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giovedì 30 novembre 2017

Fino a quando non allontanerai certe persone dalla tua vita continuerai a stare male


















Per essere finalmente felici, dovremo evitare tutti gli elementi di tossicità che ci trascinano giù… mi riferisco alle persone sempre pronte a spettegolare, a scoraggiarti, a suggerirti gli scenari più catastrofici, agli approfittatori, ai pigri, ai manipolatori ecc.

A volte ci serve cambiare aria, persone, giro di amici per potere ricominciare da zero la propria vita. Le cosiddette persone “tossiche” non hanno la capacità di apprezzare gli aspetti positivi e sono sempre intenti a rendere tutto più complicato. Per questo motivo è fondamentale allontanarle dalla nostra vita, dato che hanno la capacità di diventare un ostacolo quando dobbiamo risolvere situazioni difficili.


Allontanare le persone sgradite è come abbandonare a poco a poco una zavorra che vi portavate dietro solo per la paura di rimanere da soli. Probabilmente in questo momento della nostra vita frequentiamo almeno una persona tossica e magari non ne siamo nemmeno consapevoli. Se non siamo del tutto felici, chi dovremmo allontanare dalla nostra vita? In che modo possiamo allontanarle?
7 tipologie di “persone tossiche”


Abbiamo una nostra personalità e una nostra identità che deve essere preservata dalla negatività. Dobbiamo attirare le persone verso di noi, non allontanarle e per fare questo dobbiamo evitare accuratamente di venire contaminati dalle persone negative, lamentose, dedite al pettegolezzo e che giudicano tutti quelli che hanno successi professionali a cui loro non riescono ad ambire. Vediamo nel dettaglio le tipologie di persone da allontanare dalla nostra vita


1) L’approfittatore


Questa tipologia fa sicuramente parte delle persone da allontanare. Gli approfittatori sono coloro che attraverso la propria commiserazione cercano di ottenere il nostro aiuto. Esistono diversi tipi di approfittatori, ma poniamo l’enfasi su due in particolare: i ‘manipolatori’ e ‘quelli che vogliono suscitare la nostra pena’. I primi sono quelli che si approfittano del loro status sociale, delle loro abilità o di qualsiasi altro tipo di qualità, al fine di farci sentire inferiori o dipendenti. Adottano un atteggiamento dominante e subdolo, per farci fare tutto ciò che loro vogliono, anche se noi non lo vogliamo.


Poi vi è la categoria dell’eterno sfortunato, un tipologia di persone che fa leva sulla nostra disponibilità e la nostra accondiscendenza; assume un atteggiamento subdolo che ci porta ad aiutarlo e a risolvere i suoi problemi dato che ci sentiamo obbligati ad offrirgli un aiuto. Nonostante non ci sia nulla di male ad aiutare un amico in un momento difficile, è importante fare attenzione a quando ciò diventa una pratica troppo frequente.


2) Chi non si assume le proprie responsabilità


Chi è incapace di riconoscere i propri errori, dando sempre la colpa agli altri, influisce negativamente sulle nostre vite. Non solo può trasmetterci questo tipo di atteggiamento, ma può anche trasformarci in sue vittime in qualsiasi momento. Queste persone sono troppo immature e non hanno le qualità necessarie ad affrontare le difficoltà. Se non le allontaniamo il prima possibile, ci sono grandi probabilità che finiremo per farci carico dei loro problemi.


3) Qualcuno/a a cui non stiamo simpatici


A causa del nostro modo di vivere, della nostra personalità o di qualsiasi altra qualità, possiamo non essere simpatici o non essere apprezzati da qualcuno. Purtroppo, ciò può costituire un problema. Spesso infatti commettiamo l’errore di sprecare molte energie per piacere a qualcuno che non ci apprezza, perdendo di vista le nostre reali priorità.


Per quanto possiamo sforzarci, infatti, dobbiamo accettare che ci sono persone che, semplicemente, non sentono alcuna affinità con noi e che sono infastidite dalla nostra presenza. Per questo motivo, invece di cercare a tutti i costi di piacere a tutti, dovremmo concentrarci su coloro che ci vogliono nella loro vita incondizionatamente.


4) Chi ha paura di uscire della sua ‘zona di confort’


Per avere una vita piena di avventure ed emozioni nuove, forse faremmo meglio ad allontanare le persone che non sono disposte ad uscire mai dalla loro zona di confort. Queste persone hanno paura di tutto; di conseguenza spingono anche noi ad aver paura di vivere esperienze diverse.


5) Chi sottolinea continuamente i nostri difetti


Tutti hanno dei difetti e a volte è anche giusto che gli altri ce li facciano notare per poterli superare e migliorarci come persone. Tuttavia, è molto importante saper distinguere tra coloro che esprimono il loro parere su di noi in modo onesto e costruttivo, e coloro che, invece, vedono nei nostri difetti una debolezza e ne approfittano per attaccarci. Chi è sempre pronto a sottolineare e a criticare i nostri errori, senza tuttavia mettere in evidenza i nostri pregi e i nostri successi, è una persona tossica che ha solo l’obiettivo di distruggere la nostra autostima.


6) Chi ci riempie di dubbi


In alcune occasioni è importante avere qualcuno che ci aiuti ad evidenziare i rischi che comportano determinate situazioni o scelte. Vi sono persone, però, che sembra facciano solo questo nella vita: seminare dubbi e cercare di ostacolare i desideri e gli entusiasmi altrui.


Si tratta delle tipiche persone che affrontano la loro vita nella costante paura di fallire; persone non disposte a mettersi in gioco ma che soprattutto vogliono che anche gli altri siano così. Per questo motivo, cercano di sabotare qualsiasi progetto diverso dal loro, seminando insicurezze e negatività.


