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martedì 29 settembre 2020

Lo scandalo AresGate: una setta tiene in scacco lo spettacolo italiano

 


Da

 Giovanni Bernardi

Una terribile setta tiene in scacco il mondo dello spettacolo anche in Italia. Si tratta di quanto emerge dal cosiddetto “AresGate”.

AresGate
Adua Del Vesco – photo web source

Una presa d’atto sconvolgente di una realtà perversa di cui però è intrinsecamente segnato anche, purtroppo, il sistema dello spettacolo italiano. Lo scandalo è venuto fuori a partire dalle rivelazioni di due attori del programma Il Grande Fratello Vip.

La terribile e inquietante rivelazione dell’AresGate

Durante un confronto sul loro passato, i due concorrenti, Massimiliano Morra e Adua Del Vesco, hanno cominciato a raccontare cosa è accaduto in un periodo molto duro della vita di entrambi. Che porterebbe però a risalire all’interno di una realtà torbida e quasi demoniaca, legata a molti altri personaggi ben noti dello star system italiano.

Tutto riporta a una vera e propria setta, con a capo un personaggio molto controverso, e soprattutto intimamente cattivo. Questa persona ha manipolato a lungo la coppia, esercitando una grande influenza nei loro confronti. Tanto da creare una sorta di “gabbia d’oro”, secondo le parole utilizzate dalle due persone che hanno subito a lungo questo genere di soprusi.

AresGate
Adua Del Vesco – photo web source

L’uomo a capo della setta veniva chiamato “Lucifero”

L’uomo a capo di questa setta veniva addirittura rinominato dai suoi seguaci “Lucifero”. Un nome che lascia ben poco spazio all’immaginazione ma che mostra con chiarezza di genere di realtà stiamo parlando. Il sito Dagospia è risalito all’identità di quest’uomo, che corrisponderebbe allo sceneggiatore e produttore della Ares Film Alberto Tarallo.

Tarallo, autore di numerose fiction di successo Mediaset, avrebbe plagiato decine di personaggi famosi, ed è stato per anni il compagno Teodosio Losito, suicidatosi l’8 gennaio 2019. La concorrente del Grande Fratello, nel parlare di questa vicenda ha confessato di essersi sentita fortemente sconvolta, e che a suo avviso si è trattato di una vera “istigazione al suicidio”.

Si tratterebbe del produttore Mediaset di successo Alberto Tarallo

“C’è stato un periodo che me lo sognavo, mi abbracciava con quel suo sorriso e mi pugnalava nella schiena“, ha spiegato la concorrente parlando del produttore, che nel frattempo ha deciso di diffidare Mediaset su questo argomento.

AresGate
Il produttore Antonio Tarallo, che in sarebbe il capo della setta rivelata durante il programma televisivo Grande Fratello. In gioventù recitò la parte di un trans nel film “L’uomo della strada fa giustizia” – photo web source

Dopo il loro racconto è arrivata la solidarietà di numerosi attori famosi. Personaggi come Nancy Brilli, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Lorenzo Crespi hanno cominciato a rendere pubbliche le loro vicende, aggiungendo uno dietro l’altro inquietanti elementi a questo quadro di per sé già da brivido.

AresGate e i numerosi attori legati a una terribile setta

Queste sarebbero state tra le prime attrici nelle fiction di Tarallo e sembra che ognuna di loro conosca fatti a dir poco inquietanti. Nancy Brilli ad esempio ha spiegato di essere stata eliminata da un giorno all’altro dalle produzioni di Tarallo. “C’erano persone che non mi piacevano, la gestione non era chiara. Mi è stato consigliato di fidanzarmi con un attore. Non mi è parso il caso”, ha spiegato.

Nancy Brilli e Alberto Tarallo in una vecchia foto – photo web source

Eva Grimaldi, alle domande a lei rivolte sull’argomento, si è limitata a rispondere con un “no comment“. Più chiara è stata invece l’attrice Giuliana De Sio: “Una volta sul lancio di una fiction mi hanno chiesto di fingere un flirt, ho rifiutato e mi sono messa a ridere”.

