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venerdì 2 febbraio 2018

PIU' EUROPA????

Vorrei discutere di un argomento legato all’Europa, a questa Europa, perché non ce n’è un’altra di cui discutere. L’Europa che piace tanto al PD, l’Europa che piace tanto alla Bonino, l’Europa per cui sbava Gentiloni e tanti altri.


Io sono fieramente EUROSCETTICO e rivendico questa mia posizione di critica forte nei confronti di questa Eropa che non mi piace, di una Europa nata bene ma cresciuta malissimo, che aspira a divenire un bullo tra i grandi del mondo e che fa la voce grossa solo con i deboli. Un’Europa che finge di contrastare il nazismo e il fascismo, ma li nutre ed utilizza laddove le viene più comodo, come in Ucraina, che ha contribuito a dilaniare, o in Grecia , paese dove l’unica preoccupazione dell’Europa sono e restano i bilanci e non la salute e la prosperità dei “suoi” cittadini.
L’Europa che ha fomentato e organizzato la guerra in Libia, la guerra in Siria. L’Europa che combatte i nazionalismi a meno che non siano nell’interesse di due Paesi membri. L’Europa che è sempre più una agenzia al servizio di Francia e Germania. L’Europa che combatte i diritti dei lavoratori e il welfare per i suoi cittadini. l’Europa che mette sotto accusa l’Italia, rinviata a giudizio alla Corte di Giustizia in Lussemburgo, in quanto nella “Legge navale”non avrebbe rispettato, a detta loro le direttive comunitarie racchiuse nella 2009/81. Singolare che questa direttiva sia stata richiamata solo contro di noi , ma mai contro analoghe o identiche disposizioni da parte di Francia o Germania.
Portaerei francese Charles de Gaulle
In cosa consiste la “Legge navale”?
L’Italia ha varato un piano di rinnovo di molti mezzi navali ritenuti vecchi con nuove unità e, naturalmente trattandosi di difesa e soldi nostri, sono stati incaricati della costruzione i settori di cantieristica militare italiani (come hanno fatto anche Francia o Germania). Chi ha mai sentito dire che la Charles de Gaulle R91 sia stata costruita da cantieri italiani?
Credo nessuno. La Francia non avrebbe mai permesso che un paese straniero (e per loro suddito), si occupasse delle forniture militari per la Francia, accaparrandosi oltre tutto soldi francesi ….. Eppure mettono sotto accusa noi per il fatto di tenere un comportamento esattamente simmetrico.
Ricordo a tal proposito come di recente, in occasione della tentata acquisizione dei cantieri navali francesi STX l’iniziativa imprenditoriale italiana si scontrò con la reazione francese (il governo transalpino si oppose nazionalizzando i cantieri. In seguito (alla fine di settembre) si giunse ad un accordo per noi apparentemente vantaggioso, e nel quale tuttavia fummo costretti, a causa della forte necessità di trovare una mediazione, a delle concessioni.
Esultando prematuramente per la riuscita mediazione, i nostri organi di informazione non hanno considerato un importante dettaglio: a margine della trattativa principale si discuteva anche della regolazione societaria di Fincantieri e Naval-group, ovvero relativa ai comparti di cantieristica militare.
E se ne discuteva a ragion veduta. Infatti, se dal lato della cantieristica civile i flussi previsti sono stimati in termini di decine di miliardi, da quello del settore militare le stesse previsioni indicano un giro d’ affari da qui al 2025 di 771 miliardi di euro. E su questo, più ricco, tavolo, la partita, è ancora tutta da giocare.
Ben si comprende, quindi, come le decisioni del gruppo di lavoro che entro giugno di quest’anno dovrà pronunciarsi sul futuro assetto dei cantieri militari, costituiscano, in realtà il vero campo dello scontro tra Francia ed Italia.
Portaerei italiana Cavour

Credo quindi che la messa in accusa dell’Italia rientri nel piano francese per accaparrarsi il pieno controllo non solo del settore militare, ma, in prospettiva, di ribaltare anche quello appena siglato per i settori civili.
Attraverso lo strumento del processo di infrazione si vuole mettere in difficoltà tutto il nostro comparto, al fine di favorire gli investimenti in Francia a scapito del futuro dei nostri cantieri italiani, già in difficoltà e che necessitano come non mai di commesse per i prossimi anni. Inoltre la clausola dell’accordo sottoscritto prevede che l’1% delle azioni che garantirà il controllo effettivo all’Italia su STX verrà ceduto solamente al termine del pagamento del prestito che la Francia ha concesso alla Fincantieri, o salvo ripensamenti dovuti a cause eccezionali. Ecco, io dei Francesi in tema di accordi o strette di mano tendo a non fidarmi, di un banchiere della Rothschild francese ancora meno, non so voi.
Non male per coloro (folli!!) che gridano a gran voce “più Europa”!
Solo dei folli o degli incapaci possono vedere prospettive di crescita per l’Italia in questa Europa. Un’Europa che è un tavolo di poker in cui il mazziere ci serve carte segnate e in cui l’Italia sembra domandarsi chi sia il pollo da spennare e non si avvede dei sorrisi che si scambiano tra loro gli altri giocatori al tavolo.
http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=6202

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