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venerdì 29 gennaio 2016

RENZI SISTEMA UN ALTRO AMICO A ROMA: SIMONE TANI, EX MANAGER A FIRENZE VA AL CIPE


Un altro fedelissimo del premier è in arrivo a Roma da Firenze. Simone Tani, legato a Matteo Renzi dai tempi in cui il capo del governo era segretario della Margherita, sta per ricevere un incarico al Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica.
Attualmente Tani, 50enne, manager, è responsabile del piano strategico della città metropolitana di Firenze.
E’ un altro fiorentino che si aggiunge alla squadra dei toscani fidati di cui il premier si è voluto circondare a Roma: dagli ‘angeli custodi’ Luca Lotti e Maria Elena Boschi, fino all’ormai famosa Antonella Manzione, capo dei vigili urbani a Firenze chiamata agli affari giuridici e amministrativi di Palazzo Chigi.
Nella cerchia del premier sperano che stavolta non ci siano polemiche, come quelle che si sono scatenate intorno all’idea di nominare Marco Carrai alla guida della cybesercurity di Palazzo Chigi: nomina sempre più in bilico da qualche giorno.
Anche perché in passato Tani è stato spesso oggetto di polemiche, proprio per i suoi incarichi a Palazzo Vecchio.
Ex assessore alle aziende partecipate e strategie di sviluppo nella giunta comunale di Domenici (2000-2004), Tani è stato confermato a Palazzo Vecchio anche da Renzi, quando è stato eletto sindaco.
Non come assessore ma come dirigente di un ufficio che l’attuale premier creò appositamente per lui: per la “Attuazione del programma di mandato”.
Cosa che scatenò l’opposizione, come testimoniano le interrogazioni allora presentate. Era il 2010 e per Tani veniva contestata anche l’assunzione per chiamata diretta, senza concorso insomma. Una circostanza che lo ha visto nel mirino delle opposizioni anche recentemente.
Quando cioè l’attuale sindaco Dario Nardella gli ha assegnato, sempre per chiamata diretta, l’attuale incarico di responsabile del piano strategico della Città metropolitana.
Ex dirigente dello sviluppo economico e innovazione prima della provincia di Firenze, poi del comune di Firenze, sempre al fianco di Renzi, ex manager alle risorse umane della General Electric, Tani sta per arrivare a Palazzo Chigi.
Dove sperano di evitare le polemiche stavolta, avendo messo da parte – così sembra per ora – la nomina del fidatissimo Carrai alla cybersecurity.
(da “Huffingtonpost”)

“HO PERSO TANTI SOLDI E IL LAVORO PER GLI OROLOGI DI RYAD”

PARLA L’INTERPRETE ARABO PRESENTE AL PARAPIGLIA PER CONTENDERSI GLI OROLOGI TRA GLI UOMINI DEL CERIMONIALE E QUELLI DELLA SCORTA
Reda Hammad, egiziano de Il Cairo con passaporto italiano da più di vent’anni, è l’interprete arabo di Palazzo Chigi dal 2001.
Nell’ordine, ha servito i governi di Silvio Berlusconi, Romano Prodi, ancora Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi.
C’era anche Hammad la notte tra domenica 8 e lunedì 9 novembre 2015 in Arabia Saudita, spettatore esterrefatto di quel parapiglia per i Rolex donati dai sovrani sauditi agli italiani in trasferta con Renzi: “Ho perso il lavoro e molti soldi per riuscire a consegnare quel maledetto orologio. Ora devo soltanto tutelare la mia reputazione e rendere pubbliche le verità ancora nascoste”.
Hammad è il testimone oculare che, sette giorni fa, in maniera anonima, ha fornito ulteriori dettagli sui fatti di Ryad.
Quest’ultimo tassello completa il racconto a puntate del Fatto Quotidiano.
Perché ha coperto la sua identità?
Vi ho contattato dopo che ho letto la storia sul vostro giornale, ma ho chiesto di non comparire perché stavo tentando, fra infinite peripezie, di depositare il Rolex al Diprus, il dipartimento competente della Presidenza del Consiglio.
Scusi, ma perché non ha affidato subito il Rolex a Palazzo Chigi?
Ci ho provato, ma non volevano lasciare tracce. Ho chiesto trasparenza e mi hanno risposto con le intimidazioni. Ma occorre pazienza per ricostruire la vicenda.
Cosa è acceduto dopo la cena nel palazzo di re Salman?
I delegati italiani, inclusi giornalisti e imprenditori, hanno ricevuto un regalo.
Di che tipo?
Orologi preziosi: cronografi Rolex e di altre marche, ma comunque costosi, di valore diverso.
Chi ha provocato la rissa?
La scorta di Renzi e alcuni dipendenti del Cerimoniale sono andati al piano di sopra per raccogliere i regali. Ma uno dei militari ha rivendicato il Rolex, accusando una persona del Cerimoniale di aver scambiato le scatolette. È finita con gli insulti, la scorta che ha preso i regali assegnati e l’imbarazzo del personale saudita.
Anche per l’interprete c’era un Rolex.
Sì, e non me l’aspettavo. Non sapevo se accettare o rifiutare l’omaggio, perché il mio impiego è di natura occasionale. Sono un collaboratore del governo. Ma la tensione era troppo elevata per domande così ingenue. Il giorno dopo mi ha avvicinato Ilva Sapora, il capo del Cerimoniale. Voleva rimediare a una figuraccia ormai consumata.
E cosa ha chiesto la Sapora?
Mi diceva: ‘Il presidente vuole tutti i regali nella sua stanza’. Mi è sembrata un po’ strana come giustificazione e non proprio in linea con le regole. Allora in cambio ho proposto di darmi una richiesta scritta e una ricevuta a consegna avvenuta, un documento ufficiale per proteggermi: va dimostrato che Hammad ha depositato il Rolex a Palazzo Chigi. Ma Sapora non ha accettato.
Poi siete rientrati in Italia.
Per risolvere presto la questione, l’11 novembre ho mandato invano un’email alla dottoressa Sapora. Il 20 mi ha telefonato un suo collaboratore e mi ha ribadito che potevo recarmi a Palazzo Chigi a portare il Rolex, ma non dovevo pretendere una carta scritta. Io gli ho ripetuto con fermezza che esigevo una richiesta e una ricevuta. Poco dopo mi ha richiamato per avvisarmi che la Sapora tollerava solo una consegna spontanea e che in ogni caso non avrei più ricevuto incarichi di lavoro dalla Presidenza del Consiglio. Non potevo più fidarmi, e dunque ho deciso di farmi assistere da un avvocato.
È sicuro che sia una ritorsione?
Vi racconto un episodio. Non vorrei sembrare pedante, ma è un obbligo essere precisi. Il 27 novembre mi ha contattato Fabio Sokolowicz, il consigliere diplomatico, per un lavoro che si sarebbe svolto il giorno stesso. Poi non mi ha chiamato più nessuno, né per confermare né per disdire. Quando l’ho sentito l’indomani mi ha rivelato che la pratica era stata bloccata dal Cerimoniale.
Compromessi i rapporti col Cerimoniale, come ha reagito?
Dapprima telefonicamente e poi attraverso la posta certificata, mi sono rivolto al Diprus, l’ufficio che gestisce i regali: erano gentili e attenti, ma all’inizio hanno ammesso di non conoscere niente dei Rolex e di Ryad. Ho atteso ancora la conclusione delle vacanze natalizie, e poi a gennaio ho spedito una lettera raccomandata dell’avvocato. E mi hanno convocato dopo l’uscita del vostro pezzo di una settimana fa.
Ora il Rolex è al Diprus.
Mi hanno ricevuto mercoledì, a distanza di oltre due mesi. Mi hanno accompagnato l’avvocato e il senatore Nicola Morra del Movimento Cinque Stelle. I responsabili del Diprus mi hanno confessato che non c’era un modulo o un verbale già pronto per la restituzione di un regalo di Stato, che non era mai successo dagli anni di Prodi e il mio Rolex era il primo che prendevano fra le mani tra quelli donati nella missione di novembre in Arabia.
Palazzo Chigi ha giurato: “I regali di cortesia sono nella disponibilità della Presidenza del Consiglio”.
A fatica, il mio ce l’hanno da un giorno e mezzo. Ho sofferto, mi hanno umiliato. Ho speso del denaro e molto tempo prezioso sottratto ai miei impegni e agli studi.
Carlo Tecce
(da “il Fatto Quotidiano”)

RENZI? COSI’ IGNORANTE DA NON SAPERE CHE IN GRAN BRETAGNA HANNO LA STERLINA: ECCO L’ULTIMA PERLA DEL "MOSTRO" DI FIRENZE

Una nuova perla di... ignoranza di Matteo Renzi, o come lo ha definito l'altro ieri Piero Pelù il "mostro" di Firenze.

Si trova a Mantova ad un convegno, e criticando la Gran Bretagna, li accusa di voler “uscire dall’Euro”. Evidentemente non sa che il Regno Unito, pur facente parte dell'Unione Europea, non ha l'Euro ma la Sterlina.


Il video:








Non è la prima volta che Renzi se ne esce con queste perle, e sicuramente questa non è la peggiore: ricordate la figuraccia fatta da Bruno Vespa? Se non ve la ricordate quì trovate il video.
fonte http://www.nuovoilluminismo.com/2016/01/renzi-cosi-ignorante-da-non-sapere-che-in-gran-bretagna-hanno-la-sterlina-ecco-lultima-perla-del-codardo-di-palazzo-chigi.html

L'ANZIANA ANTROPOLOGA MASSACRA RENZI E TUTTO IL PD

Capelli bianchi tagliati corti, grandi occhiali sul naso, giacchetta di lana marrone e giro di perle al collo. Amalia Signorelli, per i lettori non abituali del Fatto quotidiano era fino a ieri sera alle 20 e 30 una anziana signora dai modi eleganti, una "adorabile nonnina". Sociologa, antropologa, docente in atenei universitari sia italiani che stranieri, la Signorelli ci ricorda un modo di dire caro alla sua infanzia. A suo dire gli scout sono "dei bambini vestiti da cretini, guidati da un cretino vestito da bambino".

La professoressa conclude la sua similitudine spiegando che l'attuale premier Matteo Renzi ha un atteggiamento simile a quello di un capo scout. Traete voi le conclusioni, ma il concetto pare abbastanza chiaro. 

