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mercoledì 9 febbraio 2022

QUINDI È COSÌ? VACCINAZIONE ‘CORONA’ CON MICROCHIP!

 

Immagine: Paul Hughes, CC BY-SA 4.0

Questo articolo è stato pubblicato nel dicembre 2021 e riguarda la Svezia, che ci ha mostrato un modello di restrizione molto limitato, e ha fatto meglio di noi in Italia. La domanda era perché gli svedesi erano autorizzati a farlo. Sicuramente un aspetto è che sono già avanzati nel ‘nuovo normale’, e aiuteranno il resto del mondo, o almeno l’Europa, ad arrivarci. con la Carbon Credit Card.    La carta è già operativa in Svezia. Si pensava di portare il progetto oltre confine entro il 2020, ma è arrivata la crisi COVID19 e con essa una Greencard di altro tipo. Sarà il WEF ad aiutare a rilanciare il progetto. 

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Basta una piccola puntura e sei (parzialmente) leggibile.

Ma solo se vuoi e sei entusiasta dell’iniziativa di una start-up svedese. Ma anche così non sarete controllati da altri: il chip rimane sotto la vostra pelle.

Una start-up con sede a Stoccolma offre un microchip che può essere impiantato sotto la pelle e sul quale vengono memorizzati i dati delle vaccinazioni. L’anticipo della società svedese Epicenter riguarda principalmente i dati sullo stato della vaccinazione Corona, che deve essere fornito in qualche modo quasi quotidianamente se si vuole continuare a muoversi negli spazi pubblici come prima, visto le misure attualmente rinnovate in tutto il mondo più rigorose per contenere il nuovo virus Corona Sars-CoV-2.

La proposta della start-up era diventata nota in tutto il mondo lo scorso fine settimana (ndr dic 2021) dopo che un video del South China Post era diventato virale venerdì.

Questa attenzione ha certamente qualcosa a che fare con il mito della cospirazione che circola tra i critici della politica pandemica, secondo cui alcuni dei vaccini Covid avrebbero impiantato chip nei pazienti che avrebbero esercitato il controllo in un modo o nell’altro.

Le paure di coloro che temono le presunte cospirazioni e quelle che si fanno prendere dal panico per il virus possono aver contribuito anche alla pubblicità.

L’impianto della ditta è in grado di memorizzare un passaporto Covid, che può quindi essere letto da qualsiasi dispositivo che utilizza il protocollo NFC (Near Field Communication), afferma il video.

Hannes Sjöblad, fondatore dell’associazione svedese dei biohacker, che si descrive come un “consulente sul potenziamento umano”, dice la sua nel contributo, che è stato distribuito principalmente attraverso il servizio di messaggi brevi Twitter. In un webinar, Sjöblad aveva avanzato la tesi che il corpo umano è “la prossima grande piattaforma di dati”:

Il corpo umano sarà la prossima grande piattaforma. Stiamo già aggiornando i nostri corpi con la tecnologia su larga scala con i wearables. Ma tutti i wearable che indossiamo oggi saranno impiantabili nel nostro corpo tra cinque o dieci anni.

Hannes Sjöblad

Iniziative simili esistono già nel 2017 negli Stati Uniti e nel 2004 in Spagna.

Nel video che circola ora, Sjöblad mostra come il microchip delle dimensioni di un chicco di riso di Epicenter – dotato di tag con i dati di un passaporto Covid 19 – viene impiantato sotto la pelle o nel braccio o tra il pollice e l’indice per una lettura senza complicazioni.

La proposta non è però nuova. Three Square Market, un’azienda tecnologica del Wisconsin, aveva offerto simili impianti di microchip gratuiti ai suoi dipendenti nell’agosto 2017, la prima azienda negli Stati Uniti a farlo.

Il chip permetteva ai dipendenti di accedere a spazi riservati e di pagare cibo e bevande nella sala di ristoro.

I microchip sono stati forniti all’epoca da Biohax a Three Square Market (32M), gestito da Jowan Österlund, uno specialista svedese di tatuaggi e piercing, secondo un rapporto del quotidiano britannico Guardian.

Todd Westby, il CEO di 32M, aveva già ipotizzato che “questa tecnologia diventerà comune in futuro, in modo da poter utilizzare questi chip come passaporti, per il trasporto pubblico e per il pagamento”.

I chip impiantati funzionano tramite RFID (Radio-FrequencyIdentification), che utilizza campi elettromagnetici per leggere le informazioni memorizzate. I chip usano la Near Field Communication (NFC), lo stesso tipo di tecnologia usata nella maggior parte delle carte di credito senza contatto e nei pagamenti mobili.

Nel 2004, per il settimo anniversario del suo Baja Beach Club a Barcellona, Spagna, l’operatore di discoteche Conrad Chase offrì al pubblico la possibilità di farsi impiantare dei microchip per avere accesso a una sala VIP appena creata.

D’ora in poi, quando si visita il locale, i portatori di chip non hanno bisogno di intascare la loro carta d’identità o portare con sé il portafoglio. Non solo i dati personali rilevanti sono memorizzati sul microchip. I portatori possono depositare denaro e farlo accreditare sul loro “VeriChip”. (Harald Neuber)

Traduzione a cura di Nogeoingegneria 

Nogeoingegneria su Telegram https://t.me/NogeoingegneriaNews

FONTE https://www.heise.de/tp/features/Also-doch-Corona-Impfung-mit-Mikrochip-6300003.html

https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/sociale/quindi-e-cosi-vaccinazione-corona-con-microchip/



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