se la ricerca sui trattamenti Covid non fosse stata soppressa, dicono medici ed economisti
The Defender – Children’s Health Defense Team – 13 maggio 2021
La mancanza “quasi completa” di orientamenti e ricerche sulle opzioni di trattamento da parte del governo- “esclusi i vaccini” – è “inconcepibile”, ha detto il dottor Pierre Kory, specialista in cure critiche dell’Università del Wisconsin.
Fin dai primi giorni della dichiarata pandemia di coronavirus, i medici fedeli al loro giuramento di Ippocrate hanno cercato – e identificato – trattamenti efficaci per la Covid-19.
A metà novembre, il dottor Peter McCullough, vice-direttore del reparto di medicina interna al Baylor University Medical Center, e altri tre esperti, hanno delineato trattamenti sicuri e disponibili da sottoporre l’influente Comitato per la Sicurezza interna e gli Affari governativi del Senato.
Lo specialista di cure critiche dell’Università del Wisconsin, il dottor Pierre Kory, ha proseguito con un’ulteriore discussione sui trattamenti Covid praticabili in una testimonianza dell’8 dicembre davanti allo stesso comitato.
Tuttavia, come il presidente di Children’s Health Defense Robert F. Kennedy, Jr. ha osservato durante una conversazione del marzo 2021 con McCullough,
“abbiamo visto questo conflitto molto strano … che molti di quei trattamenti che potrebbero salvare vite, invece di essere promossi, esaminati e studiati dalle autorità sanitarie, vengono invece sabotati e resi … inaccessibili“.
La mancanza “quasi completa” di orientamenti e ricerche sulle opzioni di trattamento da parte del governo – “a parte i vaccini” – è, secondo Kory, “inconcepibile“.
Le tragiche conseguenze di questa strategia governativa stanno ora diventando evidenti. In un recente documento di lavoro che analizza i fattori determinanti della mortalità della Covid-19, gli autori – il professore di economia della Michigan State University Mark Skidmore e il co-autore Hideki Toya – hanno stimato che
“se gli Stati Uniti avessero reso [l’idrossiclorochina] ampiamente disponibile all’inizio, avrebbero potuto salvare da 80.000 a 100.000 vite“.
McCullough aveva già raggiunto conclusioni simili quando disse ai senatori a novembre che gli Stati Uniti “avrebbero potuto salvare la metà delle vite perse” se i protocolli di trattamento Covid non fossero stati ignorati.
A marzo, McCullough aveva rivisto la sua stima al rialzo, affermando che “ben l’85% delle morti per COVID avrebbero potuto essere evitate attraverso un trattamento precoce“.
Preparando la strada per l’Autorizzazione all’Uso di Emergenza
Già nei mesi di marzo e aprile 2020, i medici avevano iniziato a comunicare – con cauto ottimismo – le loro esperienze utilizzando interventi con anni o decenni di uso sicuro alle spalle, tra cui la promettente riproposizione di farmaci ben noti (per esempio, l’idrossiclorochina, lo steroide per inalazioni budesonide e l’ivermectina), come pure i risultati positivi ottenuti con l’uso giudizioso di integratori e terapie come la vitamina C, vitamina D, vitamina B1 (tiamina), zinco, iodio e perossido di idrogeno nebulizzato. Avevano inoltre notato che alcuni di questi interventi funzionavano altrettanto bene come profilassi.
Per esempio, una nuova revisione delle prove di studi randomizzati controllati per l’ivermectina e la Covid-19, pubblicata da Kory e coautori nell’American Journal of Therapeutics, indicava “grandi riduzioni statisticamente significative” dei decessi e miglioramenti nel recupero clinico. I risultati, scrivevano gli autori, indicano chiaramente che “è stato identificato un agente orale efficace in tutte le fasi della Covid-19“.
Secondo Kory, le agenzie governative che rifiutano di raccomandare l’ivermectina come opzione di trattamento “non sono al passo con i dati“, che “si sono ampliati e sono diventati più coerenti”.
Alcuni giudici hanno ordinato agli ospedali di dare l’ivermectina ai pazienti Covid che avevano esaurito le poche opzioni di trattamento che le agenzie governative erano disposte ad approvare. In uno di questi casi, una donna di 80 anni ha manifestato una “completa inversione di tendenza” in meno di 48 ore.
Per quanto riguarda l’idrossiclorochina, il database degli studi sull’idrossiclorochina per la Covid-19 ora conta quasi 300 [studi]. Questi studi mostrano costantemente effetti positivi con un trattamento precoce e un dosaggio appropriato.
Ci sono molte indicazioni che le carenze di micronutrienti – comprese le carenze di vitamina D e vitamina B1 – possono rendere alcuni individui vulnerabili alla Covid e alle sue complicazioni.
