Durante una visita all’Università di Harvard, una delle
università dove oramai i candidati premier vanno a prendere la benedizione, lo
scorso maggio, Di Maio ha dichiarato che i vaccini “in Italia sono obbligatori
per legge, e noi non abbiamo intenzione di eliminarla”…
E lo dice quello che poi verrà “unto” con un plebiscito di
finta “democrazia diretta” come capo politico del 5 Stelle e candidato alla
Presidenza del Consiglio.
Una domanda sorge spontanea: “Per chi lavora questo signore?
Per chi lavorano i vertici manifesti ed occulti del 5 Stelle?” Non certo per la
gente e per la nostra libertà.
E' chiaro che chi è contro l'obbligatorietà dei vaccini non
potrà mai votare per questo signore al servizio di chi vuole vaccinare
obbligatoriamente i nostri bambini.
Ma occorre svegliarsi. Con questa gente al governo - e non
parliamo dei militanti, ma di chi li dirige in modo del tutto privo di vera democrazia
- si verificheranno anche altri fatti, che i votanti grillini pieni di ingenuo
entusiasmo non immaginano nemmeno: rimarremo saldissimamente in Europa, ci
terremo l’Euro, l’appartenenza alla Nato e gli interventi militari “umanitari”.
Ci terremo intatto lo strapotere delle multinazionali del farmaco, della
chimica, dell’alimentazione devitalizzata, dei megamedia del potere, e
soprattutto il dominio della finanza, i livelli di inquinamento, l’ossequienza
al Vaticano e alle massonerie varie, alla Trilateral, a Goldman Sachs…
Sì, stiamone certi… se vogliamo che nulla di importante
cambi nel sistema di potere che ci manipola, votiamo tranquillamente per questo
signore.
Certo, anche se voteremo per gli altri partiti ora in
Parlamento, nulla cambierà di tutto questo. Ma almeno non avremo sprecato le
nostre migliori energie e le nostre scelte facendoci abbindolare da questa
ennesima trappola per le coscienze in risveglio. Il nostro vero terreno di
operazioni non è delegare a comici o a giovanottini legati a
"nonsisachi", comunque dipendenti dalla finanza internazionale...
come minimo. E nemmeno delegare agli altri partiti, che dipendono dagli stessi
poteri di controllo.
Utilizziamo le nostre energie e la nostra voglia di bene
senza delegare, facendo il bene là dove siamo, nel locale, orizzontamente
intorno a noi. Un giorno da questa crescita orizzontale, quando sarà ampia e
solida... verranno fuori istituzioni nuove. Ma non ora: ora è il momento della
maturazione delle coscienze attraverso l'ìmpegno diretto là dove siamo e
possiamo verificare che le nostre forze alimentano veramente il bene di tutti.
E’ una teoria ormai molto diffusa quella secondo cui la nostra anima verrebbe sulla Terra diverse volte, allo scopo di evolvere. Non è un caso che si parli sempre più spesso di contratti animici e di reincarnazione.
Quando un anima decide di fare esperienza di una nuova incarnazione, sceglie la sua nuova vita sulla base della lezione che desidera imparare. Da qui deriva anche, di conseguenza, la scelta dei genitori, che saranno individuati sulla base dei loro propositi e della possibilità che questi consentano all’anima di imparare quella specifica lezione e di avere un particolare stile di vita.
Spesso si scelgono anime già incontrate in altre incarnazioni. Ad esempio, se due anime sono state in passato madre e figlia, potranno scegliere di vivere di nuovo l’emozione, ma a ruoli invertiti. Allo stesso modo, se l’anima desidera incarnarsi sulla Terra in una regione particolare, la scelta dei genitori sarà ancora più mirata. Proprio come la varietà delle persone che abbiamo intorno, anche le anime possono avere diverse personalità e rinascere secondo la loro volontà e l’esperienza che desiderano vivere.
