Ziad al-Fadil, Syrian Perspective, 7/4/2017
Solo una persona vile come Hillary Clinton chiederebbe ulteriori bombardamenti della Siria nell’ambito di un piano per sostituire un governo popolare, laico e progressista con quello degli scarafaggi sauditi. E tuttavia, questo è esattamente ciò che Trump ha ora intrapreso. Che siamo sempre più vicini alla Terza Guerra Mondiale non preoccupa il fesso di Washington. Che Trump abbia scavalcato il Congresso nella dichiarazione di guerra alla Siria non dovrebbe spaventare nessuno. Ha dimostrato più e più volte che non è disposto a giocare secondo le regole dei padri fondatori di questo Paese, decise in qualcosa di umile come la Costituzione americana. Ha violato il diritto internazionale colpendo una base militare di un Paese sovrano. Non ha cercato alcun permesso dalle Nazioni Unite. La sua azione ora sottolineerà ulteriormente l’ipocrisia pura con cui le nazioni occidentali operano, riaccendendo l’ira anti-americana dei popoli arabi dall’Iraq al Marocco. Ma cerchiamo di spiegare ciò che è successo nella base aerea al-Shayrat, 30 miglia a sud-est di Homs. Gli Stati Uniti, non volendo perdere eventuali piloti con i missili antiaerei siriani, i capi del Pentagono, che non vincono una guerra dall’invasione dell’isoletta caraibica di Grenada dell’imbecille Reagan, decisero di utilizzare 59 missili Tomahawk sparati dal Golfo Persico. Ora, a credere alle sciocchezze di Washington, dovremmo pensare che i missili furono sparati dopo aver preavvisato i russi del piano. Facendo anche credere che i missili furono sparati contro aree in cui non si trovava personale. Inoltre, diventa necessario ingoiare la menzogna secondo cui la base contenesse bombe di gas Sarin (semmai quello “esilarante”), e che i missili furono programmati per non colpire gli impianti della base che contenessero le bombe, evitando che i gas velenosi raggiungessero i centri popolati! Pura comicità.
Lo stupido Trump proprio non capisce. Come San Paolo, ha recentemente avuto una rivelazione in sogno sulla via di Damasco. Ha improvvisamente cambiato idea sul Dr. Assad. Oh, veramente? Vedete, il piano idiota di stoccare gas di cloro e Sarin prodotto dai turchi ad est di Qan Shayqun, in un deposito di armi e munizioni bersaglio degli aerei siriani, aveva per scopo uccidere il maggior numero di civili possibile, così Trump avrebbe usato la violenza per correggere un’ingiustizia subito dopo l’evento fabbricato, senza basarsi su indagini, dimostrando soltanto che gli Stati Uniti sono dietro l’operazione. Trump ha sacrificato 70 siriani inermi per attuare il suo ridicolo piano per trascinare gli Stati Uniti in un’altra guerra, e questo dopo aver fatto numerose promesse al popolo che non l’avrebbe fatto. È un bugiardo ed anche un criminale di guerra. La mancata sostituzione dell’Obamacare l’ha trasformato in un mostro rabbioso capace di qualsiasi atrocità od oscenità. Sente il bisogno di distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti facendo ciò che tutti i tiranni diabolici fanno: inventarsi una guerra per distogliere l’attenzione. Il suo piano per erigere un muro tra Stati Uniti e Messico, pagato dal governo messicano, è stato ridicolizzato e insultato da entrambi i popoli, e sembra che i messicani cerchino nuovi partner commerciali. Trump, la cui base elettorale nel Midwest ha iniziato a contrarsi nervosamente al pensiero di perdere miliardi in vendite nel Messico, ora va distraendola con una nuova guerra ideata da Trump braghetta e dai suoi nuovi criminali amici della CIA e talpe sioniste neo-con, tutti orgogliosamente promossi dai relitti New York Times e Washington Post. Ma qualcosa di buono ne verrà fuori dall’attacco ad al-Shayrat:
In primo luogo, sembra che la Russia sia il bersaglio di tale assalto ingiustificato alla sovranità della Siria, Stato membro delle Nazioni Unite. Da Putin ci si può aspettare la fine di tutti i protocolli e le intese con gli Stati Uniti su “cooperazione e coordinamento” in Siria. L’idea era inutile fin dall’inizio. Gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto i terroristi. Come poteva Putin credere di potersi fidare degli Stati Uniti in qualsiasi modo? Ora, il gatto è fuori dal sacco e lo si vede, proprio come nell’attacco dello SIIL al monte al-Tharda dopo l’assurdo attacco aereo alle truppe dell’Esercito arabo siriano da parte delle cosiddette forze della “coalizione”; l’attacco alla nostra base aerea è stato seguito dall’assalto dello SIIL per riprendersi il proficuo giacimento di gas della zona del monte al-Shair. Che coincidenza!! E per rendere le cose più interessanti, tale attacco, a differenza dell’assalto sul monte Thardah, era assolutamente intenzionale creando una situazione in cui il governo siriano ha il pieno diritto di dichiarare guerra agli Stati Uniti.