Il video:




Ma non è tutto: invitata tempo fa ad Otto e Mezzo, la Signorelli, sempre col suo modo di fare e col tono pacato e gentile delle persone educate della sua età, la signorelli ha “sparato” in sequenza, di fronte a una Bonafè sempre più allibita e balbettante, che “Il Pd non ho mai capito cos’è”; “Voi avete occupato il potere con la violenza”; “Ma Renzi pensa che gli italiano so’ tutti scemi?”. “Ma ‘il futuro è solo l’inizio’ (motto della Leopolda 2014, ndr). Quindi voi cosa siete, l’eternità?”. “Renzi è come il Marchese del Grillo”; “La Leopolda è un incontro non democratico, perchè gli invitati sono tutti amici di Renzi”


CHI E' AMALIA SIGNORELLI - Sono nata a Roma. Ho insegnato nelle Università di Urbino, Napoli e Roma, più alcune Università straniere, dove sono stata invitata. Il mio mestiere è antropologa. Più precisamente, antropologa culturale. Come tale, da sola o partecipando a gruppi, ho fatto molte ricerche: sui processi di modernizzazione dell'Italia meridionale, sulle migrazioni, sulla condizione femminile, sulle culture urbane. 
fonte http://www.nuovoilluminismo.com/2016/01/video-lanziana-antropologa-massacra.html

Coltano 1945 Una storia dimenticata


Coltano è una vasta tenuta a qualche chilometro da Pisa, circondata da pini marittimi secolari, non è facile trovarla partendo da Pisa , si percorrono chilometri di strade sterrate che si intersecano sfiorando case coloniche isolate, alla fine percorrendo Via dei Pini, si giunge in una gigantesca distesa , ora coltivata ad erba medica contornata da piccoli canali di scolo. Se si fa attenzione si può sentire il rumore degli aerei che decollano o atterrano al vicino aeroporto. Le cascine non sono tutte abitate.
Il silenzio fa da cornice ad un pennone alla cui sommità sventola una bandiera Italiana e a poca distanza si erge un monolite di pietra arenaria, bianco, con affisso in alto a destra, un crocefisso metallico e una targa anch’essa metallica, che testualmente recita <in questo luogo, dal maggio al settembre 1945, sorgeva il campo americano POW 337, dove 35688 soldati della R.S.I. soffrirono una dura prigionia. Ai caduti e ai dispersi dedichiamo>.
Coltano, è anche un segreto militare, di cui i Governi Americani non parlano, un segreto sepolto negli schedari militari del Pentagono. POW significa letteralmente Prisoner of War, la frase sulla pietra è già di per sé esplicativa: in Toscana, nella primavera del 45, le autorità militari Americane requisirono questa ed altre zone , Coltano, Scandicci e Laterina e vi installarono dei campi di prigionia, esattamente i POW 334 a Scandicci, il 339 a San Rossore, i 336 il 337 e il 338 a Coltano, mentre il POW 335 sorse a Metano.
Il più famigerato fu il 337, dove in condizioni di sopravvivenza pura e semplice, furono ristetti circa 36 mila Italiani appartenenti a vario titolo alla R.S.I., circondati da una doppia recinzione di filo spinato, con delle torri attrezzate di potenti fotoelettriche e mitragliatrici. Questo inferno era costituito da almeno 10 settori, denominati Lager, ognuno abitato da 3500 prigionieri, militari, sottufficiali e truppa, ufficiali di tutti i corpi, San Marco, Fanti, Bersaglieri, Paracadutisti, Brigate Nere, MVSN, X Mas, Battaglione Barbarigo, Cacciatori degli Appennini, Militi della GNR, oltre ad appartenenti al Partito Fascista, in più c’erano anche le Mascotte, i ragazzini, spesso adolescenti che in uniforme facevano parte dei reparti, tutti insieme in un unico infernale calderone. Le donne , per lo più Ausiliarie del S.A.F. ( Servizio Ausiliario Femminile ) erano in un settore a parte.
Le truppe Statunitensi che gestivano il campo con pugno di ferro, erano Afroamericani, Filippini e Bianchi coadiuvati da prigionieri dell’esercito Germanico di provenienza altoatesina, veri e propri Kapò, che odiavano ferocemente gli Italiani e comunque in virtù della loro collaborazione godevano di un trattamento privilegiato nel vitto e nell’alloggio. Per gli Americani i prigionieri ,erano solo “Fascist Shit”, merde fasciste, e come tali andavano trattati.
Il campo di Coltano, era una distesa di terra brulla senza un filo d’erba a causa del continuo calpestio di migliaia di piedi, in questa pianura assolata dormivano , per terra, sotto una misera tendina, migliaia di sventurati, senza scarpe e con degli stracci per vestiti. Quando pioveva il campo si trasformava in un acquitrino fangoso. Il vitto era una pappina che veniva distribuito accompagnato da una fetta di pancarrè, oltre a una bustina di essenza di limone per cancellare il sapore di cloro dell’acqua dei pozzi.
Molti si ammalarono di tifo e TBC, altri furono uccisi dalle sentinelle di colore che la sera si sbronzavano e conseguentemente avevano il grilletto facile. Le punizioni , molto frequenti, erano il palo e la gabbia, chi sgarrava era legato ad un palo con le mani dietro la schiena e la gabbia era un luogo dove il prigioniero, anche per giorni, stava sdraiato su una superficie di pietre aguzze che lo segnavano nel corpo e nello spirito. Ci fu chi non resistette e impazzì, finendo presso il Manicomio di Volterra.
Il Campo di Coltano è tuttora un segreto militare per il Governo Americano che non ha mai voluto e non vuole ammettere ufficialmente una simile violazione della Convenzione di Ginevra da parte di un Governo che si dice civile ed evoluto. Non esistono registri ufficiali dei detenuti e neppure dei deceduti. Anche i vari governi Italiani non hanno mai voluto pubblicizzare queste atrocità compiute peraltro sul territorio Nazionale da truppe occupanti. Nel campo , morirono per fame, malattie e maltrattamenti, circa 500/600 Italiani, che al riparo da occhi indiscreti, furono sepolti in un ex campo di calcio, a Castelfiorentino e in seguito esumati e messi nell’Ossario Militare di Livorno. Quando il campo fu chiuso, nell’ottobre del 1945, quasi tutti gli internati vennero liberati, altri furono tradotti in altri istituti di pena per essere processati per reati commessi in qualità di esponenti della R.S.I.
Nessuno in Italia , tranne pochissimi, conoscono questa terribile storia che lentamente sta sparendo nelle nebbie del tempo, certamente altre enormi tragedie di questa qualità sono state scoperte e hanno polarizzato l’attenzione del mondo, ma questa è stata seppellita e nessuno ne vuole parlare, come uno dei tanti tabù che costellano gli ultimi e più recenti anni della storia di questo paese, commettendo un ulteriore torto verso questi sventurati che hanno pagato la loro scelta.
Roberto Nicolick

venerdì 22 gennaio 2016

E' FUGA DALLE BANCHE! MPS RITIRATI 1 MILIARDO IN POCHI GIORNI!

E' iniziata la grande corsa agli sportelli delle banche italiane.La gente non si fida piu' di questi MENTITORI che escono in tvrassicurando
i risparmiatori SULLA SOLIDITA' DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO.Ma la resa dei conti e' vicina,con le nuove regole del Bail in nessun deposito e' assicurato!In pochi giorni pensate che dalMonte di Paschi di Siena sono stati prelevati 1 miliardo di euro dai depositi bancari.

domenica 3 gennaio 2016

I PAESI AFRICANI COLONIZZATI DALLA FRANCIA HANNO LA BANCA CENTRALE CONTROLLATA DALLA BANCA CENTRALE DI PARIGI A SUA VOLTA CONTROLLATA DAI ROTHSCHILD

