Le affermazioni di Di Maio
Mattarella credo dia incarico a chi ha maggioranza - "Io non pretendo da Mattarella un incarico di governo formato sul nulla. Io credo che Mattarella debba dare l'incarico di governo a chi ha una maggioranza. Io in termini di voti e di seggi non vedo alternative al M5S, il centrodestra si sgretolerà e il centrosinistra è fuori dei giochi".
Governatori Pd usano Roma per campagna - "La regione Emilia ha un costo di 180 euro a tonnellata, l'Abruzzo di 150 euro a tonnellata. Noi per far risparmiare i romani scegliamo la Regione che ha meno costi. I presidenti di Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio sono dello stesso partito, usano i romani per la campagna elettorali, stanno maliziosamente rilasciando interviste e temporeggiando per la campagna". Lo afferma il capo politico del M5S Luigi Di Maio a Porta a Porta soffermandosi sul caso rifiuti di Roma.
Referendum euro estrema ratio, spero non ci sia - Il referendum sull'euro è una "estrema ratio, che spero di non dover usare". "L'Italia dovrà farsi "ascoltare dall'Europa. Noi vogliamo contare soprattutto nella difesa delle nostre imprese"
Non credo sia più momento uscire da euro - "Non credo che per l'Italia sia più il momento di uscire dall'euro" anche perché per l'Italia "ci sarà più spazio" visto che "l'asse franco-tedesco non è più così forte come prima".
Con M5S nessuno sarà sotto soglia povertà - "Con un governo M5S non lasceremo mai più una persona singola, o una famiglia, o una famiglia di pensionati sotto la soglia di povertà. Con il reddito di cittadinanza noi porteremo sopra la soglia di povertà le persone che vivono", con il loro stipendio, "sotto la soglia". Chi prenderà il reddito di cittadinanza "dovrà tuttavia mandare i figli a scuola e seguire corsi di formazione per avere un lavoro. Il reddito di cittadinanza è una misura temporanea", spiega Di Maio. Come controlleremo che lo facciano? "Unendo le banche dati di Camera di commercio, Inps, Agenzia delle Entrate e Comuni e controllare così quale è lo stato di onestà di una persona", sottolinea.
Restare nel 3% non va, investire ad alto deficit - "Restare nei parametri del 3% non funziona, noi dobbiamo superare il 3% e fare investimenti ad alto deficit per fare in modo che ci sia un gettito per lo Stato con cui pagare il debito".
Candidati esterni? Noi aperti, rafforzano M5S - "Per gli uninominali individueremo persone del territorio che siano capaci di fronteggiare gli avversari. Questo significa anche dare opportunità a persone che lavorano nella scuola, nelle associazioni, ad imprenditori, di partecipare a questo percorso. Noi abbiamo rafforzato le regole e questo arricchirà il nostro gruppo". "I partiti stanno individuando i candidati a tavolino, noi siamo facendo una selezione pubblica e stiamo individuando le migliori menti".
Parlamentarie anche per candidati esterni - "Io faccio un appello alle migliori persone che hanno voglia di fare e di cambiare, se volete cambiare questo Paese il M5S è aperto, certo bisogna condividerne i valori e le regole. E ho apprezzato che anche chi ha tanto da perdere si è messo in gioco e si faranno anche le selezioni online dei nostri iscritti. Penso al comandante De Falco, anche lui si farà le parlamentarie".
Se a governo norma per no a vincolo mandato - "Se andiamo al governo faremo una norma costituzionale che impedirà a chi cambia casacca di restare in parlamento". "I nostri avvocati sono al lavoro per permettere ai nostri candidati di sottoscrivere un impegno che li obbliga a pagare una multa da 100mila" se cambiano casacca, aggiunge.
Miei poteri? Legati a tutelare M5S da approfittatori - "Io devo tutelare il M5S dagli approfittatori. I miei poteri" sulle candidature "sono legati a tutelare il Movimento da chi ne vuole approfittare".
Casaleggio? Non prende decisioni politiche - "Davide Casaleggio lavora ai software, lui mette una parte di quelle energia al servizio del Movimento. Non ha incarichi decisionali, non prende decisioni politiche del M5S ma grazie a lui gli iscritti potranno scegliere su Rousseau i candidati che vorranno in Parlamento".
Sentito De Falco, sua critica era una battuta - "Ho sentito De Falco e ha detto che era una battuta" ha anche detto Di Maio soffermandosi sulle critiche, riportate oggi dai media, che il comandante De Falco, tra i candidati esterni del M5S, ha fatto in passato a Di Maio
fonte Ansa
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