L’attore Lorenzo Crespi: “ora Adua potrebbe essere in pericolo”

Ancora più esplicite e approfondire le dichiarazioni dell’attore Lorenzo Crespi: “La storia di Adua è una storia triste, orrenda, vera, che inizia verso la fine degli anni ’80 inizio anni ’90, coinvolge tutti. Trent’anni di Mediaset, fiction, spettacoli, uomini potentissimi, politici… L’unica cosa che vi chiedo è gentilmente se iniziate ad indagare fate sì che questa ragazza quando esce dal GFVIP venga messa subito sotto protezione. Potrebbe essere in pericolo, questo signor Lucifero ne ha fatte di tutti colori ma era coperto dalla solita famiglia… la sua produzione era una lavatrice!”.

Lorenzo Crespi – photo web source

Crespi ha continuato spiegando che “se fossi un giudice vorrei chiedere una cosa alle creazioni di questo Lucifero: Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Pamela Prati, Valeria Marini e altri… siete sicuri che voi su questa storia non sapete nulla? Il vostro silenzio da una vita è una vergogna”.

Le inquietanti rivelazioni e la necessità di fare luce sullo scandalo

Probabilmente i due concorrenti del Grande Fratello non avevano contezza dell’eco che le loro parole avrebbero suscitato. Purtroppo però si tratta di rivelazioni scandalose che aprono degli squarci su un mondo fortemente inquietante, con dei tratti a dir poco demoniaci. E su cui è necessario fare luce, anche se probabilmente questo genere di notizie cadranno presto nel vuoto.

AresGate, una vicenda che mette in luce gli aspetti demoniaci dello star system – photo web source

Troppi interessi economici e particolari girano intorno a queste realtà, di sette demoniache che rubano la vita a chi vi rimane invischiato. E tutti i grandi organi di informazione, avendo strettissimi rapporto con i “salotti buoni” del potere, anche mediatico, non hanno alcun incentivo e forse nemmeno alcuna libertà di approfondire questo tipo di vicende, tuttavia terribilmente scandalose. 

Giovanni Bernardi

https://www.lalucedimaria.it/lo-scandalo-aresgate-una-setta-tiene-in-scacco-lo-spettacolo-italiano/

lunedì 28 settembre 2020

I vaccini, per Bill Gates

 


 I vaccini, per Bill Gates, sono una filantropia strategica che alimenta le sue numerose attività legate ai vaccini (inclusa l'ambizione di Microsoft di controllare un'impresa globale di vac ID) e gli danno un controllo dittatoriale sulla politica sanitaria globale, la punta di lancia del neoimperialismo aziendale.
L'ossessione di Gates per i vaccini sembra alimentata dalla convinzione messianica di essere ordinato per salvare il mondo con la tecnologia e da una volontà divina di sperimentare le vite degli esseri umani inferiori.
Promettendo di eradicare la poliomielite con $ 1,2 miliardi, Gates ha preso il controllo del National Advisory Board (NAB) indiano e ha imposto 50 vaccini antipolio (fino a 5) a ogni bambino prima dei 5 anni. I medici indiani accusano la campagna Gates di un devastante ceppo vaccinale epidemia di poliomielite che ha paralizzato 496.000 bambini tra il 2000 e il 2017. Nel 2017, il governo indiano ha ridotto il regime vaccinale di Gates e ha sfrattato Gates ei suoi amici dal NAB. I tassi di paralisi della poliomielite sono scesi precipitosamente. Nel 2017, l'Organizzazione mondiale della sanità ha ammesso con riluttanza che l'esplosione globale della polio è prevalentemente un ceppo vaccinale, il che significa che proviene dal programma di vaccini di Gates. Le epidemie più spaventose in Congo, Filippine e Afghanistan sono tutte legate ai vaccini di Gates. Nel 2018, ¾ dei casi globali di polio provenivano dai vaccini di Gates.
Nel 2014, la Fondazione Gates ha finanziato test di vaccini HPV sperimentali, sviluppati da GSK e Merck, su 23.000 ragazze in remote province indiane. Circa 1.200 hanno sofferto di gravi effetti collaterali, inclusi disturbi autoimmuni e della fertilità. Sette sono morti. Le indagini del governo indiano hanno accusato che i ricercatori finanziati da Gates hanno commesso violazioni etiche pervasive: fare pressione sulle ragazze vulnerabili del villaggio nel processo, intimidire i genitori, falsificare i moduli di consenso e rifiutare le cure mediche alle ragazze ferite. Il caso è ora alla Corte Suprema del Paese.
Nel 2010, la Gates Foundation ha finanziato una sperimentazione di un vaccino contro la malaria sperimentale di GSK, uccidendo 151 neonati africani e causando gravi effetti avversi tra cui paralisi, convulsioni e convulsioni febbrili a 1.048 dei 5.049 bambini. 
https://archive.fo/AUx82#selection-233.0-233.16