Costa d’Avorio, le verità scomode della Francia
L'ex ambasciatore Le Lidec rivela particolari inediti del terrore francese
Kampala – A sfregio del pensiero unico imperante nella seconda potenza europea, fonti di dissenso sono ancora possibili in Francia anche riguardo al tabù dei tabù: la gestione delle colonie africane d’oltre mare. Nonostante una formale indipendenza, concessa da Parigi negli anni Sessanta per evitare lunghe guerre di occupazione dopo le rovinose disfatte di Indocina e Algeria, i Paesi francofoni africani rimangono di fatto colonie della Madrepatria. Non possono gestire le loro Banche Centrali e la loro moneta, entrambe controllate dalla Banca Centrale a Parigi. Le risorse minerarie ed agricole sono destinate per la maggior parte all’esportazione verso Francia e Europa. I governi e i cittadini sono obbligati a pagare la “tassa coloniale” ancora in vigore. I comandanti dei loro eserciti rispondono al Ministero della Difesa e all’Eliseo. La loro cultura e storia deve essere quella del Grandeur Francais. Agli imprenditori francesi tutto è dovuto eccetto il pagamento delle tasse. I presidenti devono essere scelti dall’Eliseo e non nelle urne popolari.
Ogni leader africano che ha tentato di attuare una politica nazionalistica ed indipendente è stato sistematicamente abbattuto, senza pietà. Abbattere il Capo di Stato ribelle è sempre stata la principale ossessione della Cellula Africana conosciuta come FranceAfrique. Un obiettivo raggiunto a qualsiasi prezzo e con ogni mezzo, tante le vittime sono sempre negre e il salvatore sempre bianco, ovviamente. Nei casi più complicati, dove esercito e popolazione indigene dimostrano una certa capacità di resistenza si applica la teoria del “Caos Permanente” che consiste nel creare una situazione di caos generalizzato che impedisca lo sviluppo di motti indipendentistici seri e pericolosi. Negli ultimi cinque anni la teoria del Caos Permanente è stata applicata a ben tre Paesi africani, Libia, Mali e Repubblica Centroafricana, con conseguenze drammatiche: guerre civili eterne, sviluppo dei movimenti terroristici, pulizie etniche e tentativi di genocidio, arte in cui la Francia si rivela esperta, basta pensare alla perfetta organizzazione francese del Olocausto nel Rwanda del 1994.
Queste verità sono da decenni denunciate dagli ambienti liberal e dalla sinistra radicale francese ma normalmente accettati dalla maggioranza dei cittadini, consapevoli che la perdita delle colonie africane significherebbe un fallimento economico e sociale ben peggiore e grave di quello greco o italiano. Questa consapevolezza rende vane le denunce della stampa libera francese e impossibile fermare la politica criminale della FranceAfrique e portare in giustizia i responsabili. Una politica così vitale per la sopravvivenza economica della Francia che viene scrupolosamente attuata da tutti i governi di destra e di sinistra. Eppure il muro del silenzio ufficiale e della complicità istituzionale è stata infranto inaspettatamente da una massima autorità del establishment coloniale, Gildas Le Lidec, ex ambasciatore ora in pensione. Nel suo libro autobiografico: “Da Phnom Penh ad Abidjan, frammenti di una vita di un diplomatico” (Edizioni L’Harmattan) Le Lidec rivela particolari inediti del terrore francese a lui ben noti.
Di particolare interesse sono i segreti e le verità sconvolgenti dell’operato francese in Costa d’Avorio, per la semplice ragione che la politica decisa ed attuata dal 1998 al 2011 ha gravi conseguenze nel presente del martoriato Paese prigioniero di una feroce dittatura nata da false promesse democratiche. Le Lidec ci rivela una storia diversa delle due guerre civili che sconvolsero la Costa d’Avorio ribaltando i ruoli dei cattivi e dei buoni. Ambasciatore ad Abidjan dal 2002 al 2005 Le Lidec ci spiega i retroscena della crisi ivoriana che dopo apparente vittoria dei “Good Guys” capitanati dal presidente Alassane Ouattara, sta riemergendo in tutta la sua drammaticità indipendentemente dalla coltre di criminale silenzio della stampa occidentale, italiana compresa.
Nella Costa d’Avorio del 2015 la normalità è fatta di arresti arbitrari, detenzioni senza processo, abuso dei diritti umani, esecuzioni extra giudiziarie: colpo alla nuca o meglio colpo di machete e l’oppositore smette di essere tale. Una serie indescrivibile di abusi e crimini contro l’umanità commessi dal ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale (Ouattara) e da un manipolo di generali e faccendieri del nord dalle dubbie origini ivoriane. Crimini nascosti dietro la martellante propaganda occidentale che dipinge il paese in pieno sviluppo economico. Sviluppo reale ma di esclusività dei “soliti noti” gli imprenditori francesi, moderni coloni dell’impero.
Gildas Le Lidec chiarisce che il ruolo del perfido dittatore affibbiato al ex presidente Laurent Gbagbo e il ruolo di democratico leader attribuito ad Ouattara sono una delle più grandi mistificazioni dei media occidentali. «Le condanne a priori contro Gbagbo mi hanno sempre lasciato dubbioso. Alcuni lo definiscono l’uomo del rinnovamento africano che ha tentato di imporre il nazionalismo per il bene del suo popolo sfidando la Francia. Altri come un sanguinario dittatore. Da come l’ho conosciuto Gbagbo era piuttosto un ex oppositore avido di beneficiare dei privilegi dei suoi predecessori: Konan Bèdiè e Houphouet Boigny. Gbagbo non è mai stato un nemico della Francia e un nazionalista convinto. La sua cultura era profondamente francese e tutti i colpi di mano e complotti da lui orchestrati sono ispirati agli intrighi della Quinta Repubblica. Ha utilizzato il nazionalismo per restare al potere senza comprendere che anche una parvenza di nazionalismo era troppo pericolosa per la Francia. Per il potere di Parigi Gbagbo era inquietante. Non corrispondeva ai Capi di Stato africani con cui normalmente avevano a che fare. Anche se, ripeto, il suo nazionalismo era di facciata non poteva essere tollerato in quanto rappresentava un pericolo mortale» afferma nelle sue memorie Le Lidec.
La Costa d’Avorio, antica colonia francese e fiorente nazione africana, entrò in guerra civile il 19 settembre 2002, quando il presidente Laurent Gbagbo si trovava in visita ufficiale in Italia. Vari reparti del nord si ribellarono formando una coalizione di ribelli. La rivolta fu causata dalle discriminazioni sociali ed economiche rivolte alle popolazioni del nord del Paese e dal tentativo di non riconoscerle la cittadinanza ivoriana. Molti nordisti sono sospettati di avere origini o di essere del Burkina Faso. Nel gennaio 2003 governo e ribelli firmarono degli accordi di pace creando un governo di unità nazionale che durò fino alle elezioni del novembre 2010 (originalmente fissate per il 2005 e successivamente rinviate da Gbagbo). Il 2 dicembre 2010 il leader dei ribelli Alassane Ouattara, si proclamò vincitore delle elezioni con il 54,10% dei voti. Il risultato non fu riconosciuto dalla Consiglio Costituzionale che accolse il ricorso del partito al potere FPI Fronte Popolare Ivoriano che apportò inconfutabili prove di frodi elettorali compiute nei territori del nord controllati dalle forze ribelli del FNCI Forze Nuove della Costa d’Avorio. Il Consiglio Costituzionale decretò la vittoria a Gbagbo riconoscendo il 51,10% dei voti rivendicato dal suo partito. I risultati finali non furono riconosciuti dalle Nazioni Unite e dall’Europa grazie all’influenza della Francia.
Al posto di proporre un governo di unità nazionale in grado di evitare una guerra civile come fu nel caso del Kenya dopo le contestate elezioni del 2007, la Comunità Internazionale capeggiata dalla Francia e i Caschi Blu dell’ONU incoraggiarono di fatto i ribelli del FNCI a riprendere la guerra civile regalando al paese un terribile bagno di sangue evidenziando il desiderio della Francia di ottenere la testa di Gbagbo. La guerra civile e le contestate elezioni (in cui realmente Gbagbo aveva vinto) sono state precedute dall’attacco dell’aviazione ivoriana contro i soldati francesi a Bouakè nel 2004. Un attacco, ci spiega Le Lidec, orchestrato dalla stessa Francia per vincere le ultime resistenze del parlamento a Parigi e poter avere le mani libere per modellare la sua colonia secondo la sua volontà e gli interessi della sua classe imprenditoriale messi in pericolo dalla vera o presunta politica nazionalistica di Gbagbo.
''L’attacco resta per me un mistero. Il 4 novembre 2004 le forze militari ivoriane lanciano una offensiva contro i ribelli di Ouattara nonostante che fossero all’interno del governo di unità nazionale, infrangendo gli accordi di pace di Marcoussis. Due giorni dopo i loro caccia attaccano i nostri soldati a Bouakè. Non aveva senso provocare gratuitamente la Francia. Non era nell’interesse di Gbagbo». Molti osservatori africani affermano che l’attacco fu pilotato dalla Francia. Le Lidec non lo chiarisce nelle sue memorie ma ammette che non si spiega come mai il comando francese abbia potuto permettere la fuga dei piloti ivoriani catturati dopo l’attacco che si rifugiarono in Togo. Non si spiega nemmeno come mai Parigi non abbia fatto alcun tentativo di arrestarli in Togo, altra Repubblica delle Banane francese in terra africana.
I tranelli francesi tesi a creare la seconda guerra civile ed abbattere l’imprevedibile Gbabgo risalgono agli accordi di pace. L’attacco alle truppe francesi serviva solo per creare un ambiente favorevole in madre patria. «I negoziati e gli accordi di pace Marcoussis contenevano tutti i germi della crisi del 2011. Furono organizzati nella più totale precipitazione e pochi compresero i veleni inseriti da Villepin…» informa Le Lidec.
Dopo la nomina dei due presidenti, uno legittimo (Gbabgo) e uno voluto dalla Francia (Ouattara) il Paese sprofonda in una crisi costituzionale e vuoto amministrativo fino alla fine di marzo. Durante questi tre mesi varie sono le iniziative di negoziazione intraprese da Nazioni Unite, Europa e Francia. Tutte però volte a costringere Gbagbo ad abdicare nonostante che l’esito elettorale fosse stato a suo favore. Le negoziazioni servirono a prendere tempo, armare le forze ribelli al nord ed organizzare l’offensiva finale. Il 28 marzo i ribelli riuniti sotto una nuova sigla, Forze Republicane della Costa d’Ivorio RFCI (sigla ideata dalla FranceAfrique per donare una sorta di legittimità alla ribellione) lanciano un’offensiva militare di ampio respiro. In pochi giorni e con l’aiuto di mercenari della Burkina Faso, prendono il controllo delle principali città fino ad arrivare presso la capitale, Abidjan il 31 marzo 2011.
«Per contenere l’offensiva ribelle Gbagbo ci aveva chiesto il nostro intervento. Una richiesta ignorata nonostante che sul terreno avessimo oltre 5.000 militari e uno Stato Maggiore composto da due Generali a due stelle e 50 Colonnelli. Il nostro esercito serviva ai ribelli» ci spiega Le Lidec. Nonostante il mancato aiuto francese e la potenza di fuoco dei ribelli le forze rimaste fedeli a Gbagbo resistono nella capitale. Per quattro volte convogli dei Caschi Blu dell’ONU vengono presi a cannonate dall’esercito regolare. I media occidentali dipinsero gli attacchi come barbari attentati ad una forza di pace neutrale. In realtà i convogli ONU venivano attaccati per impedire il regolare rifornimento di armi e munizioni ai ribelli. Rifornimenti camuffati da aiuti militari, proprio come è successo nel 2014 quando in Sud Sudan è stato intercettato un carico d’armi destinate alla ribellione di Rieck Machar, all’interno di un convolgio umanitario. Anche il quartiere generale della forza di pace ONU viene bombardato in quanto centro vitale del sistema di comunicazioni dei ribelli.
Dopo una settimana di violenti scontri le forze ribelli sono fiaccate dalla resistenza governativa mentre Gbagbo disperatamente tenta di organizzare rinforzi arruolando nel sud del paese e chiedendo aiuto a mercenari africani. Gli strateghi francesi comprendono che il tempo gioca a favore del presidente eletto democraticamente e decidono di mantenere il controllo dell’aeroporto facilitato dalla loro base vicina di Port-Bouët, per impedire un rapido arrivo dei rinforzi. Il 5 aprile Ouattara lancia un’ennesima offensiva che viene respinta dalle forze governative che stanno ricevendo rinforzi per via terrestre. Il rischio di una sconfitta dei ribelli si fa reale. È in questo frangente che intervengono I 5.000 soldati francesi attaccando le postazioni tenute dai governativi provati da una settimana di feroci combattimenti.
Elicotteri da combattimento francesi bombardano le postazioni governative permettendo ai ribelli di penetrare le difese. Nonostante la copertura aerea i governativi resistono e i ribelli vengono nuovamente respinti. Parigi decide di inviare le truppe terrestri. I soldati francesi coperti da blindanti e carri armati si ingaggeranno in violenti combattimenti urbani contro quello che resta dell’esercito regolare. Sconosciuto il numero dei caduti da parte Francese. Il 11 aprile i soldati francesi riescono a sconfiggere la resistenza e a catturare il presidente Gbagbo. I media occidentali pubblicheranno la favoletta dei ribelli vittoriosi nascondendo l’intervento coloniale francese che, secondo il diritto internazionale, corrisponde ad una invasione di un paese sovrano senza nemmeno aver dichiarato lo stato di guerra, dichiarazione che dovrebbe passare al voto del parlamento francese.
Il presidente assieme a sua moglie viene mantenuto per vari mesi prigioniero in una località segreta fino a quanto verrà consegnato al Tribunale dell’Aia che su ordine della Francia (suo maggior finanziatore europeo assieme alla Germania) aveva aperto un procedimento giudiziario per crimini di guerra. Durante la prigionia Gbabgo viene ripetutamente torturato e sottomesso a trattamenti degradanti. Dal Novembre 2011, estradizione di Gbagbo all’Aia, rimarrà in carcere nel Paese europeo senza processo per tre anni. Un processo che inizierà il prossimo 10 novembre. Questo ritardo giudiziario è dovuto dalla difficoltà riscontrata dalla Corte Penale Internazionale di processare Gbabgo senza coinvolgere l’altro criminale di guerra: l’attuale presidente Ouattara.
Nel suo ultimo rapporto la Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH) condanna senza mezzi termini la dittatura instaurata da Ouattara e accusa al Corte Penale Internazionale di “giustizia parziale”. Il 92% dei responsabili della guerra civile del 2011 imprigionati appartengono al campo di Gbabgo. Incriminato anche Pascal Affi N’Guessan attuale presidente del Fronte Popolare Ivoriano. Il procedimento giudiziario intentato contro di lui mira ad eliminare un pericolo rivale alle imminenti elezioni presidenziali. Un candidato non gradito alla Francia. FDIH afferma che solo due imputati pro Ouattara sono finiti sotto processo. Trattasi del capo delle milizie ribelli Amadé Ouérémi e Ahmed Sanogo un comandante di alto rango del famoso “Commando Invisibile” autore di atrocità inaudite contro la popolazione del sud ed addestrato dai Commandos francesi. Altri dieci comandanti delle Forze Repubblicane della Costa d’Avorio rei di crimini contro l’umanità non si sono nemmeno presentati davanti al giudice e mantengono alte cariche nelle attuali forze armate.
Il popolo ivoriano esce traumatizzato dalle due guerre civili pilotate dalla Francia dopo aver subito la feroce dittatura di Félix Houphouët-Boigny, amico dell’Eliseo e successivamente caduto in disgrazia quando Parigi decise di sostenere Laurent Gbagbo. La Costa d’Avorio sta conoscendo un sostenuto boom economico esclusivamente a favore degli imprenditori francesi che ora minacciano di reclamare indennizzi per le proprietà distrutte durante la guerra civile provocata dal loro governo. La popolazione vive nella più assoluta miseria e la principale possibilità occupazionale per le giovani donne rimane prostituirsi alle truppe di occupazione francese. Reporters sans frontières ha recentemente classificato la Costa d’Avorio uno tra i peggiori paesi africani per la libertà di stampa ed espressione.
Il governo tenta di rassicurare gli investitori e la Comunità Internazionale che ha sotto controllo la gestione del paese e che assicurerà libere e trasparenti elezioni. La realtà contraddice la propaganda governativa. Dal 2014 le manifestazioni popolari sono in costante aumento così come la repressione violenta delle forze dell’ordine composte dai ex ribelli, comandati dagli ex criminali di guerra del circo di Ouattara. Da tre anni i tentativi di alcuni reparti militari rimasti fedeli a Gbagbo di organizzare una ribellione sono resi vani in quanto non sostenuti da potenze continentali o straniere. Le elezioni presidenziali si terranno il prossimo 31 ottobre. L’opposizione ivoriana, raggruppata nella Coalizione per il Cambiamento (CNC), sabato 27 giugno 2015 ha contestato l’eligibilità del presidente Ouattara come candidato. Serie le possibilità che l’opposizione ivoriana decida di boicottare le elezioni.
E che dire dell’entourage del presidente Ouattara? La maggior parte sono politici corrotti e generali criminali di guerra. A titolo di esempio ecco come l’ex ambasciatore Le Lidec descrive Guillaume Soro il numero due del potere ivoriano, presidente del parlamento e beniamino del presidente francese Francois Hollande: «Trattasi di un arrivista, molto intelligente e con una grande capacità di convincere. Era al fianco di Gbagbo per poi tradirlo e montare sul carro dei vincitori. Non c’è affare nel paese che non veda la sua partecipazione». Due risposte date da Le Lidec al giornale francese Marianne durante una recente intervista riassumano egregiamente il concetto di giustizia internazionale della CPI e l’attuale situazione del paese africano.
«Trovo profondamente ingiusto la giustizia attuata dalla Corte Penale Internazionale verso la Costa d’Avorio. È profondamente ingiusto che Ouattara non sia indagato per essere stato a capo di criminali che dal 2011 hanno creato nel Nord uno Stato nello Stato fondato sulla violenza e il terrore. Rifiutandosi di aprire un procedimento giudiziario contro Ouattara la CPI non migliora di certo la sua immagine, già irrimediabilmente compromessa in tutto il continente. La Costa d’Avorio è migliore dopo Gbagbo? Sul piano della sicurezza e della stabilità non ne sono sicuro. Il contingente militare francese Liocorne rimane padrone del paese come la Quarantatreesima Divisione Bima. Alla fine della mia missione avevo raccomandato la loro partenza in quanto deleteri per la stabilità del Paese. Eppure sono ancora là».