7) Il pigro


Anche chi ha una mentalità molto forte, può a volte lasciarsi trascinare da coloro che non vedono la necessità di fare nulla. Relazionarsi con persone di questo tipo, farà diminuire la nostra stessa produttività. La pigrizia è un difetto molto contagioso. Circondarsi di persone pigre, prima o poi, ci porterà a diventarlo anche noi.
Come allontanare le persone che ostacolano la nostra felicità


Allontanare le persone sgradite non è mai semplice, visto che poi si ha a che fare con tutta una serie di giudizi sicuramente negativi. Ci sono almeno due modi per farlo: il primo è lento e relativamente indolore; il secondo duro e immediato. Il primo metodo consiste semplicemente in un allontanamento graduale: chiama sempre meno questa persona, fai in modo di essere sempre impegnata/o quando la persona indesiderata ti invita. Quando ti chiama, non parlare troppo di te, in questo modo diminuirai l’intimità. Se uscite, cerca di coinvolgere altre persone e dai più attenzione a loro.


Ti sembra un approccio un po’ subdolo? Allora ti consiglio il secondo metodo che prevede una disarmante sincerità. Parla con la persona che vuoi allontanare dalla tua vita e falle un bel discorsetto; spiegale le ragioni della tua decisione, cercando di non dargliene la colpa e sottolineando che sono cose che capitano. Per mettere in atto questa seconda opzione, serve una buona dose di coraggio e di fermezza, ma è sicuramente di immediato successo.






http://naturamorevole.blogspot.it/2017/11/fino-quando-non-allontanerai-certe.html

Trasmettiamo e riceviamo energia: gli shamani lo sanno, ma anche Tesla lo aveva capito















Viviamo in un mare di energie sottili. Tutta la materia, incluso il corpo fisico, è un collettore di questa energia universale. I nostri pensieri ed emozioni sono una forma di energia




Viviamo in un mare di energie sottili: possiamo diventarne consapevoli ed imparare ad usarle. Le antiche culture avevano capito che viviamo in un ampio mare di energia. Avevano capito che stelle e pianeti sono esseri consci che comunicano tra loro. Credevano che gli alberi servissero come antenne, cosicchè le energie sottili e le informazioni presenti in natura potessero fluire dalla Terra alle stelle e pianeti e viceversa da tutti i corpi celesti alla Terra.

Insegnavano che ogni cosa ed ogni essere ha coscienza e canalizza questa energia secondo le sue possibilità, per agevolare questo dialogo cosmico essenziale.Infatti, essi capivano che tutta la materia, incluso il corpo fisico, è un collettore di questa energia universale. Riconoscevano che i nostri pensieri ed emozioni sono una forma di energia e che quando sono in armonia con il campo di energia vivente dell’universo, diventiamo dei canali puliti.

Ne consegue che la forza vitale della terra e del cosmo, fluisce attraverso di noi con piu’ abbondanza e fluidità, guidando la nostra evoluzione, permettendoci nuove prospettive e il risveglio in noi di migliori abilità . Queste abilità includono una superiore creatività, una percezione extrasensoriale e la capacità di far accadere incredibile guarigione fisica.

Gli shamani imparano a sentire, percepire ed usare questa energia senza filtrarla o distorcerla. Si riferiscono spesso a questo processo come a quello per “diventare un osso vuoto”.

Trasmettiamo e riceviamo energia

Questo mare universale di energia, chiamato Qi in China e Prana in India, circola attraversando i nostri corpi, interagisce con lo spettro elettromagnetico ed include altre energie piu’ sottili, che la scienza occidentale non ha ancora compreso.(1)

E’ un concetto fondamentale della agopuntura, in cui si usano aghi sottili per promuovere il flusso di energia vitale attraverso i meridiani del corpo. E’ la forza interiore che progrediti artisti delle arti marziali coltivano e dirigono verso l’esterno

Gli Hopi del Sud-Ovest americano, usano il termine Kachina per descrivere il mondo delle energie sottili. Fanno rituali e cerimonie per interagire con Kachina per poter attrarre la pioggia e far crescere i loro raccolti e ricevere guarigione ed altri benefici.

I Dogon dell’Africa chiamano Bayuali, il canale attraverso cui la Terra proietta energie attraverso di noi. Chiamano Yenu, il canale attraverso cui riceviamo energie dal cosmo. Dogon credono che sia nostra responsabilità come umani diventare canali puliti per facilitare il flusso di energie cosmiche piuttosto che interferire od ostruirle.

Sebbene la medicina occidentale limiti la sua attenzione alle energie elettromagnetiche, riconosce tuttavia che il corpo umano funziona come un’antenna a due direzioni

I medici usano dei mezzi come l’ECG (elettrocardiogramma) e l’EEG (elettroencefalogramma) per determinare se un paziente è ancora vivo, misurando l’energia elettrica che vien trasmessa da dentro il corpo di un dato paziente. Comprendono che i nostri corpi ricevono informazioni da campi elettromagnetici che sono nel nostro ambiente, per regolare ritmi circadiani, come i cicli di sonno-veglia

Studi scientifici indicano che la colonna vertebrale (che contiene fluido cerebrospinale che è conduttivo) agisce come una antenna naturale e che il DNA serve come una antenna frattale , capace di operare a varie frequenze diverse e simultaneamente

E’ anche interessante notare che l’esercito USA dimostrò che gli alberi funzionano come ottime antenne per le comunicazioni wireless e li usarono
per questo scopo durante la Guerra del Vietnam (4)


La terra e il cosmo scambiano energia e informazione

Nikola Tesla – il fisico le cui invenzioni sono alla base del nostro uso moderno della elettricità e delle tecnologie wireless, come la corrente alternata, la radio, i raggi x, il radar il telecomando- scoprì che la Terra riceve, immagazzina e trasmette energia. Nel 1899 costrui un laboratorio a Colorado Springs in cima al Monte Pikes, un sito considerato sacro dagli Indiani Hopi e Ute

Mentre faceva esperimenti in quella località, intercettò onde di frequenze estremamente basse (ELF) di energia elettromagnetica, che venivano naturalmente trasmesse all’intero della cavità tra la superficie della Terra e la ionosfera, 80 km sopra la Terra.

