di Letizia Ricci
Parole di Nichi Vendola, riportate testualmente dal quotidiano La Repubblica il 19 marzo 1985, e ancora adesso ben visibili anche in rete: «Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l' ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione. Le donne, da questo punto di vista, sono notevolmente più sensibili. Ma il Pci non è un organismo matriarcale».
Nella stagione del disamore anche gli esseri umani sono merci a buon mercato. Oggi, come nel caso di Nichi Vendola, è possibile affittare o prendere a prestito una donna (previa selezione all’estero) e commissionargli a piacimento un bambino. Cosa c’è di naturale in questo atto di compravendita? Basta avere tanti soldi o la poltrona giusta. Il padre e la madre biologici sono un’altra cosa. E a reti unificate gran parte dei politicanti italidioti parassiti battono le mani a questo gay di Terlizzi sotto processo a Taranto per i disastri dell'Ilva. Singolare coincidenza: è di qualche giorno fa la notizia che nel 2014 e nel 2015, ossia sotto il governo di Vendola, la diossina sprigionata dall'Ilva ha battuto il record mondiale, superiore anche al disastro di Seveso. L’etica? Ormai è un souvenir d’Italie.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/19/il-gay-della-fgci.html
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