In secondo luogo, ci aspettiamo qualche grave violenza anti-americana come risultato di tale attacco. Prevediamo enormi manifestazioni in Libano e Iraq, in cui verrà messa in discussione la presenza degli USA. Il presidente del Libano Michel Aoun non ha condannato l’attacco, ancora, ma sarà sotto un’immensa pressione dagli alleati politici di Hezbollah. In Iraq, il primo ministro al-Abadi sarà sotto pressione ancora maggiore affinché rompa con gli Stati Uniti dopo tale attacco ingiustificato alla Siria. Sarà spinto ad avere rapporti più forti con Mosca, in attesa con malcelato interesse alla prospettiva di far attraccare le sue navi da guerra nel Golfo Persico e accedere direttamente nell’Oceano Indiano.
In terzo luogo, ora l’Iran o avanza o sta zitto. In molte aree del Golfo, l’Iran potrebbe iniziare a smuovere le acque. Bahrayn e coste orientali dell’Arabia Saudita sono gli obiettivi principali. Meglio ancora, un maggiore approccio nell’aiutare gli yemeniti a schiacciare il tentativo saudita di sconfiggere il legittimo movimento di lotta Ansarullah con la fame e un barbaro genocidio supportato dagli USA. Il gatto è fuori dal sacco. Ogni volta che arabi muoiono di fame e sono uccisi senza pietà, appare Washington DC al comando, in Yemen, Libia, Siria e Iraq di Saddam. Gli Stati Uniti hanno ucciso oltre 2 milioni di arabi, per lo più musulmani, e tuttavia troviamo le artigliate di Stati Uniti, Gran Bretagna e loro alleati in ogni fessura in cui c’è un progresso arabo.
In quarto luogo, in Siria molti nell’opposizione riconsidereranno i benefici del sostegno statunitense. Lo si vedrà nelle strade delle principali città della Siria, dove Washington sarà insultata e l’effigie di Trump crocifissa più e più volte. Solo i terroristi wahabiti, sostenuti dalla cupidigia inglese, dai puzzolenti francesi, dai sauditi pre-cambriani, dagli asini turchi, dai pedofili del Qatar e dal loro harem di catamiti allieteranno il Miles Gloriosus di Washington, facendo il tifo per Trump deciso a sostenere il terrorismo, dando così al terrorismo in Siria il tanto necessario sostegno nel continuare lo stupro di un Paese liberatosi con successo dal debito e sulla sua via d’uscita dal Terzo mondo. Trump s’è fatto il letto e dovrà dormirci. Ma nel letto vi saranno ospiti indesiderati come topi sionisti, famelici produttori di armi e barbuti sodomiti wahabiti. Tutte le promesse elettorali saranno come le settantadue belle urie che attendono il martire jihadista, uno sguardo fugace nel vuoto, nell’abisso, un vuoto dagli occhi bui, solo bugie.
Quinto, l’ancora maggiore l’impegno della Russia in Siria. Era già abbastanza brutto quando la disonestà combinata di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti portò all’importante risoluzione del Consiglio di Sicurezza che autorizzò la forza contro la Libia di Gheddafi con il pretesto che il leader libico commettesse atrocità contro il popolo, portando all’estromissione barbara di un leader che i russi vedevano come amico e socio. Tale bugia propalata da una cabala di selvaggi occidentali ha convinto Vladimir Putin che gli euro-americani campano solo di guerra e conquista e non vanno mai considerati attendibili. In ogni caso, Putin s’è dedicato alla guerra in Siria quale rifiuto russo al piano occidentale di dominio della Terra; ha dato l’aiuto sufficiente al nostro esercito nella guerra al terrorismo d’ispirazione turco-saudita, ribaltando la situazione i cui cattivi assassini si oppongono al secolarismo e al progresso. Ora, con tale insulto in piena vigore, la Russia prevede di triplicare l’impegno con le Forze Armate siriane. Se le larve terroristiche pensano che l’attacco a Shayrat gli sia vantaggioso, vedranno l’inizio dello sterminio ad Idlib.