martedì 22 settembre 2020

"GUARDATE BENE! C'È UN 30% CHE SI È RIBELLATO AL PENSIERO UNICO IMPOSTO DAI PARTITI" ► Fabio Duranti


La verità delle urne si è manifestata nel corso dell'election day dello scorso 20 e 21 settembre. Il popolo ha votato e il risultato è che dal prossimo scioglimento delle #Camere saranno 345 i #parlamentari in meno, 230 alla #Camera e 115 al #Senato. Ne consegue che in futuro, vicino o lontano non è dato saperlo, l'assemblea legislativa nazionale sarà composta da 600 membri: 400 deputati e 200 senatori. Un trionfo per gli esponenti del #Movimento #5Stelle, almeno stando ai propositi della vigilia e alle reazioni post voto. La retorica dell'anti politica continua a fare presa sui cittadini, nonostante la duplice esperienza di #Governo negli ultimi due anni abbia dimostrato un'inversione delle pulsioni contro la casta del primo grillismo. Alle volontà del Movimento si sono accodate nel periodo di campagna elettorale tutti i partiti di spicco nell'arco costituzionale. Secondo Fabio #Duranti, intervenuto ai microfoni di Francesco Vergovich, l'onda del pensiero unico è stata determinante per il risultato decretato dalle urne. Ecco l'intervento di #FabioDuranti a "Un giorno speciale". "C'è un risultato storico. Il giorno dopo le elezioni hanno vinto tutti, son tutti contenti... Però noi che dobbiamo analizzare un dato più al di fuori, non siamo politici, possiamo dire che la nostra indicazione di votare no al #referendum è stata recepita. Tutti i #partiti hanno indicato il sì e a mio parere l'analisi più forte è che oggi esiste un 30% delle persone che sono andate a votare e che hanno disatteso le indicazioni dei partiti. La #Costituzione è stata violata momentaneamente. Bisognerà vedere il futuro cosa ci riserva, probabilmente ci riserva grandi sorprese perché noi abbiamo notato che nonostante ci fossero stati attacchi pesantissimi la gente non si è fatta convincere. E quel 70% sono persone che probabilmente non erano informate. In realtà la colpa non è dei cittadini. Le persone, quando non sono informate sulla realtà, non possono prendere decisioni diverse. Pensate che non sia tutto collegato? E' tutto collegato. Noi riteniamo che il #taglio dei parlamentari sia la strada che porta alla #dittatura. La strada che porta ad un disastro economico del Paese perché lascia che le caste si appropino delle nostre ricchezze. Noi guardiamo quel 30% che si ribella ad un sistema di un pensiero unico di tutti i #partiti che ha detto votate sì. E il 30% ha detto no, io non ti seguo. Io credo che ci sia una grandissima fetta di cittadini italiani che hanno seguito l'onda #populista.