Scopri che con queste onde ELF, quelle che vibravano a 8 cicli al secondo (8 Hz), fluivano più regolarmente tra la terra e la ionosfera , con meno resistenza e maggiore ampiezza (forza o potere) (5)

Tesla credeva che fosse possibile usare questa frequenza innata di circa 8Hz come onda vettore per trasmettere informazioni e energia senza fili , in ogni parte del mondo (6) ed era molto interessato a preservare le risorse naturali della Terra per le generazioni future. Parlò con veemenza sul bisogno di smettere con l’uso del carburante come fonte di energia.

Il suo obbiettivo era quello di imbrigliare “proprio l’ingranaggio della natura” attingendo a quell’accumulatore naturale e rinnovabile che esiste tra la Terra e la ionosfera. (7)

Non gli fu possibile ricevere sufficienti sponsorizzazioni per completare quei progetti che implicavano la trasmissione di energia senza fili, tuttavia la sua idea della trasmissione senza fili portarono alla invenzione sia della radio AM che FM. (8)

Tesla affermò anche che durante il suo tempo a Pikes Peak, registro’ delle onde radio che venivano emesse dal cosmo alla Terra. Ora i paesi nel mondo usano onde radio per analizzare la composizione di stelle e pianeti. (9)



Nel 1952, un fisico chiamato Schumann misurò la frequenza di risonanza della cavità della ionosfera terrestre e risultò piu’ precisamente che fosse di
7.83 Hz (confermando i calcoli di Tesla di circa 8 Hz). La terra riceve e trasmette una frequenza energetica misurabile che circonda tutta la vita su questo pianeta. Si è scoperto che il cervello umano, in uno stato di profonda meditazione , abbassa le sue oscillazioni di onde cerebrali per armonizzarsi con la frequenza di risonanza della Terra.

Ci sintonizziamo in questo dialogo energetico col cosmo, adattando la frequenza delle nostre onde cerebrali

Nelle tradizioni shamaniche, i tamburi sono stati usati a lungo per produrre vibrazioni ritmiche che assistono lo shamano a sintonizzare la sua mente con il campo di energia vivente. In questo stato alterato di coscienza, lo shamano professionista è in grado di interagire con il mondo non fisico.

Gli shamani canalizzano e trasmettono energie universali e sottili per aiutare la guarigione di se stessi e degli altri. Ricevono anche informazioni in forma di immagini vivide, pensieri, parole, idee, comunicate loro dalle guide e dagli antenati dal mondo dello spirito.

Questa tradizione shamanica è stata studiata usando i test di EEG. I risultati hanno mostrato che lo schema dell’onda cerebrale dei soggetti si abbassa a livello Theta. (10) .
Si entra in questo stato quando la maggioranza delle onde cerebrali trasmesse dal soggetto, comincia ad oscillare ad una frequenza di 4-8cicli al secondo (4-8 Hz).

Gli studi sull’EEG eseguiti su meditanti regolari hanno rivelato che anche loro entrano in questo stato durante periodi di profonda meditazione (11)

Coloro che praticano una costante meditazione spesso riportano esperienze di un cambiamento di coscienza delle energie intorno, ma anche improvvise comprensioni, visioni a colori, nuove abilità e guarigione fisica. Dicono anche che tanto piu’ meditano, tanto piu’ semplice diventa accedere questo stato alterato.

Tesla era consapevole di questo campo di energia vivente. In questo articolo, Man’s Greatest Achievement, egli usò dei termini vedici come Prana e Akasha per descrivere questo campo, da cui viene generata tutta la materia percepibile. Disse anche che aveva accumulato molte delle sue idee, mentre era da solo in profonda meditazione (12)

Si autodefiniva un “ricevente sensitivo” e narrò di avere delle visioni e di ricevere premonizioni, incusa una che lo aiutò ad impedire ai suoi amici di salire su un treno che poi fece uno scontro (13)



Rese anche pubblico di avere una memoria fotografica e descrisse di visualizzare le sue invenzioni in tale dettaglio, da poter manovrare il dispositivo nella sua mente, quindi apportargli delle migliorie e fornire precise e corrette misure, senza aver mai disegnato una bozza. 14


Uno shamano professionista mi spiegò che tutti noi riceviamo e trasmettiamo continuamente energia ed informazioni attraverso questo campo universale e sottile. Tuttavia passiamo molto del nostro tempo in uno stato di onde cerebrali di maggiore frequenza, la beta (15-30 Hz) associate con uno stato di allerta, di logica, di ragione critica e stress. Questo ci distrae dalle energie piu’ sottili e inibisce il loro flusso attraverso il nostro corpo. Potremmo paragonare questo al fatto di avere la radio della nostra macchina sintonizzata sempre sulla stessa stazione, senza sapere di poter mettere mano al quadrante.

Adattare le nostre onde cerebrali alla frequenza naturale della Terra, di circa 8 Hz, facendo della meditazione regolarmente, è come girare il quadrante della nostra radio su una nuova stazione. Mentre vi siamo sintonizzati riceviamo piu’ forza vitale ed informazioni dall’universo.

A questa frequenza, trasmettiamo anche energia con il beneficio di interferenza costruttiva. Questo termine, usato in fisica, descrive la maggiore ampiezza che si verifica quando due onde della stessa frequenza si uniscono.