Prima di ogni altra cosa, l’anima sviluppa una connessione con i genitori con l’energia opportuna, poi aspetta il momento migliore per materializzarsi con il concepimento. Nel libro Spirit Babies: How To Communicate with the Child You’re Meant To Have si leggono moltissime testimonianze di connessioni, da parte dell’autore, tra coppie di genitori con i loro figli non ancora nati.
I genitori hanno dunque un ruolo importante quando accolgono un’anima nella loro famiglia. Saranno i loro pensieri, i loro desideri e le loro intenzioni a creare il segnale energetico a cui risponderà l’anima giusta. Questo ha un particolare valore per la madre. Edgar Cayce affermava che sono le azioni e i pensieri della madre durante il periodo della gestazione che creano una sorta di campo magnetico che attrae l’anima giusta, per soddisfare la sua opportunità di vita.
Nelle famiglie dove ci sono più figli, le anime sottoscrivono inoltre una sorta di contratto, o di accordo con i loro possibili parenti. Sono l’energia e i desideri della madre che creano l’ordine in cui questi nasceranno. In caso di aborto, spesso la stessa anima ritorna nell’ambito di una gravidanza successiva, o addirittura sceglie di nascere in una famiglia di amici molto stretti.
Le combinazioni con cui anime di uno stesso gruppo riappaiono in nuove incarnazioni è assai variegata: amici carissimi, famigliari, genitori o figli. Quello che appare certo è che questi ultimi scelgano i loro genitori, il luogo dove nascere e gli eventi più importanti che caratterizzeranno la loro vita.
Questo cambia totalmente la prospettiva di vita, sia come figli che come genitori. Come figli, avere questa consapevolezza può portare a rendere più armonico il rapporto spesso conflittuale con il padre e la madre. In fondo, se li abbiamo scelti, ha un senso e abbiamo poco da rimproverare loro. Come genitori, la faccenda si fa più affascinante: non è un onore sapere che i nostri figli ci hanno scelti, sapendo che saremmo stati i più adatti a contribuire alla loro evoluzione? E allora facciamo del nostro meglio per adempiere a questa responsabilità!
(ANSA) - TRENTO, 11 OTT - Una reciproca lavanda dei piedi tra un vescovo cattolico e un vescovo luterano, a 500 anni dalla Riforma di Martin Lutero. E' avvenuto nella cattedrale di Trento nel corso di una preghiera ecumenica con i duecento partecipanti ad un convegno sul quinto centenario della Riforma, protagonisti l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, e il vescovo luterano Karl-Hinrich Manzke, responsabile della Federazione delle Chiese evangeliche luterane in Germania. Nella sua omelia, mons. Tisi ha sottolineato come "nell'anniversario della Riforma, cattolici e protestanti si sono guardati reciprocamente con uno sguardo nuovo, benevolo e positivo" e ha esortato alla gratitudine per "l'incanto del Dio della speranza e del dono della diversità, che non è contrapposizione ma ricchezza delle nostre particolarità". "Lo spirito Santo è il dono di Dio che ci rende sorelle e fratelli nella fede, liberi e responsabili di fronte a Dio e al mondo", ha aggiunto il vescovo Manzke.
Vi ricordate la miainterpretazione del testo della lavanda dei piedi, come potete vedere la chiesa cattolica romana ha compreso che quanto ho interpretato è giusto, ma cosa hanno fatto, invece di usarlo solo per confermare i propri appartenenti nella stessa casa, cioè tra vescovi cattolici, hanno usato il sistema per confermarsi con dei vescovi protestanti Luterani in questo modo hanno dichiarato la loro adesione e legame spirituale con i Luterani, diventando a tutti gli effetti protestanti pure loro, quindi cosa significa questo, che questi vescovi cattolici oggi sono non più unicamente cattolici ma anche protestanti Luterani, in pratica è la creazione della nuova chiesa Luterano-Cattolica, dove in realtà si nega Cristo, perché l'atto che Gesù trasmise ai suoi apostoli non era per chi stava fuori dallo stesso ovile, e chi era contro Cristo, ma solo per chi era nello stesso ovile, così facendo costoro invece di confermarsi a vicenda hanno negato Cristo definitivamente, che ignoranti e direi alquanto arroganti e presuntuosi. Pagheranno amaramente., per questa sfida a Cristo.
