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lunedì 30 giugno 2014

Elfi, nani e fate non verranno disturbati

Antonio Bifano
Vi raccontiamo una vicenda che ha dell'incredibile vicenda che ha avuto inizio circa sei mesi fa. In Islanda un gruppo di esperti ha deciso di impedire la realizzazione di un'autostrada in quanto hanno riconosciuto la zona toccata dal progetto come sensibile agli equilibri del "popolo nascosto". In effetti il concetto islandese di "popolo nascosto" è assimilabile a quello di luogo incontaminato. È curioso però che nessuno non sia preso per pazzo quando nella relazione sono stati trovati diversi elementi mitologici.Circa l’ottanta per cento degli islandesi crede nell'esistenza di un “popolo invisibile” o quantomeno non nega la possibilità che questi esseri esistano.Per molto tempo nessuno è stato capace di dare una spiegazione razionale a fenomeni prepotenti ed imprevedibili come le eruzioni vulcaniche sotto i ghiacciai, i soffioni sulfurei o le pozze termali. Inoltre per molto tempo l’Islanda è stata isolata dal resto del mondo, per i contadini che passavano lunghi e bui inverni in fattorie isolate l’idea di convivere con altri esseri, seppure invisibili, era quasi un conforto. Si spiega così l’orgoglio degli islandesi nel parlare dei loro elfi, perché stuzzicare lo smàfolk (piccolo popolo) può avere conseguenze nefaste al limite del malocchio. Elfi, nani e fate possono tirare un sospiro di sollievo nessuno sfratto in arrivo per loro.
http://www.ladiscussione.com/

Le nazioni unite al servizio di chi?


Il 26 giugno 1945 fu firmato a San Francisco lo Statuto o Carta delle Nazioni Unite. La Carta dell’ONU è lo statuto dell’organizzazione in quanto ne enuncia i principi ispiratori. 

L'articolo 1 e 2 dello Statuto delle Nazioni Unite riassumono gli scopi e i principi che l'organizzazione internazionale si è prefissata:

-mantenere la pace e la sicurezza internazionale;
-promuovere la soluzione delle controversie internazionali e risolvere pacificamente le situazioni che potrebbero portare ad una rottura della pace;
-sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni sulla base del rispetto del principio di uguaglianza tra gli Stati e l'autodeterminazione dei popoli;
-promuovere la cooperazione economica e sociale;
-promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli individui;
-promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti;
-promuovere il rispetto per il diritto internazionale e incoraggiarne lo sviluppo progressivo e la sua codificazione.


Vedendo quello che accade nel mondo ,senza nessuna ombra di dubbio,bisogna dire che gli scopi perseguiti sono esattamente opposti a quelli annunciati.Se non riformate meglio abolirle,così massoni,banche,lobbisti, multinazionali e servi del nuovo ordine mondiale,perderanno tempo nella realizzazione dei loro piani criminali.

La gaffe della Marina...

Riccardo Nardini
Un siluro della lunghezza di circa due metri, privo di esplosivo, sganciato da un elicottero della Marina militare nel corso di un' esercitazione al largo del Golfo di Taranto, è stato smarrito dal rimorchiatore e poi ritrovato a Ginosa Marina, non lontano dalla foce del fiume Galaso. Lo ha scoperto un bagnante.
«Si è trattato di una esercitazione di routine - informa il Comando marittimo Sud - e non si è verificata alcuna situazione di pericolo perché il siluro lanciato è vuoto, e non è caduto a velocità supersonica sulla spiaggia. E' stato sganciato in mare aperto e il rimorchiatore non è riuscito a trovarlo subito a causa di una mareggiata».
http://www.ladiscussione.com/ambiente/item/18005-la-gaffe-della-marina.html

Ricordando Oriana Fallaci

Il 29 giugno 1929 nasceva Oriana Fallaci. Vissuta a lungo negli Stati Uniti d'America, Oriana Fallaci è considerata la più grande giornalista italiana di sempre e una delle scrittrici italiane più apprezzate del XX secolo.
«Dire che il popolo è sempre vittima, sempre innocente, è un'ipocrisia e una menzogna e un insulto alla dignità di ogni uomo, di ogni donna, di ogni persona. Un popolo è fatto di uomini, donne, persone, ciascuna di queste persone ha il dovere di scegliere, di decidere per se stessa; e non si cessa di scegliere, di decidere, perché non si è né generali né ricchi né potenti.»
dal libro "Un uomo" di Oriana Fallaci

https://www.facebook.com/ladiscussione.quotidiano/photos/a.449043418478902.93528.448530301863547/690709220978986/?type=1

Rivoluzioniamo l'Italia




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Immersa nella laguna. di Marcia Theophilo


Immersa nella laguna
alcuni frutti le scivolano accanto
gracidare di rane inebriate
il grillo salta, allucinato
rami di albero cadono
animali si accostano per bere
e il verde la riscalda, la riscalda
Marcia Theophilo

Mergulha nesta lagoa.
Algumas frutas vêm em sua direção
os sapos embriagados coaxam
o grilo salta alucinado
ramos de árvores caem
animais se aproximam para beber
e o verde a aquece, a aquece.
Marcia theophilo

Immagine  di Giulio Baistrocchi
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Vogliono ammazzarci tutti

domenica 29 giugno 2014

Latitante? No, senatore



Latitante? No, senatore
di Marco Travaglio
Da il Fatto Quotidiano del 28 Giugno 2014

