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martedì 4 dicembre 2018

Costiera Amalfitana


Belvedere del Paradiso”, ”Chiostro del Paradiso”: quale contesto potrebbe evocare simili definizioni se non la “Costiera Amalfitana”? Pochi luoghi in Italia hanno il fascino dei suoi impervi terrazzamenti, del suo sinuoso profilo, della sua sontuosa natura, dei suoi fiordi, i suoi profumi, colori, la sua luminosità. Anche i vitigni, in costiera, hanno nomi evocativi: Ginestra, Fenile…
A Ravello ,una delle sue gemme più fulgide, si può godere di una vista mozzafiato sul braccio di mare, contornato di alti dirupi e vertiginose scogliere, che insiste sulla nobile Amalfi.
Ravello è un sogno di pietre laccate di solarità, di fiori che colorano le strade, di profumi della mediterraneità, di mistici silenzi.
Giungervi da innamorati è come inoltrarsi nel dominio della felicità.
E perdervisi.
Amalfi ha il piglio della nobile decaduta, tutta intrisa di storia e pervasa di febbrile attività. Il suo Duomo è un capolavoro di sincretismo assoluto fra architetture italiche e moresche. Nel suo “Chiostro del Paradiso” il lirismo della “pietra” è semplicemente commovente.
Cetara è il sogno di un mondo di pescatori che non esiste più. Osservare le barche in rada, le nasse, le reti ammassate sui pontili produce brividi di autentica nostalgia.
Positano è una cartolina multicolore e soprannaturale. Percorrere l’intricato fraseggio dei suoi vicoli è tutto quello che occorre per penetrarne il senso, coglierne lo spirito, assorbirne l’aura.
E l’incredibile precipizio di Furore, i suoi vini sublimi…
La Costiera Amalfitana è un luogo di supreme emozioni, di felicità improvvise, di dimenticanze e “deja vu”.
Costiera, mon amour.
Rosario Tiso







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