DELRIO NEL 2010 CHIEDEVA DI LASCIARE STARE LA COSTITUZIONE. IN 4 ANNI GLI HANNO FATTO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO.
25 aprile 2010, festa della Liberazione.
Sul palco a Reggio Emilia al fianco del sindaco Graziano Delrio - oggi numero 2 del Governo Renzi e braccio destro del segretario del PD - c'è il Presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida.
Delrio si rivolge a Onida: "Lo abbiamo voluto a Reggio perché siamo innamorati della Costituzione, siamo partigiani della Costituzione e abbiamo pensato che oggi fosse lui la persona più adatta con cui celebrare questa festa. La Costituzione ci piace così come è. Per questo, in un momento così difficile per il Paese, di crisi economica mondiale, in cui anche nelle nostre città ci sono migliaia di famiglie in difficoltà, la cosa principale di cui occuparsi non è riformare la Costituzione. Lasciatela così come è, la Costituzione, ci piace così come è! Pensiamo a risolvere i problemi concreti della gente, l’efficienza dei tribunali, della pubblica amministrazione, la vera autonomia nell’unità".
Delrio la coerenza non sa nemmeno da che parte stia. Il Governo Renzi ha fermato a giugno il ddl anti-corruzione che poteva divenire legge entro luglio per discutere di riforme costituzionali e riuscire in un'impresa impensabile dopo Berlusconi: cambiare l'Italia in peggio.
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