Dopo due settimane di inseguimenti, il giallo dell’immunità ai senatori non più eletti è dunque risolto: nel progetto originario del governo Renzi non c’era; poi il 17 giugno – fa sapere Palazzo Chigi, dopo le nostre ripetute insistenze – il premier incontrò una delegazione di senatori Pd che la chiesero a gran voce; allora il Rottamatore divenne Restauratore e diede l’ok al ripristino dello scudo impunitario. Che infatti si tramutò immantinente in emendamento firmato da Finocchiaro&Calderoli, relatori in commissione Affari costituzionali, che intanto avevano raccolto l’unanime analoga richiesta degli altri partiti favorevoli al Senato non elettivo (Ncd, FI, Lega e centrini). Emendamento approvato per ben due volte via email il giorno 19 dal ministero delle Riforme guidato da Maria Elena Boschi. Il 21 giugno il lieto evento apparve sui giornali. E il 22 la bella addormentata nei Boschi dichiarò a Repubblica che era tutta colpa dei partiti, mentre lei e il governo tutto erano contrari. Una bugia bella a buona, visto che sia Renzi sia lei avevano avallato il ripristino dell’immunità. Finocchiaro e Calderoli, rimasti col cerino acceso in mano, si ribellarono e dissero che erano tutti d’accordo – partiti e governo –, precisando di essersi limitati a fare i notai della suprema volontà della maggioranza delle riforme, cioè della somma di quella del governo più FI e Lega (esclusi una dozzina di dissidenti del Pd). Apriti cielo, fuggi-fuggi generale: a parole, tutti i partiti favorevoli divennero contrari. Nei fatti, pur potendo cancellare l’emendamento Calderoli-Finocchiaro, si guardarono bene dal farlo. La solita fiera del tartufo. Tant’è l’immunità rimane scritta a caratteri aurei nel testo che il Senato inizierà a votare a metà luglio. L’unica differenza rispetto all’attuale articolo 68 della Costituzione è l’annuncio che a votare l’autorizzazione agli arresti, alle intercettazioni e alle perquisizioni dei parlamentari non saranno più Camera e Senato, ma la Corte costituzionale. Vedremo se questa bizzarra innovazione, che affida al giudice delle leggi la responsabilità di esprimersi su un’indagine giudiziaria in corso, resterà affidata alla tradizione orale tipica dell’èra renziana, o si tradurrà in qualcosa di scritto. La sostanza è che i senatori, anche se non verranno più eletti ma nominati dalla Casta, resteranno cittadini più uguali degli altri. Come i maiali di Orwell.
Infatti di questa porcata nessuno vuole assumersi la paternità, come se l’avesse portata la cicogna all’insaputa di tutti. Da ieri, grazie al nostro giornale, sappiamo invece che: a chiederla è stato il Pd, a volerla è stato Renzi in persona e a dire le bugie è stata anche la Boschi. Sarà bene tenerlo a mente in vista del voto al Senato, perché lì la questione tornerà d’attualità e ripartiranno le supercazzole e gli scaricabarile. La principale scusa per giustificare l’ingiustificabile è questa: l’immunità non è un privilegio per gli eletti, ma una garanzia per la carica. Lo scrive il giurista Michele Ainis sul Corriere di ieri, rammentando che sono immuni anche i giudici costituzionali, che nessuno elegge. Vero, ma il giudice costituzionale fa solo il giudice costituzionale. Il nuovo senatore invece è un cittadino eletto per fare il sindaco o il consigliere regionale, dopodiché il consiglio regionale gli mette pure il pennacchio di senatore: il fatto che sia anzitutto un amministratore locale è dimostrato dal fatto che scade da senatore non al termine della legislatura senatoriale, ma quando chiude il mandato nel suo comune o nella sua regione, o quando la sua giunta cade in anticipo. Il nuovo Senato non esercita più il potere legislativo (non vota le leggi, a parte quelle costituzionali, ma esprime solo pareri non vincolanti alla Camera): è una sorta di dopolavoro gratuito e part-time per amministratori locali, che non si vede perché mai dovrebbero essere immuni full-time. O meglio, si vede benissimo: i partiti già pensano di mandarci i loro compagnucci nei guai con la giustizia per salvarli dalla galera. In fondo il Senato è sempre meglio della latitanza.

I magistrati perdono la voce quando interviene il Colle.


I magistrati perdono la voce quando interviene il Colle
SILENZIO SU NAPOLITANO, CSM E CASO BRUTI, MA RACANELLI E SANSA PROTESTANO
di Antonella Mascali
Appena si nomina il presidente Giorgio Napolitano la stragrande maggioranza dei magistrati chiamati al telefono, tantissimi, si inventano ogni tipo di scusa per non rispondere su quanto scritto dal capo dello Stato nella lettera a favore di Edmondo Bruti Liberati, alla vigilia del voto del plenum del Csm, la settimana scorsa, sullo scontro alla procura milanese. Insomma, silenzio quasi assoluto su quanto scritto dal capo dello Stato. Eppure nell’atto costitutivo di Magistratura democratica del 1964, per esempio, è indicato l’obiettivo “dell’eliminazione dell’attuale assetto gerarchico-piramidale” degli uffici giudiziari.
MA NON TUTTI i magistrati vogliono stare zitti. Accetta di rispondere il presidente del tribunale per i minorenni di Genova, Adriano Sansa, che prima di criticare Napolitano “interventista” vuole fare una premessa per far capire quanto sia importante la concezione del ruolo dei procuratori: “Con la riforma Castelli e poi Mastella si è tornati indietro: il procuratore è diventato unico titolare dell’azione penale e si è ridotta l’azione dei pubblici ministeri. In questa situazione, la discussione sui limiti del potere del capo è estremamente importante perché se si arrivasse a dire che può dare le disposizioni che vuole avremmo il possibile condizionamento politico delle inchieste. Dunque, l’azione di Napolitano dà la sensazione di un interventismo della Presidenza della Repubblica più che di un intervento. È inquietante che abbia inviato una lettera al Csm per dire, in sostanza, fate come vi dico. Il suo è stato un gesto che deve preoccupare: dà forza alla visione in senso strettamente gerarchico delle funzioni del procuratore della Repubblica”.
Per il consigliere del Csm Antonello Racanelli, di Mi, la lettera del capo dello Stato rappresenta “una vicenda che desta perplessità poiché nella parte conclusiva della missiva c’è un invito ai consiglieri a tener conto di quanto espresso dal presidente. Ciò vuol dire che era destinata a essere conosciuta dai consiglieri. Perché non è stata letta? (dal vicepresidente Michele Vietti al plenum, ndr). Forse si temeva che consiglieri togati, che almeno a parole hanno sempre difeso l’autonomia e l’indipendenza dei pubblici ministeri, avessero difficoltà a votare proposte di maggioranza rivedute e corrette, e assumessero posizione contro la tesi del presidente? Al di là del massimo rispetto e la massima considerazione che si deve avere per le valutazioni del capo dello Stato, non necessariamente devono essere fatte proprie dal plenum. Anzi, auspico, rispetto ai poteri del procuratore della Repubblica, che il plenum sostenga una posizione diversa”.
OPPOSTA L’OPINIONE di un altro consigliere del Csm, Paolo Auriemma, di Unicost: “È apprezzabile la scelta del vicepresidente di non leggere la lettera al plenum (ne ha letto solo qualche frase, ndr) perché così ha fatto in modo di non condizionare il dibattito. La delibera finale è in sintonia con quanto pensa il capo dello Stato ma noi non conoscevamo il contenuto della missiva”. Però, osserviamo, soprattutto il testo della Settima commissione è stato limato di tutti i passaggi critici sul procuratore Bruti dopo che si è appreso dell’esistenza della lettera... “I testi delle relazioni sono stati modificati prima del voto in plenum semplicemente perché si voleva avere un’ampia condivisione delle scelte”.

