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martedì 27 febbraio 2018

DISTACCO, STRESS E GIUDIZIO..

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DISTACCO, STRESS E GIUDIZIO..
La consapevolezza non si ottiene leggendo o praticando tecniche, ma è la pratica stessa che supporta la propria realtà e senso di vita.

Per esempio cè chi medita perché cerca sensazioni piacevoli, la pace (che sia l'ultimo attaccamento!) e chi medita educando l'attenzione ad essere indipendente, allenando la mente al distacco.

"La mia felicità non dipende da questo." questo stato d'animo- pensiero mi passò per la mente molti anni fa, dopo che capienti hard disc si guastarono e persi anni di back up, lavori di grafica, dati, indirizzi, foto, musica.

Ciò che non mi resi conto al momento era che la mia mente aveva compreso l'idea di cui tanto avevo letto del non attaccamento, il non aggrapparsi, alle cose, in quell'istante il mio intelletto realizzata l'esperienza me lo presentò in un linguaggio più comprensibile e personale.

Mi resi conto successivamente, anche in occasione di altre esperienze, che il passare oltre alle disgrazie, permetteva successivamente di intervenire subito per ciò che era possibile fare con equanimità. 

Riuscire ad andare oltre ai drammi, senza lamentarsi o fare le vittime, è davvero utile, per il benessere psicofisico ed il proprio successo e qualità di vita!

Cosí la felicità non dipende da altro, o qualunque cosa, potrebbe accadere che vi rubino l'iPhone, un incidente di auto, tempo brutto, nuove tasse, perdita di lavoro, dolori..

Si vive gioisce e soffre, le cose richiedono attenzione, impegno, pazienza; alcune di esse danno soddisfazione, e qualche frustrazione, altre fallimenti, ma qualunque cosa accada, la felicità non dipende dal risultato. Siamo noi e la cultura e società che gli attribuisce questa associazione e dipendente.

Sapere questo alleggerisce la vita e ci rende piú liberi e neutrali per continuare a fare ciò che deve essere fatto, e non sarà la fine del mondo se non si ottiene ciò che si vuole. 

! Per aiutarsi in questo è utile nella vita stroncare sul nascere o almeno evitare di coinvolgersi in attese, aspettative e speranze a priori.

Se siete una di quelle persone che vivono con il costrutto in testa che la propia felicità dipende da ogni cosa che fa, tutto diventa essenziale e quando non si fallisce ci si sente pesanti e mortificati da se stessi dentro. 

Portate alla consapevolezza i vostri mostri interiori, dargli un nome e sensazioni, vi aiuterà a realizzare quando starete meglio, la sciocchezza di questo modo di guardare le cose e vivere!

Il Distacco non si apprende sotto forma di nozione, ma con la diretta esperienza del contatto con le proprie emozioni e sensazioni, ripetuta per gradi, alludo alla Meditazione, nasce proprio nell'allenare la mente a sentire le sensazioni e pensieri senza giudizi, siano esse gradevoli o meno.

Ci si distacca anche dall'auto giudizio, dal giudizio delle sensazioni somatizzate, si alleggerisce o evita il coinvolgimento mentale reagente al dolore fisico, e con il tempo anche le vecchie idee su se stessi, rimangono sempre piú ricordi non coinvolti, smettendo di condizionare il presente.

Tutto la realtà non si vive piú realizzandone un sentire in termini estremi di buono, cattivo, piacevole o meno e si vive bene e meglio comunque vadano le cose.

La serena libertà inizia con il liberarsi dai giochi dei coinvolgimenti della mente, dai meccanismi automatici che portano schiavitù, e creano realtà, oscillazioni altalenanti emotive ed etichette su di noi e il mondo.
Forse pochi sentono questa consapevolezza in maniera continuata, ma l'hanno vissuta anche per un istante, prima di ritornare nel "sonno", usati e guidati dai propri pensieri ed emozioni.

Non esistono livelli che possono valutare il progresso evolutivo di Coscienza o spirituale di qualcuno. Ogni persona è un suo mondo a sè, viene al mondo, matura e possiede talenti, limiti e lacune diverse. Diverse sono pure il tipo di evoluzioni specifiche in ciascuno, dunque è saggio e logico non fare mai paragoni di sè stessi o di altri. 

Ci sono troppe cose che si ignorano e piú si conosce e piú si comprende di sapete ben poco.. Per questo chi ha visto pochi orizzonti crede di aver visto molto!
Bisogna ricordare a sè, ed ad altri, che Il giudizio è un arma a doppio taglio, e chi giudica porta gli altri a ripagarlo della stessa moneta giudicandolo.

Il comportamento di ciascuno insegna, rispecchia ed è esempio, spesso seminiamo inconsapevolmente ma poi consapevolmente raccogliamo frutti amari.. 

Dunque nuovi punti di vista e sentire illuminino le nostre ombre, perché i peggiori nemici di noi stessi, siamo proprio noi!

La liberazione non è nella mente ma fuori dalle sue identificazioni nelle sensazioni, nel corpo, nei contenuti della coscienza..

Siamo pura Coscienza, non i suoi contenuti! Una Coscienza libera di espandersi lasciando andare la paura di perdere quello che abitualmente sentiamo e crediamo di essere: la paura di perdere se stessi.

Liberandosi di sé, e non degli altri, o dei problemi.. Si perdono per strada i nemici della pace, e gli attaccamenti all'abitudine ad identificarci con l'immagine di noi stessi e ragionare facendo riferimento ad essa.

Come il sentimento di amore non è un idea della mente, ma una maniera di essere, la liberazione è distacco da contenuti e maniere di essere, per fluire liberi non solo dalla paura.

Che tutti siano liberi sereni e felici, liberi dalla prigione che è proprio se stessi, liberi da un mondo immaginato, realizzato con l'identità emotiva o razionale di pensieri, presupposti, modelli, idee di sè, di altri, anziché percepirlo direttamente così come è.. 

Per fluire liberi oltre questa esperienza di vita, che per qualcuno è una valle di lacrime.
Come nasce un nuovo giorno, Il sole del presente sorga ogni momento successivo del vostro divenire! 
Namastè! 

Abbraccio di Luce!
Gianni Amejo

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