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venerdì 14 aprile 2017

ECCO COME SUPERARE LO STRESS (Here How To Overcome Stress)


Se ti senti prigioniera di situazioni avverse, prova a “giocare” un ruolo nuovo, come se fossi un’altra: innescherai un cambiamento che annullerà lo stress.

Giulia ha 47 anni e da qualche tempo vive sotto stress, oltre a soffrire di cervicalgie al risveglio, con qualche capogiro.  Sentendo di non potercela fare da sola, si rivolge a una psicoterapeuta. Ecco come inizia il suo racconto.
  • “La mia vita è un inferno: lavoro come infermiera in una struttura sanitaria privata, faccio orari incredibili e devo essere sempre disponibile a saltare festività, riposi e ferie programmate. S’immagini lo stress, ma purtroppo devo farlo, non ho altra possibilità lavorativa da quando mi sono trasferita, dopo il matrimonio, da Roma a un piccolo paese dove esiste solo la struttura in cui lavoro. Tra i colleghi dominano stress e tensione, perché se non sei sempre disponibile, corri il rischio di venire licenziato.”
La psicoterapeuta domanda a Giulia come condivide col marito questo suo malessere e lei risponde che lui non la capisce, per lui esiste solo il dovere.
  • “Elio è cresciuto in quel piccolo paese, il suo punto di riferimento è ancora l’oratorio! Secondo lui bisogna sempre ascoltare, capire e aiutare. Ma io non ce la faccio più!».

Un gioco psicologico per combattere lo stress

Dopo qualche seduta, la psicoterapeuta concorda con Giulia un “programma di ribellione” da applicare un poco alla volta per riuscire a far capire, prima di tutto al marito, che la vita è anche “egoistico piacere”, altrimenti lo stress ci fa ammalare.
Prima di tutto occorrono momenti di vero relax: ad esempio la casa da sistemare può attendere e se Elio non è d’accordo può occuparsene lui! Poi bisogna programmare uscite serali o fine settimana divertenti; basta trascorrere il tempo libero sdraiata sul divano perché il marito si occupa dell’oratorio! Soprattutto, occorrerà un piccolo esercizio di “travestimento”, una specie di recita teatrale: quando è con lui, Giulia proverà a essere più sorridente e meno musona; se non è lui il primo ad accoglierla con un abbraccio sarà lei a farlo.
Sul lavoro sarà più difficile, ma potrà provare a stabilire rapporti più umani almeno con i colleghi con cui è possibile farlo. Dopo un’iniziale resistenza, la paziente accetta e si applica a “trasformarsi”, prima a casa con il marito e poi, piano piano, in ospedale. All’inizio, si tratta solo di una recita, ma i cambiamenti che un simile atteggiamento possono innescare sono davvero sorprendenti e aiutarci a considerare che siamo spesso noi i primi a tenere in vita lo stress, lamentandoci ma senza fare davvero qualcosa di concreto per cambiare le cose.

Quando il cambiamento recitato diventa autentico 

  • “Sa, dottoressa, mio marito ha avuto qualche momento di perplessità iniziale, ma i miei comportamenti più allegri e affettuosi gli sono piaciuti e ha iniziato a cambiare anche lui. Ha trovato la nuova Giulia più divertente e piacevole su tutti i fronti e io stessa mi sono accorta di preferirla: anzi, ho capito che la vera me è proprio questa, non quella musona di prima che si lamentava e non faceva in realtà nulla per cambiare”.
Sul lavoro, il destino le porta una soluzione eccellente. Un paziente di cui si era occupata e che l’aveva apprezzata per il suo carattere allegro, così diverso dai musi lunghi degli altri infermieri, le propone di andare a lavorare con lui: ha uno studio privato in un paese vicino e le sarebbe utile un’infermiera così solare..

