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venerdì 11 ottobre 2019

Come usare il “Flusso di Coscienza” per scoprire Se stessi


“Tutti hanno, intrappolata dentro di sé, dell’energia. Il fatto è che non siamo molto bravi a tirarla fuori”. Bill Bryson



Lo Stream of consciousness” o Flusso di coscienza è una tecnica di scrittura istintiva (per certi versi assimilabile alla scrittura espressiva) che può avere diversi utilizzi interessanti anche nella crescita personale e essere utile per avere piena consapevolezza di se stessi e della propria identità.
Questa tecnica di scrittura viene utilizzata sporadicamente dagli scrittori, ma se modificata con alcuni accorgimenti che vedremo, si rivela molto stimolante anche per il miglioramento personale e per lo sviluppo di una nuova consapevolezza della nostra personalità.
Ma partiamo dall’inizio: cos’è il flusso di coscienza? Questa tecnica di scrittura istintiva sembra comparire per la prima volta verso la fine del 1800 e consiste semplicemente nello scrivere liberamente tutto quello che ci passa per la testa.
Ti sembra semplice, scontato, banale? Ti garantisco che non lo è. Dobbiamo sapere infatti che quando scriviamo normalmente, come ci è stato insegnato a scuola, abbiamo moltissimi limiti che ci impediscono di essere spontanei, mentre il nostro pensiero, così com’è, appare molto veloce e confuso.
La tecnica del stream of consciousness elimina la logica della scrittura, la grammatica e molti condizionamenti linguistici (non tutti), per dare l’opportunità ai pensieri di fissarsi sulla carta quanto più possibile simili alla loro essenza originale. Eliminando questi filtri e riportando sulla carta i nostri pensieri, per così dire “in originale”, possiamo scoprire molte cose interessanti sulla nostra personalità che normalmente non riusciamo a notare. Per sfruttare bene questa tecnica però, dobbiamo comprendere intimamente come funziona e andare ancora più in profondità con l’argomento.

Come funziona il flusso di coscienza e a cosa serve?

Il flusso di coscienza ha svariate funzioni: può aiutarci a superare un momento di stallo nella scrittura e può anche essere utile per trovare nuove idee o per conoscere meglio noi stessi. In questo articolo vedremo nel dettaglio quest’ultimo aspetto legato alla consapevolezza di noi stessi.
Per sfruttare questa tecnica occorre solamente un foglio di carta o un blocco per gli appunti (meglio grande in formato A4) e una penna. Se stai pensando al tuo smartphone o al tuo notebook, lascia stare: occorre scrivere a mano. In realtà si potrebbe usare anche la tastiera, ma ridurremmo sensibilmente la potenza del nostro flusso.
Prenditi 30 minuti di tempo, mettiti comodo e preparati a scrivere velocemente tutto quello che ti passa per la testa, ignorando completamente la grammatica e il senso logico delle frasi. Prima però, vediamo come sfruttare al meglio il flusso di coscienza per riscoprire noi stessi.