Quando armonizziamo le nostre onde cerebrali con la frequenza naturale del pianeta, le nostre intenzioni vengono trasmesse con alla base la forza della Terra e questo da loro molto piu’ potere e direzione
In noi si risvegliano nuove capacità.

Malattia e ferite sono una opportunità per evolvere

Nell’insegnamento shamanico, la malattia che non risponde al trattamento convenzionale, indica spesso un processo di iniziazione spirituale che conduce ad una interruzione della vita normale e al ritiro dal mondo mondano.Il soggetto passa attraverso un periodo di prove fisiche, psicologiche e spirituali, dove deve sentire, comprendere ed integrare le esperienze piu’ difficili della sua vita.

Nel cercare risposte ai misteri della vita e rivolgendosi internamente attraverso la meditazione, si raggiungono nuovi livelli di consapevolezza

L’individuo si libera dalle restrizioni e dall’ambiente oppressivo che si era autoimposto (entrambe queste realtà si manifestano come tensione nella rete fasciale che pone resistenza al flusso di energia). Queste persone si rendono conto che ogni sfida fisica, ogni emozione, ogni persona che attraversa la loro vita, sono stati uno stimolante per la propria evoluzione e sono in grado di navigare la vita con piu’ pace interiore e fiducia nel processo.

Con meno interferenza, iniziano a canalizzare piu’ liberamente la forza della vita universale e a scoprire capacità interiori sorprendenti. Questa trasformazione puo’ condurli ad uno scopo maggiore o a un destino, prima inimmaginabile. A loro è data l’opportunità di autoguarirsi e poi condividere cosa hanno appreso, lasciando cosi al mondo un contributo duraturo.

Noi tutti esistiamo in un campo di energia universale che è viva. Ognuno di noi puo’ diventare consapevole di questo campo ed imparare a collaborare con esso per superare le sfide della vita e adempiere a elevati destini



traduzione e sintesi Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

http://terrarealtime.blogspot.it/2017/11/trasmettiamo-e-riceviamo-energia-gli.html

Il più vecchio Metodo di Autoguarigione al mondo: ci vogliono solo 10 minuti al giorno!

















Ecco 6 tecniche di auto guarigione dall’Ayurveda che richiedono non più di 10 minuti al giorno. Metterle in pratica con continuità e perseveranza serve a ritrovare una migliore salute fisica, mentale e spirituale.

Secondo questo antico metodo di guarigione, al fine di mantenere ottimale la propria salute è necessario raggiungere una completa armonia tra corpo, anima e mente. L’Ayurveda è il più antico sistema di guarigione olistica che viene utilizzato, ancora oggi. In India, soprattutto, le persone preferiscono il trattamento ayurvedico rispetto alla medicina convenzionale e l’ayurveda viene studiata nelle scuole e nelle università.

Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo congresso di Alma Ati nel 1977, ha ufficialmente riconosciuto l’ayurveda e ne ha raccomandato la sua pratica e la divulgazione.

Tutto nell’universo è energia e tutto è interconnesso afferma l’ayurveda. I tre dosha (una sorta di bioregolatori) che mantengono vivo e in funzione il corpo, sono ‘pitta’, ‘kapha’ e ‘vata’. Vata regola la respirazione, kapha mantiene la forza e pitta controlla il metabolismo. Se sono allineate tra loro, il nostro sistema è sano. Quindi, una corretta alimentazione, massaggi, yoga e meditazione, insieme a semplici pratiche, qui di seguito elencate, migliorano le nostre capacità di autoguarigione.
Al Mattino (5-6 minuti)

– Pulizia della lingua (30 secondi). Dopo esserti lavato i denti, rimuovi ogni placca residua dalla lingua, usando una spazzola, lo stesso spazzolino, o un pulitore della lingua. Fegato, cistifellea e reni sono gli organi che aiutano il nostro corpo a liberarsi di sostanze nocive. A causa di svariati processi metabolici, sedimenti e tossine vanno a raggrupparsi sulla lingua. Se non vengono rimossi nel tempo iniziano a bloccare il flusso di energia (QI) nel corpo.

– Usa l’olio di sesamo (2 minuti). Dopo esserti lavato i denti e la lingua, sciacqua la bocca per due minuti con un cucchiaio di olio di sesamo, espelli e risciacqua con acqua calda. L’Olio di sesamo impedisce la creazione di carie e la formazione di gengiviti, è ricco di acido linoleico e agisce contro funghi, batteri e virus.

– Auto-massaggio (3 minuti). Per il massaggio hai bisogno di un paio di guanti di seta grezza o di una spazzola morbida. Massaggia ogni parte del tuo corpo per 10-20 volte, con movimenti circolari in questo ordine: collo, schiena (fino a che riesci), spalle, mani e dita, parte superiore del torace (con movimento orizzontale), stomaco (massaggiare da cima a fondo, e da sinistra a destra), cosce (prima esterno e dall’alto verso il basso poi interno dal basso verso l’alto), ginocchia (movimento circolare), piedi (movimento circolare).

Il massaggio migliora la circolazione e restituisce energia. Ogni segmento della pelle è associato ad un organo interno e tutti loro lavorano molto meglio con l’aumento del flusso sanguigno favorito dal massaggio.
Durante il Giorno (2-3 minuti)

– Bevi acqua calda o una tisana (30 secondi). Fai bollire mezzo litro di acqua per 10-15 minuti, versarlo in un thermos e bevine un bicchiere ogni mezz’ora per 3 volte. Grazie alle sue caratteristiche energetiche speciali, l’acqua bollita stimola la digestione e aiuta a espellere le tossine dal corpo.

