premio

In classifica

venerdì 8 maggio 2015

Agricola Biologica Belvedere



La novità più grossa di questa corrente primavera è stata la riscoperta di  un produttore di Motta Montecorvino, Giuseppe Di Iorio, titolare della “Locanda Bosco San Cristoforo”. Conosciuta in passato con il nome di   “Greentime”,la Locanda esiste da  decenni ma solo da due anni è gestita dal Di Iorio. Giuseppe ha idee molto chiare sulla conduzione della proprietà. Nella Locanda si utilizzano prodotti solo da agricoltura biologica e da allevamenti “bradi”. Lui stesso assicura olio e vino e sul vino mi soffermerei. L’Agricola Biologica Belvedere, il marchio enologico della Locanda,  ne produce diversi  tipi: un rosso “Malvone” da uve montepulciano e aglianico,un rosato “Fraccato” da uve aglianico, uno spumante metodo champenoise da uve Falanghina e Greco, , il “Brecciolosa”,  il blend “Tre Canali” con le uve Montepulciano- Nero di Troia – Agianico, la riserva “A” ( Amici) da uve Aglianico e una sorta di ratafià, L’Elisir della Locanda, da rosso Malvone sposato a succose visciole e alcol .  Nella vigna,meno di due ettari dove si pratica il sovescio e si sparge poltiglia bordolese,convivono i diversi vitigni come era in uso una volta,quando i “blend” si facevano  prima di tutto in vigna. Il “Malvone” è prodotto senza diraspare e la pratica conferisce al vino un portato tannico sopra le righe . Ma col tempo si è fatto  sempre più morbido ed equilibrato, senza tradire la sua anima rustica e possente. Perfetto con un brasato. Il “Fraccato” è prodotto con l’arcaica pigiatura con i piedi e sgrondando prontamente il pigiato di sole uve aglianico. Ne esce un vino color cipolla di Tropea . La tessitura è diversa rispetto al “Malvone”. Levità e bevibilità sono le sue qualità migliori.  La vera sorpresa è lo spumante. Prodotto alla maniera “ancestrale”, è capace di non sfigurare di  fronte a  campioni più blasonati. Ma va  sboccato prima dell’uso. Per effettuare l’operazione “alla buona” si può usare un contenitore ricavato dal fondo preventivamente tagliato di una bottiglia di plastica  e sale grosso. Nel contenitore improvvisato vanno  messi  ghiaccio e un po’ di sale e infilato il collo della bottiglia di spumante capovolta. Dopo  mezz’ora di freezer si stappa e la pressione interna al vetro  fa partire il cilindretto di ghiaccio che si è formato in punta e lo spumante è bello, limpido e brillante, pronto alla beva. Intrigante e meno massivo del “Malvone” il “Tre canali”. Da esplorare le vicende evolutive della riserva “A” , praticamente all’esordio, mentre L’Elisir della Locanda è  perfetto vino da meditazione.
Rosario Tiso


Nessun commento:

Posta un commento