Il fatto che Saviano continui imperterrito a difendere la Proactiva Open Arms anche dopo il sequestro lo mette su un piano decisamente peggiore del semplice politico immigrazionista, il quale solitamente dopo una figuraccia o tace o corregge il tiro, per poi parlare genericamente di integrazione peculiarizzando l’evento negativo appena avvenuto (in questo caso, un’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina successiva, tra l’altro, a una fuga illegittima sotto il naso delle autorità libiche).
Invece il nostro Vate non evita nemmeno di proseguire a testa bassa, di mettere in mezzo “Kalergi” a caso rispondendo ai post che lo contestano, per acchiappare i soliti mi piace di turno, ormai parto dei lobotomizzati del buonismo i quali, purtroppo, esistono ancora.
Ciò mi porta a pensare che il sostegno, ormai senza filtri, sia dovuto a precisi accordi e a sponsorizzazioni, di qualsiasi natura esse siano: niente di “kalergiano”, ovvio, ma è del tutto evidente che si tratta di un contenuto propagandato non esclusivamente per una visione ideologica (per quanto distorta) ma da “linee editoriali” evidentemente immodificabili qualsiasi cosa succeda.
Per carità, è solo una deduzione, ma aspetto di poter ascoltare argomentazioni di segno diverso che siano un minimo convincenti. La sensazione è che, anche se le ONG sparassero con i fucili, sarebbero comunque giustificate.
In ogni caso, volontari o meno, questi signori sono un cancro, per la nostra società e per quelle alle quali si proclamano solidali. Un marciume responsabile, almeno culturalmente, della maggior parte degli scontri etnici che si palesano sempre più nel nostro Paese.
(di Stelio Fergola)
fonte http://www.oltrelalinea.news/2018/03/23/saviano-difende-la-ong-dopo-il-sequestro-questa-gente-lavora-contro-la-pace-tra-popoli/
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