– Pratica la respirazione rilassante (2 minuti). Fai un respiro profondo attraverso il naso, mantieni l’aria per alcuni secondi poi espira attraverso la bocca. Concentrati SOLO sul respiro, se la mente vaga riporta l’attenzione al respiro. La meditazione stimola il tuo cervello a produrre endorfine (ormoni della felicità), che ti rendono felice. Tuttavia, questo esercizio richiederà un po’ di pratica. Persevera!
La sera (2 minuti)

– Stimola la digestione e migliora la qualità del sonno (2 minuti). Scalda un po’ di olio di sesamo. Massaggia il tuo stomaco con poche gocce, utilizzando il palmo della mano continua a massaggiare lo stomaco con delicati movimenti circolari in senso orario. Immergi poi un asciugamano in acqua calda e tienilo sullo stomaco fino a quando diventa freddo. Questo delicato massaggio aiuta la digestione, stimola la contrazione dell’intestino, risolvendo il problema dell’insonnia che si verifica a causa di una cattiva digestione.

Questo antico metodo di autoguarigione nonostante sia così semplice è davvero molto potente. Perché allora non iniziare già domani?



http://terrarealtime.blogspot.it/2017/11/il-piu-vecchio-metodo-di-autoguarigione.html#more

PERCHE’ MAI BERGOGLIO IN MYANMAR, SE NON IN MISSIONE “AMERICANA”?




(MB:  Che ci è andato a   fare El Papa in uno  stato buddhista, senza cristiani, per di più a prendere le parti della minoranza musulmana sovversiva, istigata dagli occidentali e dall’Arabia Saudita? Mi accingevo a scrivere un articolo per provare a spiegare – ma vedo che Federco Dezzani ne ha gà scritto uno molto  migliore. La sua frase chiave:
“Gli USA […] per aumentare la pressione mediatica su Rangoon si sono limitati ad inviare in viaggio apostolico Jorge Mario Bergoglio, che in Asia come in Medio Oriente, dimostra così di seguire pedissequamente l’agenda dei poteri che l’hanno portato al soglio petrino”.
 Esegue come un automa, o teleguidato, la politica che nell’area era stata dettata da Hillary e da Obama.  Una “politica papale” grottesca). 

