Una accademica della Cambridge ha proposto un nuovo modo radicale per risolvere i cambiamenti climatici, ovvero l’estinzione umana.
Patricia MacCormack, professoressa di filosofia continentale all’Università Anglia Ruskin, ha appena pubblicato il suo nuovo libro The Ahuman Manifesto, pubblicato a Cambridge mercoledi` scorso.
Il libro sostiene che a causa del danno arrecato ad altre creature viventi sulla Terra, dovremmo iniziare gradualmente a eliminare gradualmente la riproduzione. Ma invece che procurare disgusto e rigetto, ha generato discussioni grazie al suo tono gioioso e ottimista, sul futuro della Terra – senza l’umanità.
Tocca anche diversi argomenti cari alle persone “woke”, come la religione il veganismo (non e` woke essere vegani) al concetto di politica identitaria, e come la creazione di una societa` gerarchia ci abbia lasciato ciechi di fronte alla distruzione che stiamo causando al nostro habitat e ad altre forme di vita.
Parlando con CambridgeshireLive, la professoressa MacCormack ha sottolineato come è arrivata a questo punto di vista e come queste idee non siano così provocatorie come potrebbero inizialmente sembrare. (Nel mondo woke nulla e` troppo estremo, guarda l’aborto al nono mese ad esempio)
Ha detto: “Sono arrivata a questa idea riflettendo su un paio di nozioni. Sono stata introdotta alla filosofia a causa del mio interesse per il femminismo e per la teoria queer, i diritti riproduttivi, quindi, sono stati per lungo tempo un mio interesse – questo mi ha portata a saperne di più sui diritti degli animali, grazie a questo sono diventata vegana.
“La premessa di base del libro è che siamo nell’era dell’Antropocene, l’umanità ha causato problemi di massa, tra questi vi e` la gerarchizzazione della societa` in cui le persone bianche, di sesso maschile, eterosessuali e di talento hanno successo, e le persone di razze, generi e sessualità diversi e coloro che hanno disabilità lottano per aver lo stesso successo dei bianchi.
“È qui che entra in gioco l’idea di smantellare la politica identitaria: meritano diritti non per quello che sono, ma perché semplicemente sono.
“Il libro sostiene anche che dobbiamo smantellare la religione e altri poteri forti come la chiesa del capitalismo o il culto di sé, in quanto fa sì che le persone agiscano secondo regole imposte piuttosto che rispondere riflettendo alle situazioni che si presentano davanti a loro”.
L’argomento centrale del Manifesto Ahuman può essere riassunto in questo modo: l’umanità è già ridotta in schiavitù dal capitalismo e, a causa del danno che ciò ha causato, l’eliminazione graduale della riproduzione è l’unico modo per riparare il danno fatto al pianeta.
Inoltre, l’umanità deve vedere che non è l’unica forza dominante vivente, ma prima di tutto deve smantellare la gerarchia consolidata. Questo argomento non ha ricevuto tutto il disaccordo che ci si potrebbe aspettare.
La professoressa MacCormack ha continuato: “Tutti sono d’accordo con le idee nel libro fino a quando non viene detto loro che avrebbero dovuto agire in prima persona. C’è molto accordo sul fatto che questi cambiamenti potrebbero funzionare per il mondo, ma quando si impone sulle persone, diventa proattivo.
Non si tratta della nostra morte, ma di celebrare gli strumenti che esistono per prendersi cura di una Terra in via di distruzione.
“Le persone si chiedono perché non penso che gli esseri umani siano esseri eccezionali e dominanti, ma quando chiedo loro perché lo pensano, non ricevo mai una buona risposta. Il modo in cui percepiamo il mondo non è unico, non pensiamo mai alla vita animale.
“Anche Extinction Rebellion si concentra solo sull’effetto che questo avrà sulla vita umana quando il cambiamento climatico è qualcosa che influenzerà ogni essere vivente sul pianeta.”
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