sabato 19 settembre 2020

COMUNQUE VADA IL VOTO, PASSERETE ALLA STORIA COME PEGGIOR GOVERNO E PARLAMENTO DI SEMPRE - Rizzo


Siamo nel weekend decisivo della #campagna #elettorale per le #elezioni #regionali e anche per il #referendum. Cosa accadrà dopo? Io credo che le elezioni regionali saranno un colpo per questo #Governo e per il centrosinistra, colpo che potrà essere alleviato solo dalla vittoria del Sì al referendum. Bisognerà capire se l'elettorato del centrodestra intenderà dare un Sì al #Movimento #5Stelle oppure se l'elettorato del centrodestra capirà che dare un No al referendum vorrà dire affossarlo e di conseguenza anche il Governo. Alla fine di tutto credo che questi parlamentari che sono attaccati con il vinavil alle loro poltrone non si smuoveranno, quindi il Governo continuerà una corsa che porterà sul precipizio il paese. Questi parlamentari sono pronti a votare qualunque premier, qualunque cosa. Il basso livello di qualità di questo Governo alla fine è anche la sua forza perché questo #Parlamento dal punto di vista della qualità dei parlamentari è stato il peggiore della #Storia della #Repubblica italiana.
fonte Radio Radio TV

 

venerdì 18 settembre 2020

L’alleanza tra Viganò e Trump è il bastione contro il Nuovo Ordine Mondiale





 di Cesare Sacchetti

Un’intervista profonda e molto dettagliata che affronta tutti i temi più rilevanti del momento.

E’ quella che l’arcivescovo italiano, monsignor Carlo Maria Viganò, ha rilasciato al giornalista Marco Tosatti.

Si parte dalla crisi di valori del mondo moderno fino ad arrivare alle prossime elezioni degli Stati Uniti che l’arcivescovo crede vedranno un intervento della Divina Provvidenza per consegnare la vittoria a Trump e tenere così l’America e il mondo lontani dallo spettro della morsa totalitaria che l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale porterebbe.

L’aspetto più importante dal quale parte Viganò è la crisi della Chiesa cattolica precipitata nella deriva modernista ormai da molto tempo.

Per comprendere le cause di questo declino è imprescindibile, come fa correttamente notare lo stesso arcivescovo, risalire al Concilio Vaticano II del 1962.

Il Concilio ha di fatto segnato l’inizio della fine della Chiesa cattolica. Lo spirito conciliare è significato di fatto l’apertura al mondo da parte della Chiesa.


Un’apertura che ha portato conseguentemente l’istituzione cattolica ad adattarsi alle leggi del mondo e a cercare di piacere e compiacere il potere temporale, quando il magistero della Chiesa avrebbe dovuto avere la funzione opposta.

La Chiesa ha una storia millenaria proprio perchè essa non ha cercato la legittimazione di monarchie e repubbliche, ma al contrario ha sempre ribadito la sua autorità morale e i suoi principi eterni che non si adattano al cambio delle stagioni.

Il Vangelo di Cristo non deve rincorrere lo spirito del tempo, ma piuttosto è il tempo che deve cercare di preservare intatto il suo messaggio.

Il Concilio: la Chiesa modernista si piega allo spirito del mondo

Il Concilio ha posto fine a quella che è stata la Chiesa per quasi 2000 anni. Da quel momento in poi, l’istituzione cattolica ha preferito adattarsi al mondo e ai suoi fini.

C’è infatti in questo senso uno stretto legame tra la Chiesa conciliare e i movimenti di protesta sessantottini.

Viganò osserva che i secondi non sarebbero stati possibili senza una sorta di benedizione della prima.


Così come i movimenti di quegli anni arrivarono a mettere in discussione ogni singola istituzione della civiltà europea e cattolica, di rimando i vescovi dell’epoca misero in discussione l’autorità papale.

Lo spirito della ribellione e soprattutto della rivoluzione nasce in seno al Concilio e raggiunge la società di allora che a sua volta si scaglia con ferocia contro tutti i valori della tradizione cristiana.

La famiglia naturale è sicuramente il primo nemico della rivoluzione sessantottina perchè essa è l’architrave dello Stato nazionale.

Se si indebolisce il nucleo della famiglia, si indebolisce di conseguenza la nazione stessa perchè vengono meno le solide fondamenta della civiltà stessa.

Il femminismo in questo senso ha assunto un ruolo disgregativo senza precedenti perchè piuttosto che esaltare la femminilità della donna ne ha negato la sua natura.

