesidopo.
“Suicidi” che servono a coprire situazioni imbarazzanti. Prendiamo com’esempio il caso Narducci. Ferdinando Benedetti, uno storico che ha compiuto un’indagine personale sulla vicenda, ha rilevato il ruolo della Massoneria, alla quale egli apparterebbe. E le sue parole sono state poi confermate che frequentavano la famiglia Narducci. Racconta Benedetti: “Il padre del medico faceva parte della loggia Bellucci e insieme al consuocero si rivolsero al Gran Maestro per evitare che fosse effettuata l’autopsia sul cadavere del figlio. So che Francesco Narducci aveva preso in affitto una casa vicino a Firenze, nella zona dove sono avvenuti i delitti. Era entrato a far parte di un’associazione segreta denominata “la setta della rosa rossa”. Al momento dell’iniziazione era il livello più basso, ma dopo un po’ di tempo aveva raggiunto il ruolo di “custode”. Già nel 1987 si disse che poteva essere uno dei “mostri” e la massoneria si attivò per sapere la verità. Tra il 1986 e il 1987 ci furono riunioni tra logge diverse e si decise di compiere alcune indagini. Alla fine la loggia accertò che era coinvolto, ma si decise di non far trapelare nulla perché altrimenti c’era il rischio che venissero coinvolti tutti”.
In sostanza un ipotesi potrebbe essere che Francesco Narducci sarebbe stato ucciso perché era diventato una sorta di cellula “impazzita” dell’inquietante circuito che ha commissariato, ed è in certi casi anche portato a termine i duplici omicidi delle coppiette. Questa tesi trova riscontro anche nel racconto di un personaggio che ebbe modo negli anni ’70 e ’80 di conoscere a fondo la realtà del “mostro”.
In una memoria consegnata ai magistrati dove ricostruisce per filo e per segno gli ambienti e i poteri che decisero per filo e per segno gli ambienti e i poteri che decisero la fine delle copie di fidanzati, del medico perugino non più affidabile e di altre persone divenute via via scomode al sistema.
Tra le istituzioni avrebbero avuto un ruolo nell’omicidio del medico e nella costruzione di una rete di convivenza che coprisse la verità ci sarebbe stata la massoneria “deviata”17° : “(…) Dell’ingerenza massonica in tali tristi eventi, me ne accorsi quasi subito (…)
“(…) Penso sia necessario far osservare una serie di circostanze che non ritengo affatto casuali bensì riconducibili alla stessa data, il 1985. Infatti nel 1985 furono arrestati F. e G. responsabili di “omissis” ma fu anche ucciso Francesco Narducci, ed il mostro smise di colpire, almeno nei dintorni di Firenze, e con quelle modalità. Questi eventi sono strettamente legati fra di loro: la loggia massonica in quel periodo rischiò di essere scoperta e solo apparentemente cessarono i rituali (continuando altrove), ma si rese comunque necessario eliminare il testimone che avrebbe potuto mettere a repentaglio la sicurezza dell’intera cupola massonica che operava de “omissis”. Francesco Narducci doveva essere ucciso. La sua morte sembrò risolvere ogni problema. Il pericolo si presentò quando noi di (omissis”, essendoci spinti troppo in là eravamo giunti ad un passo dallo scoperchiare tutto”. 
Nel documento il testimone parla anche di ingerenze da parte di Cosa Nostra in questa faccenda del “Mostro di Firenze”.
 
RAPPORTI TRA MAFIE E SETTE
Ora anche la criminalità organizzata entra in questa faccenda soprattutto come organizzatrice dei vari traffici (come quelli inerenti gli organi).
Per capire quali sono le dinamiche oscure quali il satanismo, bisogna partire dal fatto che come ogni altra grande organizzazione anche una setta ha bisogno di tre elementi per “realizzare i scuoi scopi”: ingenti possibilità economiche legate a supporti legali, basi logistiche sicure, personale efficace e controllabile. Senza questi presupposti non si può parlare di una fitta rete internazionale, bensì di sporadiche associazioni a delinquere.