Non voglio rinvangare la vicenda ILVA, sarebbe lungo e noioso. Cito un articolo qualunque, chiarissimo:
“..Aver fatto saltare il banco dell’accordo con Arcelor Mittal, perché l’azienda vuole tagliare 4.000 posti e riassumere gli altri dipendenti senza riconoscere il pregresso di anzianità e quant’altro, all’apparenza è un gesto di forza, a tutela dei lavoratori.Invece, appunto, è solo apparenza”, o malafede.
Infatti, i casi sono due:
“O il governo non si è preoccupato di seguire la gestazione del piano industriale della futura Ilva e si è trovato spiazzato quando è spuntato in tutta la sua dirompenza”. Oppure “il governo sapeva e ha sottovalutato le reazioni dei lavoratori, e scientemente abbia voluto che si scatenasse la bufera per poi far vedere la propria vicinanza ai lavoratori”.
Da quel che ho capito io, il governo aveva accettato (con un patto riservato?) con Mittal la “discontinuità” dei rapporti di lavoro, ossia la riassunzione di lavoratori ad anzianità azzerata, ed ha fatto finta di non saperlo. Da qui l’ostentata “sorpresa” di Arcelor Mittal,che ha dato a Calenda del venditore del suk.
Una cosa evidente è che il rappresentante del governo “non aveva studiato il dossier”. Come ricorda l’articolo di cui sopra, è una costante di questo e degli altri governi DEM: “la mancata gestione complessiva del dossier, per Genova, non purtroppo dissimile da altri, ricordando Ericsson piuttosto che Piaggio Aerospace e il riassetto di Leonardo-Finmeccanica”.
Privatizzazioni gestite alla carlona, svendendo, inconcludenti, senza mai portare a casa nulla a favore dell’Italia e dei lavoratori, rovinosamente impreparati nelle trattative – e insieme, con qualche ditata ripugnante di furbizia a vantaggio esclusivo del partito e dei suoi clienti e parassiti. Furbizia, peraltro, spesso scoperta dagli osservatori, da coprirci di vergogna.
Alitalia coi trucchi a nostro danno
Ricordiamo la pseudo-vendita di Alitalia a Etihad, apice di incapacità unita a furbizia da magliari. Ci hanno fatto credere che non avremmo più dovuto pagare, noi contribuenti, quel buco nero o pozzo nero di denaro pubblico, ormai era affidato ad un’altra compagnia. Macché: la Etihad s’è presa solo il 49%, quindi il governo DEM s’è accollato il peso morto del buco nero.
Ci hanno detto che Etihad aveva pagato 560 milioni per quel 49% di Alitalia. Ci è voluto poco a scoprire che era un trucco; l’acquirente ha pagato solo 387 milioni. Con gli altri 60 milioni, Etihad ha comprato da Alitalia cinque coppie di pregiatissimi slot (orari di decollo) nell’affollatissimo e perciò costosissimo aeroporto Heathrow di Londra: pagandoli, dicono i competenti, la metà del loro valore: complimenti al governo e al ministro, Lupi mi par di ricordare, incompetente. Per di più, la Etihad ha poi riaffittato questi slot ad Alitalia stessa, guadagnandoci due volte.
E non basta ancora. Vediamo l’inevitabile ditata di furbizia (stavo per dire merda) sulla vicenda. Appena conclusa la vendita Etihad, il governo ha affittato in leasing un Airbus 340-500 per i voli di Stato del premier. Pagando la cifra spropositata di 168 milioni di euro, sia pure in otto anni. Ma attenzione: ha fatto il contratto con Etihad, ormai semi-proprietaria di Alitalia? Sono le voci che hanno fatto circolare lorsignori-. Invece no: di nascosto, Renzi (o Letta, comunque un DEM) ha fatto il costoso contratto di affitto con Alitalia. Il che significa un aiuto di Stato occulto, ed una riduzione del costo reale pagato da Etihad, già ridicolo – 387 milioni – a cui vanno sottratti i 168 milioni che noi contribuenti pagheremo agli emirati. Un bello sconto, che ha fatto scendere il prezzo reale a 220 milioni. Ora è chiaro che nessuna compagnia aerea seria si sarebbe mai accollata il catorcio Alitalia; per convincere Etihad il nostro governo di raffazzonatori ha usato questo occulto finanziamento pubblico col trucco, Ovviamente Lufthansa se n’è accorta ed ha fatto ricorsi alla Ue. Ce la siamo cavata, o meglio se l’è cavata Renzi, a cui la UE concede ormai tutto. Figurarsi i nostri liberi magistrati, sempre pronti a seguire “notizie di reato” della sindaca Raggi.
