Tutte le contraddizioni delle fiale. Il #vaccino contro il #covid, presentato come salvifico in questi primi mesi di inizio della campagna vaccinale, è già stato più volte oggetto del contendere nel dibattito pubblico. Numerose sono state le divergenze tra ciò che veniva raccontato in principio e quella che sarebbe stata la realtà dei fatti. Vale per le dosi prodotte e consegnate dalle case farmaceutiche, per la temperatura di conservazione, per la quantità di inoculazioni da somministrare per rendere il prodotto davvero efficace (o almeno così si spera).
Su questi e altri punti, molto si è dibattuto e anche ironizzato. In particolare sul web si sono susseguite le reazioni di scherno. Una di queste, sotto forma testuale, è stata portata in onda da Fabio #Duranti che in diretta con Francesco Vergovich ha letto "scientificamente provato", ovvero un testo pubblicato e diffuso online. Ecco l'intervento di #FabioDuranti a "Un giorno speciale". 'Scientificamente provato' si intitola questo testo. 'Il vaccino #Pfizer si inocula con due dosi, a distanza di tre settimane l'una dall'altra. Ma anche dodici settimane va bene. Ma pure una dose sola basta e avanza. Magari diluita in due mezze dosi, perché no? Metà subito e un'altra metà con comodo, quando arriveranno. Con una fiala escono 5 dosi, ma anche 6 se le allunghiamo un po'. La conservazione del #vaccino tassativamente deve essere tra -80 e -60 gradi, sennò è acqua fresca. Ma anche a -20 non cambia niente, alla fine che ce frega. Le due dosi devono essere ovviamente dello stesso vaccino, chiaro no? Ma pure una di una marca e una dell'altra va bene lo stesso, basta che la somma faccia due. Uno #Pfzier e uno #Moderna si può fare, ma va bene anche uno #Astrazeneca. Uno #Soberana e uno #Sinovac? No, la somma fa due e non tre perché gli ultimi due vaccini vengono fuori dalla Nato e valgono la metà...'
fonte Radio Radio TV
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