Nelle sette il rito è un mezzo ancestrale per un controllo emotivo e collettivo degli adepti. Il rito per sua stessa natura più è invitante e più assume le connotazioni di una droga impossibile da evitare. Il sesso, il richiamo al potere non diventano solo ingredienti fondamentali del rito ma nel corso del tempo e della pratica tendono paradossalmente a scavalcarlo.
Il primo grande sforzo del satanismo internazionale diviene la ricerca di ragazze e bambine, che sono la materia prima per i loro riti e per questo motivo devono corrispondere a caratteristiche fisiche e psichiche precise. Al contrario di quanto si possa pensare le prostitute di alto o basso bordo, ma anche le semplici affiliate alla setta non sono adatte per entrare a far parte della “scuderia della setta”. Le motivazioni sono semplici: occorrono donne che siano pure, sacrificabili e schiave.
Una escort o una prostituta di strada oltre ad apparire impura per un satanismo ad alto livello, diviene anche pericolosa per la segretezza dell’organizzazione in quanto a sua volta la donna intraprende contatti con altri clienti, rischiando possibili interrogatori o arresti da parte della polizia. La logica induce quindi di procurarsi donne provenienti da paesi lontani, non rintracciabili da parenti e amici, a totale disposizione della setta. Donne con unico destino finale: essere, dopo molteplici sedute, sacrificate. Non si può assumere il rischio di una loro fuga o di una loro confessione. Per realizzare una “scuderia personale” bisogna rapire le ragazze.
Il satanista di alto livello non lo farà mai, alla resa dei conti è un colletto bianco che difficilmente fa i lavori sporchi.
Ed è qui che entra in gioco la criminalità organizzata. Nel giro del satanismo di alto bordo mentre è da escludere la mafia italiana mentre le mafie Russa e Albanese possono essere prese seriamente in considerazione. La mafia russa e quella albanese ad esempio, sono specializzate nel commercio di schiave slave, “materia prima” ambita dai satanisti.
Allacciare con loro rapporti di collaborazione risulta, se il richiedente offre solide garanzie economiche, tutt’altro che complesso. In Europa esistono diversi punti di commercio di schiave. I centri “più affidabili” sembrano essere Novi Sad (Serbia) e Velezde (Macedonia, controllata dalla mafia albanese). In questi luoghi le ragazze sono smistate e inviate in vari paesi. Una minima parte è destinata alla vendita a privati, come nel caso dei satanisti di alto bordo. In linea teorica il problema della fonte del materiale primo, le donne, è risolto.
Anche se dopo qualche periodo qualche periodo le ragazze sono uccise, la mafia certamente non le reclamerà, non sono più di loro appartenenza una volta effettuato l’acquisto, ma anzi troverà economicamente vantaggiose le nuove richieste da parte della setta. Per sbarazzarsi dei corpi esistono tre metodi di fondo. Il primo consiste in un finto suicidio, il secondo in un omicidio in strada simulando una rapina o uno stupro andato male, il terzo è più raro ma eclatante: è autorizzato solo in casi estremi ma se applicato senza errori può risultare vantaggioso per depistaggi o per incastrare altre sette fuori controllo.20° Qui si parla di omicidi particolarmente cruenti dove i corpi delle vittime saranno collocati in modo tale, anche se apparentemente nascosti, da essere individuati dal mondo esterno. Può accadere che gli assassini usino pratiche, come lo scuoiamento, non conformi alla ritualistica della loro setta, usandone al contrario altre per condurre la polizia su una falsa pista. Solitamente vengono sacrificate altre sette più piccole e male organizzate, costituite in prevalenza da elementi giovani, inesperti e fortemente visibili e perciò sono facilmente identificabili e accusabili. Da notare come diversi morti anche se mascherate, hanno dei tratti in comune con i metodi delle mafie (si ritorna prevalentemente a quella russa e albanese). Questo sarebbe un indizio che farebbe ritenere che le sette sarebbero i mandanti, mentre i sicari mafiosi sarebbero solamente gli esecutori. Detto questo, sarebbe errato ritenere che i componenti delle mafie dell’Est siano presenti anche all’interno delle sette sataniche. Nonostante fra di loro possa esistere una forte collaborazione, il mafioso dell’Est è legato ai suoi riti (ortodosso se russo, islamico se albanese). Per loro è direttamente Dio ad avergli conferito la grazia del potere e non certo satana (o qualche altro demone). Altro fatto importante: le mafie dell’Est possiedono una propria iniziazione specifica tendente a escludere altre forme di associazioni. È un regolamento categorico molte volte impresso perfino nella loro pelle da tatuaggio distintivi.
