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sabato 12 giugno 2021

WUHAN-GATES – 7. DOSSIER BIO-ARMI USA. I SEGRETI DEI 28 LABORATORI DI PENTAGONO E FAUCI: TEST PERICOLOSI SUI CORONAVIRUS

 

Gli Stati Uniti avevano iniziato un programma di guerra biologica nel 1942 sotto la direzione di un’agenzia “civile”, il War Reserve Service. Il programma prevedeva centri di ricerca e sviluppo a Camp Detrick, Maryland (rinominato Fort Detrick nel 1956).  Ciò che si sa ufficialmente su ciò che accadde tra il 1949 e il 1968 a New York, San Francisco e altre città americane è che almeno 236 centri urbani grandi e piccoli, in tutti gli Stati Uniti, furono teatro di questi esperimenti.
Un video classificato del 1952 mostra i test di “guerra biologica” dell’esercito americano – negli Stati Uniti, quindi sulla pelle della popolazione del paese.
Si parla in questi giorni di due soli laboratori nel mondo. Ma c’è di più, e molto di più. Annunci persistenti di nuove ondate, mutanti pericolosi e pandemie anche peggiori incombono sul futuro. I laboratori hanno gli ingredienti pronti? 

Di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Un dossier estremamente riservato, di evidenza pubblica ma sepolto negli archivi dell’UNODA, Ufficio per gli Affari del Disarmo delle Nazioni Unite di Ginevra, aumenta i sospetti nei confronti degli USA per la pandemia da SARS-COV-2 esplosa nel contesto di una guerra biologica dpotentati finanziari, massonici, militari e di intelligence di un Deep State transnazionale.


Soltanto nell’anno 2015, durante l’amministrazione di Barack Obama, il Governo a stelle e strisce ha stanziato per lo studio di armi biologiche $824 milioni destinati a 28 laboratori BLS di livello 2,3 o 4 operativi sul territorio nazionale. Senza considerare i finanziamenti sconosciuti per gli altri 25 laboratori sparsi nel mondo. Questo dato lo scopriamo grazie al rapporto 
Biological Weapons Convention 2015 di cui siamo venuti in possesso: l’unico rintracciabile da una fonte OSINT sul web perché quelli degli anni successivi non sono disponibili (ma abbiamo già trovato ed elaboreremo a breve quelli del Regno Unito).

I tre principali gestori di quei fondi sono stati il Dipartimento della Difesa (DOD) con $593 milioni, il Dipartimento della Salute (HHS) con $109 milioni, attraverso il NIAID, Istituto Nazionale di Allergia e Malattie Infettive, diretto dal famoso dottor Antonio Fauci, che aveva potere di controllo anche su alcuni centri di ricerca del Pentagono ma pure su altri finanziati dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS) con $103 milioni.

La copertina del rapporto BCW USA del 2015 depositato all’UNODA nel 2016 – PDF

Tutti gli studi sono stati, ovviamente, condotti per la bio-difesa ma essendo stati realizzati in gran parte in siti militari come il famigerato Fort Detrick, parzialmente chiuso per perdite di bio-sicurezza nel luglio 2019, o i meno noti Fort Collins e Kirtland Air Force Base, non si potrà mai essere certi delle loro effettive finalità.

Soprattutto perchè anche il dossier ufficiale BWC depositato da Washington all’UNODA di Ginevra nell’aprile 2016 ha molte zone d’ombra sulle attività di alcune strutture, su alcune ricerche mantenute segrete dal Pentagono e persino sull’esistenza di alcuni laboratori come il Walter Reed Army Institute of Research di Silver Spring, in Maryland. Nella Biological Weapons Convention (BCW) esso non è nemmeno menzionato nonostante sia specializzato nell’U.S. Military HIV Research Program e sia stato uno dei primi centri a sperimentare nel 2019 un vaccino contro la MERS, la variante Mediorientale della Sindrome Respiratoria SARS originata da uno dei tanti ceppi di CoronaVirus.

Ad esempio non si sa quali siano le strutture sovvenzionate con $8,5 milioni dall’Evinronmental Protection Agency (EPA) del Centro di Ricerca della Sicurezza Nazionale (NHSRC) dipendente dal DHS per i rischi di contaminazione chimica, batteriologica, radiologica e nucleare (CBRN) di aria e acqua. Mentre tra gli studi citati, accanto ai numerosissimi su Antrace, Botulino, Ebola e Marburg, non mancano quelli per un vaccino sull’HIV e sulla SARS del 2003 e sulla MERS del 2014.