“Crisi umanitaria” in Birmania: è sempre questione di petrolio e infrastrutture


Nella ex-Birmania, oggi Myanmar, è riesplosa la tensione tra la minoranza mussulmana e la maggioranza buddista. Washington e Londra hanno istallato ai vertici dello Stato il premio Nobel Aung San Suu Kyi, perché avvallasse la secessione della strategica regione mussulmana dell’Arkan. La giunta militare birmana, però, non intende cedere ed ha rafforzato i legami con la Cina: in palio ci sono i giacimenti di idrocarburi e la strategica via di comunicazione che unirebbe Pechino all’Oceano Indiano, senza passare dallo Stretto di Malacca. Si ripropone lo stesso schema sperimentato durante l’occupazione del Giappone, durante cui buddisti e mussulmani combatterono rispettivamente contro e a favore degli inglesi.
I mussulmani Rohingya, una vecchia conoscenza dell’impero britannico
Trascorrono gli anni, i decenni ed i secoli, ma la geopolitica non cambia e con lei restano immutati gli elementi basilari del contesto umano-geofrafico: divisioni religiose, minoranze etniche, catene montuose, stretti marittimi, vie di comunicazione, etc. etc. Certo, gli attori che si contendono l’egemonia non sono sempre gli stessi, ma il teatro dove si sfidano subisce pochissimi cambiamenti: è quindi sufficienti studiare cosa accade in passato, per capire il presente ed anticipare il futuro.
Corre l’anno 1942: l’impero nipponico è al suo apogeo, estendendosi dalla Manciuria alle isole Salomone, passando per la strategica Singapore che presidia lo Stretto di Malacca e separa l’Oceano Pacifico da quello Indiano. La Cina, schierata a fianco degli Alleati, riceve armi e mezzi attraverso una via di comunicazione costruita ad hoc: è la “Burma road” che consente ai rifornimenti angloamericani di passare dall’Oceano Indiano alla Cina continentale, attraverso la Birmania sotto controllo britannico. La volontà di tagliare questa strategica via di comunicazione, unita alla sete di materie prime, spinge Tokyo ad invadere la Birmania, partendo dalla Thailandia occupata.
Nel marzo 1942 cade la capitale Rangoon, obbligando gli inglesi a ritirarsi nella vicina India. I giapponesi possono avvalersi nella loro avanzata del sostegno di alcuni strati della popolazione birmana: i giovani nazionalisti ed i buddisti salutano con favore l’ingresso dell’occupante asiatico, che promette la liberazione dal giogo inglese. Al contrario, la minoranza mussulmana rimane fedele alla corona inglese e riceve armi ed equipaggiamenti da Londra per frenare la marcia dei giapponesi e dei loro alleati locali. La regione di Arkan, oggi Rakhine, è teatro di sanguinosi scontri etnici tra i buddisti-filogiapponesi ed i mussulmani-anglofili.Questi ultimi, concentrati nel litorale settentrionale, vicino al moderno Bangladesh, si chiamano Rohingya.
Una strategica via di comunicazione che unisce la Cina all’Oceano Indiano raggirando Singapore, la presenza di idrocarburi, una maggioranza buddista schierata su posizioni nazionaliste-militariste, una minoranza mussulmana su posizioni anglofile: sono questi gli elementi che, rimasti immutati a distanza di 75 anni, permettono di capire quanto sta avvenendo in Birmania.
Oggetto di un colpo di Stato di ispirazione socialista nel 1962, la Birmania rimane ai margini della Guerra Fredda. Fomentate nel 1988 alcune rivolte studentesche che anticipano la tentata rivoluzione colorata di Piazza Tienanmen, crollato il Muro di Berlino nel novembre 1989, anche Rangoon è sospinta dagli angloamericani verso “la democrazia”.
Nel maggio del 1990, si svolgono le prime elezioni libere dall’avvento dei militari, dominate dalla figura di Aung San Suu Kyi: figlia del “padre della patria” che contrattò con gli inglesi l’indipendenza del 1947, educata in Inghilterra, trascorsi alle Nazioni Unite, sposata con un cittadino britannico, Aung San ha tutte la carte in regola per traghettare la Birmania dall’economia pianificata al libero mercato. La giunta militare, conscia delle spinte centrifughe che attraversano il Paese, non ha però nessuna intenzione di abdicare: rifiutato l’esito delle elezioni, l’altisonante “Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo” scioglie l’assemblea ed arresta i leader politici d’opposizione. Lo smacco, per Washington e Londra, è cocente: assegnare il Premio Nobel per la Pace a Aung San Suu Kyi (1991) è una contromisura d’effetto, sebbene di scarsa efficacia. Gli anni ‘90 ed i primi dieci anni del XXI secolo trascorrono, infatti, senza che Rangoon mostri segni di ravvedimento, lasciando Aung San relegataagli arresti domiciliari.
D’altronde, le priorità degli Stati Uniti sono altre in quel momento: Bill Clinton deve espandere la NATO ad Est e ridisegnare i Balcani, George W. Bush sogna di ridisegnare il Medio Oriente e piantare la bandierina in Afghanistan, cuore dell’Eurasia. Mentre gli angloamericani dilapidano migliaia di miliardi di dollari in Iraq, la Cina cresce però vorticosamente: l’establishment liberal realizza che lo stesso Paese dove le aziende americane hanno delocalizzato sarà anche la maggior minaccia all’egemonia statunitense. Barack Hussein Obama lascia il Medio Oriente, dopo aver scientificamente appiccato l’incendio (Primavere Arabe del 2011), per focalizzarsi sull’Oceano Pacifico e su Pechino: è il “pivot to Asia”, che mira a contenere l’avanzata cinese con una serie di accordi politici-militari-economici (in primis, il TTP).
La Birmania, quindi, torna prioritaria. Il Segretario di Stato Hillary Clinton incontra Aung San Suu Kyi nel 2011, durante la sua visita ufficiale nel Paese asiatico1, ribadendo la predilezione di Washington per il Nobel della Pace, Nel 2015 si svolgono le elezioni legislative cui può partecipare anche la formazione della Aung San Suu Kyi, Lega Nazionale per la Democrazia: la vittoria arride, ovviamente, al “nuovo”. Alla Suu Kyi toccherebbe la presidenza, ma il passaporto britannico del defunto marito e dei figli le impediscono di assumere formalmente la carica, obbligandola ad assumere funzione equipollente di “Consigliera dello Myanmar”: con grande soddisfazione, Barack Obama riceve il premio Nobel alla Casa Bianca nel novembre 2016, affermando che è finalmente giunto il momento di revocare le sanzioni economiche alla Birmania2.
Il progetto di “democratizzazione” della Birmania contempla però, qui come in molte altre realtà (Russia, Iraq, Libia, Siria, etc. etc.), anche la frantumazione della Birmania, attraverso la secessione di importanti zone del Paese, dove vivono minoranze etniche e linguistiche. L’installazione ai vertici della Birmania di Aung San Suu Kyi dovrebbe infatti facilitare la secessione del mussulmano Arkan: la quasi concomitante comparsa nel 2016dell’Arakan Rohingya Salvation Army, formazione militare con forti legami con l’Arabia Saudita3, scatena la violenza nella regione e l’immediata reazione dello Stato centrale. Le tensioni riesplodono e, come ai tempi dell’occupazione giapponese, il Paese si polarizza: la giunta militare, espressione della maggioranza buddista-nazionalista, cerca appoggio presso la potenza asiatica emergente, la minoranza mussulmana, i celebri rohingya, è adoperata dagli angloamericani per i propri scopi.
Nel 2017, la potenza asiatica emergente non è ovviamente il Giappone, bensì la Cina: eppure l’interesse di Pechino per la Birmania è dettato dalle stesse ragioni che spinsero Tokyo ad allargare la propria sfera di influenza fino a Rangoon. Materie prime (la Birmania è un importante produttore di gas naturale e petrolio) e vie di comunicazioni. Come gli inglesi costruirono la “Burma Road” per raggiungere la Cina dall’Oceano Indiano, senza passare dallo Stretto di Malacca, oggi i cinesi progettano di sboccare sull’Oceano Indiano attraverso la Birmania, raggirando così Singapore ed un eventuale blocco angloamericano dello Stretto. La moderna “Burma Road” scorre, ovviamente, sui binari dei treni ad alta velocità/capacità ed è parte integrante della “Nuova Via della Seta”, il grande piano di infrastrutture ferroviarie/marittime/aeroportuali con cui la Cina vuole coprire l’intera Eurasia4.
La minoranza mussulmana dei rohingya è invece utile agli angloamericani come, e forse più, del 1942. Oltre ad essere in ottimi e storici con Londra e Washington, quest’etnia di fede islamica, da sempre ostile ai buddisti-nazionalisti, è concentrata nella regione dell’Arkan (oggi Rakhine) dove le ferrovie e gli oleodotti cinesi dovrebbero sfociare nell’Oceano Indiano5. La secessione della regione mussulmana, oltre a seppellire l’attuale Stato birmano, servirebbe quindi a vanificare la strategia di Pechino per raggirare lo Stretto di Malacca.
Gli angloamericani si sarebbero attesi dal premio Nobel una pubblica presa di posizione a favore dell’insurrezione mussulmana, primo passo verso l’indipendenza: la Aung San Suu Kyi, però, consapevole che tale mossa comporterebbe la sua immediata deposizione da parte della giunta militare che controlla ancora de facto il Paese,ha sinora taciuto, attirandosi pesantissime critiche dagli ambienti anglofoni che ne hanno curato l’ascesa.
La difesa dei rohingya è sinora toccato alla solita Amnesty International, basata a Londra, ed all’americanaHuman Rights Watch“Burma: Military Massacres Dozens in Rohingya Village6“Myanmar: contro i rohingya è pulizia etnica7”, etc. etc. Gli USA, attraverso il nuovo Segretario di Stato, Rex Tillerson, hanno avvalorato la tesi della “pulizia etnica” ai danni dei mussulmani, ma si sono sinora astenuti dall’imposizione di nuove sanzioni: per aumentare la pressione mediatica su Rangoon si sono limitati ad inviare in viaggio apostolico Jorge Mario Bergoglio, che in Asia come in Medio Oriente, dimostra così di seguire pedissequamente l’agenda dei poteri che l’hanno portato al soglio petrino.