C’è un aspetto da tenere conto che rende le mafie dell’Est particolarmente interessanti per le sette. Esse possiedono numerose ville in tutta Europa (anche in Italia ovviamente). Le ville potrebbero essere usate dalle grandi e ricche sette per effettuare le loro riunioni. Non ci sarebbe da meravigliarsi se pagassero un affitto in zone sicure e controllate dalle mafie dell’Est. Poi c’è un altro aspetto che rende le mafie appetibili per le sette. Esse sono specializzate nel commercio criminale di organi. A suon di logica non è difficile ipotizzare che i membri delle sette lascino i corpi delle vittime sacrificali ai mafiosi che a loro volta provvedono a rivendere gli organi. Si forma così un giro di guadagni e favori, sinergico e accomandante per entrambi dove i colletti bianchi membri delle sette offrirebbero perfino protezione legale ai membri delle mafie.
PEDOFILIA, SATANISMO, SERVIZI SEGRETI E CONTROLLO MENTALE
In uno studio del Centro Aurora di Bologna (Centro Nazionale per i bambini scomparsi e sessualmente abusati) ha evidenziato che in Italia dal 2004 al 2007 sono scomparsi 3.399 minori.
Lo stesso studio suggerisce che i mercati illeciti principali per questi bambini e ragazzi sono essenzialmente tre: Pedofilia; Traffico di organi; Satanismo
Il quotidiano Il Giornale, il 15 marzo 1997 denunciava: “Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla.
Le piste: droga, sette religiose, voglia d’avventura e mercato degli schiavi”. 22°
Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini.
Tra questi “desparecidos” tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni.
È un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la”Raccomandazione” (n.R-79-6) in relazione alle Missing Persons stabilita dal Councilof Europe e la pubblicazione della Oxford Up, The Dictionary of National Biography: Missing Person. Se molti di questi giovani sono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla.
Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana.

Sul quotidiano La Stampa dell’8 febbraio 1987 riporta la notizia di una setta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scrive il quotidiano: “La setta degli “Scopritori” (“Finders”), fondata a Washington da un “santone” che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, si serve dei piccoli per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di animali e, si sospetta, anche su pratiche sessuali.
La scoperta dell’organizzazione, sorta dai resti di una comune di hippies degli Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti gli Stati Uniti”.
Secondo Ted Gunderson, dirigente dell’FBI di Los Angeles fino al pensionamento nel 1979 e, da allora, investigatore privato e consulente per la sicurezza, a quanto scrive la rivista Nexus. New Times, n. 23 (edizione italiana), afferma: « La mia conferenza relativa ai bambini scomparsi documenta che i Finders di Washington, DC, sono un’organizzazione di facciata della CIA; si tratta di un’operazione coperta coinvolta nel traffico internazionale di bambini ».
Ted Gunderson
Egli, commenta Uri Dowbenko, autore dell’articolo sulla citata rivista, si riferisce ad un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della setta Finders deve essere chiuso per il motivo che è “un affare interno della CIA”. Uri Dowbenko scrive ancora nel n. 23 di Nexus: “Bambini scomparsi, violenze sessuali su di essi e pedofilia a livello mondiale puntano tutti verso il coinvolgimento di una rete organizzata di criminali di alto livello che controllano di nascosto il sistema legale. L’ex agente del FBI ed investigatore privato Ted Gunderson si trova d’accordo.
Egli sostiene che esiste una considerevole sovrapposizione di vari gruppi e organizzazioni, tuttavia la forza trainante è rappresentata dal movimento del culto satanico odierno”.
Questo rapporto tra sette e servizi segreti non deve stupire pensiamo all’OTO di Crowley. Nel 1925 si era frantumato, un gruppo seguì Crowley, un altro conservò la sua indipendenza dal mago e dalla sua religione, un altro ancora si organizzò nella Fraternitas Saturni, che sopravvisse alla guerra ed esiste ancora oggi.