Fonte :
http://www.lindro.it/costa-davorio-le-verita-scomode-della-francia/
http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/


AMNESTY INTERNATIONAL E' CONTROLLATO DAI ROTHSCHILD

Amnesty Internatinal che sostiene che la Russia attacca civili in Siria e' stata fondata da
Peter Benenson.
Suo nonno, Grigori Benenson e' imparentato con la famiglia Rothschild.(1)
Amnesty International e' finanziata dalla Open Society di Soros (agente Rothschild) (2)
Il segretario generale e' Salil Shetty  che ha studiato presso la London School of Economics;
il governatore emerito di questa scuola e' Evelyn Rothschild.(3) (4)
La sezione italiana di Amnesty International e' stata fondata da Margherita Boniver
una forte sostenitrice dello stato terrorista dei Rothschild cioe' Israele (5) (6) (7)

Fonti :

(1) https://wideawakegentile.wordpress.com/2014/05/20/is-ammnesty-international-another-rothschild-m15-zionist-tool/

(2) http://www.valianti.it/cgi-bin/bp.pl?pagina=mostra&articolo=6122

(3) https://it.wikipedia.org/wiki/Salil_Shetty

(4) http://www.elrothschild.com/management-team

(5) https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_Boniver

(6) http://www.fiammanirenstein.com/rassegna.asp?Id=61

(7) http://www.unimondo.org/Notizie/Armi-Veltroni-contro-le-armi-ok-della-Boniver-a-venderle-a-Israele-57316

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LO STAFF DI OBAMA E' COMPOSTO PER LA MAGGIOR PARTE DA EBREI SIONISTI ASHKENAZI

Gli ebrei ashkenazi pur rappresentando negli USA solo il 2% della popolazione (1) occupano organi vitali del governo americano (controllato dai Rothschild) che si sta distinguendo in negativo nel mondo per le guerre imperialiste che stanno uccidendo milioni di persone innocenti.
Obama ha avuto il supporto di 7 consulenti senior di cui 5 ebrei ashkenazi :
Pete Rouse, Valerie Jarrett, David Axelrod, David Plouffe e Daneil Pfeiffer. (2) (3)
A gestire il programma (Chief of Staff) di Obama sono state 5 persone di cui 3 ebrei ashkenazi :
Rahm Emanuel, Pete Rouse e Jacob J. Lew (4) (5)


Fonti :

(1)  https://michaelruark.wordpress.com/2012/08/23/members-of-the-us-government-with-dual-citizenship-to-the-us-and-israel/

(2) https://en.wikipedia.org/wiki/Senior_Advisor_to_the_President_of_the_United_States

(3) http://thezog.info/who-controls-the-white-house/

(4) https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_White_House_Chiefs_of_Staff