https://www.facebook.com/MarcoTravaglioNews/photos/a.1475610315995314.1073741828.1475592505997095/1524549787768033/?type=1&theater

Perchè Renzi avrebbe vinto in Europa?



https://www.facebook.com/pages/Andrea-Scanzi/226105204072482?fref=nf

Juncker, dove passa lui non cresce più l'erba e neppure l'Europa

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Mark Twain scriveva che "il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso". I media italiani si impegnano quotidianamente a confermarlo e il racconto dell'ultimo Consiglio europeo ne è l'ultima dimostrazione. Gianluca Luzi su Repubblica arriva ad indicare Renzi come uno dei due "protagonisti" della vita europea con Angela Merkel. Sulla Stampa leggiamo: "Sull’agenda, l’Italia di Matteo Renzi porta a casa un buon pacchetto: l’accordo ad aiutare gli stati impegnati nelle riforme assume maggiore «solennità» e diventa «vincolante» per poter ottenere maggiore flessibilità". Quello che percepisce il lettore è che le prossime decisioni di Bruxelles passeranno ora anche da Roma e l'ignaro alla ricerca di "informazione" crederà che 'anche l'Europa sta cambiando verso grazie al nostro Renzi-Roosevelt'.
Nulla di più lontano dalla realtà, ma viviamo in tempi orwelliani si sa. Il vertice europeo ha preso la decisione di nominare Jean-Claude Juncker alla presidenza della prossima Commissione e ha adottato un documento programmatico su linee guida molto vaghe per i prossimi cinque anni. Ma di cosa parla questo documento, a cui è legato il famigerato nome del presidente del Consiglioeuropeo uscente, noto come Agenda Van Rompuy? ”Fare il miglior uso della flessibilità già contenuta nelle regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita". Gli stati dichiarano poi: "Rispettiamo il Patto di Stabilità e crescita, tutte le nostre economie devono continuare a perseguire le riforme strutturali“. Parole. Ma del resto erano stati chiari, prima di quel vertice, i diktat di Angela Merkel al Bundestag - "le regole fiscali all'interno dell'Unione Europea offrono ringhiere di protezione e limiti, da un lato, e diversi strumenti che permettono flessibilità dall'altro. Dobbiamo usare entrambi come abbiamo fatto in passato" - e diWolfgang Schäuble, che ha rigettato categoricamente una "reinterpretazione" del patto di Stabilità e di crescita, affermando come "più debiti porta solo ad un acuirsi dei problemi e non alla loro soluzione".
In pochissimi hanno scritto poi come la proposta di Padoan alla Commissione di rinviare il pareggio di bilancio di un anno è stata respinta al mittente e addirittura i capi di governo, incluso il nostro, hanno approvato un documento ufficiale che raccomanda all'Italia il pareggio già nel 2015. Sarà, in poche parole, un autunno di tagli, lacrime e sangue per mantenere gli impegni presi.
Chissà se i giornali cambieranno poi atteggiamento. Per ora preferiscono portare in trionfo solamente le dichiarazioni di Renzi: “Ho votato Juncker perché il suo nome era legato a un documento, a un accordo politico ben preciso focalizzato sulla crescita e la flessibilità. Abbiamo deciso prima che cosa deve fare l'Europa nei prossimi cinque anni e poi chi la guiderà.". E ancora: "per la prima volta il focus è sulla crescita e sulla flessibilità. Insistere sulla crescita è una svolta per l'Europa. E in quel documento c'è l'idea che parlare di crescita non è un optional ma un elemento costitutivo dell'Ue". E' incredibile come queste dichiarazioni del premier italiano coincidano con quest'altre, di cui non vi sveliamo subito l'autore. "La crescita non dev'essere solo una parola. Voglio ridiscutere il patto fiscale. Tutte le opzioni devono essere sul tavolo ai prossimi incontri europei, compresi gli investimenti e gli eurobond. Si dovrà trovare la forma legale per aggiungere gli aspetti sulla crescita a quelli sul rigore, una formula che apre la porta a un compromesso in cui le regole di bilancio non vengono ridefinite, ma ad esse si possa aggiungere un'appendice con le misure per la crescita condivise". Era il maggio 2012 e Francois Hollande incontrava per la prima volta Angela Merkel come neo presidente della Francia alla guida di una "rivoluzione culturale per la crescita". La storia la conosciamo e la germanificazione dell'Europa è a un livello per cui la leadership di Angela è ancora meno scalfibile oggi.
A cosa serve tutto questo inutile e vuoto frastuono mediatico su crescita e flessibilità? A nascondere la prima gravissima sconfitta di Renzi: vi avevano detto – rivolto a quel 41% di elettori che si sono recati alle urne il 25 maggio – che il voto al Pd sarebbe stato un voto a Schulz e invece è servito a nominare alla guida della Commissione europea Jean Claude Juncker, per 18 anni primo ministro di un paradiso fiscale, il Lussemburgo, l'uomo scelto da Angela Merkel nel PPE come suo fidato colonnello, nonché uno dei responsabili principali delle politiche criminali scelte nella gestione della crisi della zona euro come presidente dell'Eurogruppo (fino al gennaio 2013). Il voto al Pd, in poche parole, è stato un voto alle peggiori politiche neo-liberiste che si incarnano alla perfezione nella figura di Juncker. Adesso l’indicazione dell'ex premier lussemburghese sarà sancita dal Parlamento europeo nella seduta plenaria di metà luglio. Servirà un voto a maggioranza assoluta e anche in quell’occasione, come avviene in diversi paesi, popolari e socialisti dovranno votare insieme. Ma non avranno nessuna difficoltà a mercificare le cariche da spartirsi, è il lavoro che gli riesce meglio.
Per chi non avesse ben chiaro chi sarà a decidere dopo Barroso il livello di disoccupazione, i diritti sociali da negare e le privatizzazioni selvagge da imporre a milioni di greci, spagnoli, portoghesi, italiani... vi segnaliamo come Juncker, alla guida del Lussemburgo per 18 anni – ha sfiorato il classico ventennio dittatoriale – fu costretto alle dimissioni nel 2013 per il rapporto di una commissione parlamentare in cui fu presentato il quadro di una "struttura di polizia segreta", che aveva compiuto migliaia di intercettazioni illegali, organizzato missioni fuori dal suo mandato, spiato politici, acquistato automobili per uso privato con denaro pubblico e accettato soldi in cambio di favori. Un curriculum che deve avere convinto subito il Pd di Renzi. Ma Juncker è noto anche per la sua democraticità e l'ampio rispetto delle volontà popolari. Allo Spiegel, in un'intervista del 1999 disse: "Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno". E da presidente dell'Eurogruppo il 20 aprile 2011 disse: "Le politiche economiche della zona euro dovrebbero essere prese nelle buie e segrete stanze per evitare turbamenti nei mercati finanziari. Sono pronto ad essere insultato per essere insufficientemente democratico, ma voglio essere serio. Sono per dibattiti segreti, al buio". E così che l'Europa agisce e continuerà ad imporre le decisioni ai suoi valvassori alla Renzi.
Nel 2007, infine, Juncker ha ottenuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito da parte di Giorgio Napolitano. Bisogna aggiungere altro?

