Di: Gianni Candotto
Grillo, nel giro di 24 ore, ha imposto al Movimento 5 stelle una giravolta storica aderendo al gruppo ultraeuropeista dell’ALDE, tranne poi, dopo l’approvazione “della Rete”, venire scaricato dallo stesso ALDE.
Che cos’è successo? Proviamo a riassumere. Verhofstadt, membro di Bilderberg e presidente dell’Alleanza dei Liberali, il gruppo più europeista, più pro Euro, più anti Putin, più favorevole al TTIP e critico con la Merkel perchè ritenuta troppo morbida sull’austerity, ha proposto a Beppe Grillo e ai pentastellati di mollare gli euroscettici dell’EFDD di Farage e di aderire alla stessa ALDE.
Grillo, incurante del problema di dover far fare al suo partito una giravolta a 180 gradi, ha accettato. Non si sa
quale sia la motivazione alla base della scelta, sia essa i forse 700.000 euro di contributi al Movimento in più, sia la volontà di sembrare “più responsabili” nei confronti dei poteri forti, siano altre le motivazioni (qualcuno ha ipotizzato la promessa di una vicepresidenza del parlamento a un pentastellato), fatto stare che Grillo quattro giorni fa aveva accettato l’accordo.
Dopodichè, una volta accettato l’accordo dal Grande Capo Grillo, la cosiddetta base si è affrettata, con un voto con percentuali simili a quelle in voga nella Bulgaria comunista, a ratificare la scelta.
Solo che in seguito alla votazione dei trinariciuti del blog, l’ALDE ha fatto sapere di non volere i grillini come compagni di gruppo.
Quali sono le motivazioni, evidenti, alla base della giravolta di Verhofstadt? Innanzitutto occorre ricordare che Verhofstadt è il
rappresentante della UE nelle trattative con la Gran Bretagna per la Brexit e che Farage, il principale fautore della Brexit, con la defezione di Grillo avrebbe perso il numero legale per avere un gruppo parlamentare e quindi si sarebbe indebolito fortemente come caratura politica. Quindi come fare a fargliela pagare a Farage? Facendo il gioco dell’amo e cercando di far abboccare un utile idiota.
Gioco perfettamente riuscito. E una volta riuscito, l’amo è stato tolto e il Grillo che aveva abboccato è stato rigettato nel mare.
quale sia la motivazione alla base della scelta, sia essa i forse 700.000 euro di contributi al Movimento in più, sia la volontà di sembrare “più responsabili” nei confronti dei poteri forti, siano altre le motivazioni (qualcuno ha ipotizzato la promessa di una vicepresidenza del parlamento a un pentastellato), fatto stare che Grillo quattro giorni fa aveva accettato l’accordo.
Dopodichè, una volta accettato l’accordo dal Grande Capo Grillo, la cosiddetta base si è affrettata, con un voto con percentuali simili a quelle in voga nella Bulgaria comunista, a ratificare la scelta.
Solo che in seguito alla votazione dei trinariciuti del blog, l’ALDE ha fatto sapere di non volere i grillini come compagni di gruppo.
Quali sono le motivazioni, evidenti, alla base della giravolta di Verhofstadt? Innanzitutto occorre ricordare che Verhofstadt è il
rappresentante della UE nelle trattative con la Gran Bretagna per la Brexit e che Farage, il principale fautore della Brexit, con la defezione di Grillo avrebbe perso il numero legale per avere un gruppo parlamentare e quindi si sarebbe indebolito fortemente come caratura politica. Quindi come fare a fargliela pagare a Farage? Facendo il gioco dell’amo e cercando di far abboccare un utile idiota.
Gioco perfettamente riuscito. E una volta riuscito, l’amo è stato tolto e il Grillo che aveva abboccato è stato rigettato nel mare.
Ci sono stati altri due precedenti nella storia d’Italia di questo gioco, che chiamerei scherzosamente dell’”abboccafesso”: una volta l’aveva
fatto Togliatti nei confronti di Guglielmo Giannini e una volta Bossi nei confronti di Mariotto Segni.
Giannini, nel 1947, con il suo partito, simile al M5s, l’Uomo Qualunque, aveva iniziato a prendere tanti voti tra i ceti popolari, facendo leva anche sull’anticomunismo, ma soprattutto sui poveri dimenticati dallo Stato. Era odiato dalla DC perchè portava via voti
anticomunisti ed era odiato dal PCI perchè portava via voti dei poveri specie al sud.
fatto Togliatti nei confronti di Guglielmo Giannini e una volta Bossi nei confronti di Mariotto Segni.
Giannini, nel 1947, con il suo partito, simile al M5s, l’Uomo Qualunque, aveva iniziato a prendere tanti voti tra i ceti popolari, facendo leva anche sull’anticomunismo, ma soprattutto sui poveri dimenticati dallo Stato. Era odiato dalla DC perchè portava via voti
anticomunisti ed era odiato dal PCI perchè portava via voti dei poveri specie al sud.
Togliatti decise quindi di tirargli l’amo blandendolo e facendolo incensare dai suoi giornali. In pochi giorni Giannini fece la sua giravolta a 180 gradi: smise di parlar male del comunismo, e
anzi iniziò a lodarlo, sperando in un’alleanza organica popolare. Poi Togliatti una volta pescato lo fece insultare dai suoi parlamentari
con l’epiteto di “fascista qualunquista”. Così Giannini intanto si era squalificato come anticomunista e sputtanato come manovratore politico.
In pochi anni passò dal quasi 20% del 1947 alla sparizione totale.
anzi iniziò a lodarlo, sperando in un’alleanza organica popolare. Poi Togliatti una volta pescato lo fece insultare dai suoi parlamentari
con l’epiteto di “fascista qualunquista”. Così Giannini intanto si era squalificato come anticomunista e sputtanato come manovratore politico.
In pochi anni passò dal quasi 20% del 1947 alla sparizione totale.
Anche Segni all’inzio degli anni ’90 cercava di cavalcare la protesta antisistema, come Bossi e il MSI. Segni era stato il promotore dei referendum, era popolare. Bossi pensava di riuscire a diventare la forza egemone. Si attaccavano costantemente sui giornali. Così Bossi decise di eliminarlo con il gioco dell’amo abboccafesso. Propose a Segni un’alleanza, gli propose di rinunciare al federalismo e di farlo leader di una futura coalizione PPI Patto Segni e Lega. Segni abboccò pubblicamente, si incontrò con Maroni per firmare e poi Bossi fece dell’accordo “chiffon de papier”, carta straccia, urlando, con il gesto dell’ombrello, che coi democristiani non sarebbe mai andato.
Anche la stella di Segni declinò in poco tempo.
Anche la stella di Segni declinò in poco tempo.
E Grillo? Dopo aver fatto iscrivere il suo partito che in teoria sarebbe stato euroscettico, antiliberista, lontano dalle posizioni della Nato e degli euroburocrati, con il gruppo che più esalta il contrario dei principi che Grillo avrebbe rappresentato, ed essere stato scaricato crollerà?
Difficile da dirsi.
Gianni Candotto
Fonte: scenarieconomici
https://ununiverso.it/2017/01/10/il-gioco-dellabboccafesso-lutile-idiota-grillo-e-lalde/
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