(5) http://thezog.info/who-controls-the-white-house/

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/

M5 Stelle e strisce: Terza Repubblica e sacco finale dell’Italia


montaggio_casaleggio
Chi governa oggi l’Italia?  alla voce stragi: Argo 16, Moro, Ustica, nonché omicidi mirati, rapimenti efferati (Mordechai Vanunu) e attentati (dalla motonave Lino in poi) – dal 1948. Chi comanda l’Italia sono CIA e MOSSAD.
Basti pensare alla scandalosa svalutazione del 30% della lira avvenuta il 2 Giugno 1992; una notizia passata quasi completamente inosservata, infatti Il 1992 fu un anno terribile per l’Italia segnata da molti tristi eventi: 9 giorni (il 23 Maggio) prima era saltato in aria il giudice Falcone, il 19 Luglio sara’ poi la volta di Paolo  Borsellino. Sempre nel 92 si da il via al “processo di mani pulite” e relativa caduta della prima repubblica ecc. Partito da Civitavecchia, dal panfilo “Britannia”, -di proprieta’ della regina Elisabetta- e sotto la visione, di Mario Draghi Geroge Soros, Giulio Tremonti, Carlo A. Ciampi, verranno decise le sorti della nostra Lira e di tutte le nostre imprese nazionali, regalate alle multinazionali gestite dall’alta finanza ebraica. Questi attentati alla nostra sovranita’ nazionale hanno valso a Ciampi prima il ministero del tesoro, ed in seguito la presidenza della Repubblica, a Prodi hanno valso due cariche come presidente del consiglio e numerosi tentativi di piazzarlo alQuirinale come prima carica dello stato! George Soros continua ad essere osannato  da questi vampiri del nostro strano paese. Ha ricevuto una laurea a honoris causa all’universita’ di Bologna…
E’ molto difficile da dire, ma il nostro paese e’ in mano a quesi vampiri a stelle e strisce da gia’ moltissimo tempo. Sin dal dopoguerra, l’Italia e’ stata assoribita fra le colonie dell’imperialismo yankee. I nostri ultimi sussulti di sovranita’ nazionale risalgono ormai agli inizi degli anni 80, quando nel 1981 per l’ultima volta la Banca d’Italia di proprieta’ nazionale stampo’ moneta e quando Bettino Craxi nel 1984  OSÒ SFIDARE IL GIGANTE USA SULLA VICENDA DELLA BASE AMERICANA A SIGONELLA DIFENDENDO LA SOVRANITA’ TERRITORIALE E SCHIERANDO I CARABINIERI – GLI USA SI VENDICARONO POI DI CRAXI E ANDREOTTI CON O SCANDALO TANGENTOPOLI.
Sicuramente ne’ Craxi ne’ Andreotti furono delle virtuose figure, per anni furono agenti degli USA. Da 40 anni eravamo a conoscenza dell’affiliazione di Andreotti con le cosche di“Cosa Nostra” . Ma in questi casi “LO SCANDALO” arriva solo dopo il TRADIMENTO ai danni dei NOSTRI SUPERIORI, come arrivo’ il processo Andreotti, TANGENTOPOLI e la fuga di Bettino Craxi in Marocco, da questi fatti ecco la fondazione della ‘SECONDA REPUBBLICA'; una repubblica non migliore se non peggiore della prima.
Nella seconda Repubblica abbiamo notato con Silvio Berlusconi che il meccanismo funziona sempre allo stesso modo: Berlusconi dopo una vita di intrighi, di frequentazioni di prostitute, affiliazioni a P2 ecc viene alla fine “incastrato” e condannato dopo aver tradito i nostri colonizzatori americani, ossia dopo aver cercato altri partners, altri leaders come PUTIN e GHEDDAFI le cui banche sono libere dal dominio dei Rothschild. Il suo compito era finito.
Dopo la caduta di Berlusconi e’ iniziata l’era della TERZA REPUBBLICA ossia, la dittatura vera e propria, con leaders, da Letta a Monti a Renzi direttamente imposti dai circoli Bilderberg.Nuovi leaders che invocano pubblicamente senza alcuna vergogna, ne’ alcun pudore IL NUOVO ORDINE MONDIALE, come ha fatto Renzi, (guarda il video https://www.youtube.com/watch?v=d4XoIeABzhs) e le imposizioni delle sanzioni alla Russia per la faccenda “Ucraina” Quella che e’ stata piu’ danneggiata dalle sanzioni alla Russia e’ stata proprio l’Italia, perche’ anche se gli americani non commerciano con la Russia non applicano le sanzioni. Se fossimo un Paese dotato di un minimo di autonomia dovremmo chiedere agli americani che applichino le sanzioni pure loro, ma non lo facciamo perche’ siamo servi e siamo anche molto molto stupidi.  Video (Ex Agente Dei Servizi Segreti Svela i Piani Degli ILLUMINATI Per L’Italia! https://www.youtube.com/watch?v=YqozRtYcvtY).
basi usa in ItaliaNon solo abbiamo 113 basi militari americane (foto a fianco, Basi americane in Itaia)http://www.kelebekler.com/occ/busa.htm che occupano illegalmente il nostro suolo da Vicenza a Sigonella, non solo i governi vengono comandati dal gigante USA, ma anche i cittadini italiani ormai da molto tempo vivono sotto l’occhio del Grande Fratello Ebraicodietro la bandiera USA. Anche la nostra Tessera sanitaria- che funge tra l’altro da codice fiscale- riporta codici militari, bancari aeronautici americani. Per capire cosa si trovi dietro la nostra tessera sanitaria basta andare sul sito ufficialehttp://sistemats1.sanita.finanze.it/wps/portal/ e scaricare il file (che ho scaricato per voi cliccando su questo qui allegato tecnico tessera sanitaria). Nella pagina 6 in “BAR CODE” (codice a barre) viene riportato che la la nostra tessera sanitaria contiene lo standard di codifica 39 rispondente alle norme MIL-STD-1189, ossia “Military Standars 1189”, in quest’altro file che potete scaricare (cliccando qui MIL-STD-1189B) troviamo i military standard, ovvero “Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America”
Ma non e’ tutto andando avanti (pagina 8 al punto 1.7 dell’allegato) il documento spiega come e’ fatta la banda magnetica e ci dice che essa prevede le prime due tracce per codifica IATA/ABA , ossia “International Air Transport Association”: (guarda su Wikipedia)https://it.wikipedia.org/wiki/International_Air_Transport_Association Ebbene IATA-ABA é un’ associazione, (sempre americana) che promuove trasporti aerei sicuri, regolari ed economici per favorire il commerci aereo! south park american usa flagE non e’ tutto il codice ABA e’ un indirizzo bancario (tipo il nostro IBAN) secondo lo standard della “American Bank Association”http://banking.about.com/od/howtobank/a/What-Is-An-Aba-Number.htm (particolare scoperto da Daniele Penna https://www.youtube.com/watch?v=UHfM-cmO-5s)
Fin qui ho brevissimamente descritto la triste situazione di schiavitu’ in cui versa la nostra Patria. Negli ultimi anni e’ venuto fuori un movimento che si definisce anti-casta “MOVIMENTO 5 STELLE” la cui parola d’ordine e’ combattere il sistema, un movimento che promette battaglia: “combattere , battaglia, cittadini” sono tre parole che i 5 stelle da Grillo ai semplici deputatelli ripetono ogni giorno a pappagallo: lotta ai depositi di rifiuti radioattivi, lotta al Jobs Act, lotta al TTIPlotta ad Equitalia, lotta ai partiti, lotta per uscire all’euro, lotta per il reddito di cittadinanza, lotta contro il signoraggio bancario. Basta consultare il blog di Grillo per trovare una lunga lista di “battaglie promesse”.  Ma sara’ veramente cosi? Veramente i 5 stelle hanno a cuore il bene dell’Italia e dei cittadini, oppure le 5 stelle di Grillo e Casaleggio sarebbero un’altra variante delle stelle della bandiera americana?
Perché deputati e senatori del movimento 5 stelle a tutt’oggi, dall’inizio della XVII legislatura non hanno presentato uno straccio di atto parlamentare sulla guerra ambientale per mano degli USA in atto anche in Italia PER MEZZO DI SCIE CHIMICHE E IL MUOS DI NISCEMI? GLI ONOREVOLI 5 STELLE SEMPRE ZITTI E MUTI!
Sul sito dell’ambasciata USA in Italia si legge che il Muos è uno strumento di guerra.DSCN4438r In punta di diritto questa macchina bellica, che propagare inquinamento elettromagnetico ed avvelenarci, viola l’articolo 11 della Costituzione repubblicana italiana:
«Il MUOS è il programma di comunicazione satellitare a banda stretta di nuova generazione del Dipartimento della Difesa creato per sostenere le operazioni militari USA e NATO in tutto il mondo». 
Una delegazione di onorevoli 5 stelle ha visitato in gita premio la struttura bellica in Sicilia. Niscemi_brief_ITA-1A tutt’oggi, in materia di “scie chimiche”, deputati e senatori pentastelluti non hanno presentato un solo atto parlamentare.  Non è proprio un caso se Beppe Grillo incontra segretamente a Roma l’ambasciatore  nordamericano nel 2008: appuntamento propedeutico al movimento 5 stelle. (http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/06/5-stelle-venduti-allinvasore-yankee.html)
Veniamo ad uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle, ossia Il problema della sovranità monetaria, che  è la questione più importante da affrontare, Dalla moneta-debito emessa dal nulla,  senza riserva e arbitrtariamente, dalle banche centrali, dipendono infatti finanziamenti di guerre, terrorismo internazionale, povertà diffusa, disperazione, suicidi indotti, corruzione, falsi miti politici, falsi scontri politici, clientelismo ed ogni sorta di aberrazione etica e morale.   Il M5S, tra una nobile campagna “minore” e l’altra, è tornato a parlare di reddito di cittadinanza, facendo il “verso” ad Auriti   Analizzando bene la proposta grillina ci si è accorti che non si trattava affatto della panacea monetaria proposta dal Professor Giacinto Auriti (Reddito di Cittadinanza emesso a credito, proprietà della moneta al portatore, codice dei diritti sociali, ecc..) ma della solita furbata debitocratica (http://www.quieuropa.it/sassoon-rothschild-moneta-e-m5s-una-riflessione-per-il-popolo-grillino/Al Beppone nazionale va il merito di essere stato il primo a denunciare la truffa del Signoraggio monetario (nel tour “Apocalisse Morbida” del 1998) e la natura privatistica della Banca d’Italia.
In quello spettacolo ha sparato a zero sui banchieri (FazioDuisemberg, ecc.), definiti i cavalieri dell’Apocalisse, che controllano le economie planetarie, sottolineando più volte come questi signori “stampano le banconote e le prestano”.
Avete capito bene: stampano denaro e lo prestano ai governi!