http://www.beppegrillo.it/2014/06/juncker_dove_passa_lui_non_cresce_piu_lerba_e_neppure_leuropa.html

I primi 4 mesi del governo Renzi


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Follia pura



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Lo spread,arma letale.



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Le interviste che nessuno ti dice



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Qua siamo alla follia pura



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sabato 28 giugno 2014

MANUALE PER L’ASSASSINIO DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE


 Informazionediana
DI TONY GOSLING
rt.com

Cos’hanno in comune Olof Palme, Patrice Lumumba, la Principessa Diana, il Dottor David Kelly, Robin Cook, Yasser Arafat, Slobodan Milosevic e Hugo Chavez?

Ed i musicisti che si sono opposti alla macchina da guerra occidentale, come ad esempio Jimi Hendrix, Jim Morrison, Bob Marley, John Lennon e Michael Jackson? Potrebbero essere stati uccisi anche per le loro teste, oltre che per le loro voci troppo indipendenti?
Nonostante le prove indichino che sì, sarebbe possibile, pochissime persone sono disposte ad avventurarsi da quelle parti, compresi i tanti professionisti il ​​cui compito sarebbe invece quello di farlo … e questo, gli assassini, lo sanno benissimo.

Le prove (sia forensi che confidenziali) che sono state accumulate nel corso dei decenni, indicano che le morti di decine di influenti figure pubbliche occidentali, che si credeva fossero naturali, o frutto di sfortunati incidenti, erano invece degli omicidi politici. Senza quasi eccezione, questi omicidi erano stati progettati e realizzati da forze che si nascondevano nelle zone grigie dei servizi segreti militari dei paesi NATO.
Per secoli le relazioni internazionali, anche in tempo di guerra, sono state condotte secondo i codici d'onore della diplomazia, con ognuna delle parti in conflitto ben conscia di come “un’onesta carneficina” sul campo di battaglia fosse la cosa migliore da fare.
Barare, o mentire, o adottare tattiche senza nerbo, avrebbe dato all’avversario una vittoria di tipo propagandistico, facendo rischiare, all’autore, l’inimicizia delle nazioni neutrali.
Ma dopo due guerre mondiali, e l'insediamento dei filo-nazisti fratelli Dulles al Dipartimento di Stato USA ed alla CIA, tutto questo è cambiato. Il complesso militar-industriale che essi hanno contribuito a creare è stato reso pressoché inattaccabile, attraverso l’utilizzo del mondo, colossale e segreto, delle comunicazioni strategiche, più correttamente definito come “industria della propaganda”.
Viviamo in un'epoca in cui i media occidentali sono stati virtualmente fagocitati dagli interessi bancari e militari. Se da un lato le sporche faccende "della nostra parte" sono tenute fuori dai notiziari, e dall’altro vengono continuamente sbandierati dei presunti "spauracchi", coloro che “campano” sulle guerre possono ottenere quello che vogliono.
La NATO, che dovrebbe avere un carattere difensivo, è diventata, grazie ai suoi eserciti ed ai suoi contractors privati (​che fomentano carneficine in tutto il mondo), una specie di Napoleone dotato di armi nucleari, che sta rendendo sempre più vicino il giorno in cui queste meravigliose armi potrebbero essere nuovamente utilizzate.
VANNO BENE SOLO I POLITICI MALLEABILI ED “APPROVATI” DALLE MULTINAZIONALI
Per cominciare, sono stati assassinati i veri combattenti per la libertà, come ad esempio il congolese Patrice Lumumba. Un ufficiale dell'intelligence britannica in pensione, Daphne Park, ha ammesso lo scorso anno che Lumumba fu quasi certamente assassinato dallo MI6 (Servizi di Spionaggio Militare della Gran Bretagna, ndt), che permise la sua consegna a quei ribelli che, ben si sapeva, lo avrebbero ucciso.