E che dire delle “riforme” del settore pubblico, invocate con tanta insistenza dall’Europa per rendere il settore pubblico più efficiente? Per motivi che non indaghiamo, Juncker e la Merkel riconoscono che Renzi “ha fatto le riforme” ; lui stesso lo vanta spesso, e non parliamo dei giornalisti della RAI. Avrà dei difetti, ma ha fatto le riforme. Per questo può andare a chiedere a Bruxelles di sforare il deficit.
Le Provincie: eliminate. Il nome.
Riassumiamo la sola “riforma” che ci ricordiamo, quella che ci è stata gabellata come “abolizione delle province”. Basta, per legge le province non sono più, ha deciso Renzi. Poi il governo si è accorto (non aveva studiato il dossier) che le province semplicemente non possono essere abolite, perché ha competenze (scuole, strade dette appunto provinciali, trasporti) che le Regioni – quelle sì i veri enti inutili, come tutti sappiamo, e fonte emorragica di spese e parassiti – non sono capaci, né disposte ad assumersi.
La soluzione adottata dai nostri “amministratori” capacissimi e competentissimi è stata di due tipi. Mantenere le provincie senza dirlo, e far loro mancare i finanziamenti come se non esistessero più. Scrisse il Corriere: “ i tagli sono stati draconiani (circa due miliardi in due anni), con 20 mila dipendenti in meno su 48 mila totali, ma le competenze rimangono sempre le stesse: la manutenzione di 135 mila chilometri di strade (la «nervatura carrozzabile» del Paese) e la gestione di 6 mila scuole”. Oltre alle nuove “competenze” che gli ha assegnato il governo: si va dalla “ tutela e valorizzazione dell’ambiente” al “controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale” e la “promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale”. Insomma le provincie veglino perché i trans non siano discriminati e privati di pari opportunità: ecco quello che sta a cuore ai DEM.
Bisogna qui rivolgere un omaggio ai dirigenti delle Provincie, i soli che – spiccando come una macchia di nobile colore nel parassitismo pubblico generale – stanno facendo miracoli continuando bene o male a far funzione 135 km di strade e 6mila scuole (più male che bene) con fondi e il personale dimezzati. Se ci fosse una patria, li premierebbe con medaglie e ne racconterebbe le imprese agli scolari.
Ma non è ancora tutto. Il vero colpo di genio del Renzi della riforma delle provincie è questo così descritto da Il Post: “ La riforma costituzionale bocciata con il referendum del 4 dicembre prevedeva semplicemente di eliminare la parola “province” dalla Costituzione, rimandando poi a una futura legge ordinaria la determinazione delle funzioni e delle competenze di questi enti o la loro eventuale cancellazione”.
Capito? Non sapendo abolire le provincie, hanno provato ad eliminare la parola. “Provincie” sarebbe stato un termine vietato, da non usare nella conversazione, come le parola “negro” o “frocio” o “Boldrini”. Il loro uso nei blog e nelle mail sarebbe incorso nelle sanzioni testé varate dal Senato su indicazione di Gentiloni, e denunciate da Foa: “sorveglianza di massa sul web – da oggi lo Stato italiano monitorerà per 6 anni tutta la vostra attività sul web, incluse le chat! – e la censura, impedendo ai singoli utenti di accedere a siti scomodi (leggi qui e qui). Il pretesto è quello della violazione del copyright, che in internet significa poter censurare praticamente qualunque sito”. Con questa aggiunta rivelatrice: “Il trucco escogitato dal premier Gentiloni è di infilare il provvedimento nel pacchetto omnibus dei regolamenti europei da recepire senza possibilità di modifiche; tra esse le 4 righe che anticipano la norma”.