Per non parlare del debito pubblico. Dice infatti Grillo: “
e il debito? A chi li dobbiamo due milioni e mezzo di miliardi di lire?
Nonostante questo, da un po’ di anni Grillo si rifiuta, o gli è stato consigliato di non parlare di Signoraggio e dei banchieri durante i suoi spettacoli, perché?
Una spiegazione la fornisce il dottor Antonio Miclavez in una recente intervista video: «ne ho parlato (si riferisce a Grillo, ndA) circa sei mesi fa e mi ha detto: “sì è molto bello, ma questo per la gente è troppo. Se è troppo poi la gente si spaventa e non lo capisce perché è troppo!”. 
Tralasciamo  per ovvi motivi, ma perché Grillo che nel 1998 sparava a zero sul Signoraggio, sulla truffa del debito pubblico e sui banchieri, oggi non dice nulla e si limita ad attaccare i politici: semplici camerieri del potere economico? Cosa è successo nel frattempo? Ha ricevuto pressioni e/o ricatti? Oppure ha cambiato idea? 
Perchè il M5Stelle non si differenzia davvero dalla “casta-ufficiale” presentando in Parlamento il DDL Auriti sulla “Proprietà Popolare della Moneta” e il “Reddito di Cittadinanza” ripartito a credito? Pensate che siano domande difficili, oppure che il M5 Stelle tra urla, parolacce (che sarebbero sacrosante se fossero sincere..) non abbia ancora trovato il tempo per presentare delle proposte di legge a riguardo? No in realta’ la risposta e’ molto chiara: i 5 stelle non presentano proposte di legge valide perche’ il loro movimento, come vederemo adesso e’ al 100% schierato con i poteri forti e el mondialismo.
Discorsi contro l’euro o contro la versione ufficiale del crollo delle torri gemelle come quelli di Alessandro Di Battista o Luigi Di Maio sono belli, ma destinati a rimanere solo parole per il semplice fatto che questi movimenti denunciano il sistema in modo apparente, ma in realta’ partoriti dai circoli mondialisti, per fare l’interesse dei mondialisti.
Assurda decerebrata equiparazione tra Di Battista e Di maio e Falcone eBorsellino che continua agirare in rete ad opera di sostenitori grillini
Assurda decerebrata equiparazione tra la coppia Di Battista-Di Maio e Falcone e Borsellino che continua a girare in siti grillini
Il Movimento 5 stelle rappresenta l’ultima trovata di falsa rivoluzione studiata a tavolino; dopo la caduta delle monarchie, e la caduta dei partiti, e’ l’era dei movimenti di falsa rivoluzione, ossia squallide operazioni di gatekeeping, (per chi non lo sapesse = gestione del dissenso funzionale al potere), a cui si aggiunge l’antipolitica e l’azione giudiziaria contro i politici soprattutto i più scomodi e meno manipolabili, per arrivare al governo di élite e banchieri. M5Sin Italia,  “Podemos” in Spagna e “Syriza” in Grecia, partiti di falsa-liberazione che mescolano abilmente verita’ e menzogna. Podemos e Syriza si dichiarano ufficialmente partiti socialisti, mentre il M5S si auto-definisce “partito anti-casta” , vedremo adesso come i suoi principi siano invece identici al disegno marxista-occultista e funzionali al  Nuovo Ordine Mondiale.
ORIGINI DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Il “Movimento cinque stelle” è un progetto politico ideato, organizzato e realizzato da Gianroberto Casaleggio.
Casaleggio è un grandissimo esperto di tecnologia della rete internet e delle sue applicazioni in campo sociale e politico.
Nei primi anni 2000 Casaleggio propone a Grillo di aprire un blog. Costo 250 milioni di lire.Grillo in un primo momento si rifiuta perché da buon genovese dice che è troppo costoso. Casaleggio riuscirà a convincerlo dicendogli che si riprenderà tutti i soldi vendendo sul blog i dvd dei suoi spettacoli.
Non è Grillo a cercare Casaleggio, ma Casaleggio a cercare Grillo. Puntare su Beppe Grillo per realizzare il progetto politico del M5S, non è stata una scelta casuale da parte di Casaleggio. Grillo è un personaggio che ha orbitato nel mondo della politica da sempre, poiché faceva satira e in quella veste doveva colpire i politici. Godeva di forte popolarità nonostante non apparisse in tv da parecchio tempo. Quando faceva uno spettacolo il 
sold out era assicurato e riempiva gli stadi quasi come una rock star. Sin dai primi post di apertura del blog il richiamo alla politica è stato forte. I temi trattati nel blog erano pienamente condivisibili da tutti e lungimiranti sugli esiti di determinati fatti di cronaca tipo i Bond Parmalat e il caso Telecom, per cui il successo dei messaggi lanciati in quel canale raccoglieva consensi giorno dopo giorno, arrivando ben presto ad essere considerato una vera e propria fonte da cui trarre informazioni.
Giovanni Sandi – titolare del sito signoraggio.net – pensonato che percepisce 290.00 € al mese, sfida da anni Grillo a denunciarlo. Sandi afferma di aver visto Beppe Grillo sbarcare dal panfilo Britannia e farsi intervistare da Enrico Mentana(quest’ultimo divenuto “l’Emilio Fede di Grillo”), foto 32Emma Bonino (negli anni 90…) affermo’ di sapere che Grillo fosse abordo del panfilo, ma di non sapere a titolo di cosa. Beppe Grillo smenti’ indicando che il “Grillo” presente sul panfilo fosse il senatore Grillo che invece era assente. Ma nessuno denuncia Sandi, forse per timore che questo penoso evento finisca su giornali di importanza nazionale? (video Beppe Grillo sul Britannia https://www.youtube.com/watch?time_continue=213&v=69TG4vR1HJI
la professoressa di geografia generale ed economica Giovanna Maddalena Sisto affermaIn ITALIA hanno sempre avuto successo le operazioni di marketing per LAVARE I CERVELLI.paolo borsellino La più riuscita è senza dubbio quella di CASALEGGIO-SASSOON-ROTHSCHILDoperanti già dagli ultimi anni ’80, quando hanno condotto per opera della CIA la operazione MANIPULITE, che ha eliminato la CLASSE POLITICA che mai avrebbe ceduto le SOVRANITA’ NAZIONALI, già minate dagli esiti della seconda guerra  MONDIALE. MAASTRICHT, che CRAXI non avrebbe firmato, ha ridotto l’ITALIA a pura COLONIA, e la sua MAGISTRATURA a cane da guardia della FINANZA, dopo il sacrificio di FALCONE e BORSELLINO, che su quella indagavano.
Ma vediamo di conoscere meglio il capo, anzi il guru del movimento Gianroberto Casaleggio e i suoi rapporti con la massoneria. Particolarmente interessanti sono i rapporti di Casaleggio con Giuliano Di Bernardo, già gran maestro del Grande oriente d’Italia e fondatore della Gran loggia regolare, massima autorità sulla e nella massoneria italiana.  Di Bernardo sottolinea il comune sentire che lo lega a Casaleggio: «La sua visione e la mia sono molto simili» dice Di Bernardo. «Entrambi riteniamo che nel futuro dell’umanità scompariranno le differenziazioni ideologiche, religiose e politiche. Per me a governare sarà una comunione di illuminati, presieduta dal “tiranno illuminato”, per Casaleggio a condurre l’umanità sarà la rete». (Intervista rilasciata da Giuliano di Bernardo a Panorama del 27 marzo 2013)
Come qualsiasi setta che si rispetti il movimento 5 stelle, ha un orientamento spirituale ed una dottrina ben precisi, eccoci arrivati alla parte spirituale-esoterica del M5S.
Alla base del pensiero di Casaleggio, lo si capisce dai suoi video e dai suoi scritti, c’è un pensiero di natura esoterica, non nuovo, anzi con radici che affondano in certe società segrete o in certe élite massoniche o gnostiche dell’Ottocento, contaminate successivamente dal culto della tecnocrazia o della scienza: l’idea dei nuovi sapienti-tecnocrati che devono sostituire i politici. Casaleggio e’ un fervente ammiratore del mago Georges Gurdjieff,
Georges Gurdjieff
Georges Gurdjieff
Saint-Simon e Alexandre Saint-Yves d’Alveydre: un esoterista a cavallo dei due secoli scorsi, tra i primi a elaborare in chiave esoterica l’idea di tecnocrazia”. L’idea “esoterica” di un mondo in cui la vera conoscenza – o la linea politica – è un patrimonio di pochi, di un capo carismatico.Gli altri devono solo adeguarsi, e guai a tutto ciò che li contamina”. Poi, il contenuto concreto può variare: dalle antiche sofìe si è passati all’idea della Scienza, per Hitler fu la scienza della razza. Ma anche per Marx, in fondo, l’economia ha la stessa funzione salvifica. Per Grillo ora la chiave di tutto è Internet, la rete, la scelta diretta”. La differenza è che quei gruppi erano élite ristrette, “poi il ‘900 ha visto la formazione di movimenti esoterici di massa, in cui il ‘sapere’ è sminuzzato – Per tutti i movimenti di quel tipo, la democrazia è un sistema corrotto che dà il potere o ai più ricchi o ai farabutti: è esattamente il pensiero di Grillo. Perciò è meglio che il potere lo abbiano pochi ‘illuminati'”. (Massimo Introvigne)http://www.cesnur.org/2012/mi20121108g.htm
Nel sito ufficiale della Casaleggio Associati(www.casaleggio.it) è pubblicato nella home page un video molto indicativo e allo stesso tempo inquietante: “PROMETEUS: IL FUTURO DEI MEDIA” (www.casaleggioassociati.it/thefutureofmedia). Video da non perdere assolutamente! Si tratta della visione futurista che i soci fondatori della Casaleggio hanno a livello di Media. Guarda video Prometeus https://www.youtube.com/watch?v=HsJLRX-nK4w&hl=it&gl=IT
foto 1Se all’inizio del video viene proclamato il luciferiano motto “l’uomo è dio”, alla fine viene, senza un apparente motivo logico, chiuso il filmato con il simbolo esoterico dell’occhio nel  triangolo fiammeggiante. Che sta a significare appunto il risveglio esoterico della “riscoperta” nel proprio intimo spirituale della scintilla divina, non tanto dell’essere a immagine e somiglianza di Dio, creature, ma piuttosto noi stessi come dei, parti del dio assoluto.
Per meglio sviluppare questo risveglio occorrerà pertanto indebolire gli elementi che lo ostacolano, e quindi le strutture sociali e religiose che bloccano la conoscenza del sé spirituale. E non si può prescindere, quindi dalla Chiesa Cattolica, il nemico numero uno di esoteristi e settari di ogni risma. In quest’ottica si pone l’ecclesiologia di Beppe Grillo.

