C’era una volta, anzi pare proprio che ci sia ancora una Repubblica, non africana, non di un’isola
sperduta e poco civilizzata, ma un posto dove parlano una lingua a noi perfettamente
comprensibile, dove una banca poteva, e pare possa tutt’ora, permettersi di sottrarre i beni di una
cliente investirli in Hedge fund ad alto rischio senza nessuna autorizzazione, in virtù di una
pseudodelega marchianamente fasulla e evidentemente autoprodotta.
La cosa incredibile è che la Banca Centrale di detto Paese quando interpellata attraverso un
esposto ufficiale, nonostante le evidenze, abbia palesemente coperto gli autori della sottrazione
dicendo anzi che, salvo qualche quisquilia, non aveva trovato nulla di strano nei comportamenti di
quella banca. Molto divertente il fatto che tutta la vigilanza in carica all’epoca dei fatti è già sotto
processo per altre responsabilità penali.
Il bello però è anche che quello Stato ha addirittura firmato una Convenzione onde evitare
riciclaggio e soprattutto finanziamento al terrorismo, ma nessuno in quella banca ha ritenuto che la
sparizione di più di un milione fosse segnalare a chi di dovere.
Ma la cosa pazzesca è che in quello Stato, nel Tribunale che si sta occupando della cosa, hanno già
appurato l’assenza di delega attraverso atto ufficiale di Giudice incaricato nelle indagini sui sistemi
informatici della banca di cui all’inizio, e addirittura che nel verbale di un CdA TUTTI approvano
all’unanimità un tentativo estortivo nei confronti della cliente cui, invece di restituire il maltolto
propongono di abbuonarle un mutuo, mai sottoscritto come da evidenze documentali già presenti
nel casellario penale di quella strana Repubblica!!!
Dulcis in fundo, pensate che in quel Paese lì lo Studio legale della banca ha addirittura formulato
per iscritto tale strana proposta di conciliazione e, come detto, ogni cosa è agli atti, rischiando
ovviamente, se non in possesso di manleva per le responsabilità penali dirette per la produzione di
tale documento ed il suo invio, di venire chiuso definitivamente.
Ecco in quel Paese lì pare che la banca in questione (il cui direttore generale è sia materialmente
responsabile delle firme degli ordini di acquisto dei titoli di cui all’incipit, sia di occultamento alla
giustizia di materiale che avrebbe evitato il procedimento penale e civile nei confronti di tutti gli altri
coinvolti, sia di falso ideologico in atto pubblico (dichiarazioni al giudice) ritiene di non poter
pagare quanto dovuto perché a suo avviso dovrebbe venire aiutata dallo Stato con il credito
d’imposta perché la banca responsabile del tutto è stata acquisita appunto da quella che si trova
nella condizione di mettere a repentaglio l’economia dell’intera Repubblica e di causare perdite al
rating di TUTTE le Banche di quel Paese lì solo per ostinarsi e perseverare in un atto delittuoso, che
verrà ovviamente sanzionato anche a livello internazionale e le cui conseguenze ricadranno
direttamente sulla pelle dei poveri cittadini ignari, che in quella Repubblica i dirigenti, i politici e gli
amministratori continuino a fare cose di tal fatta nonostante la situazione contingente del Paese
stesso.
I nomi del Paese dei coinvolti e quant’altro compresa la documentazione ufficiale stralciata nei dati
sensibili alla prossima puntata.
Rocco Luglio (segretidibanca.it)
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