Oltretutto, rovinosamente incapaci a governare.
Come si vede, in questo caso hanno ben studiato il dossier, il conte Gentiloni in Soros. In tutti gli altri casi che richiedono qualità e studio, governano con una incuria nociva e incompetenza distruttiva, irresponsabilità e demagogia, pressapochismo, ignoranza e impreparazione, che sono la loro costante come “amministratori”. Rovinando privatizzazioni e lavoratori, devastando quel poco che ancora funziona nello Stato, spendendo cifre sempre più spropositare di denaro pubblico. Con l’arroganza e sicumera funesta di chi sa che può fare qualunque cosa, impunemente, perché non devono rispondere né agli elettori né – come abbiamo appreso nel”suicidio” dell’uomo di Montepaschi – della magistratura.
La “riforma” delle provincie falsa e bugiarda, per esempio, ci era nota come “legge Delrio”. Questo ministro cui importa una cosa sola: far passare lo Jus Soli, contro la volontà del popolo italiano. Ovviamente allo scopo di crearsi un elettorato di colore, nuovi “cittadini con un imprimatur politico della sinistra Dem, ossia per farli poi votare Dem e quindi consolidare il potere nelle mani, appunto Dem, per circa 5 lustri, o qualcosa di simile. Dall’altra per innescare consumi di sussistenza e per abbassare il costo del lavoro, oltre che per poter meglio indirizzare le masse: si sa, più i cittadini sono ignoranti socialmente più è facile orientare le loro scelte politiche”. Così ilhttps://ofcs.report/internazionale/difesa-e-sicurezza-nazionale/ius-soli-a-italiana-uno-strumento-correggere-difetti-economici-euro/
“Questo è il governo che affama i disoccupati, ma, ho appreso da Libero, ha stanziato per i carcerati che lavorano in galera, “per 6 ore di lavoro al giorno per 5 giorni”, un salariodi “1.000 euro al mese, con tredicesima e quattordicesima annesse. Non è una provocazione né un’esagerazione, ma la legge italiana. Una busta paga na busta paga aumentata di ‘83%, arrivando a una media di 7 euro l’ora. Praticamente, ricordava Il Giorno, quanto dà lo Stato agli agenti della polizia carceraria, che per arrotondare però devono sommare ore e ore di straordinario , a volte non pagate anche per coprire i buchi in organico”.
LO STATO CHE UMILIA I SUOI ONESTI SERVITORI DI FRONTE AI DELINQUENTI. Che non sa più cosa fare per compensare i pregiudicati, clandestini, illegali di ogni nazione (anche della nostra).
Il vero mistero è che ancora il 25 per cento degli italiani vota per questi oppressori liberticidi e malvagi; quanto basta per legittimare una dittatura. Ché poi, adesso, per non lasciare il potere ad altri, stanno delineando un governo con Berlusconi. Il morto vivente plastificato, di cui ricordiamo solo la “competenza” imprenditoriale che esibì nel precedente salvataggio Alitalia:
“Berlusconi decise di sostenere Alitalia con 2,700 milioni di euro presi agli Italiani. 700 milioni furono di mancati introiti perche’ Berlusconi accetto l’offerta dei “capitani coraggiosi” inferiore di 700 milioni all’offerta Air France-KLM, piu’ 2,000 milioni di euro per pagare i debiti della bad company passati allo stato”.
E c’è un 13 per cento che ancora lo vota, il Plastificato.
Inquietanti, misteriosi e devastanti incendi hanno colpito Santa Rosa, in California.
Automobili con i cerchioni in lega completamente fusi.
Fabbricati devastati chirurgicamente.
Interi quartieri polverizzati, tranne gli alberi circostanti.