Casaleggio getta la maschera: lavora per la grande finanza

I dubbi sono caduti e si sono trasformati in certezze dopo l’ultima intervista di Roberto Casaleggio  al Fatto Quotidiano.

Dopo aver risposto alla domanda  postagli sull’uscita dell’euro con il solito modo ambiguo, affermando che l’Italia deve ricevere “garanzie” dall’Europa e che il problema non è l’euro ma il modo in cui viene gestito e che il vero problema dell’Italia è il debito pubblico (sic) che non diminuisce. A successiva domanda del giornalista: “Chi se la prende con l’euro dice che la crisi italiana non dipende da corruzione, burocrazia, sprechi, evasione fiscale…”

Risponde Casaleggio : “
L’euro e l’Europa non devono essere un alibi. Noi abbiamo oggi 800 miliardi di spesa. Di questi, 100 sono tasse sul debito. Degli altri 700, possiamo tagliarne 200. Io discuterò con l’Europa sulla gestione, ma non per questo sono esonerato dal fare pulizia a casa mia”.
Quindi  con questa inequivocabile risposta Casaleggio getta la maschera e si schiera dalla stessa parte della troika di Bruxelles e Francoforte e di quanto questa sostiene: il problema dell’Italia secondo lui è l’eccesso di spesa pubblica ed il debito,  nessuna parola sul fatto che il debito si stato creato artificialmente dal cartello bancario sovranazionale dal momento del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro (1981) voluto da Andreatta e Ciampi, con l’effetto di far schizzare verso l’alto i tassi d’interesse sul debito che fino a quel momento corrispondevano a circa il 60% del PIL. Di conseguenza Casaleggio ed il suo movimento  avallano sostanzialmente la stessa posizione di Napolitano, di Monti, di Letta, di Draghi e della Merkel secondo i quali  la soluzione in Italia sia il taglio della spesa pubblica e le privatizzazioni del patrimonio dello Stato.
Neanche una parola poi sul fatto, oggettivamente provato, che l’euro è stato creato dalle centrali di potere finanziarie per  esautorare la sovranità degli Stati europei ed assoggettare questi  ad organi non rappresentativi, non controllati  ed oligarchici costituiti dalla Commissione Europea e dal Consiglio Europeo che emanano le loro direttive sulla testa dei popoli.
Tanto meno Casaleggio rileva il completo dominio della finanza sulla politica che si attua mediante la subordinazione degli Stati e dei Parlamenti ai voleri delle centrali finanziarie e della BCE in violazione dei principi base della stessa Costituzione (art. 42 e 43).
Per Casaleggio, Grillo ed il Movimento 5 Stelle il problema sta tutto nella casta politica, nella partitocrazia corrotta, nella  rapporti Stato- mafia, nei finanziamenti pubblici ai partiti, nei rapporti di affari dei partiti, negli inceneritori, ecc..  Neanche una parola sul tema della sovranità.
Per Casaleggio e Grillo non esiste quindi una mafia dei poteri finanziari (ben più potente delle mafie locali) che hanno soggiogato l’Europa, non sono rilevanti le centinaia di miliardi sottratti all’Italia dal sistema dell’usura del cartello bancario sovranazionale dominato dai Rotschild. A questo punto possiamo affermare con certezza, al di là delle posizioni apprezzabili mantenute da qualche esponente dei 5 stelle in varie occasioni, il movimento 5 Stelle è utilizzato come un falso veicolo di contestazione che vuole portare la protesta delle masse di italiani scontenti su binari innocui per il vero potere: la contestazione alla casta politica (già screditata)  ed al sistema dei partiti senza toccare gli interessi delle centrali finanziarie sovranazionali.
Meccanismo capito molto bene anche dall’ex paninaro Jovanotti, oggi prestatosi all’evangelizzazione mondialista piu’ aggressiva  affermando: ” I POLITICI NON SERVONO, LE SCELTE NON LE FA LA POLITICA” (intervento shock all’universita’ di Firenzehttps://www.youtube.com/watch?v=0Ln5zPz8e3w)
L’ azienda di Casaleggio “Casaleggio Associati” è l’azienda che ha ideato e gestisce, insieme a Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle.  La Casaleggio Associati sfoggia come un trofeo le rispettive partnerships. O meglio una propria particolare partnership. Si tratta dell’azienda informatica Enamics, una società targata USA, fondata nel 1999. Leader nel BTM, ovvero nel Business Technology Managementuna metodologia che consente di prendere in tempo reale decisioni atte a massimizzare il profitto di un’azienda. La Enamics si vanta e i Casaleggio citano con disinvoltura questa medaglia, di avere fra i propri clienti, al quale hanno fornito il loro BTM, addirittura  la JP Morgan. Una delle banche finanziarie più potenti del mondo: ha investimenti su tutto il globo terrestre. Più di tutto: è uno dei potentati speculativi coinvolti in una mastodontica frode ai danni dello Stato italiano, o meglio dell’ignaro popolo italiano. Di che si tratta? Di circa 600 milioni di euro truffati ai contribuenti in compagnia della Lehman Brothers e della Goldman Sachs. Ma non è l’unico caso. (http://unaliraperlitalia.altervista.org/blog/2015/10/22/grillo-quello-che-non-dice-su-banche-casaleggio/casaleggio
La Casaleggio Associati -oltre a Gianroberto Casaleggio- è costituita da altre 4 persone, una delle quali un certo Enrico Sassoon. i Sassoonsono una tra le famiglie ebraiche più ricche e antiche del mondo e sono imparentate con i Rothschild. Nell’ottocento David Sassoon fondò una banca a Bombay, la David Sassoon & Co. e divenne una delle personalità più influenti in India. Grazie alla Banca d’Inghilterra dei Rothschild, ottenne il monopolio del commercio di oppio in India. In un solo anno, il 1830, vendette 18956 casse di oppio! A causa del loro commercio, i Sassoon furono i principali protagonisti di due sanguinose guerre che scoppiarono in quegli anni tra Inghilterra e Cina. (http://www.losai.eu/enrico-sassoon-il-vero-volto-del-movimento-5-stelle/)
Enrico Sassoon, e’ il più importante, autorevole, carismatico e potente socio/partner della Casaleggio Associati (http://www.altrainformazione.it/wp/2013/03/01/enrico-sassoon-e-la-casaleggio-connection-fatti-che-meglio-sapere/) Enrico Sassoon mette piede nell’Ufficio Studi della Pirelli nel 1974 , “allora considerato un think tank tra i migliori d’Italia in campo economico”. Una carriera fondata all’insegna dei think tank, dove le lobby economiche incontrano il potere politico per decidere le sorti future di uno stato (o di un insieme di stati). E deve averne fatta di strada il nostro Sassoon  è diventato Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici dell’American Chamber of Commerce in Italy,
Enrico Sassoon
Enrico Sassoon
la camera di commercio americana in Italia, “un ponte qualificato tra Italia e Stati Uniti con un network di cinquecento soci che include il cuore del mondo produttivo italiano, un gruppo di aziende ad alto tasso di internazionalizzazione capace di rappresentare il 2% del PIL nazionale. Praticamente una super lobby di multinazionali, banche e grandi gruppi che unisce le forze per proteggere in maniera più efficace i propri interessi e che promuove lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Italia e USA. Per rendere bene l’idea di quanto esteso sia questo cartello basta leggere i nomi di alcuni dei gruppi presenti in Amcham: Standard & Poor’sPhilip MorrisIBMMicrosoftENIEnelIntesa San PaoloSisalRcs EditoriEssoBank of AmericaCoca ColaFiatFincantieriFinmeccanicaItalcementiJp MorganPfizer,RaiSkyUnicredit
11217582_1659383547611186_7212521881878247630_n copytutti i migliori/peggiori gruppi che hanno generato la crisi economica in cui versiamo. A questo punto le domande che sorgono sono tante: può Grillo non sapere che Sassoon siede, fianco a fianco, con Monti, Tremonti e gli altri? Può Grillo non sapere che la gestione tecnica del suo dominio è domiciliata nella sede di un’azienda legata al Gruppo Telecom, contro cui lui si è scagliato più e più volte? Perché non si affranca da questi “maledetti” personaggi, che rischiano di rovinare il lavoro sul territorio dei ragazzi del Cinquestelle? come volevasi dimostrare, dal sito della Casaleggio è sparito ogni riferimento – anche del passato – ad Enrico Sassoon e, soprattutto, sono sparite le tracce che raccontano dei suoi legami con l’Aspen Institute. Ma ecco una screenshot della scheda di Sassoon proprio dal sito della Casaleggio, che quindi non poteva non sapere di questi legami. sassoon_screenshot_prova_aspen
Qualche giorno dopo alcune inchieste Enrico Sassoon si è dimesso da ogni incarico con la Casaleggio Associati e ha rinunciato a tutte le sue quote di socio fondatore. Restano, però, tanti punti interrogativi. Pesanti come macigni.
 Il  professore Francesco Miglino afferma: LE SUGGEZIONI DEL MARKETING DI CASALEGGIO QUESTO PERSONAGGIO, senza MAI nominare ed avversare i veri responsabili delle nostre afflizioni, soltanto con il sapiente utilizzo di simbologie e di parole d’ ordine che intercettano e cavalcano pregiudizi, luoghi comuni e sentimenti condivisi, inondando la rete di troll, utilizzando le piu’ spregiudicate tecniche di marketing, e’ riuscito ad intrappolare 9 milioni di voti, a creare bande di invasati che lo difendono e lo seguono acriticamente ed a controllare, con la proprietà privata del logo, gli inteventi dei parlamentari, espellendo brutalmente gli eletti che chiedono di agire in libertà UN VERO CAPOLAVORO DI SABOTAGGIO DELLA DEMOCRAZIA a cui la finanza privata nord americana deve tutto, poichè, solo grazie a questa sedazione di massa, i criminali della finanza tranquillamente ed incessantemente continuano a distruggere i nostri organi costituzionali di tutela, il nostro tessuto produttivo, ad azzerare le nostre conquiste sociali con tagli dannosi operati in nome del risparmio,  ad espropriare con tasse esose ed impagabili i beni degli italiani.
Alla luce di cio’ non c’e’ da sorprenersi se Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Hanno partecipato alla festa del 4 Luglio al consolato americano di Milano. Sono apparsi rilassati e sorridenti e la sensazione è che, dopo le elezioni europee, i pentastellati abbiano scelto una strategia mediatica di maggiore, e più pacata, esposizione pubblica. 