Con il travestimento lo stress sfuma 

A volte, per spezzare la catena dei ruoli fissi che ci sfiniscono, tolgono la gioia di vivere e “regalano” stress a piene mani, è sufficiente assumere atteggiamenti nuovi che ci portino fuori dal nostro personaggio abituale.
Come? Chiudi gli occhi e immagina che ci sia “un altro te” che ha tutte le caratteristiche che tu vorresti avere. Dagli un nome che lo rappresenta. Mentalmente osservalo agire. Quando poi sei con gli altri, ricordati “dell’altro” e agisci come se tu fossi lui. Cosa penserebbe, cosa farebbe adesso? Se di solito sei rigido sorprendi te stesso – e gli altri – diventando accogliente; se sei burbero fai il rilassato, se sei calcolatore agisci d’istinto; se sei conciliante fai uscire la rabbia.
E osserva cosa accade in te e intorno a te, mentre incarni per un giorno ruoli che apparentemente non ti appartengono. La tecnica della trasformazione ti permetterà di portare nei tuoi rapporti parti di te che hai tenuto nascoste,magari per timore che fossero sintomi di debolezza o al contrario di eccessiva aggressività, di cui ti vergogni o che consideri sbagliate. Spesso la nostra vera forza si nasconde proprio nei volti che occultiamo: farli emergere in modo “sperimentale” permette di rompere tutti quegli automatismi che impediscono ai rapporti di evolvere e a noi stessi di ritrovare la gioia di vivere e di dire addio allo stress.
FONTE: Riza

(ENGLISH VERSION)
If you feel caught in adverse situations, try to “play” a new role, as if you were another person: tigger a change that will undo stress.
Julia is 47 years old and is recently living under stress, in addition to suffer from neck pain on waking, with some dizziness. She is feeling she can not do it alone, and she will appeal to a psychotherapist. Here’s how to begin her story.
  • “My life is a hell: working as a nurse in a private health facility, I do incredible times and I have to be always available to jump holidays, no rest and I cannot plan holidays. Imagine the stress, but unfortunately I have to, I have no other employment possibilities since I moved, after the wedding, from Rome to a small town where there is only this place where I work. Among the colleagues I am dominated by stress and tension, because if you are not always available, you run the risk of being fired. ”
The psychotherapist  asks  Julia how she shares this discomfort with her husband and she replies that he does not understand, for him there is only the duty.
  • “Elio grew up in that small country, its reference point is still the oratory! According to him I must always listen, understand and help. But I can not afford  it anymore.”

A psychological game to beat stress

After a few sessions, the therapist agrees with Giulia a “rebellion program” to apply a little at a time to be able to make it clear, first of all to her husband, that life is too “selfish pleasure”, otherwise stress makes us sick.
First of all she needs moments of relaxation: for example the house to fix can wait and if Elio disagrees he can do it by himself!
Then you need to plan nights out or weekend fun week; just spend your free time lying on the couch because your husband takes care of the oratory! Above all, it will take a little exercise to “disguise”, a kind of theatrical play: when she is with him, Giulia will try to be more smiling and less sulky; if he is not the first to greet her with a hug she will do it.
On the job it will be more difficult, but she will try to establish more human relations at least with colleagues with whom she can do it. After initial resistance, the patient accepts and applies to “transform”, first at home with her husband and then, slowly, in the hospital.
At first, it’s just an act, but the changes that such an attitude can trigger are truly amazing and will help her to consider that we often are the first to keep alive the stress, but without lamenting actually do something concrete to change the things.

When change starred become authentic

“You know, doctor, my husband had a few moments of initial doubts, but my most cheerful behavior and loving he liked and started to change too. He found the new Giulia more fun and enjoyable on all fronts and I myself I realized I prefer it: indeed, I realized that the real me is this, not the sulky first who complained and did not actually anything to change. ”
At work, fate brings them an excellent solution. A patient with whom he had occupied and that was appreciated for his cheerful character, so different from the long faces of the other nurses, proposed to go to work with him: he has a private practice in a neighboring country and it would be useful a so sunny nurse …

With the disguise the stress fades

Sometimes, to break the chain of fixed roles that are exhausting us, take away the joy of life and “give” generously stress, simply hire new attitudes that take us out of our habitual character.
How? Close your eyes and imagine that there is “another you” that has all the features that you would have. Give it a name that represents it. Mentally watch him act. Then, when you are with others, remember the “other” and act as if you were him. What do you think, what would you do now? If you’re usually surprised you drive yourself – and others – becoming comfortable; if you’re grumpy please relaxed, if you’re act instinctively; if you do go out conciliatory anger. And watch what happens in you and around you, and embodies for a day roles that apparently you do not own.
The technique of transformation will allow you to bring in your relationships parts of yourself that you have been hidden, perhaps for fear that they were symptoms of weakness or, conversely, excessive aggression, of which you are ashamed or consider wrong. Often our true strength lies precisely in that conceal our faces: bring them out in “experimental” mode lets you break all those automatic devices that prevent relationships evolve and ourselves to rediscover the joy of living and say goodbye to stress.
SOURCE: Riza
fonte  https://casabenessere.wordpress.com/

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