L’OTO svizzero deriva in linea generale sia da Karl Germer sia da Theodor Reuss, grazie alla dichiarazione di Frater Paragranus (Josephus Metzger) che riconosce la carica di OHO a Reuss, nonostante non sia chiaro a chi l’ordine la riconoscesse effettivamente. Chiaro è invece che questa loggia svizzera fu per un certo periodo una sorta di dominio privato di Theodor Reuss, presumibilmente, quando nei suoi nei suoi ultimi anni si trasferì ad Ascona e vi fondò, la loggia Misteria Maxima Veritas. La loggia fu affidata a Karl Germer in qualità di OHO, che mantenne l’incarico anche e quando si trasferì negli Stati Uniti.
Dopo la sua morte, però la loggia, ma mano che si dirama, si trasforma. Nasce la Nu-Isis Lodge di Kenneth Grant in Inghilterra, si definisce di Grady McMurtry negli Stati Uniti e subentrano nuove filiazioni, come la versione brasiliana nell’ordine di Marcello Ramos Motta, cui il gruppo di McMurtry, fece causa negli Stati Uniti. Germer è morto senza lasciare un erede e il rumoroso scontro che ne seguì, è servito soltanto a frantumare un’organizzazione.
McMurtry era stato iniziato all’OTO quando era tenente dell’esercito, da Jack Parson,quando non aveva perso il controllo della propria vita. In seguito prestò servizio in Europa e conobbe personalmente Crowley a Londra, proprio nel periodo in cui il mago collaborava con gli agenti dei servizi segreti inglesi Ian Fleming, Wheatley e Knight. Crowley elevò McMurtry al nono grado della scala gerarchica dell’OTO – il più alto cui potessero aspettare gli iniziati non insigniti della carica direttiva dell’OTO – e questi dopo la guerra ritornò negli Stati Uniti, dove leader di riferimento era sempre Germer. Morto Germer, però, furono in molti quelli che si proclamavano OHO e cominciarono a gestire autonomamente della legge OTO. Ancora nel 1980, l’organizzazione americana che oggi è legalmente riconosciuta come OTO degli Stati Uniti dichiarava la propria adesione a una serie di discutibili regole pubblicate nel cosiddetto Blue Equinox adottando un’ideologia che si potrebbe definire libertaria dal succinto Liber OZ o dal Libro della Forza, pubblicato a Londra ed in California nel 1939, mentre il mondo sprofondava nella seconda guerra mondiale.
Grady McMurtry
Furono McMurtry e i suoi seguaci, comunque, che – sulla base di prove molto dubbie e d’interpretazioni molto libere di alcune lettere di Crowley – riuscirono a convincere il giudice di una corte distrettuale statunitense che le loro pretese di supremazia all’interno dell’ordine fossero fondate.
I difensori di Motta, che per molti era il legittimo successore di Germer alla guida dell’OTO, asseriscono che la decisione della corte era basata sulla falsa testimonianza di McMurtry e dal lavoro disonesto dei suoi avvocati che usarono falsi testimoni della CIA.
Quando Germer morì, coincideva con il periodo che la CIA aveva scelto di spostare la sperimentazione del controllo mentale dai laboratori militari e accademici alla comunità esterna, al mondo delle sette come l’OTO. Una cerchia segreta di scienziati sperimentò da allora sui devoti dei vari culti e sette il controllo mentale, e a volte si spinse a operare omicidi di massa nascondendoli come suicidi per ridurre al silenzio i soggetti coinvolti, come accadde alle vittime del Tempio del Popolo con il più grande suicidio di massa della storia, a Jonestown, o a quelle dell’Ordine del Tempio Solare.
Era un compromesso di comodo. Le società occulte sono riservate e spesso molto irrazionali. Seguono un leader. Esistono all’orlo di una società che le ignora, perché la strana retorica religiosa è sgradevole. Un certo numero di agenti segreti interessati all’occultismo aveva già i suoi anni negli abissi dell’OTO.