A febbraio, i medici brasiliani hanno riferito di un “miglioramento neurologico immediato” e di uno “svezzamento accelerato dalla ventilazione” in pazienti che avevano complicanze neurologiche legate alla Covid-19 dopo aver ricevuto un trattamento sicuro e a basso costo di vitamina B1 per via endovenosa.
Lo scrittore [di argomenti medici] Bill Sardi ha suggerito che i casi diagnosticati come Covid-19 potrebbero, infatti, essere beriberi (carenza di vitamina B1). La vitamina B1 controlla il sistema nervoso autonomo, influenzando funzioni come la respirazione, il battito cardiaco e la digestione.
Sardi spiega che molti aspetti della vita moderna – “consumo eccessivo di zuccheri, alcool, caffè e tè e farmaci come il farmaco antidiabetico metformina” – possono contribuire a indurre carenze di vitamina B1 o bloccare l’assorbimento critico della vitamina. Ha anche ipotizzato che l’aumento del consumo di questi elementi durante i blocchi Covid potrebbe spiegare ciò che è diventato noto come “lunga Covid“.
Più sangue sulle loro mani?
Secondo la legge, la Food and Drug Administration (FDA) non è autorizzata a concedere lo status di Autorizzazione all’Uso di Emergenza (EUA) a vaccini o altri prodotti medici non approvati, a meno che l’agenzia determini che “non esistono alternative adeguate, approvate e disponibili“.
La disponibilità di opzioni di trattamento confutava chiaramente la tesi che i vaccini fossero l’unica via da seguire. Tuttavia, la FDA ha preso – in rapida successione – le decisioni EUA che hanno permesso il lancio dei vaccini Covid di Pfizer, Moderna e Janssen (Johnson & Johnson) solo poche settimane dopo la testimonianza di McCullough al Senato e pochi giorni dopo la testimonianza di Kory.
Le conseguenze di questa miope e molto probabilmente criminale soppressione dei trattamenti Covid non si limitano alle morti, che avrebbero potuto essere evitate attraverso un trattamento appropriato. Molti degli individui che hanno accettato i vaccini Covid avrebbero potuto prendere una decisione diversa se avessero saputo e avessero potuto avere accesso ai promettenti e convenienti trattamenti Covid identificati da McCullough, Kory e altri medici etici.
Invece, [ad oggi, 3 maggio] 4.178 persone sono morte in seguito alla vaccinazione Covid, e le segnalazioni di lesioni stanno affluendo da tutta la nazione e dal mondo – evidenziando gravi problemi come coaguli di sangue, sindrome di Guillain-Barré, infiammazioni cardiache e disturbi neurologici.
Alcune persone stanno paragonando, non irragionevolmente, la vaccinazione Covid alla roulette russa.
L’ex consulente di Health and Human Services (HHS) Covid, il Dr. Paul Alexander, ha recentemente espresso una grande preoccupazione circa il somministrare ai bambini vaccini sperimentali, ritenendo sbilanciato il calcolo rischio-beneficio. Oltre al “rischio quasi nullo di infezione [Covid] per i bambini“, Alexander ha richiamato l’attenzione sul fatto che i produttori di vaccini hanno l’immunità completa dalla responsabilità legale per le morti e le lesioni legate al vaccino Covid.
In maniera estremamente allarmante, la FDA ha ignorato le preoccupazioni di Alexander e ha appena modificato la sua autorizzazione del vaccino Pfizer per consentirne l’uso di emergenza su ragazzi a partire da 12 anni, nonostante il crescente numero di lesioni riportate in adolescenti più grandi.
Per esempio, un atleta liceale di 17 anni nello Utah è stato ricoverato con coaguli di sangue nel cervello dopo la sua prima iniezione Pfizer. Un altro studente liceale, afflitto da convulsioni e coaguli di sangue dopo aver ricevuto il vaccino Johnson & Johnson, ha già sostenuto costi sanitari per oltre mezzo milione di dollari.
Rincarando la dose
Con il pretesto della “protezione dei consumatori” e del “falso marketing”, il governo sembra raddoppiare la sua soppressione degli approcci non vaccinali alla Covid.
Per esempio, sotto il pretestuoso nome di “Covid-19 Consumer Protection Act” – parte del Consolidated Appropriations Act 2021 firmato in legge dall’allora presidente Trump alla fine di dicembre – il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha iniziato ad avviare attivamente azioni esecutive contro gli operatori sanitari che incoraggiano l’uso di integratori come lo zinco e la vitamina D per trattare o prevenire la Covid.
Dato che questi e altri micronutrienti sono stati incontestabilmente raccomandati per anni per l’influenza, il comune raffreddore e altre infezioni respiratorie, le motivazioni del giro di vite non possono essere prese al valore nominale.
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte
https://comedonchisciotte.org/decine-di-migliaia-di-vite-avrebbero-potuto-essere-salvate/
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