L’orribile e disumano slogan “il corpo è mio e me lo gestisco io” è stato l’atto più crudele che si potesse fare contro la donna, incoraggiata a praticare l’orribile trauma dell’aborto e a disfarsi della vita che porta in grembo come se fosse una zavorra.

Bergoglio dunque non è giunto per caso.

Bergoglio è il pontefice figlio diretto dello spirito eversivo e rivoluzionario del concilio e dei movimenti sessantottini.

La sua missione è quella di plasmare la Chiesa alle leggi liberali e anticattoliche del mondo per poter favorire così l’avanzata del mondialismo e dei poteri massonici che invece dovrebbe respingere.

Tutto questo non è accaduto per una mera fatalità della storia.

E’ stato un processo di infiltrazione studiato a tavolino dai nemici tradizionali della Chiesa, su tutti la massoneria.

La strategia del mondialismo per infiltrare e governare la Chiesa

Per favorire l’avvento di un Nuovo Ordine Mondiale, occorreva mettere le mani sul soglio di Pietro.

Il Nuovo Ordine Mondiale assume senz’altro le caratteristiche una dottrina politica, ma soprattutto è ancora di più una vera e propria religione i cui principi si richiamano apertamente alle antiche religioni misteriche in aperto e completo contrasto con i principi del cristianesimo.

Per comprendere chiaramente quali sono i principi spirituali che animano l’idea di costruire un unico governo mondiale occorre comprendere la teosofia, che per le sue caratteristiche può essere considerata la religione del Nuovo Ordine Mondiale.

Madame Blavatsky, l’occultista fondatrice di questa religione e presidente della società teosofica nel 1875, sosteneva che Lucifero ha in realtà le doti di un Dio “buono” in quanto avrebbe, a suo dire, donato agli uomini la conoscenza, mentre il Dio della Bibbia veniva visto come un tiranno oppressore.

La teosofia dunque è fondata su una inversione dei valori della cristianità, nella quale il bene diventa male e viceversa.

Soprattutto, a differenza della religione cristiana, crede che la salvezza non passi attraverso la fede in Cristo, ma piuttosto nella conoscenza.

Questa religione assume una valenza fondamentale nel Nuovo Ordine Mondiale, ed è uno dei successori di Madame Blavatsky alla guida della società teosofica a spiegarlo, ovvero Alice Bailey nella sua opera “L’esteriorizzazione della gerarchia.”

Alice Bailey, oltre a succedere alla Blavatsky, fondò l’associazione “Lucifer Trust” il cui nome fa già intuire chiaramente a chi si ispira.

Successivamente il nome fu cambiato in Lucis Trust e oggi questa associazione gode di uno status privilegiato se si pensa che all’ONU riveste la funzione di consulente presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite , una circostanza che aiuta ancora a comprendere meglio a quali principi si ispira la stessa ONU, considerata dalle élite la base del futuro governo mondiale.

La Bailey nel suo libro spiega chiaramente che la divinità religiosa che dovrà ispirare e guidare la formazione dello Stato globale sarà Sanat Kumara, che è l’anagramma di Satana.

La presidente di Lucis Trust descrive poi la strategia attraverso la quale questa religione esoterica dovrà diffondersi e appunto esteriorizzarsi definitivamente.

Nella sua idea, le istituzioni che dovevano avere il compito di portare avanti questo nuovo culto pagano sono principalmente tre: le logge massoniche, la scuola e la Chiesa.

Prendersi la Chiesa dunque era assolutamente imprescindibile per i vertici del mondialismo.

La Chiesa è l’istituzione che custodisce e difende la Rivelazione e se smette di assumere questa funzione, gli ostacoli verso un governo mondiale e una religione globale vengono virtualmente del tutto rimossi.

Ma la guerra alla Chiesa non è stata combattuta frontalmente. I suoi nemici hanno scelto un’altra tattica più efficace e diabolica, ovvero quella dell’infiltrazione nelle sue gerarchie.

Non è un processo che si è consumato nell’arco di pochi mesi, ma di decenni.

