A seguito di tutte le informazioni che sono emerse negli ultimi anni a proposito delle scie chimiche e della geo-ingegneria, dobbiamo cominciare a farci delle domande riguardo alla nostra salute, il cibo che stiamo mangiando e il pianeta.
Notiamo evidenti relazioni fra la salute di noi uomini, l’ecosistema planetario e il fenomeno dell’inquinamento che scaturisce da polveri di natura chimica e da metalli pesanti, cui siamo sottoposti quotidianamente. Quindi è giusto domandarci: quando acquistiamo cibo “organico” stiamo davvero comprando quello che desideriamo comprare, ovvero cibo puro, incontaminato e nutriente?
DEFINIZIONE DI CIBO SALUTARE NELL’ERA DELLA GEO-INGEGNERIA
E’ ancora giusto parlare di cibo organico nell’era della geo-ingegneria?
Il vero cibo organico cresce senza l’ausilio di pesticidi, e ha il merito di far bene sia a noi uomini che a tutto il pianeta. Si tratta del un metodo di coltura a cielo aperto, eseguito nei campi. Questo metodo di coltivazione può essere condotto senza usare pesticidi; ma purtroppo non può più proteggersi dalla caduta dal cielo di polveri di metalli pesanti come alluminio e bario, né da altri agenti patogeni che raggiungono le piante nella stessa maniera.
DEFINIZIONE DI GEO-INGEGNERIA
Che cos’è la geo-ingegneria e perché la consideriamo così dannosa? Si tratta di una scienza che ha ideato un programma messo in atto dalle maggiori potenze mondiali, e che ha lo scopo di provocare cambiamenti climatici.
In pratica, si svolge rilasciando polveri e particelle di metalli e altre sostanze per mezzo di aerei speciali, difficili da rilevare. Questo esperimento si svolge in tutti e cinque i continenti, con lo scopo primario di rallentare il riscaldamento globale. Ma utilizza principalmente alluminio e bario, due metalli tossici per l’organismo. Il rilascio delle polveri avviene a livello della stratosfera, ma arriva perfino a modificare il “ciclo dell’acqua” (quindi anche il tipo di piogge e altre precipitazioni, NdT); restringe l’atmosfera e favorisce la proliferazione di funghi nocivi.
Altri aspetti pericolosi di questa pratica sono l’inquinamento dei mari e la riduzione dello strato di ozono. Queste modifiche al sistema planetario potrebbero condurre all’estinzione di alcune specie viventi, anche animali.
IL GENERE UMANO E’ A UN INCROCIO
L’essere umano si trova a un incrocio, e può risolvere il problema in maniera più o meno perentoria: o bloccando lo spargimento delle polveri chimiche; o come soluzione temporanea dedicarsi alle coltivazioni in serra (ambiente protetto). Ricordiamoci che quest’ultimo approccio può solo rimandare il problema, e che se vogliamo continuare ad avere un futuro come genere umano dobbiamo risolvere il problema alla fonte, fermando le scie chimiche. Nel frattempo, in attesa di riuscire a fermarle, teniamo presente che le coltivazioni al coperto e in serra garantiscono cibo più puro, perché al riparo da ciò che cade dal cielo.
E’ questo il tipo di cibo da definirsi ancora “organico”, incontaminato, nutriente, ricco di sali minerali e altri preziosi nutrienti che la natura ci ha riservato; un nutrimento per il corpo e l’anima.
di Zach C.Miller, pubblicato su NaturalNews
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