Più di recente, però, sembra che si possa diventare delle vittime solo per essersi comportati da politici onesti, che agiscono in favore dei popoli che li hanno eletti (ovvero per essersi disallineati dalla classe dirigente mondiale).

L'ex Ministro degli Esteri del Partito Laburista Britannico, Robin Cook, si dimise subito prima dell'invasione militare dell'Iraq (Marzo 2003). Negli anni successivi, mentre si preparava a guidare il Partito Laburista (per il periodo successivo all'inevitabile scomparsa di Blair), aveva regolarmente condannato le azioni di Bush e di Blair.
Camminando con la moglie sulla montagna di Ben Stack, nell'Agosto del 2005, fu oggetto di un "attacco di cuore". Un elicottero militare, che si esercitava nella stessa zona, lo caricò a bordo per portarlo in ospedale. Alla moglie Gaynor, e ad un "misterioso soccorritore" che si trovava a passare da quelle parti, non fu concesso di accompagnarlo. Si dice che Cook sia morto in elicottero, nel volo verso l’ospedale.
Il leader laburista predecessore di Blair, John Smith, morì anch’egli a causa d’un improvviso attacco di cuore. Molti sospettarono che la morte in realtà fu indotta … come sostenne, ad esempio, un fotografo che aveva parlato con le persone che erano in ospedale, quando Smith fu dichiarato morto. I politici britannici tuttavia, restarono in silenzio, per timore di sconvolgere la sua famiglia.
E' ormai chiaro che anche il leader palestinese Yasser Arafat fu avvelenato, probabilmente dagli israeliani, con il Polonio radioattivo, proprio come la spia russa (e scrittore) Alexander Litvinenko.
Uno studio di Frances Mossiker, "The Affair Of The Poisons" (1969), dimostra che l’uso segreto del Polonio prova il ritorno in auge, negli ambienti élitari, di quelle azioni fuori-legge che, a titolo d’esempio, contribuirono a fomentare, a suo tempo, la Rivoluzione Francese.
Nel 2006, dopo aver cominciato a difendersi in modo efficace e grintoso, l'ex Presidente jugoslavo Slobodan Milosevic fu vittima di un altro attacco di cuore. Si crede, però, che egli sia morto a causa dell’avvelenamento del suo cibo, nella cella che occupava presso la CPI (Corte Penale Internazionale).
Questa Corte dovrebbe costituire un esempio luminoso per tutto il mondo ma, come tante altre Istituzioni, rappresenta solo una versione farsesca della giustizia. I suoi verdetti sono espressi in funzione della volontà della NATO.
Proprio come le Corti Supreme di Israele, Stati Uniti e Gran Bretagna, la CPI dell'Aja è diventata un moderno "club di stregoni". E' sempre più evidente come i suoi verdetti siano quelli voluti dalla NATO. Dopo l'esperienza di Milosevic, si può capire perché i detenuti potrebbero fare lo sciopero della fame, quando arrivano all’Aja.
Con i computers di bordo a comando diretto, di cui sono dotati molti veicoli moderni, gli incidenti d'auto sono diventati terribilmente facili da creare. La Principessa Diana era sopravvissuta al famoso incidente dell’Agosto del 1997, visto che la relazione dell’ambulanza del “Service d'Aide Medicale d'Urgence (SAMU)” di Parigi indicava che la “Glasgow Coma Scale” segnava  “livello 14” (la scala va da 3, coma gravissimo, a 15, coma molto lieve, ndt).
Molti ritengono che la sua scomparsa sia avvenuta a causa del viaggio in ambulanza verso l’ospedale, che fu particolarmente lento (la cosiddetta "ambulanza della morte").
Hugo Chavez morì di cancro nel 2013, dopo che molti leaders sudamericani si erano ammalati della stessa malattia, grosso modo nello stesso periodo. Tanto per citarne qualcuno, il Presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner, i Presidenti brasiliani Lula e Dilma Rouseff, ed anche il Presidente del Paraguay Fernando Lugo.
Con tutti i composti cancerogeni ben conosciuti dall'uomo di oggi (dalle sostanze radioattive alla diossina), non ci vuole molta immaginazione per inventarsi un "Mickey Finn" canceroso (nello slang, bevanda addizionata di sostanze psicotrope, somministrata all'insaputa dell’interessato, ndt).
Ci sono molte ragioni per sperimentare nuove metodologie (di assassinio, ndt), fin troppe. Gli amici cubani di Fidel Castro sostengono di come la CIA abbia fatto oltre 600 attentati alla sua vita.