Come rendere il flusso di scrittura potentissimo

Naturalmente la pratica costante è la base per migliorare questo esercizio, ma ci sono alcune regole che ho imparato di persona per potenziare il flusso di coscienza.
 Non sbrogliare la matassa. Siamo talmente condizionati dalle nostre credenze, che è molto difficile appuntare qualcosa che apparentemente non ha senso. Prova quindi a non filtrare il flusso annotando cioè solo quello che ti sembra sensato: scrivi libero dai condizionamenti. Ogni frase e ogni parola potrebbe assumere un significato rilevante nei paragrafi successivi o nei futuri flussi di coscienza.
 Non sei a scuola. Quando scrivo di abbandonare la grammatica non mi riferisco soltanto alla punteggiatura, ma proprio al senso logico delle frasi.
– Veloce ma leggibile. A volte, a causa della fretta di annotare i pensieri, mi è capitato di scrivere talmente male da non riuscire più a leggere intere frasi che avevo scritto, per cui sii rapido a scrivere ma cerca di rimanere sempre comprensibile.
– Non rileggere. Non rileggere immediatamente quello che hai scritto, è molto meglio lasciar passare alcuni giorni.
– Riservatezza. Il flusso di coscienza può far emergere desideri, aspirazioni e aspetti del nostro carattere che nemmeno noi conosciamo consapevolmente; quindi se non sei assolutamente certo di volerti esporre, non farlo leggere al primo che capita.
– Scarabocchi. Raramente è utile inserire qualche schizzo, ma come regola generale è molto meglio limitarsi alle sole parole: abbozza un disegno solo se è assolutamente necessario.
 Non avere paura. Il flusso di coscienza a volte può spaventare un po’. Durante la scrittura non è raro annotare cose che in condizioni normali non diremmo mai a nessuno. Spesso si tratta di insulti o di pensieri e giudizi scomodi, sia verso gli altri, sia verso noi stessi. Il trucco per non farsi fermare da queste emozioni, è lasciarsi andare e continuare a scrivere senza pensare: non avere paura di scrivere cose scomode.
Adesso abbiamo tutti gli strumenti per sfruttare al massimo il flusso di coscienza e possiamo procedere con gli esercizi.

Come usare il flusso di coscienza per conoscere se stessi

Primo esercizio: Flusso di coscienza con domande
Per preparare l’esercizio riscrivi sul tuo quaderno le domande che leggerai di seguito e prova a rispondere in modo selvaggio, di getto e senza sosta. Ricorda che non è rilevante il senso logico delle frasi, se ripeti delle parole o se non ti piace come viene scritto, anzi, talvolta la scrittura confusionaria è un segno che i pensieri stanno abbandonando gli schemi che ci sono stati imposti. Ecco le domande.
– Cosa penso di me stesso?
– Cosa mi dà fastidio della mia personalità?
– Sono soddisfatto della mia vita? Cosa mi piace? Cosa non mi piace?
– A quale evento del mio passato ripenso più volte? Perché?
– Cosa mi piace e cosa non mi piace del mio corpo?
– Cosa provo quando qualcuno mi fa un complimento?
– Qual è l’ultimo insulto che ho ricevuto? Perché mi ha dato fastidio?
– Quali comportamenti delle persone a me vicine mi hanno disturbato? Perché?
Ricordati di lasciare sempre il flusso scorrere senza interruzione in modo da non farti coinvolgere da credenze e pregiudizi che normalmente ti bloccano. Tutto deve fluire liberamente.
Se vuoi altre domande utili per conoscerti meglio e per svolgere questo primo esercizio, dai uno sguardo alle domande per conoscersi (https://crescitaindividuale.com/consapevolezza/domande-per-conoscersi/) o alle domande filosofiche esistenziali (https://crescitaindividuale.com/consapevolezza/domande-esistenziali/). Passiamo ora al secondo esercizio che, se ripetuto con meticolosità e sistematicità, è molto più potente del primo.
Secondo esercizio: Flusso di coscienza libero
Nel secondo esercizio è indispensabile non essere turbati da pensieri esterni nocivi, quindi torna molto utile la tecnica preliminare che vedremo dopo per ridurre l’ansia e lo stress. Inoltre, prenditi qualche minuto per distaccarti mentalmente dal mondo che ti circonda, in modo da centrare l’attenzione su te stesso, per farlo segui questi semplici passi:
– Trova una posizione in cui sei comodo
– Fai 3 respiri profondi
– Osserva quello che ti circonda senza fare osservazioni e senza giudicare
– Riporta l’attenzione su te stesso concentrandoti sul respiro
Una volta che ti trovi completamente a tuo agio, inizia a scrivere quello che ti passa per la mente: non importa se apparentemente non c’entra nulla con il tuo carattere o con l’obiettivo del tuo flusso di scrittura. Scrivi e basta, senza farti domande e senza pensare a delle risposte particolari. Fermati solamente quando hai terminato il tempo a tuo disposizione o quando il tuo flusso di scrittura inizia a contaminarsi con giudizi e credenze.
Noterai infatti che per natura è impossibile stoppare il flusso: i pensieri continueranno a emergere costantemente e la mente non sarà mai completamente libera. Tra parentesi, questa condizione di pensiero continuo e persistente è molto ben conosciuta da chi medita con regolarità.

