L’animale purpureo pescato in Cina e uno dei pochi esemplari mai catturati di una specie rara di anguilla. Il suo aspetto ricorda quello del piccolo “alien” quando squarcia il petto di unodegli astronauti.
La fantascienza riesce spesso a vedere quello che non conosce. Accade così che la mente di romanzieri e produttori arrivi a vedere ciò che non si è mai visto in vita propria e che, ciononostante, esiste. Nel lago Taihu a Yixing , nella provincia del Jiangsu nella Cina orientale, è stata catturata una specie molto rara di anguilla, che a molti ha ricordato l’alien che nell’omonimo film esce dal torace di uno degli astronauti. Per fortuna la scoperta fatta nel paese del Dragone non ha implicato spargimenti di sangue, dal momento che questa anguillacolor porpora si alimenta prevalentemente di crostacei e di pesci di piccole dimensioni. Alterna la propria vita tra acqua dolce e acqua di mare, cacciando in entrambi gli ambienti ma riproducendosi soprattutto nei fiumi. Tra i vari spostamenti, questa anguilla macina circa 100 km tra mare e acqua dole. Predilige muoversi quasi a contatto con il fondale e, cosa davvero rara per la sua specie, è praticamente anfibia, dal momento che riesce a stazionare fuori dall’acqua per tempi considerevolmente lunghi. E’ possibile trovarla in Africa orientale, India, Australia, Giappone , Bangladesh, Nuova Guinea e nella Nuova Caledonia. Nonostante sia lungo 30 centimetri circa e non passi perciò inosservato, raramente l’anguilla purpurea è stata catturata. La bruttezza, in questo caso, sarà stata la sua arma principale.
Fonte http://scienze.fanpage.it
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