foto 2Le relazioni tra Grillo e gli Stati Uniti, comunque, sono note da tempo e avevano fatto notizia gli abboccamenti con l’Ambasciata americana all’indomani delle elezioni politiche del 2013, nei momenti di maggiore tensione e stallo istituzionale. Grillo e Casaleggio, con la loro partecipazione rivelano da quale parte stanno che non è quella dei popoli sottomessi e che lottano per la loro sovranità ed indipendenza  ma è quella dei vassalli del dominio degli USA e del grande capitale finanziario. Mister Grillo ci dovrebbe spiegare per quali ragioni nel 2008 ha incontrato segretamente l’ambasciatore USA, Ronald Spogli (emissario ufficiale di Bush junior) per discutere di programmi politici nello Stivale e non ha mai rivelato nulla all’opinione pubblica e perche’ custodisce gelosamente nel suo salotto una fotografia che lo ritrae avvinghiato al presidente degli Stati Uniti d’America, tale Bill Clinton, notoriamente membro e marionetta del Bilderberg Group (un Club esclusivo e segreto che ha pianificato la creazione dell’Unione europea e dell’Euro). Del resto tutti sappiamo le informazioni privilegiate di Grillo, basti pensare al crack Parmalat– notizia che diete lui in anteprima, molto prima che avvenisse-, lui si difende affermando che trasse quelle informazioni attraverso “carte pubbliche” (sic) Grillo in realta’ frequentava spesso Wall Street, molte telecamere lo hanno ripreso entrare guardacaso a Wallstreet… cosa ci faceva li? Andava a trovare i suoi amici informatori?
Da bravi servi dei poteri forti Grillo e Casaleggio non potevano fare altro che battersi in favore della lobby piu’ potente che esista oggi, la ricattatoria lobby LGBT. Il senatore di ApCarlo Giovanardi ha ricevuto nei giorni scorsi una e-mail con minacce di morte  Il messaggio minatorio, da quanto si è appreso, è legato alla posizione del senatore sul tema delle unioni civili. Minacce di morte rivolte anche al consigliere Claudio Cia di Civica Trentina.
Tra le “battaglie” che il M5S promette non poteva mancare la battaglia piu’ importante dei poteri occulti per scardinare i valori cristiani e morali: la legge sull’omofobia (attentato contro ‘articolo 21 della nostra Costituzione) e il matrimonio tra omosessuali.Il 19 settembre 2013, nel corso del dibattito alla Camera dei Deputati sul ddl di contrasto allomofobia, il Movimento 5 Stelle ha messo in atto nell’Aula di Montecitorio una protesta esponendo cartelli con la scritta “Più diritti”, “Diritto violato sull’altare dell’inciucio” e “Chi siete voi per giudicare?” foto8Si sono visti baci gay tra i deputati grillini in aula a Montecitorio l’ultima carnevalata va proprio in questo senso: per protestare contro contro il testo sull’omofobia, hanno organizzato una sorta di gay pride sotto tono, ma comunque efficace quel tanto che basta per svilire (una volta ancora) il parlamento. In Commissione Giustizia al senato, alla prima votazione (il 26 marzo 2015) del DDL Cirinnà il testo di legge per regolamentare le unioni civili proposto dal Partito Democratico il gruppo M5S, sulla base alla votazione del 28 ottobre che si è tenuta sul portale degli iscritti, ha votato compattamente a favore del testo. Grazie all’asse M5S-PD la legge ha superato il primo vaglio della commissione Giustizia. I poteri forti sono dietro il progetto di pansessualizzazione della societa’: I movimenti omosessuali sono stati fondati e diretti da ebrei : l’ebreo Magnus Hirscheld fondatore del movimento europeo di liberazione dei movimento omosessuale, l’ebreo Aldo Mieli che porto’ il movimento omosessuale in Italia, il transessuale ebreo Mario Mieli che fu esponente di spicco del movimento omosessuale italiano, l’ebrea Marta Levi che ha patrocinato diversi gaypride ed e’ in prima linea nella diffusione della pratica omosessuale in Italia. 
L’attivismo gay è un burattino nelle mani delle lobby ebraiche e dei massoni. La formula è matematica; più potenti sono le lobby ebraiche e massoniche, più forte è la lobby gay, e la promozione della bisessualità, dell’ideologia femminista, dell’aborto, dell’immigrazione e così via. In altre parole, vi è un attacco di vastissima portata alla salute delle società e alla loro coesione. E’ davvero una guerra contro la civiltà e contro le religioni. La religione (e la spiritualità) sono un ostacolo naturale al Nuovo Ordine Mondiale. L’attivismo LGBT, soprattutto di sinistra, fa parte di questo programma.
Mediante la diffusione del vizio generalizzato derivante dalla convinzione che più la nostra società diventa putrescente, prima sarà possibile scalzare dalle fondamenta il cristianesimo ed edificare la nuova umanità, rendendo l’individuo sempre piu’ solo, sempre piu’ omologato ed omologabile e molto piu’ manipolabile. Distruzione della famiglia, pansessualizzazione della societa': prosciugamento dei beni delle nazioni, queste sono le fondamenta del Nuovo Ordine Mondiale.
Ma non solo, il M5S da anche pieno appoggio alla catastrofe sociale della teoria Gender nelle scuole, nonostante gli avvenimenti nefasti gia’ verificatisi in paesi che la stanno gia’ utilizzando, testimoniando il suo totale fallimento. Sul tema interviene pesantemente il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti“Sono mesi che assistiamo ad una paradossale disinformazione su un argomento che invece meriterebbe il rispetto e l’attenzione di tutti. Convegni, manifestazioni, incontri su di una questione che solo qualche tempo fa lo stesso Ministro dell’Istruzione Giannini ha ribadito essere basata su mere falsità.Tutto ciò è semplicemente inaccettabile, – continua il consigliere Vice presidente della Commissione Cultura e Istruzione – siamo di fronte ad una vera propria azione d’istigazione all’omofobia che non può essere più sottaciuta o minimizzata a mera provocazione.” Secondo Gianluca Bozzetti senza l’educazione al Gender si favorirebbero istinti omofobi (sic).
Tra le “battaglie”(mondialiste) del M5S non poteva nemmeno mancare il pieno sostegno all’immigrazione massiva chiamata “Piano Kalergi”, che il signor George Soros, (braccio destro dei Rothschild) – gia’ citato per l’attentato contro la Lira nel 92- sta abbondantemente finanziando per la multiculturalizzazione della societa’ allo scopo di renderei popoli europei un insieme di individui privi di alcuna coesione etnica, culturalee religiosa, come descritto chiaramente del Richard C. Kalergi nel suo libro “Paneuropa”.
Il M5S si e’ astenuto dalla votazione della legge “IUS SOLI” la legge per la cittadinanza facile ai figli degli immigrati (anche clandestini) nel suolo italiano, che e’ passata al cosi’ al senato.foto 9 L’astensione del Movimento 5 Stelle alla Camera sul voto per lo ius soli ha riaperto una delle ferite storiche dell’ambiente grillino: qual è la posizione (programmatica, ma anche “culturale”) del movimento sull’immigrazione? In uno spettacolo del 2006 l’allora comico spiegava come comportarsi con “un marocchino che rompe i cog°°°°°”“Senza che ti veda nessuno, lo porti in caserma e gli dai due schiaffetti…”. Il 5 ottobre 2007 nel blog di Grillo viene pubblicato un articolo dal titolo: “I confini sconsacrati”. L’ex comico parla dei rom come di “un vulcano, una bomba a tempo” che “va disinnescata”, attaccando l’Europa, che permette “migrazioni selvagge di persone senza lavoro da un Paese all’altro,” senza “la conoscenza della lingua” e “senza possibilità di accoglienza”. Ma non solo: La commissione giustizia del senato ha approvato un emendamento (presentato da due senatori del Movimento 5 stelle) che ha abolito il reato di clandestinità per gli immigrati irregolari in Italia, la discussa legge Bossi-Fini che regola le politiche sull’immigrazione in Italia. Nel 2009, in un post intitolato “Lazzaretto Italia”, Grillo denunciava “le malattie d’importazione” tra cui “vi sono tbc, scabbia, aids, colera, malaria, lebbra”. Alla fine il leader pentastellato proponeva di introdurre “il passaporto sanitario per gli immigrati dei Paesi a rischio” (sull’argomento malattie di importazione tornerà nel settembre del 2014).12181877_10206132926899952_1495398582_n
Nel gennaio del 2014, tuttavia, gli iscritti al Movimento votano con il 63% per l’abrogazione del reato dell’immigrazione clandestinasconfessando apertamente Grillo e Casaleggio. Alessandro Di Battista  dice :”Io sono favorevole allo ius soli“. E nello stesso periodo, nella Parma di Pizzarotti, grillini e Pd davano il via libera a un provvedimento per concedere la “cittadinanza civica” ai figli di stranieri che risiedono in Italia da almeno cinque anni. Insomma, sul tema immigrazione e cittadinanza, il Movimento 5 Stelle ha almeno due facce. E quando i cittadini votano, ne eleggono (spesso senza saperlo) solo una: quella favorevole all’invasione, questo e’ poco ma sicuro… Il M5S tra le altre cose emana proposte di legge per dare il reddito di cittadinanza agli immigrati. Nel maggio 2015 a Porta a Porta è andato in scena un confronto tra Manlio Di Stefano del MoVimento 5 Stelle e Matteo Salvini della Lega Nord; tra i punti toccati da Bruno Vespa c’è anche ilreddito di cittadinanza, sul quale è andato in scena uno scontro abbastanza curioso. Salvini mette a confronto la proposta di Maroni con quella dei grillini, facendo notare che l’idea lombarda è di destinare il contributo soltanto ai cittadini italiani. Al minuto 18 però Di Stefano risponde (qui c’è il video http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-38f8cf25-29e0-4087-954d-5c427eba01ab.html#p=0)  che il reddito di cittadinanza dei grillini è destinato soltanto ai cittadini italiani. MENZOGNA ! Nella proposta di legge del MoVimento 5 Stelle è invece specificato che il reddito di cittadinanza è destinato a TUTTI i residenti da almeno due anni nel territorio nazionale. FOTO 19
IN CONCLUSIONE: Abolire i partiti, fondare la democrazia diretta. Gli ‘illuminati’ contro la repubblica dei ricchi e dei ladri Monti e Grillo non sono alternativi:  sono due facce della stessa medaglia. Traghettare il popolo al NWO senza ne’ disordini ne conseguenze.
Come abbiamo visto Il M5S supporta tutte le grandi battaglie degli Illuminati: immigrazione,muticulturalizzazione, pansessualizzazione della societa’, Multinazionali, Alta Finanza (JP Morgan, Goldman Sachs) per il conseguimento del Nuovo Ordine Mondiale, abbattendo le ultime tracce di sovranita’ nazionale per arrivare al governo di élite e banchieri e ad un’unica religione mondiale luciferina. Il movimento 5 Stelle si rivela per quello che è: una sorta di “movimento arancione” etero diretto da centrali esterne o, se vogliamo, una “primavera araba” suscitata in Italia. E’ ora che la gente si svegli…
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