Di fronte all’aumentare della violenza interna e degli assalti mediatico-diplomatici, la giunta militare ha reagito rafforzando ulteriormente il dialogo con la Cina: il comandante in capo delle forze armate birmane, il generale Min Aung Hlaing, si è recentemente intrattenuto sei giorni a Pechino, incontrando il Presidente Xi Jinping ed il suo omologo cinese8. Un’analoga visita dovrebbe prossimamente essere svolta anche dalla Aung San Suu Kyi9, testimoniando che il Nobel per la Pace, di fronte al rischio di balcanizzazione del suo Paese, si sta allontanando dai vecchi mentori.
La dinamica di fondo, lo spostamento del potere da Washington a Pechino, gioca a favore della giunta militare e dell’integrità della Birmania. Qualche pericoloso colpo di coda da parte dell’impero angloamericano è però inevitabile: l’imposizione di nuove sanzioni o, più probabilmente, la comparsa anche a Rangoon e dintorni dell’ISIS e dei “mujaheddin stranieri”.

e a parlare di Cristo è stata lei, la buddista. El Papa se l’è dimenticato

(Dal commento di Sandro Magister):
C’è stato un solo momento in cui è stato fatto il nome di Gesù e annunciato il suo Vangelo, nei discorsi della prima giornata della visita di papa Francesco in Myanmar.
Solo che a dire queste parole non è stato il papa, ma la consigliera di Stato e ministra degli esteri birmana Aung San Suu Kyi, di fede buddista:
Gesù stesso ci offre un ‘manuale’ di questa strategia di costruzione della pace nel  Discorso della montagna. Le otto Beatitudini (cfr Mt 5,3-10) tracciano il profilo della persona che possiamo definire beata, buona e autentica. Beati i miti – dice Gesù –, i misericordiosi, gli operatori di pace, i puri di cuore, coloro che hanno fame e sete di giustizia.
“Questo è anche un programma e una sfida per i leader politici e religiosi, per i responsabili delle istituzioni internazionali e i dirigenti delle imprese e dei media di tutto il mondo: applicare le Beatitudini nel modo in cui esercitano le proprie responsabilità. Una sfida a costruire la società, la comunità o l’impresa di cui sono responsabili con lo stile degli operatori di pace; a dare prova di misericordia rifiutando di scartare le persone, danneggiare l’ambiente e voler vincere ad ogni costo”.
Una nobile lezione di  diplomazia, stile  e spiritualità,   per chi la vuol  capire.
fonte https://www.maurizioblondet.it/perche-mai-bergoglio-myanmar-non-missione-americana/

martedì 28 novembre 2017

Pepe Mujica: La vita umana non può essere lavorare e accumulare debiti. DOVEROSO difendere il tempo libero e la libertà!!

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“La vita umana non può essere, come vuole il capitalismo, lavorare, pagare bollette e accumulare debiti. Difendere il tempo libero e la libertà è una questione di principio.
Le multinazionali poi sono le responsabili dei colpi di stato degli ultimi anni. Partecipano attivamente a colpi di stato nei nostri continenti a causa del loro interesse nell’estrazione delle risorse naturali. È fondamentale formulare strategie congiunte per resistere al loro potere”
Pepe Mujica ex presidente uruguaiano alla Conferenza contro il neoliberismo a Montevideo.
fonte https://disquisendo.wordpress.com/2017/11/24/pepe-mujica-la-vita-umana-non-puo-essere-lavorare-e-accumulare-debiti/

NANDO IOPPOLO : I POLITICI NON CONTANO NULLA, IN ITALIA COMANDANO I ROTHSCHLD



da 1 h e 37 minuti

https://www.youtube.com/watch?v=cUKNnj6tTcw&feature=youtu.be

fonte http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/


IL SERVO DEI ROTHSCHILD MAURIZIO MOLINARI



Maurizio Molinari e' il direttore del quotidiano La Stampa e fa propaganda anti-Putin (1) a tutela degli interessi della famiglia Rothschild. Molinari ha studiato all'Harris Manchester College di Oxford ed all'Universita' ebraica di Gerusalemme entrambi controllate dai Rothschild (2) (3).
Molinari e' atlantista (4) cioe' supporta il dominio dei Rothschild sul mondo.
Un suo libro 'Il Califfo del Terrore' e' stato sponsorizzato da Roberto Saviano un sionista.
E' diventato direttore de La Stampa grazie a John Elkann imparentato con i Rothschild ed ha partecipato a due meeting del Bilderberg (2016 e 2017) (5)  per prendere gli ordini dai Rothschild

Fonti :

(1) http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-fake_news_la_stampa_di_molinari_predica_bene_e_poi_diffonde_a_milioni_di_persone_lennesima_bufala_sulla_siria/82_22292/

(2) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2017/05/il-ceo-della-glaxo-proviene-da-una.html

(3) https://new.huji.ac.il/en/prizes/109

(4) http://www.ilfoglio.it/cultura/2015/11/27/news/atlantista-e-bushista-cosi-molinari-e-arrivato-alla-direzione-della-stampa-90064/

(5) https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Molinari

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/

giovedì 23 novembre 2017

Con un colpo di spugna si cancella Cristo!




