E’ sempre più facile trovare dal fornaio o in un hamburgheria il pane nero al carbone vegetale scelto da alcuni per le proprietà benefiche del carbone vegetale e da altri solo per moda o per una questione estetica. Oltre al pane non mancano poi le pizzerie che propongono la pizza nera ma come si ottiene e, soprattutto, quali sono i benefici nel mangiare prodotti da forno neri?
Il carbone vegetale, detto anche attivo, è conosciuto e utilizzato come
rimedio naturale in presenza di gas intestinali che possono dar luogo
ad areofagia, meteorismo e flautolenza e, in altri casi, ad alito
cattivo; il carbone ha infatti la capacità di assorbire i gas ma anche
diverse sostanze nocive per l’organismo (alcaloidi, arsenico) tanto da
essere impiegato come rimedio in caso di avvelenamento (ad esempio da
funghi).
Il carbone vegetale si ottiene mediante un processo di combustione senza fiamma in assenza di ossigeno di diversi tipi di legno (salice, betulla, pioppo) e generalmente si assume sotto forma di compresse ma una volta in polvere può essere aggiunto alla farina per creare degli impasti neri che sfruttano le proprietà del carbone.
Esistono in commercio anche delle farine nere al carbone attivo già pronte ma volendo sperimentare la preparazione casalinga di pane, pizza e focaccia nere basta aggiungere alla ricetta tradizionalmente utilizzata qualche grammo di polvere di carbone attivo ottenuta sbriciolando le compresse in linea di massima seguendo la proporzione di 10-15 grammi ogni chilo di farina bianca.
Il carbone vegetale si ottiene mediante un processo di combustione senza fiamma in assenza di ossigeno di diversi tipi di legno (salice, betulla, pioppo) e generalmente si assume sotto forma di compresse ma una volta in polvere può essere aggiunto alla farina per creare degli impasti neri che sfruttano le proprietà del carbone.
Esistono in commercio anche delle farine nere al carbone attivo già pronte ma volendo sperimentare la preparazione casalinga di pane, pizza e focaccia nere basta aggiungere alla ricetta tradizionalmente utilizzata qualche grammo di polvere di carbone attivo ottenuta sbriciolando le compresse in linea di massima seguendo la proporzione di 10-15 grammi ogni chilo di farina bianca.
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