Uno di questi era Gerald Yorke, un veterano della spionaggio britannico che lavorava, come disse gli avvocati di Motta, con lo spionaggio americano nel tentativo di assorbire l’OTO nella rete ideologica di guerra totale della destra politica.
Cerchiamo di approfondire la questione inerente tra sette e controllo mentale.
Nel mondo delle sette si pratica il lavaggio del cervello con la conseguente perdita della memoria, tutto ciò unito al trauma reiterato porta alla decognizione, alla perdita di controllo e d’identità da parte della vittima
Quando si è vittima profondo la nostra mente crea infatti una barriera di amnesia intorno all’evento, in modo da non dover rivivere il dolore di quei ricordi: la mente si parcellizza isolando così il ricordo del trauma che viene rimosso ma non eliminato. Furono i nazisti i primi a rendersi conto – grazie agli studi di Mengel – se si traumatizza sistematicamente qualcuno attraverso la tortura, le molestie sessuali, o sacrificando e torturando qualcun altro davanti ai suoi occhi, si poteva distruggere la mente di quella persona, trasformandola in qualcosa di simile a un nido di api, costituito cioè da comportamenti indipendenti, separati da barriere di amnesia: è la cosiddetta teoria della mentalità dell’alveare. È per questo che oltre alla deprivazione sensoriale, la somministrazione di droghe e la tortura, si utilizza rituali occulti a sfondo satanico per traumatizzare, plagiare e manipolare la mente delle vittime: una volta che l’unità della mente è stata distrutta, i vari comportamenti, ognuno ignaro dell’esistenza dell’altro, possono essere programmati per vari compiti o esperienze, senza che l’uno abbia coscienza dell’altra. Ciò non esclude la possibilità che ci siano dei veri e propri missing-time sentiti dalla vittima con malessere per l’incapacità di ricordare.
Usando parole-innesto, chiavi, suoni o segnali ipnotici questi compartimenti possono essere spostati in avanti o all’indietro proprio come un casellario mentale. Un compartimento autonomo, corrispondente a una specifica personalità della mente riprogrammata, diventa così il livello cosciente dell’individuo, e risprofonda poi nell’inconscia, nel momento in cui si ha accesso a un altro compartimento. Questo significa che dopo aver eseguito un compito, la vittima dimentica ciò che ha fatto e con chi. Questa condizione è divenuta nota come Disordine della Personalità Multipla o Disordine dell’Identità Dissociata, che ovviamente la psichiatria tratta come una patologia senza perdere in considerazione i possibili casi di dissociazione indotta e non patologica o generica.
Tutto ciò dimostra che quello che si è sviluppato un nazismo occulto, genetico poiché sviluppato al controllo, alla discriminazione e alla sperimentazione delle persone sensibili. Questa è una realtà fatta da centri di ricerca universitari e militari (neurologia, psichiatria, neurofisiologia, robotica, oculistica, biologia, cibernetica e controllo del computer tramite il pensiero). Dalle multinazionali farmaceutiche e delle protesi uditive ed acustiche per invalidi. Da parlamentari connessi ai servizi segreti e alle polizie speciali e militari. Dalle organizzazioni mafiose e dalla borghesia nera, dalle organizzazioni terroriste. Da intellettuali annoiati. È una realtà che ha sviluppato nuovi reati: furto di identità sequestro virtuale, schiavitù psichica e sessuale, spionaggio indotto, pedofilia cibernetica, mafia cibernetica, dominio delle menti di funzionari e ufficiali dell’esercito e della polizia. Che provoca danni politici quali: potere occulto e mafioso ecc. Danni etici: persone dipendenti da centri occulti che possono trasmettere in diretta segreti di qualsiasi genere a chiunque sia legata al centro che pilota.
NOTE:
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1° Nella Gazzetta del Sud del 23.11.1996 si scrive che questi video “si vedrebbero bambine violentate fino a essere uccise”.
2° http://www.disinformazione.it/pedofilia.htm
3°                                 C.s.
