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lunedì 5 agosto 2019

Stare bene nelle Relazioni


di Chiara Zappoli

Come possiamo realmente migliorare le nostre relazioni? Costruire la nostra relazione ideale?


Spesso diventa difficile superare le frustrazioni e i risentimenti che insorgono nelle relazioni. Sicuramente falsi miti e credenze non ci aiutano ad affrontare difficoltà nelle relazioni.
La paura più grande è quello di essere felici ed esprimere se stessi… essere liberi da condizionamenti. La maggioranza delle persone, nonostante i buoni propositi, teme di andare oltre il proprio inferno e abbracciare il proprio paradiso.
Come mai continuiamo a rimanere in relazioni distruttive poco sane? Come mai vi è un attaccamento alla sofferenza e non riusciamo a liberarcene? Come mai non riusciamo a dire sì alla vita così com’è? Perché ci sentiamo vittime di relazioni dove è sempre l’altro ad essere “sbagliato” in qualche modo?
Il rifiuto aumenta la nostra ferita e il nostro risentimento, manteniamo uno stato di ostilità perenne, che lentamente ci fa sentire sempre più separarti gli uni dagli altri. La verità è che non esiste un partner perfetto, tutte le coppie litigano, hanno conflitti,spesso non si comprendono e continuano a ricadere negli stessi schemi comportamentali. Spesso crediamo che tutto questo sia la normalità. Sin da bambini ci hanno abituato a tale normalità… ci sentiamo impotenti e non vediamo alternativa.  Se osserviamo con occhio esterno tali situazioni sembrano paradossali.
Siamo stati “ammaestrati” all’amore condizionato: cioè “io ti amo se tu…” questa è la drammatica formula della nostra infelicità. Se io ho bisogno della tua approvazione, io dipendo da te, ti amo perché vorrei avere te dalla mia parte, ma dall’altra ti detesto perché dipendo da te. Ti sto vicino, ti curo per avere la tua approvazione, ma dall’altra parte, voglio essere libero da questa dipendenza e mi arrabbio con me stesso e poi con te, quando deludi le mie aspettative.
Nella nostra realtà possiamo agire in tre modi:
1. Mantenere lo stato di guerra. Vedere l’altro come un nemico, una minaccia, un pericolo. Tale modalità ci porta a perdere molte energie, aumenta la distanza fra noi e l’altro e incentiva le incomprensioni. Questo comportamento nel tempo porterà a fratture profonde e anche perdite di opportunità di gioia e felicità.
2. Un’altra possibilità è quello della tregua o compromesso. Purtroppo troppo spesso in questi casi il risentimento continua e permane la minaccia che lo stato di guerra ritorni. Apparentemente tutto è nelle quiete, ma possiamo respirare la tensione, con la diminuzione dell’intimità fra le due parti e di conseguenza della fiducia che nutriamo reciprocamente.
3. La terza possibilità è l’unica, la VERA e AUTENTICA e consiste nel riconoscere le differenze dei modelli di comunicazione e di comportamento. Essere curiosi di scoprire davvero l’altro nella sua interezza, nei suoi cambiamenti. Ciò non necessariamente significa che ci debba piacere o che dobbiamo approvare tutte le sue scelte, ma riconoscerne il valore e rispettarlo… questo sì.
Articolo di Chiara Zappoli

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