Come spiegato appena due giorni fa in questo articolo, la manipolazione dell’oro da parte di banche centrali e istituti di credito collusi è ormai sistematica. Al punto che possiamo stare sicuri che i livelli di guardia di 1300-1350 dollari l’oncia non saranno mai superati.
La prova? Non appena l’oro ha “osato” raggiungere il “pericoloso” livello di 1286 dollari, i manipolatori hanno scaricato le loro bombe di carta (i certificati “short” sull’oro).
La prima bomba è stata sganciata martedi:
La freccia rossa indica il ribasso provocato ad arte dalla vendita short dei contratti.
Ma come si vede dal grafico, l’oro ha resistito a questo attacco (quasi sfidando i manipolatori) arrivando a 1290 dollari (freccia verde)!
Ecco allora la seconda bomba sganciata ieri:
Ribadisco ancora una volta: finché alle banche verrà permesso questo comportamento disonesto, è inutile aspettarsi che l’oro abbia un comportamento “normale” basato solo sulle condizioni economiche e sul mercato.
Il prezzo dell’oro è e sarà sempre quello che decideranno le banche centrali.
Solo tre fattori potranno scardinare questo sistema criminale:
- una seria inchiesta da parte di qualche istituto regolatore che smascheri i delinquenti e li renda inoffensivi (improbabile)
- un evento traumatico (crash di borsa, guerre, ecc.), in cui però il prezzo dell’oro viene “liberato” solo per il tempo sufficiente a far rientrare l’evento nella norma
- un collasso dei depositi di oro che emettono questi certificati fasulli (in pratica, se tutti i possessori di questi certificati chiedessero nello stesso momento la risoluzione del loro contratto con la restituzione del collaterale di oro fisico, i depositi, non avendo oro sufficiente, andrebbero in bancarotta).
L’evento 3 sarebbe l’unico in grado di mettere davvero la parola fine a questo sistema manipolatorio, ma può essere scatenato solo da circostanze molto estreme.
Infatti chi possiede un certificato di deposito (o un suo derivato di borsa) sa benissimo di non avere altro che un pezzo di carta senza alcun corrispettivo reale nella disponibilità di oro fisico nei depositi.
Ma data la vastità di questo mercato, a tutti i possessori di certificati conviene mantenere questo “segreto di Pulcinella”, per evitare appunto che la corsa agli sportelli dei depositi polverizzi il valore dei loro pezzi di carta.
Un possessore di certificati di deposito si recherà a reclamare il suo oro fisico solo se costretto da eventi esterni molto gravi.
Mettiamo ad esempio che ci sia davvero un’inchiesta che metta in galera almeno gli esecutori, se non i mandanti di queste azioni disoneste.
A quel punto, forse alcuni possessori di certificati potrebbero pensare che il valore dei loro pezzi di carta sia a serio rischio di crollo.
Pur sapendo che i depositi non hanno oro sufficiente per tutti, andrebbero lo stesso a reclamare il loro collaterale, pensando di arrivare prima degli altri.
Alla fine, alcuni riusciranno ad ottenere il loro oro, ma la maggioranza resterà a bocca asciutta. E intanto i depositi faranno bancarotta e non potranno più emettere certificati, facendo mancare ai manipolatori la “materia prima” per continuare le loro azioni criminali.
E’ un sogno?
Per ora si, ma è anche vero che nessun sistema umano, criminale o no, è eterno, come aveva detto un certo giudice…
Personalmente, spero di vivere abbastanza da poter assistere al trionfo della giustizia.
Alla tua prosperità!
Il team di Segnali di Borsa
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