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giovedì 14 dicembre 2017

IL VESCOVO TRADITORE CHE ISLAMIZZA FIRENZE, VENDE LA CHIESA ALL’ISLAM PER 260MILA EURO



Betori, oggi cardinale arcivescovo di Firenze, nel 2008 riguardo ad un fatto di cronaca verificatosi all’epoca, disse: «Quando un parroco presta i locali della parrocchia deve sapere che in quel momento aliena quello spazio alla religione cattolica e lo affida per sempre all’Islam, … le moschee non sono un luogo di culto, ma luoghi di preghiera e di formazione».
Di ieri la notizia che la moschea fiorentina si farà a Sesto Fiorentino su un terreno dell’Arcidiocesi di Firenze. La convenzione prevede la costruzione di una grande moschea.
I dettagli dell’osceno accordo sono già stati messi nero su bianco: la comunità musulmana comprerà dalla Curia il terreno su cui sarà costruito il centro islamico, mentre l’Università cederà alla Chiesa l’area per tirare su un centro cattolico. Che siamo certi sarà un centro di accoglienza per i membri africani che tanto piacciono ai bergogliani.
Più prosaicamente e per venire ai soldoni, si tratta di un’operazione a valore di mercato che si aggira sui 260mila euro. Poi, la comunità islamica e la Curia dovranno metterci sopra i finanziamenti per la realizzazione: i tempi saranno rapidi. Dicono loro, che i soldi li trovano sempre.
Del resto l’arcivescovo di Firenze l’aveva detto, “Il fenomeno migratorio in Italia? “È sopravvalutato e ci si dimentica che la nostra stessa identità ne è frutto”: «si tratta di porsi di fronte alle migrazioni contemporanee, legate a contesti di guerra e di povertà estreme, con uno spirito che unisca al tempo stesso accoglienza per l’altro riconosciuto come fratello e consapevolezza della propria identità culturale e religiosa nel momento in cui ci si pone in dialogo. Pensare di arginare i fatti con i muri e i divieti è puramente illusorio; cercare di orientarli attraverso politiche di cooperazione e di coordinamento, come i corridoi umanitari, non solo è saggio ma è anche capace di evitare gli esiti più distruttivi, come le morti in mare, e di generare prassi virtuose, con la prudenza che fa i conti con le concrete possibilità».
Come abbiamo visto in questi giorni, i muri funzionano. Basta volerlo e gli sbarchi si azzerano. Anche perché non arriva nessuno in fuga dalla guerra, e nemmeno dalla povertà. Sono i figli della loro classe media che vengono a sfruttare il nostro welfare. E a sollazzare qualche prelato.
E a pregare nelle moschee che gli stessi prelati fanno costruire agli imam. Chi dà l’8 per mille alla Chiesa finanzia l’islamizzazione dell’Italia. Ha ragione Steve Bannon, l’ideologo dell’alt-right americana, il Vaticano vuole più immigrati perché deve riempire le chiese che si svuotano. Il loro problema è che le chiese si svuotano perché loro chiedono più immigrati. E poi, non è solo le chiese che vogliono riempire, anche le canoniche. Per soldi. Ma non solo per soldi.
E pur di avere carne fresca e nuovi membri nella congregazione. Sono pronti a qualunque cosa. Anche a negare l’evidenza e spostare l’Africa in Siria e definire povero chi ha migliaia di euro da spendere per venire qui.
Ormai il Vaticano è nostro nemico. Hanno un desiderio – più una ossessione – ormai evidente di essere sodomizzati culturalmente – e probabilmente non solo culturalmente – dall’Islam. La domanda che poniamo ai dissidenti in Vaticano: non è il tempo della rivolta?
https://twitter.com/AlfioKrancic/status/941403884945379328/photo/1
https://voxnews.info/2017/12/15/il-vescovo-traditore-che-islamizza-firenze-vende-la-chiesa-allislam-per-260mila-euro/

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