Ci sono inoltre almeno 5 esperimenti sui ceppi di CoronaVirus condotti con il cosiddetto pericoloso “guadagno di funzione” che ha una valenza “dual use” farmaco-arma, ed altri sui virus “ricombinanti” ovvero gli agenti geneticamente modificati in laboratorio, costruiti per sviluppare vaccini, con l’introduzione di sequenze genetiche di altri patogeni come, secondo il virologo Luc Montagnier sarebbe avvenuto per la SARS-CoV-2. …

INTRIGHI BIOLOGICI TRA NIAID E SICUREZZA NAZIONALE DI OBAMA

Le accuse della Casa Bianca si sono però ritorte contro gli stessi USA dopo che varie inchieste giornalistiche hanno dimostrato che l’Istituto Virologico cinese fu in realtà finanziato dal NIAID di Fauci con $3,7 milioni attraverso il progetto USAID, l’agenzia governativa di Washington che è braccio operativo della Central Intelligence Agency nei progetti di sviluppo internazionale e sovente è stata utilizzata per finanziare i regime-change nel mondo (come in Siria e Venezuela).

Lo stesso professor Montagnier, ora ricercatore e docente accademico a Shangai, ha sostenuto che la pandemia è “un affare tra Cina e USA”. 

Come abbiamo dimostrato negli ultimi due reportages Wuhangate 4 e 5, infatti, sotto l’egida del progetto PREDICT 2 finanziato da USAID sono state condotte ricerche sui CoronaVirus in tutto il mondo nelle quali erano global partner proprio OMS, CDC e NIAID.

Tra gli studi più inquietanti quello del supervirus chimerico SHC014-MA15 sviluppato con la bioingegneria genetica manipolando un ceppo di SARS dei pipistrelli a ferro di cavallo dallUniversità della Nord Carolina a Chapel Hill con l’aiuto degli scienziati e del laboratorio di Wuhan sempre nell’ambito dei progetti USAID-PREDICT 2 avviati nel 2009 dall’amministrazione di Barack Obama. Questa clamorosa ricerca, finita sotto i riflettori dei media, prova l’effettiva capacità di costruire un virus altamente letale e senza antidoto per finalità “Dual Use” ovvero sia per la ricerca di un vaccino che per un’arma batteriologica.

Per farlo sono indispensabili laboratori di biosicurezza di livello 3 o 4 con scienziati esperti di biologia molecolare e qualche ingegnere per la manipolazione di DNA o RNA con il kit di editing genetico Crispr-Cas9.

Nei reportages 1 e 7 sulla teoria della Bio-Arma CoronaVirus e in Wuhangate 5 abbiamo visto gli esperimenti sospetti e in alcuni casi mortali condotti dall’agenzia DTRA del Dipartimento della Difesa (DoD) USA in alcuni dei 25 bio-laboratori gestiti nei paesi stranieri, soprattutto in Georgia con l’aiuto della Big Pharma americana Gilead, grazie ai progetti USAID.

Ora, grazie al rapporto Biological Weapons Convention (BWC) depositato UNODA nel 2016, analizziamo i 28 laboratori degli Stati Uniti che nel 2015 furono finanziati e controllati da Pentagono, NIAID e CDC (Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie) allora diretto da Tom Frieden, già funzionario OMS in India, che nel 2017 ha lasciato il CDC per fondare a New York la sua ONG “Resolve to Save Lives”.

L’ente del medico Frieden è finalizzato a prevenire malattie cardiovascolari ed epidemie: è stato finanziato da Bloomberg Philanthropies, Chan Zuckerberg Initiative e dall’immancabile Bill & Melinda Gates Foundation in un eclatante intreccio tra big media, social network e promoter di vaccini di forte impronta politica Dem.

Ben 20 di quei centri di ricerca nel 2015 erano dotati di un’equipe specializzata in biologia molecolare in grado di condurre studi su virus e prioni, sui simulanti (repliche biochimiche degli agenti senza virulenza patogena) e potevano contare su un esercito di 149 ingegneri capaci di qualsiasi manipolazione batteriologica. Ovviamente ciò non è sufficiente a provare che qualcuno di quegli scienziati abbia davvero messo la sua mano nella costruzione del CoVid-19. …

Cosa sia stato fatto e perché possono dirlo solo il dottor Fauci e il presidente Obama poiché nel rapporto di 164 pagine sono pubblicate soltanto le ricerche pubblicate negli ultimi 12 mesi. Ma quelle di alcuni laboratori gestiti direttamente dal Pentagono o dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale sono state considerate “top-secret” e pertanto nemmeno segnalate all’ONU.

Articolo integrale e la la relazione BWC 2016 in un dossier sintetizzato di 36 pagine

VEDI https://www.gospanews.net/en/2020/05/08/wuhangate-7-bio-weapons-un-dossier-pentagon-fauci-28-us-labs-secrets/

https://www.nogeoingegneria.com/timeline/progetti/wuhan-gates-7-dossier-bio-armi-usa-i-segreti-dei-28-laboratori-di-pentagono-e-fauci-test-pericolosi-sui-coronavirus/

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