MORTE DELLE ROCK STARS, LA “COINTELPRO”

Intorno agli anni ‘60 e ‘70, fummo portati a credere che la velocità con cui le rock stars stavano morendo, avesse qualcosa a che fare con il loro malsano appetito per le droghe e per la vita estrema. Ora, però, sembra che dietro alla morte dei talenti di quella generazione, ci fossero delle motivazioni politiche.
Alex Constantine, nel libro "The Covert War Against Rock" (2000), spiega che alcuni di loro, come ad esempio la leggenda della chitarra Jimi Hendrix (veterano del Vietnam e contrario a quella guerra), furono visti come una minaccia per lo sforzo bellico.
Jim Morrison (il cui corpo fu spostato quasi certamente da una discoteca ad un bagno), è stato forse assassinato nell’ambito di un programma della CIA, conosciuto come COINTELPRO (Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/COINTELPRO, ndt)
Con un seguito a livello mondiale, Jim Morrison (e la sua rock band, The Doors) era particolarmente pericoloso per l'establishment militare. Suo padre George era un Ammiraglio. Comandante della flotta statunitense nel Golfo del Tonchino, egli era responsabile del progetto per gli attacchi “false flags” contro le navi americane (simulando che provenissero dal Vietnam del Nord).
Le bugie dell’Ammiraglio George Morrison furono poi proposte in tutto il mondo, e comprese fra le principali giustificazioni per la guerra del Vietnam cui Jimmy, ed il resto dei grandi musicisti statunitensi, erano così contrari.
“LA POLIZIA NON CONSIDERA QUESTA MORTE COME SOSPETTA”
Nelle isole britanniche è il Coroner (un avvocato, in alcuni casi un medico, che agisce da Ufficiale Giudiziario, ndt) ad essere incaricato di esaminare, in modo indipendente, le morti sospette, per stabilire se si è trattato di un incidente o di un omicidio. L’affermazione: "La polizia non considera questa morte come sospetta", sembra essere diventata la tipica firma inglese sugli omicidi del 21° secolo.
Questa stessa frase è stata utilizzata per dire alla nazione che due testimoni-chiave di due importanti casi giudiziari erano stati trovati morti: nessuno, conseguentemente, si pose delle domande.
Il primo testimone era Sean Hoare, che doveva testimoniare nel Luglio del 2011 contro il “Direttore delle Comunicazioni” di David Cameron, Andy Coulson.
Il secondo testimone era David Smith, “suicidatosi” nell’Ottobre del 2013. Egli fu per anni  l’autista di Jimmy Savile, forse il peggior pedofilo mai esistito in Gran Bretagna, molto amico del Primo Ministro conservatore Margaret Thatcher e del Principe Carlo.
Il fallimento della stampa, che ha mancato di interrogarsi su queste due morti, è pari solo all'indebolimento del sistema (una volta robusto) costituito dai Coroners indipendenti, il cui lavoro, nell'ultimo millennio, è stato quello d’indagare su tutte le morti sospette. Ma, se sono onesti, i Coroners vengono fermati: solo quando non lo sono essi vengono lasciati liberi di portare avanti le loro indagini.
Il Coroner di Bristol, Paul Forrest, fece una dichiarazione pubblica di stampo critico, al Bristol City Council, sostenendo di come i corpi si stessero "accumulando" negli obitori degli ospedali. Ma, a quanto pare, la sua indipendenza non si estendeva al punto tale da poter parlare liberamente. Forrest fu prima sospeso e poi licenziato, vittima del bullismo istituzionale, semplicemente per aver fatto il suo lavoro. Al suo posto c’è ora quello che un ex membro dello staff medico-legale ha definito un "Coroner fantoccio".
Nel vicino Gloucestershire il Coroner è stato licenziato (2013), questa volta giustamente, per aver rubato 2.000.000 di Sterline dalle proprietà di alcune persone decedute, sulle quali avrebbe dovuto indagare. La conclusione è che, con il sistema dei Coroners così apparentemente indebolito, sta diventando sempre meno probabile che in Inghilterra gli assassini possano essere catturati.
SEPPELLIRE PER CONTO DEL FMI I MIGLIORI DOCUMENTARISTI DEL MONDO
Prendete ad esempio il caso della Libia. Negli ultimi due decenni la stampa britannica ha essenzialmente tirato fuori due motivazioni (inventate) sul perché il Colonnello Gheddafi "doveva andarsene" dalla Libia.
Ovviamente non c’entrava niente il fatto che, dopo aver liberato il suo popolo dal debito con il FMI (Fondo Monetario Internazionale), egli stava guidando un movimento pan-africano per introdurre una moneta continentale, lo “African Gold Dinar”, che prometteva di liberare l'intero continente dal FMI!
Nel 1996, “Channel 4 Dispatches” trasmise un documentario prodotto da “Fulcrum TV”, e intitolato  "Murder in St. James". Quel documentario dimostrava che la poliziotta londinese Yvonne Fletcher fu uccisa da un colpo che quasi certamente non proveniva dall’Ambasciata Libica (durante una manifestazione davanti a quell’Ambasciata, ndt), come invece sosteneva il governo britannico, ma da un edificio posto sull’altro lato della piazza, affittato dai servizi di sicurezza britannici.
Allo stesso modo, nel 1994 la “Hemar Enterprises” realizzò, per la stessa emittente, "The Maltese Double Cross", che accusava la CIA di aver manomesso la scena del crimine … con la seria possibilità che sia stata essa stessa ad aver posto la bomba a bordo del volo “Pan Am 103”,  che esplose mentre transitava sul cielo di Lockerbie, in Scozia, nel 1988.
Sembrerebbe, ora, che lo scopo potrebbe essere stato quello di uccidere degli Agenti che stavano tornando negli Stati Uniti, e che dovevano riferire su operazioni relative al traffico illegale di droga.
Hemar Allan Francovich (produttore e regista della “Hemar Enterprises”, realizzò una serie di documentari che svelava le operazioni “coperte” della CIA, ndt), morì per un attacco di cuore in circostanze misteriose, nell’area doganale dell’aereoporto di Houston, nel 1997.
No, il colonnello Gheddafi non era "l’uomo nero" e, molto probabilmente, non furono i suoi tirapiedi a sparare contro la poliziotta Yvonne Fletcher, davanti all'Ambasciata Libica di St. James’ Square, nel 1984 … né fu l'agente libico Abdelbaset al-Megrahi a posizionare la bomba a bordo del Volo “Pan Am 103”. Nessuna di queste accuse è stata provata al di là di ogni dubbio, e tutta la stampa di Londra ha cancellato dalla memoria collettiva i due documentari della “Channel 4 Dispatches”, che dimostravano la veridicità delle versioni alternative.
Negando i fatti descritti in questi documentari, e garantendo che niente di simile potrà mai essere nuovamente trasmesso, i media di Londra hanno posto il paese su un percorso verso il totalitarismo.
Dopo gli attacchi dell'11 Settembre 2001 contro gli Stati Uniti, e quelli del  7 Luglio 2005 a Londra, sono stati prodotti (e diffusi solo su Internet) i documentari "Loose Change" (2005) e "Ludicrous Diversion" (2006). Nulla degli aspetti autolesionistici tipici delle “false flags”, rilevati in relazione ad entrambi gli eventi, è stato riportato dai media nazionali.
SIAMO PROPRIO SOLI, NON C’E’ GIUSTIZIA
Attraverso omicidi come quelli dello scienziato David Kelly (biologo dipendente del Ministero della Difesa britannico, coinvolto nella questione delle armi biologiche in IRAQ, ndt) e del crittografo del GCHQ (Government Communications Head-Quarters) Gareth Williams, negati ai più alti livelli della politica, della polizia e della magistratura, si è diffuso un clima di paura, in cui chi pone troppe domande rappresenta una "minaccia", e può aspettarsi di essere "trattato allo stesso modo”.
Le Istituzioni elitarie ed i media sono farciti di codardi e fenomeni da baraccone. Anche se non sanno come si fa a governare un paese (e non se ne preoccupano molto), le élites occidentali sanno però benissimo come si fa ad uccidere. Analogamente alla STASI (Servizi Segreti della ex Germania Orientale, ndt), esse hanno lavorato parecchio, nel corso degli anni, per ridurre le probabilità di essere “scoperte”.
Così, la prossima volta che vedrete un politico, un musicista o un opinionista che sfida il “consensus” NATO/Israele (perché ci siano sempre più interventi all’estero), e che cade nel fiore degli anni, ricordate a voi stessi che l'aspettativa di vita queste vittime era (se non avessero posto la sfida) più lunga che mai. E non aspettatevi che la polizia o i media nazionali pongano tutte le domande del caso ai "poteri costituiti". Questo non è compreso nel loro stipendio.
Quello che si può fare, comunque, è che i creatori di alcuni dei semplici ma geniali documentari Internet, relativi ad eventi sia moderni che del passato, continuino a documentare questi crimini, e condividano tutto quello che riescono a scoprire con il resto del mondo, con i poliziotti onesti e con il meglio di ciò che resta del giornalismo investigativo.
E' solo attraverso la condivisione delle prove di questi crimini che riusciremo a mettere dietro alle sbarre gli autori delle stragi, evitando alle più grandi menti della nostra generazione una morte precoce.