Bella Dodd, una dissidente del partito comunista americano poi convertitasi al cattolicesimo, raccontò come già negli anni’50 le file della Chiesa erano state infiltrate da membri della sinistra atea e comunista.

Bergoglio, come si diceva sopra, non è dunque il risultato di un processo casuale.

E’ il diretto risultato di quella strategia di infiltrazione che oggi ha portato la Curia ad essere il principale sponsor del Nuovo Ordine Mondiale che in realtà dovrebbe combattere.

La società contemporanea che governa il mondo e le istituzioni terrene assomiglia purtroppo sempre più terribilmente a quella contro la quale mise in guardia Leone XIII che definì la massoneria una “personificazione permanente della Rivoluzione” che mira ad instaurare “una sorta di società alla rovescia il cui unico scopo è quello di esercitare un dominio occulto sulla società per come la conosciamo.”

Oggi i vertici della Chiesa si dichiarano cattolici, ma sono i loro stessi comportamenti e contiguità con gli ambienti del partito democratico americano a dimostrare che questa è solo una dichiarazione di facciata che non corrisponde alla sostanza dei loro atti.

Monsignor Viganò sta denunciando a gran voce questa falsa chiesa che non si prostra davanti a Cristo, ma piuttosto davanti ai suoi nemici.

L’allenza tra Trump e Viganò indispensabile per combattere il deep state e la deep church

Se è senz’altro vero che la battaglia che sta conducendo Trump negli Stati Uniti è fondamentale per fare in modo che l’America continui a combattere il globalismo, è senz’altro vero che la battaglia dell’arcivescovo lo è altrettanto e forse lo è ancora di più perchè senza la Chiesa dalla sua parte, non potrà mai nascere la religione pagana del Nuovo Ordine Mondiale.

E’ indubitabile che il deep state di Washington, nemico di Trump, sia profondamente legato alla deep church di Bergoglio.

Allo stesso tempo, la sponda tra Trump e Viganò potrebbe costituire quel contrappeso indispensabile per combattere sia il primo che la seconda.

Per mettere un freno al mondialismo, l’America è indispensabile ma lo è anche preservare la vera Chiesa cattolica che non vuole che il mondo precipiti nell’oscurità di un regime così ferocemente nemico dell’umanità come mai si era probabilmente visto nella storia.

E’ per questo che l’incontro ideale tra questi due uomini non sembra essere stato il frutto di una mera casualità.

Monsignor Viganò nella sua intervista alla fine sembra essere convinto che Dio permetterà a Trump di restare altri quattro anni alla Casa Bianca e di continuare la sua missione per rendere gli Stati Uniti una nazione indipendente e non sottomessa ai desideri della cabala.

L’arcivescovo italiano invece sembra avere un’altra missione, probabilmente ancora più decisiva per le sorti comuni.

Impedire che la chiesa di Bergoglio intrisa dallo spirito della massoneria continui nell’opera di scioglimento di questa istituzione sull’altare della futura religione mondiale.

A Trump dunque sarebbe stato assegnato il compito di schiacciare la testa politica del serpente.

A Viganò invece sembra essere stato assegnato il compito di schiacciare la testa religiosa del serpente.

La figura dell’arcivescovo è sicuramente la più autorevole e ferma contro la deriva dei disvalori che stanno consumando la civiltà occidentale.

Mentre la chiesa di Bergoglio ha di fatto sostituito il culto di Cristo con quello del migrante, prosegue intanto la esteriorizzazione della gerarchia anticristiana di cui parlava Alice Bailey.

Tutto ciò che è cristiano e sopratutto cattolico è sotto attacco.

Le chiese vengono bruciate, i simboli cristiani oltraggiati e si fa sempre più largo l’aberrante pratica della pedofilia.

Tra gli esempi più recenti di questo inquietante fenomeno c’è senza dubbio quello della serie tv Cuties del canale Netflix nel quale vengono mostrate bambine danzanti seminude.