4° http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio
/02/Clarke_confessa_sono_pedofilo_co_0_9802027690.shtml
5°  http://www.disinformazione.it/pedofilia.htm
6° http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/dutroux/racconta/racconta.html
7° http://books.google.it/books?id=9Zu1WD2XKmcC&pg=PA185&lpg=PA185&dq=anubis+francis+desmedt&source=bl&ots=d9BiLftDyP&sig=ypAnopynmgB44nasy-uXuAnKZJE&hl=it&sa=X&ei=w_ylU8X9JJCA7QaJxoC4CQ&ved=0CBQQ6AEwAA#v=onepage&q=anubis%20francis%20desmedt&f=false
8° http://www.disinformazione.it/pedofilia.htm
9° http://paolofranceschetti.blogspot.com
10° Francesco Bruno durante lo scandalo dei fondi neri del SISDE, davanti alle accuse ai loro dirigenti da parte degli agenti del SISDE Malpica, Galati e Brocoletti, affermava a suo parere che i tre sarebbero affetti da una nuova malattia psichiatrica: la “sindrome del canarino”. Affermava Bruno: “a differenza dei mafiosi gli agenti segreti che si sentono traditi dallo stato improvvisamente si sentono abbandonati e perdono ogni riferimento con la realtà .. questo complesso di onnipotenza, sindrome del canarino, porta i soggetti in questione a partire all’attacco il più alto possibile, ritenendo di avere delle che giustificano queste affermazioni”.
11°  Per occultamento di cadavere del Narducci, sviamento delle indagini e altri reati minori furono indagati il questore di Perugia Francesco Trio, il colonnello dei carabinieri Di Carlo, l’ispettore di PS Napoleoni, l’avvocato Fabio Dean e altri, tutti iscritti alla stessa loggia massonica e alcuni di loro collegati alla P2. Appartenevano alla P2 il questore Trio, mentre l’avvocato Fabio Dean è il figlio di uno dei legali di Gelli.
12° Servizi segreti, spie, terroristi e dintorni. Enciclopedia dello spionaggio, Edito da Edizioni Attualità del Parlamento, 1993, Prefazione di Flaminio Piccoli. Presentazione di Giuseppe Muratori. Postfazione di Alberto Fumi.
13° Più volte dei mesi precedenti alla morte denunciò tentativi da parte di “sconosciuti” di inseguimenti e pedinamenti nei suoi confronti e dei suoi familiari. Fu soggetto di vari tentativi di sabotaggio da parte di non meglio identificati “individui” nei confronti della sua autovettura (cercarono di manomettere i freni). La morte lo coglie proprio pochi giorni prima della prima udienza della causa che aveva intentato contro la Banca D’Italia per signoraggio
14° http://paolofranceschetti.blogspot.com/2008/01/quando-si-dice-che-il-meccanismo-sempre.html
15° http://paolofranceschetti.blogspot.com
16° http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/24/Mostro_loggia_protesse_
17° Metto deviata tra virgolette, poiché ritengo parlare di deviazione per realtà come la Massoneria o i servizi segreti, quando in tutte le inchieste inerenti a stragi, corruzione, tentativi di influenzare segretamente la politica ecc. sono sempre, parlare di deviazioni sarebbe come dire che ci sia una parte sana di queste realtà.
18° http://digilander.libero.it/pfconsleg/s_15_6_05.htm
19° http://www.inchiostroscomodo.com/?p=69
20°  Le sette piccole e non collegate con quelle internazionali usano i loro affiliati per i riti. Questo è uno dei motivi per cui alla fine vengono identificati: molti componenti di simili sette si pentono diventano di fatto collaboratori della polizia.
22°                                                                        C.s.
23°  Jack Parson, nome completo John Whiteside Parson (1914 – 1952), è stato uno scienziato statunitense.
Lavorò al California Institute of Technology e fu uno dei fondatori principali del Jet Propulsion Laboratory (JPL) e Aerojet Corporation. Inventò il combustibile solido per razzi, rivoluzionando così la scienza missilistica. È noto anche per essere stato uno dei primi seguaci americani di Aleister Crowley.
24° Leo Lyon Zagami, LE CONFESSIONI DI UN ILLUMINATO VOL. 1, UNO editori, pag. 299.
http://www.complottisti.com/pedofilia-rituale-satanica-mafia-sette-servizi-segreti/

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