Dire che Bergoglio ha preso noi ambrosiani per il culo è un eufemismo: la realtà è ancor più allarmante. Ci troviamo di fronte al cosiddetto caso di un potere assoluto che si circonda di devoti lacchè, castrati a tal punto da non pensare e da non decidere in proprio. Papa Bergoglio, più che “intelligente” (la gerarchia non può permettersi il lusso di dare spazio all’”intelligenza”), è un furbo, un furbastro, un calcolatore, soprattutto un maniaco della propria immagine fino al punto da mettere in ombra i suoi collaboratori, scelti normalmente col criterio o della loro inferiorità culturale o della loro incapacità di farsi valere per evitare il rischio che a pagarla sia la popolarità del capo supremo.
fonte don giorgio
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