Non si è levata una singola voce di protesta nè di indignazione sui cosiddetti media mainstream. Bergoglio, ancora una volta è rimasto in silenzio di fronte a tale oltraggio, e al contrario sembra ormai abbandonato ad una sorta di edonismo che lo spinge più ad interessarsi dei piaceri della vita che a governare la Chiesa di Cristo.

Lo stesso sta accadendo nella cosiddetta “pandemia” più anomali

a della storia che piuttosto che produrre malati, continua a sfornare enormi quantità di sani.

Nelle scuole e nella società ha preso piede il vero virus, quello del distanziamento sociale che spinge a considerare il prossimo e il proprio compagno di banco come un nemico.

Le giovani generazioni verranno inculcate sin dall’infanzia a crescere con la paura di chi gli sta accanto dando vita ad una società dell’odio e del sospetto permanente.

In Europa, innocenti cittadini finiscono agli arresti per non aver indossato delle mascherine non in quanto queste siano efficaci a prevenire qualsivoglia contagio di un agente virale, ma piuttosto per punire coloro che hanno osato dissentire dai diktat della nascente dittatura mondiale e al contempo mandare un segnale a tutti gli altri.

Il regime è spietato e non perdona.

Non una singola voce si è levata dalle gerarchie vaticane contro questa deriva autoritaria che sembra superare in quanto a metodi repressivi i più feroci totalitarismi del secolo scorso.

Al contrario, la voce della Chiesa di Bergoglio si è levata a benedire questa malvagia ferocia senza precedenti.

Tra le gerarchie ecclesiastiche la voce di Viganò è stata una delle poche, se non la sola, a condannare la deriva di questa nuova dittatura sanitaria.

L’ex nunzio apostolico ha compreso perfettamente quanto è importante in questo momento che Trump resti alla Casa Bianca e allo stesso tempo ha chiaramente compreso che occorre respingere con forza la via del compromesso. Piuttosto è giunto il momento di richiamarsi all’insegnamento dei Vangeli.

Sia il vostro parlare chiaro “si, si; no; no“, e non incerto e contradditorio su questione sulle quali non può esserci ambiguità, ma solo chiarezza e linearità di scelta.

Se dunque il presidente degli Stati Uniti appare oggi indubbiamente come un baluardo politico contro l’avanzata del Nuovo Ordine Mondiale, specularmente l’arcivescovo appare come un presidio spirituale imprescindibile in questa lotta.

C’è un passo nella Bibbia che descrive perfettamente la natura della guerra che il mondo sta attraversando ed è quello citato nella lettera agli Efesini di San Paolo.

La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Sono gli spiriti del male che in questo momento stanno flagellando l’umanità e sono quegli stessi spiriti ai quali si ispirano i governanti corrotti e schiavi di questo culto di morte che odia Dio e gli uomini.

Questa inedita alleanza tra l’America, la vera Chiesa cattolica e potenzialmente anche la Russia di Putin, sembra essere il più solido bastione per frenare la rapida ascesa del mondialismo e preservare le nazioni e la cristianità.

Dunque forse non è stato affatto un caso che Trump sia diventato presidente degli Stati Uniti, così come non è stato affatto un caso che Viganò abbia iniziato una corrispondenza con lui.

Per vincere questa guerra occorre combattere gli agenti del mondialismo nelle istituzioni terrene ma soprattutto occorre combattere gli elementi eversivi e anticattolici che hanno preso il controllo della Chiesa e l’hanno trasformata nella cassa di risonanza della nuova religione anticristiana.

Se davvero esiste un disegno divino che ha affidato a questi due uomini il compito di impedire l’ascesa della dittatura più disumana della storia, lo si scoprirà molto presto.

Nel frattempo, chi ha a cuore il proprio futuro e quello delle giovani generazioni, continui a prepararsi spiritualmente.

Soprattutto, preghi perchè l’alleanza tra Trump e Viganò riesca a squarciare una volta per tutte le tenebre che sono calate sul mondo.

https://lacrunadellago.net/2020/09/16/lalleanza-tra-vigano-e-trump-e-il-bastione-contro-il-nuovo-ordine-mondiale/

https://oshoite.blogspot.com/2020/09/lalleanza-tra-vigano-e-trump-e-il.html