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mercoledì 22 marzo 2017

Soros contro Trump: una battaglia fra magnati che si va estendendo per il mondo



Il multimiliardario statunitense di origine ungherese George Soros, famoso per la sua attività di investitore, speculatore e politico, ha iniziato quella che sembrava una battaglia silenziosa contro il presidente Donald Trump.
Un giorno prima della presa di possesso della Presidenza degli USA da parte di Trump, Soros, che aveva investito più di 25 milioni di dollari per la campagna della Hillary Clinton e di altri democratici nel 2016, si è scagliato contro il nuovo presidente con un duro discorso durante il Foro Economico Globale di Davos in Svizzera.
Il magnate ha definito Trump come “bugiardo, impostore e potenziale dittatore “, ed ha dichiarato che era sicuro del fallimento del governo del nuovo presidente, visto che considera “contraddittorie le idee che il nuovo presidente persegue”.

In questo modo, il multimiliardario, che aveva perso circa 1.000 milioni di dollari dopo la vittoria del repubblicano, ha dicharato apertamente il suo rifiuto della attuale politica del Governo del suo paese, una qualche cosa che potrebbe mettere in pericolo le sue organizazioni ed fondi non governativi investiti intorno al mondo da Soros, iniziando dagli USA e terminando nell’Europa dell’Est, la regione dove Soros ha investito milioni di dollari.
Un lotta sul fronte orientale
I politici della destra europea hanno approfittato della vittoria di Trump per frenare l’influenza statunitense nei loro paesi attraverso le ONG che gestisce Soros. In questo senso, Viktor Orbán, primo ministro dell’ Ungheria, paese di nascita del magnate e speculatore, ha intrapreso una campagna diretta a combattere le ONG di Soros nel suo paese. L’Ungheria non permetterà che queste ONG continuino a tramare nell’ombra, senza dichiarare le loro fonti di finanziamento e le loro vere finalità di organizzazione”, ha dichiarato il politico ungherese.
Nello stesso modo in Polonia, il leader del partito al governo , Yaroslav Kaczynski, ha indicato le ONG di Soros come “società senza identità” ed ha sfidato i suoi colleghi a sforzarsi per metterle in regola. In Romania, in Serbia e Macedonia si sono avviate campagne simili che pretendono di mettere allo scoperto le organizzazioni che, secondo i leaders locali, rappresentano interessi di altri paesi.
Nonostante le dichiarazioni di sfida di Soros contro Trump, il presidente ancora non ha fornito una risposta al suo “rivale”. Questo potrebbe indicare che la battaglia tra entrambi i multimiliardari ancora non è iniziata.
Fonte: RT Actualidad
Il Congresso USA ha aperto una inchiesta sulle attività di George Soros
Una buona notizia per l’umanità è quella che George Soros sarà messo sotto processo negli USA e le sue ONG smetteranno di operare contro l’umanità in attesa che i paesi rimasti vittime delle sue attività di destabilizzazione e sovversione possano reagire…..
Il multimiliardario speculatore G Soros è stato accusato da molto tempo di interferenza nella politica europea ed adesso i legislatori statunitensi esigono risposte circa le informative arrivate sull’utilizzo delle risorse pubbliche USA che hanno di fatto aiutato a finanziare alcune delle cause di cambio di regime e destabilizzazione nel piccolo paese della Macedonia.
Sette congressisti USA vogliono sapere perchè l’ambasciatore USA in Macedonia, Jess Baily, nominato da Barack Obama, ha scelto proprio la Open Society di Soros come principale esecutore dei progetti della USAID (agenzia USA) per lo Sviluppo Internazionale in quel paese.
I legislatori includono il rappresentante Christopher Smith, RN.J., il rappresentante Randy Hultgren, R-Illi., il rappresentante Robert Aderholt, R-Ala., il rappresentante Louie Gohmert, R-Texas, il rappresentante Robert Pittenger, RN.C , Jeff Fortenberry R-Neb., e Trent Franks, R-Ariz.
Questi congressisti hanno deciso di vedere chiaro nella gestione dei fondi governativi e nelle attività portate avanti dalle organizzazioni di Soros che tendevano in forma unilaterale a favorire gruppi di persuasione politica di indirizzo ideologico globalista e radicale.
La CBN News ha parlato con il rappresentante Gohmert e gli ha richiesto circa la recente riunione che ha avuto con i membri del Parlamento della Macedonia.
“Quando ci sono leaders di altri paesi che affermano che “il loro governo sta dicendo che ci aiuteranno, ma che dobbiamo però varare leggi a favore del matrimonio fra coppie dello stesso sesso, che dobbiamo finanziare gli aborti”, ed è quando voi sapete che gli USA già non meritano la benedizione di Dio perchè stiamo cercando di obbligare altri paesi ad abbandonare le loro credenze religiose”, ha riferito Gohmert.
Anche il gruppo conservatore di vigilanza, Judicial Watch, sta realizzando una indagine per contro proprio sulle attività delle organizzazioni di Soros.
In un comunicato di stampa si enumerano alcuni fatti importanti e cifre da cui si evince come la USAID, a cui sono stati assegnati circa 5 milioni di dollari attraverso Soros, li utilizza per finanziare i gruppi di opposizione in Macedonia dal 2012.
Nota: Il Congresso vuole vedere chiaro sui conti dei fondi governativi destinati a Soros e come siano stati utilizzati visto che queste ONG si occupano di finanziare le attività di sobillazione del governo conservatore che non è abbastanza propenso ad permettere queste riforme liberiste all’interno del paese: matrimonio gay, adozioni gay, liberalizzazione dell’aborto, eugenetica, restizioni alle celebrazioni religiose, immigrazione aperta, ecc..
Soros ha finanziato in passato queste attività in altri paesi dell’est Europa ed in particolare ha sobillato in Ungheria i gruppi di opposizione al Governo Orban ed altrettanto ha fatto anche in Slovacchia e nella Repubblica Ceka, in particolare si è interessato per favorire le migrazioni di massa in Europa. Per questo motivo ormai le ONG di Soros, fra cui la “No Borders”, costituita per favorire l’abbattimento delle frontiere e consentire l’afflusso di masse di migranti provenienti dal Medio Oriente, dall’Africa e dall’Asia, vengono ormai chiamate abitualmente “la fanteria di Soros”.
Traduzione e nota: L. Lago
 fonte http://www.controinformazione.info/soros-contro-trump-una-battaglia-fra-magnati-che-si-va-estendendo-per-il-mondo/

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