Tony Gosling
Fonte:  http://rt.com/op-edge
Link:  http://rt.com/op-edge/167308-nato-democracy-war/

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCO
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13558

VITAMINE: l’alfabeto della salute


 
La scoperta delle vitamine deriva dall’intuizione di alcuni scienziati ai primi del ’900: realizzarono infatti che una dieta a base di carboidrati, proteine e sali minerali non era sufficiente per garantire un corretto funzionamento del corpo umano.
Isolate per la prima volta nel 1911, la scoperta delle vitamine ha rivoluzionato l’intero sistema e la loro importanza è aumentata via via che si scoprirono i loro effetti sulla salute. Moltissime malattie che nel corso dei secoli hanno colpito il genere umano, oggi sappiamo essere riconducibili ad una cattiva e scorretta alimentazione.
 
Alimentazione Corretta 
Le “ammine della vita” sono infatti  fondamentali per la nostra salute.
Le vitamine regolano i processi che avvengono all’interno del nostro corpo ciproteggono dall’insorgere di patologie.
Non forniscono energia al corpo, ma lo aiutano a scomporre i macronutrienti per produrla!
Sono talmente tante da rendere impossibile la loro quantificazione.
Al momento possiamo dire che le vitamine essenziali sono 13.
Vediamo le più importanti.

Per capire meglio le funzioni delle singole vitamine è necessaria una distinzione.
In base alla loro solubilità si distinguono in:
  • vitamine liposolubili, cioè solubili nei grassi
    Possono essere accumulate dal nostro organismo e non è perciò necessario introdurle tutti i giorni.
    Appartengono a questa categoria le vitamine A, D, E, K, F, Q.
  • vitamine idrosolubili, cioè solubili in acqua.
    Non sono accumulate dall’organismo umano, per questo vanno assunte con regolarità.
    A questa categoria appartengono le vitamine C, B1, B2, B5, B6, PP, B12, Bc, H.

