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sabato 1 novembre 2014

GLI AMANTI DI TERUEL


GLI AMANTI DI TERUEL
La leggenda degli amanti di Teruel è di origini antiche e risale ai primi anni del XIII secolo. Juan de Marcilla ed Isabel de Segura vivevano nel piccolo centro di Teruel. La loro amicizia si trasformò in un sentimento più profondo, l’amore. Amore che non fu accettato dal padre di lei e lo contrastò, per il motivo più antico del mondo: Juan era povero. Ma, Juan non si arrese e fece un accordo secondo il quale doveva riuscire a diventare ricco entro un tempo stabilito. Partì per la guerra, vinse, rischiando anche la morte, tornò entro i cinque anni, come era stato stabilito, ma tutto ciò non era servito. Isabel era andata in sposa ad un fratello del signore di Albarracín. La sofferenza di Juan fu enorme e ottenne un’udienza da Isabel, nella sua casa. Quando la incontrò le chiese un bacio, ma lei, fedele al matrimonio ormai contratto, glielo negò. Il giovane morì per il dolore di aver perso per sempre la donna tanto amata. Durante i funerali, nella chiesa di San Pietro, una donna vestita a lutto entrò e si avvicinò al feretro. Era Isabel che, sollevato il velo, posò le sue labbra su quelle dell’amato, per dargli il bacio negato. Subito cadde al suo fianco senza vita, straziata da rimorso e dal rimpianto.
Molti anni più tardi, nel 1555, furono scoperte due mummie, identificate come quelle dei due amanti: e fu così che la triste storia dell’amore negato di Juan de Marcilla e Isabel de Segura potè essere raccontata in Patria, ma raggiungere i romantici cuori nel mondo. La loro storia parte dal “Mausoleo degli Amanti”, dove i sarcofagi dei due sono conservati. Sulle tombe, poste vicine, sono state scolpite le statue di Juan ed Isabel con le mani tese come a volersi prendere, stringere in un amore non vissuto in vita, ma che li trasporta al di là della volontà umana. Mani che non arrivano nemmeno a sfiorarsi, simbolo di un amore che travalica i concetti umani. Ormai, spiriti liberi, hanno attraversato l’eternità, raggiungendo la felicità, perché l’amore è nell’eternità.

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