Cos’altro sapere sul flusso di scrittura

– Le difficoltà degli esercizi. Ciò che molti percepiscono come difficoltà all’inizio, è il non sapere cosa scrivere e come dare il giusto incipit al flusso di coscienza. Se hai problemi a iniziare, quindi, annota semplicemente le cose che ti stanno intorno, il colore della penna, la forma del tavolo o la luce della finestra. Dopo di che lascia la mente libera e continua a scrivere senza fermarti: ricorda che non è importante se le cose che scrivi non hanno senso o se sono apparentemente disconnesse tra di loro. Il flusso di coscienza superficialmente è un testo confuso e disordinato.
– Il flusso di coscienza preliminare. Come ho anticipato prima, se sei turbato o hai molti pensieri che ti ronzano in testa, puoi usare un flusso di scrittura preliminare per liberartene. Utilizza la prima parte del tuo quaderno per scrivere tutte le tue preoccupazioni che ti mettono ansia o che ti assillanoTi garantisco che è un ottimo metodo per liberare la mente dalle emozioni negative e dai pensieri infestanti. Per farlo puoi scrivere il discorso che vorresti fare a una persona in particolare, o quello che vorresti dire a te stesso, ricordando sempre di farlo senza filtri e senza condizionamenti.
– Una potenza devastante. Questa semplice pratica di scrittura è davvero potentissima: sicuramente è uno degli esercizi di crescita personale che possono avere un maggiore impatto sulla nostra vita. Per questa ragione ti consiglio di non scoraggiarti nel caso tu non riesca a ottenere subito i risultati che speravi. Prova ad applicarti per qualche giorno, ti garantisco che ne vale davvero la pena.

Come interpretare il flusso di coscienza

Il mio suggerimento è di non rileggere immediatamente quello che hai scritto, ma di lasciar passare almeno 3 giorni. Lo so che la tentazione di rileggere tutto è molto forte, ma cerca di resistere. Se vuoi fare un’esperienza completa di consapevolezza, prova l’esercizio una volta al giorno per una settimana, e solo dopo rileggi tutto quello che hai annotato.
Interpretare quello che abbiamo scritto spesso non è semplice, talvolta però saltano fuori dei dettagli della nostra personalità molto interessanti e soprattutto inediti. Il flusso di coscienza è una vera e propria esperienza introspettiva che consiglio a chiunque. Non è facile, almeno inizialmente, scrivere davvero senza condizionamenti e senza filtri pregiudiziali, ma con qualche ripetizione tutto diventerà più semplice e avremo una consapevolezza superiore di noi stessi.
Per concludere, facciamo un breve riepilogo del sistema:
– Prepara un quaderno per gli appunti grande e ritagliati 20 o 30 minuti di tempo da solo con te stesso
– Usa il flusso di coscienza preliminare per scaricare ansia e preoccupazioni come abbiamo visto
– Inizia a scrivere tutti i tuoi pensieri sulla carta senza tralasciare nulla
– Continua a scrivere in modo selvaggio, senza riflettere minimamente su quello che stai annotando
– Ripeti l’esercizio una volta al giorno per almeno 3 giorni consecutivi
– Attendi una settimana per rileggere il flusso ed esamina quello che hai scritto

L’ultimo consiglio

L’ultimo consiglio che ti fornisco è di non pensare alle parole, ma di appuntare tutti i pensieri sfruttando l’automatismo della scrittura. Riflettere durante il flusso impedisce di far uscire informazioni e dettagli rilevanti che inconsciamente vogliamo tenere segreti anche a noi stessi.
Durante la stesura del flusso di scrittura entrano in gioco anche la nostra onestà intellettuale, la nostra consapevolezza e la nostra volontà di lasciare andare veramente i nostri filtri. Come ti ho anticipato all’inizio dell’articolo, non è affatto semplice… ma è una sfida che alla fine potrà dare grandi risultati.

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