Vediamo nello specifico i “poteri” delle vitamine più importanti:
    Alimentazione Corretta
  • VITAMINA A o carotene.
    E’ una vitamina liposolubile e si trova nel latte, burro, uova, fegato, verdura e frutta di colore arancio. La carota in particolare, è ricca di carotene.
    La vitamina A aiuta previene l’invecchiamento della pelle,attiva le difese immunitarie, serve per la vista e per icapelli. Se manca si possono riscontrare problemi di crescita e disturbi della vista.
    Alimentazione Corretta
  • VITAMINE del GRUPPO B (B1, B2, B12)
    Sono vitamine idrosolubili e le troviamo nel latte, carne, uova. Le B2 sono largamente presenti negli spinaci.
    Sono fondamentali per la crescita, perciò queste vitamine dovrebbero essere integrate durante l’infanzia/adolescenza e durante la gravidanza. Se mancano, oltre ad una crescita lenta, si possono riscontrare malattie nervose e anemia.
    Alimentazione Corretta
  • VITAMINA C o acido ascorbico.
    Vitamina idrosolubile, è largamente presente negli ortaggi e nella frutta come agrumi, fragole, ribes nera, verdure a foglia scura, peperoni e pomodori.
    È una vitamina antiossidante che svolge numerose funzioni nel nostro organismo. E’ molto utilizzata nel trattamento dell’anemia, poiché aiuta a produrre globuli rossi. Mantiene inoltre sani denti e gengive, favorisce il funzionamento cellulare e combatte le infezioni.
    Alimentazione Corretta
  • VITAMINA D
    Vitamina liposolubile, non può essere assunta mediante la dieta poiché viene attivata dalla luce del sole. E’ necessaria per un ottimale assorbimento del calcio nelle ossa, perciò è molto importante passare un po’ di tempo all’aria aperta!
    e
  • VITAMINA E
    E’ una vitamina liposolubile e antiossidante. Si trova nella frutta secca, negli oli vegetali, nel burro, nelle uova e margarina. Serve per proteggere la membrana cellulare. Le quantità eccedenti di vitamina E vengono eliminate con l’urina.
    Alimentazione Corretta
  • VITAMINA K
    E’ una vitamina liposolubile che troviamo sia nei cibi di provenienza vegetale che animale. Tra i vegetali, i più ricchi sono quelli a foglie verdi (spinaci, lattuga, broccoli) ma anche soia, piselli e ceci. In quantità inferiori anche latticini, carne, frutta e cereali contengono vitamina K.
    È fondamentale per la coagulazione del sangue. Spesso chi soffre di celiachia o colite ha una mancanza di questa vitamina, ma di norma, essendo presente in differenti fonti alimentari, è difficile essere carenti di vitamina K.
    Se però manca, può causare emorragie.
Ricordatevi dunque che il nostro corpo non è in grado di produrre da solo le vitamine.
Necessita di essere “nutrito”.
Grazie ad una dieta varia, sana ed equilibrata è possibile assicurare al nostro organismo tutte le vitamine di cui ha bisogno. Abbiatene cura!
 http://www.alimentazione-corretta.it/educazione-alimentare/vitamine-e-salute/ 

Iarc smentisce militari: "Le polveri sottili provocano il cancro".


Il rapporto dell'IARC (International Agency Research Cancer) dello scorso ottobredemolisce le tesi dei vertici militari sull'assenza del rapporto tra causa ed effetto tra inquinamento bellico nano, particelle e patologie. Lo denuncia il comitato Gettiamo le basi nel consueto sit-in mensile, il numero 26 da quando è iniziata la protesta, davanti alla sede di rappresentanza del governo a Cagliari. In piazza del Carmine anche oggi si è visto il solito striscione viola con i "burattini del morte". 
"É crollato miseramente - denuncia l'associazione - l'alibi invocato da oltre un decennio da Nato, ministri della Difesa e Stati Maggiori, riproposto ossessivamente dall'avvocatura di Stato schierata a difesa degli imputati nel processo avviato a Lanusei dal Pm Fiordalisi sul disastro ambientale prodotto dal Poligono di Quirra. Il rapporto dell'Iarc inviato all'Osm ufficializza scientificamente e sancisce l'alta cancerogenicità, di primo livello, delle polveri sottili e sottilissime disperse nell'aria". Gettiamo le basi cita un passaggio dal comunicato ufficiale dell'Agenzia: 

"L'aria che respiriamo è inquinata con una miscela di sostanze cancerogene", spiega Kurt Straif, capo della sezione Monografie Iarc. "Ora sappiamo che l'inquinamento dell'aria esterna non è solo un grave rischio per la salute in generale, ma anche una causa ambientale di decessi per cancro". Il Comitato chiede in primis al rappresentante del Governo di attivarsi per il ritiro dell'Avvocatura di Stato schierata a difesa degli imputati nel processo di Lanusei. Poi un sos alle forze politiche in campagna elettorale: "Che provvedimenti intendono portare avanti per contrastare il progetto Nato e ministro della Difesa, avallato dal Parlamento, propagandato come 'Progetto riqualificazione Salto di Quirra', che potenzia ancor di più il ruolo militare della Sardegna?".
 

Contro il colesterolo serve un piatto di legumi al giorno


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DI  SIMONA PEZZINO

L’EFFETTO È MAGGIORE NEL CASO DEGLI UOMINI

Anche i legumi sono preziosi alleati nella battaglia contro il colesterolo cattivo. A svelarlo è un’analisi pubblicata sul Canadian Medical Association Journal secondo cui basta una porzione al giorno di ceci, piselli, fagioli, lenticchie e, più in generale, legumi non oleosi, per ridurre del 5% i livelli di colesterolo LDL, quello considerato “cattivo” per la salute. Una riduzione che agli occhi degli esperti è tutt’altro che indifferente, in quanto corrisponderebbe a una potenziale riduzione del 5-6% del rischio di avere a che fare con i principali eventi vascolari.

I ricercatori del St. Michael’s Hospital di Toronto sono arrivati a questa conclusione analizzando i risultati di 26 diversi studi che hanno coinvolto in totale più di mille individui. Dal punto di vista della riduzione dei livelli di colesterolo cattivo i benefici maggiori sono stati riscontrati nell’organismo maschile. Una possibile spiegazione risiede nelle abitudini alimentari degli uomini, spesso peggiori rispetto a quelle delle donne, ma non solo. Infatti in molti casi i livelli di colesterolo nel sangue degli uomini è maggiore di quello rilevabile in quello delle donne. Per questi motivi l’organismo maschile potrebbe, in termini assoluti, trarre più benefici dall’introduzione di una porzione di legumi nell’alimentazione quotidiana.

Legumi_contro_colesterolo
In realtà gli effetti positivi potrebbero andare al di là di quelli analizzati in questo studio. Gli stessi autori sottolineano che i legumi potrebbero aiutare a dimagrire, a tenere sotto controllo il glucosio nel sangue e a mantenere la pressione sanguigna nella norma. Tutto ciò non farebbe altro che contribuire a ridurre il rischio di disturbi cardiometabolici. Certo, mangiare più legumi potrebbe voler dire aumentare la comparsa di problemi come gonfiori, flatulenza, diarrea o, al contrario, stitichezza. Tuttavia, i ricercatori ricordano che in molte culture l’abitudine di mangiare legumi tutti i giorni è già radicata “senza che ci siano casi di effetti avversi che potrebbero limitarne il consumo”.