Sembra siano stati eseguiti con estrema precisione.
Che si sia trattato di esperimenti tramite armi militari ad energia diretta?
Gli incendi di Santa Rosa, CA mostrano l’alluminio fuso dei cerchioni (in lega Alluminio-Silicio con punto di fusione a circa 700°C) che scende lungo il marciapiede mentre pini altamente infiammabili hanno ancora foglie verdi su di loro.
Le auto si sono fuse in strada fra i vigneti verdi a pochi metri di distanza. Cestini in granito, WC in porcellana, caminetti in pietra e mattoni tutti trasformati in polvere. I vetri delle auto letteralmente vaporizzati (1.427 °C il loro punto di fusione).
Cari amici, è accaduto qualcosa di molto innaturale. I normali incendi selvaggi non causano tutto questo ….. Solo speciali armi ad energia diretta (DEWs) lo fanno !!
Tutti abbiamo visto in tv i terribili incendi che hanno colpito la California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno ha fatto notare qualcosa di inquietante.
Le foto degli incendi mostrano l’alluminio fuso che corre lungo il marciapiede, mentre gli alberi di Pino “altamente infiammabili” hanno ancora foglie verdi !
Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda?
Nella foto in alto in copertina un’auto è praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire…
Alcuni ipotizzano che questi terribili incendi siano stati provocati e che, non si tratti sono di fuoco normale, ma di armi militari ad energia diretta, le uniche che sono attualmente in grado di fondere un metallo lasciando intatto il legno a pochi metri di distanza.
Come? Con le microonde.
Lo scienziato “non ufficiale” Pier Luigi Ighina, italiano, famoso per la sua valvola antisismica e la macchina della pioggia, prima di abbandonare questo mondo aveva anche messo a punto una macchina in grado di fondere i metalli a distanza, e stiamo parlando di più di 50 anni fa! Immaginate ora quale evoluzione può aver avuto tale tecnologia in ambito militare.
Comunque Ighina scriveva:
I metalli sono materie aventi atomi fermi, cioè atomi che non si muovono se non vengono eccitati continuamente. Infatti, sintonizzando gli atomi dei metalli ed aumentandone le vibrazioni, si distaccano fra di loro e producono, come si dice, la fusione del metallo.
Nel fare una di queste prove, osservai che con l’apparecchio si poteva sintonizzare il metallo in esame anche a una certa distanza, ma solo in determinati casi
Il primo esperimento a distanza eseguito nel 1946 nel tratto fra la piazza maggiore d’imola e la torre del mio laboratorio in via Aldrovandi, fu la fusione di metalli a distanza.
Per non arrecare danni a terzi, formai un metallo composto da rame, stagno e molibdeno. Eseguii l’esperimento in presenza del giornalista Giuliano Canotti, redattore di un quotidiano bolognese, dell’agente di campagna Andrea Folli e dei suoi familiari.
La fusione del metallo da me collocato nella stessa torre del mio laboratorio , venne eseguita dalla terrazza della casa del predetto signor Folli, in via Emilia,51. L’esperimento riuscì senza alcun inconveniente, e la fusione risultò perfetta.
Altro esperimento venne da me eseguito nei sotterranei della cantina del Castellaccio, in via Romeo Galli,4 alla presenza di alcuni operai, ottenendo i medesimi risultati.
Considerazioni :
Chiaramente il device per la fusione a distanza va collegato alla macchina generatrice dei monopoli e controllato tramite essa.
Non si può essere molto contenti d’una simile invenzione, qualunque banca o cassetta blindata non sarebbe più tale! Teoria complottista? Forse, ma in quanto ad armi ad energia diretta che fondono i metalli a distanza, la Rai ormai più di 10 anni fa aveva trasmesso un inquietante documentario che parlava appunto dell’utilizzo di armi segrete e futuriste da parte degli americani contro la popolazione ignara dell’Iraq, cannoni laser in grado di perforare carri armati in pochi secondi, cannoni a microonde che hanno letteralmente sciolto dei civili all’interno di un autobus però rimasto intatto e altro ancora.