Il Corano è la NUOVA BIBBIA?



"Durante la Messa di Domenica, il Papa ha fatto una dichiarazione incredibile, sembra infatti che sia stato scoperto un nuovo testo antico in Santa Sede, che dimostri che Corano e Bibbia, non sono altro che due “Volumi” diversi di uno stesso testo:


“Italiani, il Corano è la nuova bibbia! Non fraintendete queste mie parole, ma ho passato queste ultime settimane a studiare in modo approfondito il Corano Musulmano insieme ai miei sacerdoti, e siamo arrivati a una conclusione straordinaria. Sembrache il Corano e la Bibbia siano state entrambe scritte dagli stessi Apostoli.”


La conferma scientifica l’abbiamo avuta dal ritrovamento nelle grotte del Vaticano di un antichissimo testo cristiano scritto dagli stessi apostoli dei Vangeli, chiamato “Corano Fidelis“, quasi sovrapponibile all'attuale testo sacro islamico.


La vicenda sta destando un forte scalpore, tutta la comunità scientifica adesso non fa altro che parlare di questo incredibile ritrovamento, aspettando un’analisi più approfondita del testo.


Il sacerdote Muzio Giovardi ha inoltre dichiarato: “Siamo di fronte a una svolta epocale, da sempre Musulmani e Cristiani si sono scontrati sul piano religioso sulla veridicità delle proprie religioni. Da oggi non esisteranno miscredenti nè infedeli. Ma saremo tutti figli di uno stesso Padre, nostro signore Dio, o Allah, come preferite chiamarlo.”


Sembra che quindi non vi sia nessuna differenza tra Allah e Dio, tra dogmi islamici e dogmi Cristiani, forse un giorno potremo leggere anche nella nostra chiesa il Corano oltre che Vangelo e Bibbia."

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Mi si dice che l'articolo sarebbe un Fake news, non cambia molto visto che Bergoglio non è la prima volta che fa esternazioni su questo argomento sostenendo con forza il corano per cui anche se il testo fosse non del tutto esatto, il concetto non cambia nulla perchè le sue esternazioni su questo argomento ve ne sono state diverse, per cui cambia poco. 
Leggendo questo articolo, ho intravvisto l'astuzia di un Vescovo che sta facendo di tutto per distruggere ed affondare Cristo. 
"il Corano e la Bibbia siano state entrambe scritte dagli stessi Apostoli.”
Questa affermazione è assurda per un motivo molto semplice come potevano gli apostoli scrivere l'interotesto biblico se esso risale a più di 4000 anni fa?  E perchè lo Spirito Santo avrebbe fatto scrivere un testo alternativo ai Vangeli stessi, se quello che loro scrissero era il vero e l'unico testo parola di Cristo? Se fosse vero, Lo Spirito Santo non sarebbe un essere perfetto, e le decisioni di Dio sarebbero imperfette dato che avrebbe rilasciato due versioni diverse di un solo testo, per far cosa? confusione tra le genti. No! Lo Spirito del Signore non fa queste cose, la sua legge è una sola, e non due, io direi che il testo potrebbe essere stato scritto, con l'uso di papiri e inchiostri del tempo, come ho già scritto si può fare, l'acqua non da traccia di se, mentre il materiale cartaceo e gli inchiostri antichi si. Dubito fortemente che sia un testo originale, guarda caso uscito proprio adesso che vi è necessità di trovare un comune denominatore tra le fedi, un intento per appacificare gli animi, o meglio per rendere simpatici gli uni agli altri e in questo modo annullare una delle due fedi, ovviamente dal taglio dell'articolo ben si capisce quale delle due debba scomparire. 
Se fosse originale in qualche modo; non lo credo assolutamente che siano stati i veri apostoli di Cristo a scrive nulla di tutto questo, è altamente illogico, oltretutto gli apostoli non erano eruditi, ma molto ignoranti e non sapevano neppure scrivere, per cui il sospetto di non autenticità da parte dei veri apostoli c'è tutto. Non ha alcune senso logico che abbiano prodotto un testo simile al corano attuale.
La frase che lascia più sgomenti di tutte è : "Da oggi non esisteranno miscredenti nè infedeli. Ma saremo tutti figli di uno stesso Padre, nostro signore Dio, o Allah, come preferite chiamarlo.” 

In pratica in un colpo solo si annulla la figura di Cristo, saltando dall'ebraismo direttamente all'islamismo, e dimenticandosi di proposito la nascita e resurrezione del  vero Figlio di Dio, Yeshua. , la chiesa stessa si auto dichiara essere fedele ad Allah cioè al Dio dell'islam, e non più fedele a Cristo.  Compare il Corano con il testo Biblico e quello dei Vangeli è abominio, un insulto a Dio stesso, altro che,  lo stesso Dio del Corano, idem sarebbe questo parlare verso gli Islamici che non credo vogliano mescolare o mescolarsi con i cristiani, ne con gli ebrei, credo che i Mussulmani ci tengano ad essere identificati unicamente per mussulmani e non un fritto misto come ormai stiamo diventando noi cristiani, sempre di più infedeli a Cristo, primi tra tutti proprio coloro che dovrebbero essere servi di Dio, cioè la sua chiesa, che invece di difendere gli agnelli, li consegna nella mani degli invasori.
fonte http://iipapi.blogspot.it/2017/11/con-un-colpo-di-spugna-si-cancella.html