Trump ha dimostrato ancora una volta di essere un maestro del disastro. Se gli statunitensi davvero credono che la base aerea di Shayrat fosse un deposito di bombe di gas, avrebbero dovuto sapere dove il gas fosse stoccato. Se hanno usato 59 missili Tomahawk contro la base, ciascuno con un carico bellico 500 kg di esplosivi, allora come potevano essere certi che non avrebbero fatto esplodere il Sarin depositato nella base? Si potrebbe supporre che avrebbero attaccato una base senza gas pericolosi e letali, che persone razionali avrebbero conosciuto. Salvo che volessero far esplodere il Sarin, per farla pagare all’Esercito arabo siriano per l’impiego a Qan Shayqun. E adesso che alcun gas è stato rilevato, si dimostra soltanto che il gas, cloro o Sarin, non era nella base e che Trump dovrà coprirsi il capo di cenere. Questi missili sono considerati “intelligenti”, ma in verità sono molto stupidi. Non distinguono tra aerei, hangar e contenitori di gas nervino e non risparmiano vite umane. Il governo siriano ha annunciato la morte di 7 esseri umani grazie all’assassino Trump. L’avevo voto perché l’alternativa era così malvagia da non poterla sopportare. Sapevo che era una scelta obbligata. Era una scelta tra scemo e più scemo. Ma riflettendo sulla mia decisione, mi rendo conto che nel mondo panglossiano, Trump era meglio di tutti i possibili degenerati.
Lo stupido Trump proprio non capisce. Come San Paolo, ha recentemente avuto una rivelazione in sogno sulla via di Damasco. Ha improvvisamente cambiato idea sul Dr. Assad. Oh, veramente? Vedete, il piano idiota di stoccare gas di cloro e Sarin prodotto dai turchi ad est di Qan Shayqun, in un deposito di armi e munizioni bersaglio degli aerei siriani, aveva per scopo uccidere il maggior numero di civili possibile, così Trump avrebbe usato la violenza per correggere un’ingiustizia subito dopo l’evento fabbricato, senza basarsi su indagini, dimostrando soltanto che gli Stati Uniti sono dietro l’operazione. Trump ha sacrificato 70 siriani inermi per attuare il suo ridicolo piano per trascinare gli Stati Uniti in un’altra guerra, e questo dopo aver fatto numerose promesse al popolo che non l’avrebbe fatto. È un bugiardo ed anche un criminale di guerra. La mancata sostituzione dell’Obamacare l’ha trasformato in un mostro rabbioso capace di qualsiasi atrocità od oscenità. Sente il bisogno di distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti facendo ciò che tutti i tiranni diabolici fanno: inventarsi una guerra per distogliere l’attenzione. Il suo piano per erigere un muro tra Stati Uniti e Messico, pagato dal governo messicano, è stato ridicolizzato e insultato da entrambi i popoli, e sembra che i messicani cerchino nuovi partner commerciali. Trump, la cui base elettorale nel Midwest ha iniziato a contrarsi nervosamente al pensiero di perdere miliardi in vendite nel Messico, ora va distraendola con una nuova guerra ideata da Trump braghetta e dai suoi nuovi criminali amici della CIA e talpe sioniste neo-con, tutti orgogliosamente promossi dai relitti New York Times e Washington Post. Ma qualcosa di buono ne verrà fuori dall’attacco ad al-Shayrat:
In primo luogo, sembra che la Russia sia il bersaglio di tale assalto ingiustificato alla sovranità della Siria, Stato membro delle Nazioni Unite. Da Putin ci si può aspettare la fine di tutti i protocolli e le intese con gli Stati Uniti su “cooperazione e coordinamento” in Siria. L’idea era inutile fin dall’inizio. Gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto i terroristi. Come poteva Putin credere di potersi fidare degli Stati Uniti in qualsiasi modo? Ora, il gatto è fuori dal sacco e lo si vede, proprio come nell’attacco dello SIIL al monte al-Tharda dopo l’assurdo attacco aereo alle truppe dell’Esercito arabo siriano da parte delle cosiddette forze della “coalizione”; l’attacco alla nostra base aerea è stato seguito dall’assalto dello SIIL per riprendersi il proficuo giacimento di gas della zona del monte al-Shair. Che coincidenza!! E per rendere le cose più interessanti, tale attacco, a differenza dell’assalto sul monte Thardah, era assolutamente intenzionale creando una situazione in cui il governo siriano ha il pieno diritto di dichiarare guerra agli Stati Uniti.
In secondo luogo, ci aspettiamo qualche grave violenza anti-americana come risultato di tale attacco. Prevediamo enormi manifestazioni in Libano e Iraq, in cui verrà messa in discussione la presenza degli USA. Il presidente del Libano Michel Aoun non ha condannato l’attacco, ancora, ma sarà sotto un’immensa pressione dagli alleati politici di Hezbollah. In Iraq, il primo ministro al-Abadi sarà sotto pressione ancora maggiore affinché rompa con gli Stati Uniti dopo tale attacco ingiustificato alla Siria. Sarà spinto ad avere rapporti più forti con Mosca, in attesa con malcelato interesse alla prospettiva di far attraccare le sue navi da guerra nel Golfo Persico e accedere direttamente nell’Oceano Indiano.
