Nel villaggio di Jatinga, nell’India nordorientale, si verifica uno strano fenomeno: lì gruppi di uccelli si suicidano in massa.
Questo misterioso fenomeno si verifica tipicamente tra settembre e novembre, durante la stagione dei monsoni, tipicamente tra le 7 e 10 di sera: centinaia di uccelli si lasciano letteralmente cadere dal celo, sfracellandosi al suolo.
Per questo motivo, sono in molti che credono che il villaggio sia maledetto, nonostante appaia di per sé bucolico: un bel villaggio nel verde, circondato da montagne serene.
Secondo gli scienziati che hanno studiato il fenomeno, la spiegazione potrebbe essere che gli uccelli, disorientati dalle piogge monsoniche e dal buio, siano attratti dalle luci del villaggio, scontrandosi con rami di alberi ed altri ostacoli.
Ma questo non chiarisce del tutto la questione, perché gli uccelli sembrano attratti solo da un’area ben specifica, lunga un chilometro e mezzo e larga duecento metri: le luci del resto del villaggio sembra non facciano invece effetto agli uccelli. Inoltre il fenomeno è stato registrato a partire dall’inizio del 1900 (tanto che la tribù che aveva occupato quella zona ha venduto le terre nel 1905), e quindi non sembra potersi ricondurre allo specifico tipo di illuminazione attualmente presente.
Non è l’unico mistero della storia: molti degli uccelli che si “suicidano” a Jatinga non sono di specie che normalmente volano di notte, e gli esperti non sanno spiegare cosa li spinga centinaia di uccelli a volare in un momento della giornata quando invece dovrebbero normalmente dormire.
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