Filippo Giordano Bruno nacque a Nola, nel 1548. Divenuto frate domenicano fu, condannato al rogo dall'Inquisizione e morì arso a Roma il 17 febbraio 1600. L' imputazione che gli costò la vita fu di dubitare della trinità , della divinità di Cristo e della transustanziazione , nonché di voler instaurare la religione della ragione come religione unica e universale e di affermare che il mondo é eterno e che vi sono infiniti mondi.
A distanza di oltre 400 anni dalla morte il pensiero di Bruno è più vivo e attuale che mai. Bruno racconta di un cacciatore, Atteone, che inoltrandosi in una selva fitta (come Dante) e difficile da penetrare arriva ad un laghetto dove vede la dea Diana mentre nuda fa il bagno; per questo motivo viene punito e trasformato in cervo e i suoi cani , non riconoscendolo, lo sbranano.
Atteone per Bruno simboleggia il filosofo, i cani, alcuni dei quali più agili ma meno forti, altri più forti ma meno agili, rappresentano, la volontà e l' intelletto umani la dea Diana, che si rispecchia nello stagno incarna la natura.
Atteone ossia Il filosofo uomo speciale che è in grado di compiere la difficile l’impresa dell’attraversamento della selva (percorso iniziatico) riesce a vedere la divinità nella sua essenza e lui stesso ne é trasformato al punto tale da non essere riconosciuto dai suoi stessi cani che si rivoltano contro di lui uccidendolo, il filosofo (e solo lui) arriva cioè a capire che natura e divinità sono la stessa cosa . In altre parole l' uomo che ricerca la natura trova la divinità e alla fine scopre che questa natura - divinità non é altro che se stesso . tuttavia la verità lo trasforma e viene ucciso dai suoi stessi simili.
Il mito rappresenta la filosofia bruniana, l' identità Dio - natura - uomo. E rappresenta l' uomo che arrivato al traguardo del processo conoscitivo, si trasforma e muore.
Grande pensatore, filosofo di una modernità assoluta e precorritrice,Giordano Bruno anticipando la conoscenza dei mondi paralleli, della metempsicosi, delle energie sottili, ribadì l'infinità dell'universo, e la non generazione delle sostanze che nell’universo sono presenti avviluppati in una trama di intrecci, combinazioni, percepibili tramite un sapere raggiungibile solamente da uomini superiori alla massa (percorso, nel quale bisogna attraversare luoghi " visitati e perlustrati da pochissimi)
La "nova filosofia" di Giordano Bruno non è né scientifica, né religiosa, ma si fonda sull’ antica magia naturale, sulla "prisca sapientia”.
Per questo Bruno è l’ annunciatore della nuova specie umana , giunta a edificare un nuovo mondo, un mondo di luce per esseri di luce Egli stesso sosteneva di essere la reincarnazione di Ermes, il messaggero degli dei.
L'elemento fondamentale della filosofia bruniana: tutta la vita è materia, materia infinita non inerte, ma viva, La magia naturale per Giordano Bruno , costituisce la fonte segreta del sapere. La magia, diventa in quest’ottica non potere sulla natura, ma scoperta dei rapporti con cui le cose si relazionano tra loro , secondo il modello eracliteo dell’invisibile armonia.
Nel “De Monade numero et figura” stabilisce un nesso organico tra numeri e figure che permette di conoscere la realtà : Conoscere i rapporti numerici e le figure geometriche significa individuare le proprietà delle cose, capire il loro significato nell’ordine del mondo. Per Bruno il mondo è vivente Non esiste la sopravvivenza individuale, perchè ciascuno essere umano è solo un manifestarsi dell' unica sostanza e l’appartenenza ad un unico progetto. Il mondo é un grande essere vivente, anzi é l' unico essere vivente: infatti tutti quelli che noi chiamiamo enti non esistono come sostanze , ma come manifestazioni dell' unica sostanza che é Dio.
Un “Tutto” unico e animato, diverso rispetto all’analitica somma delle sue parti una concezione della metempsicosi di derivazionie orfico-pitagorica. Per Bruno la morte esiste solo come fase di trasformazione dell' unica sostanza.
Si tratta di una rivoluzione spirituale che segue le misteriose vie di un sapere esoterico primordiale , che ha tutti i caratteri di un’illuminazione; una coscienza che comprende interamente il ruolo, immortale dell’essere umano.
L’astrofisica Giuliana Conforto, evidenzia come il pianeta si stia trasformando e come il filosofo nolano sia stato uno dei grandi saggi che l’abbiano previsto. Quella di Bruno è sicuramente scienza del futuro, coscienza delle infinite potenzialità dell’essere umano. Egli annuncia la nascita di un umanità nuova. Bruno rivela ed anticipa il grande segreto,: la comunione naturale di ogni corpo con il messaggio genetico.
Nessun commento:
Posta un commento