In terzo luogo, ora l’Iran o avanza o sta zitto. In molte aree del Golfo, l’Iran potrebbe iniziare a smuovere le acque. Bahrayn e coste orientali dell’Arabia Saudita sono gli obiettivi principali. Meglio ancora, un maggiore approccio nell’aiutare gli yemeniti a schiacciare il tentativo saudita di sconfiggere il legittimo movimento di lotta Ansarullah con la fame e un barbaro genocidio supportato dagli USA. Il gatto è fuori dal sacco. Ogni volta che arabi muoiono di fame e sono uccisi senza pietà, appare Washington DC al comando, in Yemen, Libia, Siria e Iraq di Saddam. Gli Stati Uniti hanno ucciso oltre 2 milioni di arabi, per lo più musulmani, e tuttavia troviamo le artigliate di Stati Uniti, Gran Bretagna e loro alleati in ogni fessura in cui c’è un progresso arabo.
In quarto luogo, in Siria molti nell’opposizione riconsidereranno i benefici del sostegno statunitense. Lo si vedrà nelle strade delle principali città della Siria, dove Washington sarà insultata e l’effigie di Trump crocifissa più e più volte. Solo i terroristi wahabiti, sostenuti dalla cupidigia inglese, dai puzzolenti francesi, dai sauditi pre-cambriani, dagli asini turchi, dai pedofili del Qatar e dal loro harem di catamiti allieteranno il Miles Gloriosus di Washington, facendo il tifo per Trump deciso a sostenere il terrorismo, dando così al terrorismo in Siria il tanto necessario sostegno nel continuare lo stupro di un Paese liberatosi con successo dal debito e sulla sua via d’uscita dal Terzo mondo. Trump s’è fatto il letto e dovrà dormirci. Ma nel letto vi saranno ospiti indesiderati come topi sionisti, famelici produttori di armi e barbuti sodomiti wahabiti. Tutte le promesse elettorali saranno come le settantadue belle urie che attendono il martire jihadista, uno sguardo fugace nel vuoto, nell’abisso, un vuoto dagli occhi bui, solo bugie.
Quinto, l’ancora maggiore l’impegno della Russia in Siria. Era già abbastanza brutto quando la disonestà combinata di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti portò all’importante risoluzione del Consiglio di Sicurezza che autorizzò la forza contro la Libia di Gheddafi con il pretesto che il leader libico commettesse atrocità contro il popolo, portando all’estromissione barbara di un leader che i russi vedevano come amico e socio. Tale bugia propalata da una cabala di selvaggi occidentali ha convinto Vladimir Putin che gli euro-americani campano solo di guerra e conquista e non vanno mai considerati attendibili. In ogni caso, Putin s’è dedicato alla guerra in Siria quale rifiuto russo al piano occidentale di dominio della Terra; ha dato l’aiuto sufficiente al nostro esercito nella guerra al terrorismo d’ispirazione turco-saudita, ribaltando la situazione i cui cattivi assassini si oppongono al secolarismo e al progresso. Ora, con tale insulto in piena vigore, la Russia prevede di triplicare l’impegno con le Forze Armate siriane. Se le larve terroristiche pensano che l’attacco a Shayrat gli sia vantaggioso, vedranno l’inizio dello sterminio ad Idlib.
Trump ha dimostrato ancora una volta di essere un maestro del disastro. Se gli statunitensi davvero credono che la base aerea di Shayrat fosse un deposito di bombe di gas, avrebbero dovuto sapere dove il gas fosse stoccato. Se hanno usato 59 missili Tomahawk contro la base, ciascuno con un carico bellico 500 kg di esplosivi, allora come potevano essere certi che non avrebbero fatto esplodere il Sarin depositato nella base? Si potrebbe supporre che avrebbero attaccato una base senza gas pericolosi e letali, che persone razionali avrebbero conosciuto. Salvo che volessero far esplodere il Sarin, per farla pagare all’Esercito arabo siriano per l’impiego a Qan Shayqun. E adesso che alcun gas è stato rilevato, si dimostra soltanto che il gas, cloro o Sarin, non era nella base e che Trump dovrà coprirsi il capo di cenere. Questi missili sono considerati “intelligenti”, ma in verità sono molto stupidi. Non distinguono tra aerei, hangar e contenitori di gas nervino e non risparmiano vite umane. Il governo siriano ha annunciato la morte di 7 esseri umani grazie all’assassino Trump. L’avevo voto perché l’alternativa era così malvagia da non poterla sopportare. Sapevo che era una scelta obbligata. Era una scelta tra scemo e più scemo. Ma riflettendo sulla mia decisione, mi rendo conto che nel mondo panglossiano, Trump era meglio di tutti i possibili degenerati.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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