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giovedì 19 dicembre 2019

Solo lo stato dovrebbe stampare la moneta



Fondamentalmente, solo il Governo di una Nazione dovrebbe creare moneta.

Questa dovrebbe essere creata con il sigillo di un Governo Nazionale e immessa in circolazione in primo luogo per pagare le spese dello Stato. 

Man mano che aumenta la capacità di un popolo di produrre beni  necessari e superflui o, in altri termini, man mano che il popolo apprende a servirsi di strumenti e macchinari anziché del lavoro manuale, aumenta la capacità di produzione nel settore agricolo, minerario, edilizio, tessile, ect. Con l’aumento della produzione, è necessaria una maggiore quantità di moneta affinché possa avvenire la distribuzione di beni al popolo che costituisce una Nazione.

Se il sistema monetario di una Nazione fosse nelle mani di uomini coscienziosi, essi dovrebbero osservare attentamente  la crescita della produzione reale e, man mano che questa aumenta, dovrebbero accrescere la disponibilità di moneta e immetterla in circolazione per finanziare alcune attività dello Stato. 

Quando la moneta viene emessa  per pagare la costruzione degli indispensabili edifici statali o per pagare i  costi ragionevoli e legittimi inerenti ai veri compiti del Governo  - la protezione delle persone e della proprietà  di soggetti privati – non è necessario che le spese dello Stato siano interamente coperte dalla tassazione.

Ma l’emissione di moneta aggiuntiva può verificarsi solo se aumenta la produzione reale. In caso contrario, diminuirebbe il potere di acquisto di tutta la moneta in circolazione.

Se la moneta fosse posta in circolazione senza alcuna relazione con i beni reali effettivamente prodotti, ciò provocherebbe un rialzo dei prezzi e quindi il potere di acquisto della moneta diminuirebbe.

L’obiettivo di un sistema monetario che agisca in modo onesto è di evitare che questo avvenga.

L’obiettivo è di mantenere il flusso di moneta a livelli adeguati, tali da rendere possibile la distribuzione fra tutti i produttori della Nazione. Questo tipo di sistema monetario è al contempo onesto e scientifico.



Prima che fosse concesso ai privati il potere di creare moneta, il privato cittadino che avesse creato moneta e fatto apporre su di essa il sigillo del Governo si sarebbe reso colpevole di falsificazione. 

La sua azione sarebbe equivalsa a un furto ai danni di tutta la popolazione, poiché falsificando del denaro e immettendolo in circolazione, egli non otteneva potere d’acquisto per sé stesso, ma diminuiva il potere d’acquisto di tutti gli altri possessori di denaro della Nazione. In altre parole, avrebbe aumentato il flusso di moneta senza alcun rapporto con i beni reali esistenti all’interno di una Nazione. 

L’aumento del volume monetario da lui prodotto avrebbe provocato l’aumento dei prezzi per il resto della popolazione e ciò, ovviamente, significava che il denaro in possesso di tutte le altre persone avrebbe perso potere d’acquisto. Una volta scoperto, il falsario sarebbe stato punito severamente dal Governo Nazionale, essendo la falsificazione di denaro reato gravissimo. 

Esso equivale a un furto ai danni di ogni persona munita di potere d’acquisto (denaro). Ogni aumento o diminuzione del flusso monetario dovrebbe infatti essere prerogativa del popolo che agisce tramite il Parlamento costituito dai suoi rappresentanti regolarmente eletti, e dovrebbe ripercuotersi in pari misura su tutti i produttori di ricchezza.





Tratto da “ I creatori di Moneta “ di Gertrude M. Coogan




L'EMISSIONE DELLA MONETA DA PARTE DEI 
FALSARI DELLA BCE CHE C'E' LA PRESTA
 COSTA AGLI ITALIANI UN INTERESSE 
GONFIATO DEL DEBITO PUBBLICO DI
80 MILIARDI DI EURO ALL'ANNO ... 
E LA TRUFFA E' FATTA ...




Mondo Sporco 

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